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ecco ho già visto qua lo stampo…
Potevo guardarci prima così mi rifornivo per tempo!!!!
va bene, avevo copiato questa ricetta…poi non ne avevo fatto nulla…mi dimentico le cose!!!!!
Interessante…per questo la tiro su!!!! [smilie=007.gif]
@paula wrote:
Ivana può andare, domani fotografo lo stampo e lo metto
questo ha il diametro superiore di 23 cm, quello di base 15-16, e l’altezza è di 13 cm, circa…va be’ faccio con questo, qui non lo conoscono e non farei in tempo ad ordinarlo!
Poi guardo esattamente il tuo com’è!
Per la versione dolce laziale ho già le ricette.Grazie,
ciao [smilie=011.gif]Allora ho dato una bella scorsa a tutto il thread, lo sapete che io sono inadeguata, per inesperienza in questo campo, quindi me ne stavo alla larga…ormai ho rinunciato…
ma …però…
😆 in questi giorni uno stimolino me lo sono sentita e allora ho fatto due cosette, da uno stesso tema, una cinquantina di pezzi che ho già in freezer per il lunedì di Pasqua.
Non so se ci possono stare come antipasti.I miei primi Muffin
Muffin ai formaggi
100 ml latte freddo
130 ml yogurt bianco naturale
1 uovo
60 ml olio
Alcune gocce di limone150 g farina 00
50 g farina tipo 1 farro bio
2 cucchiaini da tè di lievito in polvere
1/2 cucchiaino di bicarbonato d sodio
70 g parmigiano reggiano grattugiato
30 g formaggio provolone dolce a scagliette
1 cucchiaino di aghi di rosmarino tagliuzzati piccoli
1 cucchiaino di semi di sesamo
sale q.b.Sbattere nella ciotola dello sbattitore l’uovo con il latte, lo yogurt, olio e sale. Aggiungere la farina, mescolata ai lieviti, e i formaggi e frullare brevemente con le fruste a spirale, aggiungendo anche il rosmarino e il sesamo.
A cucchiaiate aggiustare l’impasto morbido nelle formine, decorare con alcuni aghetti di rosmarino e infornare a forno già caldo a 170° per 5 minuti, poi abbassare a 150° per altri 20 minuti circa.
Servirli tiepidi o freddi con salume da antipasto o merenda.prendo il caffè del dopopranzo!!!
Grazie e buon proseguimento di giornata…auguri a tutti coloro che ne hanno bisogno…anch’io giornata no, con “preoccupanti segnali” di vecchiaia!!!!!
Va be’….spero che cambi in meglio!!! 😀
Buona Notte a tutti…
[smilie=007.gif]Ottima Lilla,
anche a me piacciono molto questi dolci, ma non ho mai provato con la pasta sfoglia, perché non la compro mai, ma per una volta posso provare e sarei sicura che piacerebbe tantissimo!
Grazie per ricetta e foto, bellissime! [smilie=011.gif]LA GIUNGLA!!!!!! Sentite un po’ che schiffooooooo!!!!!! Poi aggiusto le foto… [smilie=012.gif]
C’era una volta, in uno sperduto villaggio nel cuore della giungla malese, un vecchio saggio. Aveva molti poteri, trasmessi dagli spiriti della giungla e dai suoi antenati, poteri con i quali poteva guarire ogni male, predire il futuro, consultare gli spiriti, estrarre il sangue da una persona e sapere il momento della morte di chiunque incontrasse.
Come da tradizione, prima di morire, il vecchio doveva passare in eredita’ ad uno dei suoi nipoti tutta la sua conoscenza della giungla e dei suoi misteri. Il prescelto fu un ragazzo sveglio, consapevole dell’importanza e del peso dell’eredita’ da portare, da passare; consapevole della pericolosita’ dei suoi poteri, che lo avrebbero a volte spaventato. Ma consapevole anche della protezione che riceve sempre dagli spiriti della giungla e dello spirito del nonno, che vegliano su di lui.
