Quest’anno ho rielaborato una vecchia ricetta che avevo ed il risultato è stato davvero stupefacente, con queste dosi ho ottenuto 3 pizze di Pasqua salate usando dei classici stampi a secchiello in alluminio (cm.10 di diametro superiore per cm. 12 di altezza).
Ottima per accompagnare la colazione del giorno di Pasqua con uova sode, salame Corallina e in generale ogni tipo di salume o formaggio.
Ingredienti:
8 uova
1 kg di farina di Manitoba
100 ml di acqua a 35° circa
100 ml di latte a 35° circa
2 bustine di lievito di birra disidratato
1 cucchiaio di zucchero di canna
15 gr. di sale
1 cucchiaino da tè di pepe nero
50 gr. di burro cremoso
50 ml. di olio extravergine di oliva
150 gr. di parmigiano reggiano grattugiato
250 gr. di pecorino romano grattugiato grosso
volendo arricchire l’impasto è possibile aggiungere del salamino piccante tritato o della pancetta nella misura di 150 gr. circa.
un tuorlo e una noce di burro per spennellare la sperficie
Specifico subito che non avendo il lievito madre uso il lievito di birra disidratato perchè ha meno sentore di lievito.
Il procedimento è molto semplice, ho fatto rinvenire il lievito di birra in acqua e latte con un cucchiaino di zucchero, nel frattempo ho messo la farina nella macchina del pane (va bene anche una grossa ciotola o una impastatrice planetaria), unire gli ingredienti uno alla volta, pian pianino far amalgamare il tutto fino ad ottenere una bella palla di pasta elastica che non si attacca alle mani.
Coprire l’impasto e lasciar lievitare fino a raddoppio del volume e comunque almeno un’ora.
Dividere l’impasto in porzioni uguali. Imburrare abbondantemente gli stampi e depositare una bella palla di impasto sul fondo.
Spennellare con un tuorlo amalgamato con una noce di burro, attendere che il volume dell’impasto raggiunga il bordo dello stampo ed infornare dapprima a 150° per una decina di minuti aumentare a 180° seguitando la cottura per altri 30 minuti (forno statico).
Se necessario coprire la superficie con un folgio di alluminio per non farla brunire eccessivamente.
Ho posizionato un recipiente con acqua sul fondo del forno perchè il vapore favorisce la lievitazione.
Testo e immagini di Susanna Giovannini