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Gli gnocchi
di Stefano Torselli
Il prete Giuseppe Peruffi canta le lodi del veronese Tommaso Da Vico, cui si attribuiva l’invenzione del prezioso alimento avvenuta — si diceva — l’anno di carestia 1530.
Nel millecinquecento e trenta, ben tre secoli or sono, furono inventati i Gnocchi e la festa dei Gnocchi, e l’inventor fu il bravo Da Vico. Tempo di penuria fu, una fame canina infuriando, che la città devastava. Il grano mancava, per la stagione rovescia, e tutti, tutto erano disposti a dare per pane e polenta. E più di tutti i Sanzenati divorava la fiera che non ragiona. Questa, dicono, quando lo stomaco di cibo è vuotato e agli acidi manchi di che divorare, il petto dilania e punzecchia, e il fegato e la corata, la forza fa perdere e fa cadere le brache, la pelle raggrinza e secche fa mostrare le coste, in pochi giorni traendo l’Orco a vedere. Ma per sfamare la città e provvedere insieme all’onor della patria, il cittadino Da Vico prontamente, da lontani paesi, fece venire una grande cuccagna di grano e, senza indugiare, a buon mercato la diede e, ai più meschini, anche gratis amore.
Ma non è tutto, ancor più volle il Da Vico i poverelli consolare, e la patria e i suoi concittadini allietare. Vino, farina, legna, formaggio, butirro, sopra mille carri, sopra mille facchini egli carica, e tutto contento, accompagnata da un grande codazzo, tutta questa roba ai Sanzenati porta. Saltano fuori tutti e, allegramente gridando:
«Evviva l’Abbondanza! Evviva il Da Vico!», sulla roba di botto si buttano, e primamente la farina impastano, e da ogni parte ferve il grande lavoro. Alcuni il pane si mettono a fare, e in fretta impastano grossi panetti, altri invece bigoli vogliono fare per la minestra. Ma troppo lunga la fame e impaziente: non volendo perdere tempo, la pasta in tocchetti tagliano e poi la buttano a cuocere nelle caldaie.
«Ehi! Ehi! Cosa fate?» grida il generoso Da Vico. «Questa roba mangiando, farete presto a crepare. Almeno i tocchetti con la grattugia ben bene forate, si cuociono meglio e sono più salutari». Disse, e allora tutti, i pezzetti di pasta con la grattugia forando, vedono i gnocchi prendere forma. Stupiti ammirano quel capolavoro e gnocco lo chiamano e «Viva i gnocchi» a gran voce gridano. Per ogni dove vasti paioli pieni di gnocchi fanno bollire, e con un gran fuoco li cuociono. C’è chi gratta il formaggio e chi frigge il butirro, chi i gnocchi ormai cotti nelle conche travasa, chi addosso riversa montagne di cacio grattato e chi fiumi di buon burro fritto. Saltano intorno le turbe gioconde e, viva gridando, i deliziosi gnocchi divorano. Otto, dieci, al rebbio ne inforcano, non uno di meno, e nella bocca li ficcano.
Mangiano a quattro ganasce, e con una strizzatina veloce li mandano giù nella pancia. Si ingozzano, ma, tracannando vino robusto, la gola si sgorgano, e il cuore e l’anima beano.Buona lettura [smilie=007.gif]
Lo speriamo in tanti.
Una durante la cottura è cresciuta più delle altre….non saprei perchè 🙄
Ho messo il tuorlo amalgato con il burro, a giudicare deve essere buono……..uno l’hanno già divorato con il salame…. 👿
Forse l’allievo è sulla strada buona, ma di strada deve farne, Susy puoi dormire sonni tranquilli…… 😉
Per gli stampi mi sono dovuto adattare…. 😳
Una musica sinfonica per colore, stile, sapore e piacere, c’è amore e passione in tutto ciò [smilie=007.gif] [smilie=clapping.gif]
Trovata!!!! 😉
@susanna wrote:
Gli stampi da avere assolutamente in casa per le pizze di Pasqua sono questi (postati da Paula):
Ragazzo te devi organizzà… ste zie di Universo so’ piene de caccavelle…. 😆 😆 😆
Se utilizzo una normale pentola cilindrica?…….(non sparate al pianista….. 😆 😆 😆 )
Che bella immagine, originale.. 🙂 Tanti cari auguri di Buona Pasqua anche da parte mia a tutto l’Universo. [smilie=011.gif] [smilie=011.gif] [smilie=011.gif] [smilie=011.gif]
Ci lasci sempre senza fiato……. [smilie=007.gif]
La sto preparando, ma mi trovo in difficoltà con gli stampi non li ho….. 😥 😥 😥
Susanna, non c’era bisogno di questo tuo estremo “sacrificio” 😆 😆 😆 l’esterno rendeva già l’idea e solleticava già il mio palato fin troppo sensibile, ma apprezzo il gesto di generosità [smilie=007.gif] [smilie=007.gif] [smilie=011.gif] [smilie=011.gif]
@mimma wrote:
Una delle frasi più belle e che per me è diventata maestra di vita, è un inno alla ricerca della verità, dell’amicizia, dell’amore, degli affetti in maniera non superficiale e che il tempo che abbiamo dedicato ad ogni nostra attività non è mai perso soprattutto se ci abbiamo messo il cuore. Io l’ho dedicata ad una persona che nonostante tutto mi rimarra nel cuore per sempre…. [smilie=007.gif]
Io a Massimo non lo conosco, giá che non sono entrata molto nel forum ultimamente, ma dopo quella frase,mi piace tanto!!![smilie=011.gif]
Io porterei nell’altro pianeta acqua con il mio purificatore, acqua per tutti perché cosí per 40 giorni saremo sicuri di sopravvivere. Ah, forse porteró anche i fiammiferi per poter fare tutte quelle bontá portate da voi e che sicuramente me ne darete un po’.
Un abrazo cariñoso a tutti
MimmaGrazie Mimma [smilie=011.gif]
Domani mattina ci provo ho preso gli ingredienti stasera, pensavo proprio a questa ricetta nei giorni scorsi mi hai letto nel pensiero….sei incommensurabile [smilie=007.gif] [smilie=011.gif]
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