Questo ragazzo e’ stata la nostra guida nella giungla per tre giorni.
Non sappiamo se la storia che ci ha raccontato sia vera, ma nella magia della foresta pluviale piu’ antica del mondo ci piace pensare che lo sia.Il primo giorno siamo partite in ritardo. L’emozione di avventurarci finalmente nella vera giungla si sentiva, e ogni contrattempo ci faceva temere di non partire, invece alla fine abbiamo cominciato l’avventura, accompagnate dal ragazzo della nostra guesthouse (il cui soprannome, Magalanga, significa “incidente”) e da un altro turista americano di origine coreana che non era certo il rambo della situazione!
Innanzitutto la nostra attrezzatura: dato che l’unica cosa certa della foresta pluviale e’ la pioggia, per l’occasione abbiamo comprato scarpe di gomma, un repellente per gli insetti, un impermeabile e calzettoni grossi e alti fino alle ginocchia. Pronte per partire!
L’avventura e’ cominciata con l’attraversamento di un ponte, alto 40 mt e lungo 400, sospeso in mezzo alla giungla, bellissimo! Poi, dopo un percorso in barca lungo il fiume che attraversa la foresta, siamo entrate finalmente nella vera giungla.Il sentiero e’ stretto e sempre fangoso, piove molto e molto spesso, quindi il terreno diventa una melma scivolosa ricoperta di foglie. Fare trekking nella giungla consiste nel:
– controllare ogni 10 min quante sanguisughe hai attaccato alle gambe e toglierle. I primi due giorni chiedevo alla guida di farlo, poi sono diventata bravissima a farlo da sola;
– stare attenti a dove mettere i piedi, appena ne appoggi uno dei gia’ pensare a dove metterai l’altro per non scivolare, perche’ tutto il percorso e’ scivoloso;
– stare attenti a dove appoggiare le mani quando ti aggrappi ad un albero, per evitare le spine o insetti che e’ meglio non toccare;
– trattenere i piedi nelle scarpe, perche’ quando il fango arriva alle caviglie le scarpe si incollano a terra;
– non guardare solo in basso ma anche in alto per evitare di sbattere la testa nei rami piu’ bassi;
– non perdere mai i compagni di viaggio perche’ perdersi e’ facilissimo, ritrovarsi un po’ meno;
– mantenersi il piu’ possibile in equilibrio durante l’attraversamento di torrenti camminando su tronchi di albero.
A parte questo, e’ una normalissima passeggiata!La prima notte abbiamo dormito in una caverna, quasi non si vedeva perche’ la foresta e’ fittissima, un sovrappopolamento di alberi e piante dai colori stupendi e dalle forme piu’ diverse.
La caverna invece era grandissima, davvero bella. E’ uno dei pochi rifugi per chi fa trekking nella foresta, dove ripararsi dalla pioggia e passare la notte. La guida ha cucinato per noi e acceso un falo’, poi abbiamo dormito nei sacchi a pelo per terra, vicino al fuoco. Cioe’, gli altri hanno dormito, io e Jelena, dopo la nostra solita mezz’ora di risate prima di dormire, abbiamo capito che c’era poco da ridere… avevamo visto un topo e un felino strano aggirarsi vicino a noi, ma quello era il meno, e’ il fatto di stare nella giungla, in una caverna in cui qualsiasi animale (leggi elefanti e tigri) puo’ entrare. Quindi ad ogni rumore accendevamo la torcia per controllare, e quando il fuoco si e’ spento si e’ fatto un buio densissimo, il buio piu’ buio che abbia mai visto. Ci siamo addormentate solo all’alba.Nella giungla non c’e’ mai silenzio, perche’ e’ un ambiente molto vivo e vitale, si sentono gli uccelli e gli insetti nel loro incessante concerto a mille voci. Quando piove invece l’acqua zittisce ogni cosa, e senti solo il rumore della pioggia e nient’altro. Copre ogni rumore tanto che non senti la voce del tuo vicino, e la pioggia qui non e’ come da noi, qui e’ violenta, e’ una cascata di acqua, e in pochi minuti il fango per terra ti arriva sopra le caviglie.
