Paola P

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  • in risposta a: Torta di Zucchine alla Sanremasca di Manuela #175344

    Paola P
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    Esatto Susanna, quella di Spezia è con le zucchine (e il riso) già cotti
    Questa è diversa, predominano le zucchine.
    In quella spezzina il riso direi.
    Ogni volta io e Andrea discutiamo su quale sia le migliore. Non abbiamo ancora deciso, il fatto è che son proprio diverse!!!

    Nonna Ivana pur eio sono una coltivatrice di zucchine trombetta 😉 nel mio microorto montano.
    I semi li semino ben prima di maggio, e senza nessun pretrattamento. Urgono foto… ma sono una tale disordinata!

    ecco il mio microorto dello scorso anno: le trombetta sono quelle che sbucano fuori dal muretto, abbarbicsandosi al bastone di legno

    si abbarbicano sul bastone di legno

    le zucchine tagliate

    la torta in progress

    cotta

    e mangiata! (uè, fredda eh? tiepida non è così buona)

    in risposta a: Un esperimento da proporre a Chimico #175172

    Paola P
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    qui c’è una dimostrazione carina 😉 se volete far esperimenti in casa, magari con i bimbi!
    http://en.wikibooks.org/wiki/School_science/Osmosis_demonstration

    in risposta a: Un esperimento da proporre a Chimico #175169

    Paola P
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    Posso rispondervi anche io 😉
    Il lievito è fatto da cellule, diciamo che potete immaginarvi tante piccole goccioline di soluzioni acquose delimitate da una membrana permeabile. Questa membrana permette di far entrare ed uscire acqua dall’interno all’esterno. Anche sali in realtà. Ma concentriamoci sull’acqua.
    (Fabiana non leggere la mia descrizione naive della cellula 😆 )

    Se mettete una goccia di sciroppo di zucchero in un bicchiere di acqua che capita? beh ovvio, si diluisce. L’acqua “entra” nella goccia fino a che non la disperde in tutto il bicchiere, portando il tutto alla stessa concentrazione di zucchero.
    Viceversa se mettete una goccia di acqua nello sciroppo: l’acqua “esce” dalla goccia per riportare tutto alla stessa concentrazione.

    La cellula -per questo fenomeno- si comporta un pò come una gocciolina, con la differenza che è delimitata dalla membrana. Questa membrana permette però di far entrare ed uscire l’acqua. E’ permeabile appunto. La membrana rallenta un pochino il processo.

    Ora se mettete la nostra cellula, che ha una certa quantità di sali sciolti nella “gocciolina” stessa, in presenza di una soluzione con una concentrazione di sali molto più elevata (o addirittura con del sale senza acqua), l’acqua tende ad uscire dalla cellula, per “diluire” il sale esterno ed equilibrare la concentrazione di sale interna ed esterna. Però povera celluletta, non le piace niente disidtratarsi! inizia a funzionare male e a morire.
    Quindi se mettiamo il sale a contatto con delle cellule del lievito, le disidratiamo e loro muoiono.

    E’ lo stesso principio che sta alla base del non salare la carne cruda, se no vene una suola di scarpa: disidratiamo la nostra sugosa bistecca.
    O il principio che fa “sudare” le melanzane se le mettete sotto sale, o il perchè si sala l’interno dei pomodori prima di farli ripieni per far uscire la troppa acqua.
    Ah dimenticavo: questo è anche il perchè non si sala l’acqua dove si mettono a bollire i legumi! se l’acqua non è salata, entra nei legumi per “diluire” i sali all’interno. E per questo io non riesco a far cuocere in modo decente i legumi: l’acqua di milano è troppo calcarea, troppo alta la concentrazione dei sali.

    Io che faccio. Al solito, dipende, e, al solito, sono molto garibaldina. Se è lievito madre, la cosa è meno grave; le cellule del lievito sono disperse nella farina e acqua, quindi è meno facile far danni. Sul lievito di birra, un concentrato di cellule di lievito, è più facile far danni. Fate più attenzione in quest’ultimo caso. Poi anche se vengono a contatto con il sale per pochi istanti poco male, mentre se le lasciate per ore è diverso… Come tutti i fenomeni chimico-fisici il tempo è un fattore importante.

