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Vorrei fare anch’io i complimenti ad Ivana e, sperando di farle piacere, porto un mio contributo al tema del thread copincollando un qualcosa che in tempi oramai davvero remoti avevo postato sul forum di Cucinait
Il matterello
Ahimè ho ricevuto una reprimenda condominiale! Una persona, tra le più autorevoli che frequentano il forum, che ne conosce assai bene la connotazione e le regole, oltre a godere d’indiscusso prestigio in materia gastronomica, mi ha fatto notare che questo è un luogo d’interessi tecnici e non di parole in libertà, di varie cianciafruscole.
Io che, è ormai noto lippis et tonsoribus, sono una femminista ho letto in questo rimprovero un “femmina, torna ai fornelli”, del resto che le ciance siano appannaggio femminile l’ha ben ribadito anche Carducci “…ciancian le donne ed i fanciulli al sol…”
In sostanza mi è stato fatto rilevare che, se io perseverassi nella mia inconcludente ed impertinente verbosità a ruota libera, il forum dovrebbe mutare nome e chiamarsi “il libro sul fornello” o “il fornello letterario” (quest’appellativo, mi parrebbe peraltro anche alquanto lusinghiero).
Dopo aver replicato, tanto per avere l’ultima parola, proponendo un ”libro e fornello” un po’ sulla scia del mussoliniano “libro e moschetto”, ho riflettuto concludendo che in realtà i miei apporti in materia culinaria sono sporadici, di basso profilo e di qualità tutt’altro che preclara. Dovete, però darmi atto che non mi sono presentata sotto mentite spoglie, ma mettendo subito in chiaro che ero qui in veste di “apprendista stregone”.
Allora “Scrivere o non scrivere”? Giacché Shakespeare ha unito i destini di Ofelia ed Amleto anch’io mi sono trovata di fronte ad un dubbio esistenziale! E, visto che il tacere è superiore alle mie forze, che di parlare di cibo…non sum digna, cercherò almeno di non andare fuori tema, restando nell’ambito della cucina e scegliendo, come argomento, un oggetto che è un po’ l’emblema del mondo muliebre nell’immaginario collettivo maschile.
Se è vero, come diceva Napoleone Bonaparte, che nello zaino di ogni soldato c’è il bastone di Maresciallo sarà altrettanto plausibile che nella borsetta di ogni donna ci sia il matterello della cuoca?
A proposito, lo sapete che, secondo il Devoto, matterello è il diminutivo di mattero, arma celtica probabilmente simile ad una picca (dal latino mataria =giavellotto gallico)?
Altri vedono l’etimologia del termine nel marchigiano mattera, ossia madia, ma io sono totalmente a favore della prima teoria, del resto l’idea dello strumento d’offesa così ben si sposa con l’immagine di “arma favorita (insieme al battipanni) di mogli e madri eccessivamente autoritarie e tiranniche” riferita dal predetto Devoto.
Forse ci potrebbe essere qualche difficoltà ad immaginare Eva sbattere in testa a Adamo un matterello, anche perché avrebbe potuto invocare come attenuanti:
a)che Adamo si comportava come se fosse l’unico uomo sulla faccia della terra
b)che lei non l’avrebbe mai fatto se non glielo avesse suggerito il Serpente.
Però non mi verrete a dire che non ve lo vedete davanti agli occhi quel povero Socrate che si avviava serenamente a bere la cicuta pur di non dover sfuggire tutte le sere a quella virago di Santippe, che lo aspettava dietro l’uscio brandendo l’utensile in parola.
E vorrete forse negare quanto seducente sia l’ipotesi della bella Giuseppina Beauharnais, tutta elegante nel suo vestitino stile impero, che dà di piglio al matterello e rincorre, attraverso gli appartamenti imperiali, il fedifrago predetto Napoleone, notoriamente reo di star dietro ad altre gonnelle (rigorosamente stile impero), non ultima quella della figlia di Giuseppina, Ortensia (a quel punto non saprei se l’imperatrice fosse offesa come moglie o preoccupata come madre)?
Comunque, non per annoverarmi tra questi illustri esempi, vi dico cosa ho fatto io, nel mio piccolo (m.1,57), qualche giorno fa.
