Risposte al Forum Create
-
AutoreArticoli
-
Ricetta stupenda. Altro piatto della mia infanzia (in Veneto). 🙄 Sempre la solita mia nonna ne preparava, d’inverno, quantità industriali che poi, conservandosi per lunghissimo tempo, si consumavano piano piano. E’ un piatto purtroppo difficile da trovare nei menù dei ristoranti e quando presente, mediamente, è pessimo.
Visto che siamo su questo filone….ti proporrei di confrontarci su un altro piatto che dovresti conoscere e che ognuno fa con un proprio “stile”: il baccalà mantecato. Se sei daccordo proponimi la tua versione.
Meravigliose le sarde in saor. Meravigliose. Mi sembra di averle davanti. GrazieCiao Maria!!!!!!!!! Prima o poi ti cacciano davvero pensando che stai preparandoti per lanciare un tuo sito od un nuovo partito politico. Sei forteeeeeeee 😈
Perchè portare il dolce…quando se ne può far a meno!
Io sono riluttante al dolce a fine pasto. Per le motivazioni, chilometriche vi rimando ad un forum futuro.
Quindi la mia proposta è… un compromesso.
Semifreddo di pere e gorgonzola. Bello, fresco, saporito ed originale.
Frulli (poco) le pere ed il gorgonzola. Aggiungi un tuorlo (o più, secondo le quantità delle pere). Aggiungi, miscelando molto, ma molto delicatamente, 50% di panna montata (ovviamente non zuccherata) e 50% di albumi tirati a neve. Freezer per il tempo necessario. E vaiiiiiiiii!!!
Ovvio che puoi giocare sulle proporzioni tra pere e gorgonzola (è una scelta personale). Buonissimo e molto estivo.
Al massimo non lo mangiano e rafforzeranno la mia crociata contro il dolce a fine pasto!!!…
Ciao@susanna wrote:
Se ho capito bene che le teghe sono queste:
http://www.universocucina.com/site/html/News,file-article,sid-198.html
Si sono proprio quelle, poi…ci sono le “tegoline” che sono i classici fagiolini rotondi. Ma su in Veneto li usavamo molto meno.
Comunque questo inaspettato interesse mi ha portato a frugare, un pò faticosamente (ma con piacere), nei ricordi gastronomici della mia infanzia. Dall’onnipresente “polenta e latte” che mangiavano mia nonna Olga e mia zia Roma, tutte le sere alla minestra di fagioli che era così densa da poter usare la forchetta, alle infinite varianti di spezzatino, al ragù fatto non con la carne tritata ma a pezzettini (i soliti alla moda direbbero alla jiulienne..). Va be, mi fermo quì. Ciao😀 Io sono arrivato solo ieri l’altro. E già ho capito che mi troverò benissimo (poi sono raccomandato da Cucchiarella!!!). Credo di avere, nel mio piccolo, una discreta esperienza di siti di cucina e questo mi sembra veramente OK (io sono uno scettico, quindi molto esigente e critico). A presto.
E grazie per le belle foto delle ricotte (puine, in gergo) che quì a Roma trovo sempre con difficoltà.
Nel bellunese, in un bel paesino (ora..paesone) che si chiama Puos d’Alpago, ho fatto le elementari. Ho un ricordo molto, ma molto particolare. E mia nonna cucinava, con la cucina economica ovviamente, praticamente 24 ore su 24. Una cucina “lenta”, che i mass media ora chiamerebbero “contemplativa”. Gli spezzatini, la minestra di fagioli, onnipresente, la polenta che sostituiva nella quasi totalità il pane ecc.La prossima ricetta “della nostalgia” sarà veloce, però. Un altro contorno sorprendente per gli ingredienti. L’insalata di mia zia Roma (la sorella minore di Olga). Ma devo cucinare e ve la mando domani.
molto carine. Tenendo conto anche del caldo torrido. A presto
-
AutoreArticoli