    Per la cronaca, ma non credo cambi la vita a nessuno il saperlo, il fenomeno per cui due soluzioni a diversa concentrazione e separate da una membrana permeabile tendono ad equilibrarsi si chiama osmosi. Quando mettete sotto sale le melanzae state sfruttando il fenomendo dell’osmosi per la vostra parmigiana di melanzane!!!

    in risposta a: una giornata memorabile :) #175213

    Paola P
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    Grazie per le foto Dede! e grazie ancora a tutti 🙂
    Oggi che giornatina al lavoro auf, sto a casa un giorno a succedono mille patatrac.
    Ofelia, la maratona due deve ancora esserci!!! io son pronta, se la organizzate per fine settmebre, e magari non a Roma (Verona va benissimo!!!), veniamo anche io e la panza, se ancora mi reggo in piedi. A quel tempo dovrei finalemnte essere a casa, evvivaaaa (sono a casa dal 21 sett)
    Se però vi viene meglio ad ottobre (più in là si va più impedita dovrei essere nei movementi) o in località tipo Roma, mi sa che per questa volta passo e verrò con il pupo alla maratona 3.

    in risposta a: una giornata memorabile :) #175185

    Paola P
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    grazie per le foto, Dida!
    Voi avete chiesto dettagli e io vi sommergo delle mie parole 😉
    Dunque, al mattino le aspettavo a Centrale, orari vicini, separati da decine di minuti. Ma i treni erano TUTTI in ritardo, e hanno annunciato l’arrivo IN CONTEMPRANEA alle 10.05 sia del treno torinese, quello veneziano, e anche Paol@ da Bologna è arrvata nello stesso momento! sncronizzatissime, neppure a mettersi d’accordo! non sapevo più a che binario andare ad incontrarle 🙂
    Poi ci siamo trasferite a Duomo, foto in piazza, venticello proprio piacevole, e le guglie del Duomo appena ripulite che si stagliavano nel cielo blu. Visita all’interno del Duomo, giretto in Galleria, la Scala, un aperitivo in galleria. Chiacchiere che fluivano a fiumi. Il povero cameriere che veniva a chiedere se avevamo scelto, e non rusciva ad inserirsi tra le chiacchiere.
    Poi pranzo in quel ristorante che ho scelto per dare un’idea della Milano modaiola, giovane e vivace. Al ristorante ci hanno lasciati chiacchierare, senza metterci fretta, che è un record per Milano a pausa pranzo di un giorno lavorativo, e ci ha permesso di goderci in libertà il nostro tempo.
    Il pomeriggio siamo state da Medagliani, ma il negozio ristrutturato era piccoletto, per di più in un cortile interno, tanto che pensavo di aver sbagliato indirizzo, la maggior parte della “mercanzia” è stata trasferita zona Lambrate. La cosa non ci ha però impedito di uscirne con vari oggettini, io mi son comprata una bellissima tramoggia in sciccosissimo acciaio inox per travasare marmellate e sughi nei vasetti: proprio Domenica ho fatto un macello con il ragù, mirando malamente l’imboccatura dei vasetti con il mestolo. Ora ho la mia tramoggia porfessionale, zut! mai più senza!
    Quindi siamo tornate in stazione, altre chiacchiere in attesa che annuciassero i treni, salutato Fabiana, dopo poco abbiamo “salito” Paol@ sul treno, e quindi sono andata a casa anche io, mentre le tre torinesi erano pronte a salire sul loro treno.

    Molti di loro li conoscevo già, è incredibile come di volta in volta… quasi si riprenda il discorso da dove lo si era lasciato tempo prima, Chiara e Saudade/Aida non le conoscevo “dal vivo”, e son stata felicissima di conoscerle.
    Il forum pò essere davvero una bellissima piazza senza confini di spazio e senza i limiti di viaggi per incontrarsi. Non avevo mai visto Aida, per esempio, ma già un pochino la conoscevo, molto di più, sicuro, di quanto non conosca la mia vicina di casa. Non conscevo Chiara, a dire il vero ci siamo incrociate poco anche via forum, ma una sintonia è subito scattata, per quanto si aveva in comune.

    in risposta a: Timballo di anelletti alla siciliana #160264

    Paola P
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    anche io l’ho già ripreparato due volte 🙂 grazie Ofelia!!! del secondo devo avere anche le foto (le cerco e le pubblico)
    Ho foderato la teglia con la carta forno, una bestemmia? però pratico!!! sfornato in un attimo

    in risposta a: Ciambella di riso alla marinara #173452

    Paola P
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    wow! che bella! deve essere pure buona 🙂

    in risposta a: trucchi e tecniche #172746

    Paola P
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    @pasticcino wrote:

