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Giusto, non è più stagione per la zucca! allora, io non l’ho ancora provato con gli spaezli, ma con dei gnocchetti di farina “alexanna style” a base di farina di castagne sì, eccome: fondutina di taleggio e prosciutto crudo.
Cioè condisco gli gnocchetti con fondutina di taleggio, e quando sono nel piatto metto sopra una fettina di crudo. Bbboni! Si potrà fare anche con gli spaezli, no?
Ora non ditemi che siete a dieta eh??? 8) 😉vero Maria! il ripieno della sfogliatella! mi trovate allora anche la ricetta del ripieno della sfogliatella che poi lo “accomodo” in un torta? [smilie=smilie40.gif]
Stampi per corzetti? faccio il filo a questi stampi di aaaanni. Li ha anche medagliani, ma costano (secondo i miei standard) una fortuna (circa 30 eur). Potete comprarli anche online, ma certo vien meno la poesia di trovarli sul posto.
Ho in mente da tempo un giretto nella valle dei borghi rotondi per cercarli “alla fonte”. Ne avevamo già parlato forse anche qui, se non sbaglio.Metto anche la mia variante preferita di spaezle: li preparo con un 1/3 di farina di castagne sul totale, e li condisco con zucca e speck o zucca e salsiccia.
Sivi, hai ragione, persino io ci riesco!
Non faccio in tempo a scrivervi quotidianamente, ma volevo segnalare il mio 4 salti in padella marca paolap* di ieri sera, che mi è sembrato un pranzetto carino in poco tempo:
mentre stufava del radicchio con un pò di cipolla (sfumato con rhum! non avevo vino!!!) ho fatto bollire delle penne,e, mentre bolliva la pasta, al radicchio stufato ho aggiunto speck a listarelle, giusto un minuto in padella con il radicchio, poi ho saltato in padella le penne con il sughetto, aggiunto un 100 g di ricotta, un pò di acqua di cottura della pasta, et voilà, in tavola una cosa gustosa: l’alternativa poteva essere pasta con la ricotta e per secondo speck e radicchio in insalata, ma così sarebbe stato troppo triste, no?Un alternativa che faccio con il radicchio è una variante di sopra: niente speck, ma nella ricotta metto una bustina di zafferano. Carino anche così.
* Andrea lo chiama “una pasta al qualcosa”.
io invece voglio la torta di pereeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! il tè lo lascio a voi 😆 😆 😆 [smilie=smilie46.gif]
Ecco, alla fine, colta dall’imbarazzo ti tanto belle ricette ho fatto il mio solito brasato, per di più nella pentola che fa pshhh! 😯 8) mentre avevo un nanetto attaccato alla gamba che voleva assolutamente far lui. Di più stavolta non son riuscita a fare. Però devo cambiar pezzo, questo era davvero troppo magro e molto asciutto una volta cotto.
cucinoterapia, zi zi!!! devo assolutamente farle!
Ohè Fab! il mio “risotto” in pentola pressione spopola tra i pulcini!!! che poi non è mio, ma la ricetta è praticamente l’unica che mia mamma contempla quando si parla di risotto: lei è un tipo spiccio, odia cucinare! non credo abbia mai fatto in vita sua un risotto mescolandolo 😆
Parte della mia passione per la cucina è una reazione alla sua non cucina!meno male che non ho cancellato allora! dopo aver visto che il mio aiuto era un pò intempestivo… stavo quasi per cancellare 😆
Nino, grazie! hai ragione molti mettono nella pancia del pesce gli odori. Ma io sono una estremista, non metto quasi mai nulla (neppure il sale poi per mangiarlo) nè quando lo faccio al sale nè quando lo faccio al cartoccio.
Unica eccezione è la trota: lì mio marito vuole qualche aghetto di rosmarino e una foglietta di salvia: all’inizio ero un pò sconvolta all’idea del rosmarino nel pesce, non è proprio tipico, credo, ma alla lunga… devo dire che mi piace!Fab, che bello i pesci pescati! Mentre ero in vacanza in Liguria a Natale andavo in una pescheria minuscola, che prendeva il pesce pescato quel giorno dai pescatori locali e quando aveva finito il pesce chiudeva, magari erano le dieci del mattino. Ci trovavi magari un pesce di un tipo, due di un altro, 5 o 6 dell’altro ancora, tutti di dimensioni diverse, un pò di pesciolini misti, una sogliola piccolina e cose così. E mettevano orgogliosi il cartello per ognuno di quei pesciolini: pescati mar ligure. Beh lì Pietro ha smesso di mangiar carne, solo il pesce voleva, il buongustaio!!!
Grazie a tutti!!!!
utilissimi i link sui vari tipi di tagli e loro usi [smilie=smilie24.gif] [smilie=smilie40.gif]Fabiana, quale eresia la pentola a pressione? a me piace tantissimooooo! c’è un momento per riomestare con calma una polenta in un paiolo di rame sul fuoco di una stufa a legna mentre bolle pigramente uno stufato sul piano della stufa, e il momento per preparare uno stracotto in pentola a pressione alla sera, tornando affannata dal lavoro con la voglia di mettere in tavola qualcosa di buono, perchè viene effettivamente qualcosa di buono dalla pentola a pressione, in poco tempo. Magari non sarà il piatto tradizionale doc, ma buono è buono. Ecco la polenta è la mia unica eccezione, piuttosto non la faccio.
E poi anche Pietro adora la pentola che fa “pshhhhhhh”: quando la tiro fuori per cucinarci qualcosa batte le manine dicendo “psshhhh” e va avanti a far pshhh ogni volta che la rivede 😀 😆 e poi vuole subito assaggiare cioè che ne esce, dobbiamo sempre “rubarne” un pezzettino mentre ancora ci si annebbia la vista dal vapore, e lui soffia soffia per raffreddare il pezzettino in fretta.😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆
beh ma Ofelia, io poi come faccio a leggere un banale libro dopo essermi abituata ai tuoi racconti???? ‘sti poveri scrittori non ce la fanno a raggiungere certi standard…
Alexanna, mi sa che non mi sento psicologicamente pronta per la genovese 😆 e soprattutto un bimbetto di un anno e poco più che se la pappa…. mmm…
Ma deve essere fantastica! siete bravissimeI tagli lungo il pesce? non li vedo bene per la cottura al sale! anzi io direi che devi evitare proprio o rischi di aver tutto salatissimo. Infatti neppure si squama il pesce in questo caso, così si ha una bella barriera.
OK ho appena notato che sono in ritardo di almeno due giorni sull'”aiuto urgente” 😆 🙄
la so la so!!!! ecco qualcosa a cui posso rispondere!
Io sono una di quelle che usa l’albume, prendi l’albume, lo sbatti in modo che diventi più liquido, vabbè diventa anche schiumoso ma non ci interessa, e ci impasti il sale.
Serve per un duplice scopo:
1. se hai un pesce molto grande non devi usare una tonnellata di sale ce magari non hai incasa, il pesce non deve essere immerso nel sale, ma basta che gli fai una crosta intorno.
2. per quelli non proprio pratici è più facile da togliere, forma proprio una crosta bella compatta che non si sgretola così tanto come la crosta di sale
3. potrei azzardare che comunque il sapore non ne risente, perchè anche se la crosta è più sottile di uno strato di sale che copre tutto, comunque l’albume la rende abbastanza impermeabile
