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buongiorno carissima e buongiorno a tutti quanti. Un pensiero positivo e con tutto il mio cuore per la consuocera di Aida…
Semplicemente splendido questo pane al cioccolato!
Questo é unpiatto stupendo, l’abbinamento dei croutons con il ripieno saporito dei peperoni, squisito! Complimenti!
Sto tenendo sotto occhio il sito del Mulino Rossetto da parecchiomtempo, le loro farine sono ottime edi prezzi altrettanto. Aspetto dopo la seconda metà di agosto per effettuare un ordine che si rispetti.Fra l’altro sono molto disponibili se si chiedono informazioni sulle scede tecniche delle farine, aspetto molto importante nel senso che la farina manitoba puó avere 400 w, ma essere addizionata con glutine secco ed essere molto povera in proteine (gliadina e gluteina che compongono il glutine).
Ha un aspetto meraviglioso! Bravissima!
auguri a tuo marito e buona, positiva giornata a tutti!
adoro il lemon curd!
@gaviota argentea wrote:
Ma dico,avete visto sul Sito che meraviglia di ricette ha postato Roberto? Avendo avuto occasione di gustare le sue preparazioni posso benissimo immaginarne la squisitezza .
Grazie,Roberto! [smilie=011.gif]Carissima, ricevere i complimenti da te che sei veramente una professionista della cucina,mi riempie di orgoglio e mi concedo di esserne fiero ed orgoglioso. Sei una persona grande ed una grande persona. Grazie
complimenti!!! E’ proprio carinissima e sicuramente ottima! Io ho provato la ricetta per due volte, ma la seconda volta non mi è venuto…comunque il sapore era ottimo!
@roxyb wrote:
Buongiorno a tutti,
lieta di potervi salutare con questa arietta che rinfresca.Un annuncio: ieri mi sono diplomata Istruttore di Nordic Walking presso la Scuola Italiana Nordic Walking! Mi hanno consegnato il diploma Pietro Piller Cottrer (campione olimpico di sci di fondo e istruttore di Nordic Walking) e i miei due Master Trainer! Appena recupero la foto ve la pubblico!
E’ uno sport poco costoso (scarpe da ginnastica e bastoncini da nordic walking), si può praticare ovunque, a qualsiasi età e se fatto bene è un brucia-grassi eccezionale! Io da gennaio ad oggi ho perso 10 kg!! Non serve nemmeno il certificato medico, perchè si tratta di camminare… certo, se sapete di avere qualche problemuccio, fatevi prima una visitina.
Se siete interessati a saperne di più, potete chiedere a me o visitare il sito della scuola (http://www.scuolaitaliananordicwalking.it” onclick=”window.open(this.href);return false;) dove trovate anche l’albo istruttori della vostra zona.
Ah dimenticavo: vi tornerà ANCHE il sorriso!E dopo questa autocelebrazione, vi abbraccio tutti e vi mando un bacione.
Roxy
buongiorno a tutti e complimenti a te Roxy, complimenti per la perseveranza in questa attività, qualità che a me manca, purtroppo, soprattutto nel movimento! Un pò di sana autocelebrazione non guasta mai!
@gaviota argentea wrote:
Se eri un bambino negli anni 50, 60 e 70
Come hai fatto a sopravvivere ?
1.- Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag…2.- Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale e ancora ne serbiamo il ricordo.
3.- Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernici a base di piombo.
4.- Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali, nei bagni, alle porte.
5.- Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco.6.- Bevevamo l’acqua dal tubo del giardino , invece che dalla bottiglia dell’acqua minerale…
7.- Trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i fortunati che avevano strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni.
Dopo vari scontri contro i cespugli, imparammo a risolvere il problema. Si, noi ci scontravamo con cespugli, non con auto!8.- Uscivamo a giocare con l’unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari… cosicché nessuno poteva rintracciarci. Impensabile
9.- La scuola durava fino alla mezza , poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia
(si, anche con il papà ).10.- Ci tagliavamo , ci rompevamo un osso, perdevamo un dente , e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessuno, se non di noi stessi.
11.- Mangiavamo biscotti , pane olio e sale , pane e burro , bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di soprappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare…
12.- Condividevamo una bibita in quattro… bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo.
13.- Non avevamo Playstation, Nintendo 64, X box, Videogiochi , televisione via cavo con 99 canali , videoregistratori , dolby surround , cellulari personali , computer , chatroom su Internet … Avevamo invece tanti AMICI.
14.- Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell’amico , suonavamo il campanello o semplicemente entravamo senza bussare e lui era lì e uscivamo a giocare.
15.- Si! Lì fuori! Nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto? Facevamo giochi con bastoni e palline da tennis , si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati dopo non andavano dallo psicologo per il trauma .
16.- Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo, nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né di iperattività; semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l’anno.
17.- Avevamo libertà,fallimenti, successi, responsabilità …e imparavamo a gestirli.
La grande domanda allora è questa:
Come abbiamo fatto a sopravvivere ? ed a crescere e diventare grandi ? .Leggere i tuoi post è un’esperienza gradevolissima. Concordo pienamente con ciò che hai scritto; anche se di qualche anno più giovane, appartengo ancora alla generazione del “gioco in cortile” o peggio per “strada”! Perchè gli adulti erano maggiormente disinvolti con i bambini? Mi viene in mente che quasi tutte le mamme non lavoravano, stavano in casa e seguivano i figli fra una faccenda e l’altra. Il capitalismo ha reso necessaria una serie di oggetti e situazioni che oramai giudichiamo irrinunciabili e quindi anche la donna ha dovuto andare a lavorare, altrimenti non si “tira avanti”; i bambini hanno cominciato ad essere smistati fra nonni, baby sitter ed asili vari e, nello stesso tempo, è aumentato il senso di colpa dei genitori verso i “poveri” figli. Non vorrei essere tacciato di maschilismo, ma credo che uno sbiadito senso di verità ci sia nel mio sgrammaticato ragionamento e poi siamo veramente sicuri che la maggior parte delle donne che lavorano siano soddisfatte del loro impiego al di là delle irrinunciabili esisgenze economiche? Vi prego! non prendetemi a sassate!!!!
molto, ma molto interessaante!!! grazie
come caccavella non sarebbe male, ma passo anche io, sabato sono stato da Eataly con Susanna…..
buongiorno anche se con il solito ritardo! Qui si boccheggia, ma la voglia di cucinare non mi passa mai!
Oggi minestra fredda di lenticchie e funghi. Buona continuazione a tutti!divertentissimo!!!! grazie
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