    E comunque quelle che ci rende belle fuori come lo siamo dentro e´ anche la capacita´ di ridere e sorridere alla vita, all´amore, all´amicizia…e poter condividere anche il discorso della dieta dei chili in piu´ ci fa bene, e ci sorridere tutte insieme!!! 😀

    Fab un abbraccio speciale 🙂

    in risposta a: Insalata di baccalà #173444

    Paola P
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    sshhhhhh Dida non parliamo di fritto in questo forum 😆 😆 😆

    il piccolino ha gradito credo 🙄 mi son presa solo due…
    frittelline shhhhh
    ….una per me e una per il piccino (è un maschietto a proposito)

    in risposta a: trucchi e tecniche #172741

    Paola P
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    Lo sono cicciottella, le tabelle dicono “leggermente sovrappeso”, e hanno ragione. Con la scusa di nutrire Andrea, che resta sempre maggggro maggro, io riempio anch ei miei piatti di cosine buone e golose e da quando ci frequentiamo sono lievitata come le mie pagnotte 😆 .
    Fab, una volta un ragazzo mi ha fatto quello che ritengo un complimento, anche se molte al posto mio si sarebbero offese: “sembri una donna dei quadri del Giorgione”. Questo è il problema della mia scarsa motivazione, cioè, in fondo, questo aspetto properoso non mi dispiace in altre, nell’arte, e neppure in me.
    Quindi non esageriamo a diventar magre eh? vi tengo d’occhio 😉 Mira a diventare come la Sibilla Michelangiolesca, non più magra allora 🙂

    Se ci si pone degli obiettivi irraggiungibili allora si diventa frustrate e tristi, e quindi si abbandona troppo presto la sfida.

    in risposta a: Insalata di baccalà #173442

    Paola P
    Membro

    sono contenta vi sia piaciuto il suggerimento “baccalà” per dieta 🙂

    beh, Donatella, se lo dissali tu stessa e poi lo lessi in acqua bollente (non salata) ti garantisco che non è sicuro salato, anzi condendo l’insalata hanno tutti aggiunto sale (io no, perchè tendo a mangiare tutto con pochissimo sale, mi sembra che nasconda i sapori).

    Alexanna, ottima l’idea, e sicuramente più rapida, di provare con il merluzzo surgelato!!!!

    Vero, Mariangela, i miei suoceri mi hanno detto che si uò fare lo stesso con lo stoccafisso.

    PS nonna Ivana (scrivo piccolo che è meglio visto il tipo di forum… 😉 ) di tutto un baccalà dissalato, ne abbiamo usate una parte per l’insalata con le patate (circa metà del tutto), l’altra metà è finito in frittelle di baccalà!!!!

    in risposta a: Insalata di baccalà #173435

    Paola P
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    grassie Dida!!!!

    in risposta a: trucchi e tecniche #172738

    Paola P
    Membro

    ahem, Ofelia… non voglio essere responsabile del fatto che non consideri la dieta 😆 😆

    comunque, proprio a dirla tutta, io una dieta non son mai riuscita a farla, ma neppure stare più di tanto attenta con il peso, perchè tutto sommato il mio aspetto cicciotto non mi sembrava tanto terribile da sopportare privazioni, e ho fatto mio il motto di mia zia (“si vive una volta sola e male!” notare che lei e’ magrissima). Neppure Andrea me l’ha mai fatto pesare ( 😆 ). Mia mamma però mi svuotava letteralmente il piatto (io mi servivo una certa porzione e lei mi toglieva subito una quota, una buona quota) con predica annessa. Mi mandava in bestia, anche se so che lo faceva per il mio bene. E la cosa mi faceva venire ancora più fame.

    Perciò dicevo che più di tutto conta la motivazione. E forse la motivazione si può trovare anche con una dieta in gruppo 🙂

    Maria 🙂 uno speciale incoraggiamento per te. Ma il peso, qualunque esso sia, non deve essere condizione per essere o non essere amate o non volersi bene. Al limite può farci sentire, o essere, più o meno attraenti, questo è diverso.

    in risposta a: Patate e pomodori al forno #173002

    Paola P
    Membro

    Luigina bella ricetta!
    una sola domanda: fai cuocere a teglia scoperta o copri con alluminio?

    in risposta a: trucchi e tecniche #172730

    Paola P
    Membro

    che bella iniziativa!!!!!!!

