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linguaggio da giovani, Ivana?
Ho passato i sessanta e…conosco il tuo paese…e avevo un’amica di gioventù, dalle tue parti con il tuo stesso nome…
Ci sono sufficienti indizi? Altrimenti ti mando un mp
Ma guarda chi si rivede!!!!
Ciao nonna Ivana.ciao!
Sono la prima a darti il benvenuto e son contenta di vederti qui.Che meraviglia!
Complimenti alla mamma.
Anche la mia, un tempo, faceva bellissimi e deliziosi dolci.[/code]@luigif wrote:
Lievito madre o “BIGA”
per essere proprio pignoloi la biga non corrisponde esattamente al levito madre o lievito naturale, infatti per la biga, detta anche lievito serale, si adopera, oltre all’acqua ed alla farina una certa dose di lievito, mentre il lievito madre viene originato da una miscela che può essere anche solo di acqua e farina; esso contiene oltre ai Saccaromicies presenti nel lievito di birra o nel lievito secco anche fermenti lattici ed acetici che danno luogo a fermentazioni collaterali con formazioni di acido lattico, acetico e butirrico.
Oltre ai due predetti lieviti esistono anche il poolish, la pasta di riporto e la lievitazione con metodo diretto.
Scusate la pedanteriazucca e cipolle rosse?
Che accostamento insolito ed intrigante, da provare senz’altro.Grazie mille.
Che bella tavola apparecchiata, davvero incantevole.
Di solito sono una fanatica del Natale e dei preparativi vari, ma quest’anno non sarà come al solito, mancheranno troppe delle persone care con cui lo festeggiavo.
Non ho voglia di allestire i tanti presepi della mia collezione, non ha senso pensare a decorare la torta. E non posso neppure piantare baracca e burattini ed andarmene in un posto lontano a far finta che sia un giorno qualsiasi.
Farò qualche giretto in questa sezione del forum per vedere se mi contagiate un po’ d’entusiasmo, poi in caso fotograferò. Per inserire le foto, se ne avrò, chiederò aiuto.@admin wrote:
Io capisco di cucina quanto un ragno di ingegneria nucleare… e poi non conosco il giapponese… premesso questo… che è il tofu? [smilie=014.gif]
sarebbe a dire “tutto quello che avreste voluto sapere sul tofu e che non avete mai osato chiedere?
Sarò breve:
è un cibo di origine cinese che non ha equivalenti nella nostra cucina.
Da noi si è diffuso, quando c’è stato il boom della macrobiotica e dell’alimentazione vegetariana, con il nome di formaggio di soja.
In pratica si ottiene partendo dai fagioli gialli di soja cotti, ridotti in crema e poi fatti cagliare con un caglio particolare che si chiama Nigari.
Si presenta in cubotti di circa 6 cm di lato, consrvati in acqua, bianchi e morbidi, un po’ come una caciotta fresca, non ha un sapore spiccato e per questo si cucina con cibi che lo aromatizzano, è proteico e di facile digestione e assimilazione.Sull mia tavola è arrivato tramite un’amica fanatica della macrobiotica ed un figlio con tendenze vegetariane e poi se state a guardare me…io provo le cose più stravaganti per pura curiosità. Per esempio avete mai sentito parlare dei fagioli Urid? ne ho un bel pacco da smaltire
non in competizione, ma in alternativa mi permetto di suggerire un’altra salsa al radicchio, che pure vedrei bene con la trota.
100 g di radicchio trevigiano precoce
1 cucchiaio di tomato ketchup
8 olive taggiasche
1 uovo sodo
1 cucchiaio capperi
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
12 limone spremuto
maionese
sale e pepeMettere nel mixer tutti gli ingradienti, tranne la maionese e frullare, aggiungere da ultima la maionese amalgamando bene.
N B il radicchio si adopera crudo.
@susanna wrote:
Non c’è in effetti nessuna faccina che si lecca i baffi… ma pian piano provvederò… sono ancora in fase di studio… sono una neofita per adesso! Però ci metto amore e buona volontà!… E tanta amicizia…
Ecco Susanna, ho fatto un bel giro di saluti e mi accorgo di non averti mai ringraziata di averci aperto le porte di questo sereno rifugio.
Un grazie per tutto.Ciao, Betta! Come va la battaglia dei tacchini?
ciao, Miele, che dolce nome hai scelto!
ciao, cara, scusa se non mi cimento a trascrivere il tuo nik…malgrado le lezioni di inglese.
Ciao! Una gabbianella non può che condividere la passione per il pesce.
Anche Chiara la conosco e mi fa piacere ritrovarla insieme a tanti nuovi amici.
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