Li avevo sempre considerati un’impresa al di sopra delle mie capacità, una cosa tipo il soufflé che non ho mai osato provare, invece ho scoperto che i grissini sono facilissimi da fare oltre a rappresentare un’ottima destinazione per le eccedenze di levito madre.
La ricetta l’ho elaborata scopiazzando qua e là in rete tra le varie interpretazioni della ricetta delle famose Simili per i grissini stirati.
Ingredienti:
250 g farina 00
120 g acqua
75 g lievito madre
35 / 40 g olio extravergine di oliva
1/2 cucchiaino di malto d’orzo
1/2 cucchiaino di sale fino
semola, olio e sale per la finitura.
Per farli con il lievito di birra:
350 g farina
150 g acqua
40 g olio
10 g lievito di birra, malto e sale come nell’altra ricetta.
Per la lievitazione un’ora dovrebbe bastare.
Impastare la farina con il lievito, l’olio, l’acqua ed il malto, aggiungere il sale e completare l’impasto, dargli la forma di un filone rettangolare, deporlo su una placca coperta di carta-forno, ungerlo d’olio e spolverarlo di semola.
Coprire e far lievitare per 6 ore, non deve aumentare tantissimo di volume.
Accendere il forno e portarlo a 200°, preparare due placche coperte di carta forno.
Tagliare l’impasto, con una larga lama, a bastoncini, prenderli delicatamente dalle estremità ed allungarli assottigliandoli, allinearli sulla placca (non occorre una grande distanza tra l’uno e l’altro) volendo spennellarli leggermente di olio, spolverarli di semola e, a piacere, macinarvi su del sale a mulinello o spargere del sesamo.
Ricordarsi di non rimpastare il panetto dopo lievitato o i grissini già formati.
Infornare a 200° per circa 15/20 minuti.
Ho provato ad usare dello strutto al posto di tutto o parte dell’olio, ma non si notano miglioramenti e quindi meglio evitare i grassi animali.
Testo e immagini di Ofelia Allegretta