Il secondo giorno abbiamo camminato per alcune ore e naturalmente e’ piovuto tanto.
Abbiamo anche attraversato un fiumiciattolo cercando di utilizzare due tronchi d’albero e aggrappandoci ad una corda, io sono stata in equilibrio per un po’, ma verso la fine mi sono sbilanciata e ho fatto un tuffo nell’acqua, che in quel punto mi arrivava fino alla vita! Coi piedi nel fango e completamente bagnata (con pure una sanguisuga nelle mutande….) sono risalita e ho proseguito il viaggio!
La seconda notte abbiamo trovato riparo in una casetta dove ci hanno raggiunto anche altri 4 viaggiatori, e dove abbiamo dormito sui letti di legno.Oggi siamo ritornate, dopo esserci fermati a visitare un villaggio Batak, la tribu’ che da migliaia di anni abita questa foresta ed aver provato a soffiare nella fionda di bambu’ con cui cacciano gli animali.
Siamo arrivate sporchissime, completamente infangate e puzzolenti, ma entusiaste dell’avventura!! Volevamo vedere la vera Malesia e ci siamo riuscite, ora la vera Malesia ce l’abbiamo dappertutto!Le foto di oggi:
– la nostra tenuta per affrontare la giungla (a noi Lara Croft ci fa una pippa…!);
– la caverna della prima notte;
– io e Jelena nella foresta dopo la pioggia;
– un po’ di giungla;
– la casetta della seconda notte.Benvenuta Rita,
😀proprio a puntino….mi sveglio adesso e mi servo a tutte le tre tavole!!!! 😀
Buona domenica a tutti!!! [smilie=007.gif]
per il grande calice da vino..anch’io sono rimasta sorpresa l’atra domenica al ristorante…pensavo: sono egiziani…chissa forse è così da loro!
Invece ne parlate adesso anche qui!!! 😉
Va be’ devo aggiornarmi anch’io! Se ci riesco…sono allergica…poi la tavola me la apparecchia sempre Gianni, e ne combina di “tutti i colori”…è discromatico..per lui i pastelli sono tutti grigi…e devo sempre rifare da capo, “se mi riesce”!!!! [smilie=012.gif]Buona Notte a te Debby e a Ofelia!!!
Appena finita la cena con gli amici.
Li ho invitati a mangiare i tortelloni al cacao, e uno zampone con i borlotti…mica leggera la cena..poi ho fatto degli strani muffin ( i miei primi!!!!) vi racconterò!!!!Serena notte a tutti, a domani! 😀 [smilie=011.gif]
@arancina wrote:
Nonna Ivana, io quasi quasi mi vado a fare un silos di caffe’.
Ho dormito poco stanotte: i bambini hanno deciso di trasferirsi in processione nel letto grande con noi.
E come dirgli di no?
stanotte avro’ un letto tutto mio.
Mi sembrera’… enorme!…ma accanto avrai loro ugualmente, il pensiero mica si stacca dalle persone!!!
Importante prendere forza da questo! 😀
Su, vedi che ti siamo tutte vicino e i nostri pensieri positivi funzionano sempre, non dubitare!!!
[smilie=011.gif]Arrivo che sono già freddi…spero che la barista mi prepari un caffè bello alto, macchiato, bollente!!! 😀
Graziieeeeeeeee 😆La prima volta che ho dormito 7 ore…..
Ma c’è poco da stare allegri…un mucchio di lavoro da fare, una giornata bagnata, grigia e fredda da non dire!!!
…un augurio a Cinzia [smilie=011.gif]
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