    Pure io devo stare attentissima a non aumentare troppo di peso. Sto andando benone e ho scoperto alcune cose.
    Prima di un mero conto di calorie, l’essere sovrappeso è un problema “psicologico”, bisogna essere ben disposti mentalmente e conoscersi molto bene.

    Vi giro i miei trucchi e tecniche:

    avere una forte forte motivazione, senza quella è fatica sprecata: io non ci sono mai riuscita ad averne una così forte ed ero sempre moooolto indulgente con me stessa, me le davo vinte tutte. Ora però per la salute del bimbo… non si scherza e sono rigidissima. Voi trovate la vostra motivazione.

    – siamo in un forum di cucina… qualcuno nega che ci dà molta soddisfazione cucinare e mangiare??? io no di certo. Bisogna perciò trovare qualcosa che ci soddisfi altrettanto, o qualcosa di zero-calorie, tipo “ho una fame! esco a vedere se mi trovo una bella maglietta”, zero calorie, max soddisfazione, pochi euro spesi (dal dietologo ne spenderei di più). E anche qui ciascuno troverà la sua strada. Quando vedo che inizio a girare tipo avvoltoio a giri sempre più stretto intorno alla cucina, allora esco e vado a comprarmi qualcosa. O inizio un libro. Sono entrambe cose che mi piacciono molto, e mi dimentico della fame.

    -inutile far finta che a me piaccia lo yoghurt magro, il pollo lesso, le verdure al vapore… naaaaa… a me piacciono le melanzane alla parmigiana, le cotolette alla milanese, le verdurine fritte, le zucchine ripiene tutte queste belle cosine 🙄
    ho imparato a mei spese che è inutile che ci rinunci, aver mangiato “slavato” equivale per il mio cervello a non aver mangiato, e quindi mi viene una fame… psicologica lo so… non c’è carota che tenga, quando ho voglia di pane e marmellata! Quindi mi mangio di tutto, prioprio tutto, ma in dosi piccolissime. Una porzione mignon di parmigiana di melanzane mi toglie la fame più di un covone di insalta scondita, uno yoghurt magro, e un frutto. Per di più con i sensi di colpa che un filino vengono, evito di far spuntini, consolata dal fatto che tanto son già stata fin troppo brava. Sgarro di meno. Sono più contenta e ho meno fame (psicologica).

    -sono fortunata e tutto sommato mi piacciono anche cose sane: esagero con quelle, vi metto qualche ricettucola via via.

    – se non devo mangiare, almeno non toglietemi il piacere di cucinare: ho messo Andrea all’ingrasso e la vicina della montagna e chiunqe passi da casa mia se ne va con cartoccetti assortiti 😆 almeno mi sfogo con la cucina, ma poi mangiano altri 😉 e io solo piccoli assaggi. Inutile dire che nessuno se ne lamenta. Mia mamma che ha passato il we con me dice che è una settimana che non cucina, cosa che lei odia fare, con tutto quello che le ho dato di pronto!!!

    -inoltre a me pesare fa già venir fame, pesare i 70 g di pasta… miiiii … mi fa venir la depressione prima ancora di aver cotto la pasta so già che avrò fame. E magari chissà ad occhio ne avrei mangiato pure meno. Per di più se mi hanno prescritto “pasta” e io ho trvato un bel pesce da fare al forno che faccio? naaaa, io mangio e cucino ad ispirazione, non come obbligo. Pesi e diete mi mettono come in una prigione. Io sono una che quando inizia a cucinare non sa bene che piatto sta preparando, viene via via, e questa creatività è parte del bello. Seguire uno schema non dà soddisfazione, mi deprime già quando non sono a dieta, figurarsi mentre sono a dieta!!!

    Insomma ciascuno trovi il suo metodo, intanto vi ho messo il mio. Ricordate eprò che è prima di tutto un problea psicologico, la fame che abbiamo non è reale, in realtà mangiamo più calorie di quelle che ci servono, se no saremmo dei fili, quindi quello che c’è in più e solo quella che definisco “fame psicologica”, e va colmata non con cibo.

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