Ero andata a curiosare tra i banchetti del mercato e l’uomo della mia vita n°1 (il n°2 era in vacanza) mi ha regalato un matterello piccolino, di cui mi ero innamorata là per là. Me lo sono messo in borsa e ce ne siamo andati tra i banchetti dei vari fruttivendoli e ortolani a sceglierci una ricca messe vegetale, discutendo un po’ su cosa preferire. Uno dei venditori, con fare complice e vittimistico, ha suggerito a mio marito di cedere le armi e di lasciar decidere a me…la solita solfa …”sai come sono le donne…anche mia moglie…vogliono sempre decidere …poi a casa tirano fuori il matterello…” Sua moglie levava gli occhi al cielo ed allora non ho potuto resistere (avete presente all’Opera “chi mi frena in tal momento…”)? Con un sorriso serafico ho interpellato la signora: “A casa? Ma come, Signora, non ce l’ha il matterello da passeggio? Io non esco mai da casa senza!” e, con fulmineo gesto, ho estratto dalla borsa il recente acquisto.
Ve lo giuro, è vero! Mio marito mi guarda ancora un po’ male, ho un bel dire che ormai si è abituato, riesco sempre ad andare un passo oltre i limiti della sua immaginazione!
Mammamia, mi sa che ora mi arriva un’altra reprimenda!In effetti anch’io avevo sentito parlare di qualche goccia di limone.
Aspetto lumi.Avevo perso di vista il 3d.
Allora per Carlino preciso che, a prescindere della “territorialità” dello zio non mi son posta il problema: ho usato ragù bolognese!
Poi confermo ad Ivana il ricorso alla mortadella, ho parlato di prosciutto per aderire alla versione originale della ricetta che peraltro era nata per smaltire le scorte del frigo e quindi con prosciutto.MI ALZO IN PIEDI ANCH’IO (anzi siccome son bassa salgo in piedi sulla seggiola)
ALEXANNA SEI GRANDE!
Bentornato Admin, te lo posso assicurare: durante la tua assenza ci siamo comportate bene! 😀 😀
Io sono fortunata, ho adottato un cucciolo di lievito madre datomi da Paola e da quasi due anni panifico a tutt’andare. 😀
Mica con le prestigiose ricette che girano sui forum, così, solo delle pagnotte, delle corone di pane, al massimio ho provato la cometa,ma senza voli pindarici.@paol@ wrote:
@gaviota argentea wrote:
“….ma porto ugualmente nel becco un ramo d’ulivo…..” 😀
“passeggiando” su e giu’ in questo forum, ho poi ritrovato alcune familiari foto viste altrove…che hanno confermato cio’ che sospettavo,dopo aver letto del ‘ramo d’ulivo’ ❗
Ma perche’ questo particolare nick al posto del “comune” Offy? 🙄Paol@ il nome che dici è legato a tante amarezze, preferisco non ricordarlo
Buona! Mi piace l’arista, mi piacciono pure la cipolla le olive e la rucola, quindi non mi resta che provare. Una ricetta bellissima, grazie!
Susanna, son così incisive le tue parole che vien spontaneo il chiedersi “ed io com’ero in quegli stessi giorni?”
Io purtroppo i dieci anni li avevo passati sa un pezzo, avevo terminato gli studi con una velocità oggi inpensabile, m’atteggiavo a donna in carriera ma per i colleghi ero “la piccolina”;l’emozione dei primi passi sulla luna la ricordo anch’io…ma oggi dicono che fosse tutta una messa in scena girata in interni 😡
avevamo già superato la prima lavatrice, in cui si infilava una resistenza per scaldare l’acqua e che aveva un cestello di gomma che non ruotava, ma si contraeva, simulando i movimenti peristaltici di uno stomaco;
il nostro frigorifero panciuto, causa età avanzata,di notte vibrava ed al mattino lo ritrovavamo quasi in mezzo alla stanza;
i Beattles piacevano anche a me , c’era in casa uno splendido Long-play ( ve li ricordate?) che avevo portato a mio fratello da Parigi dov’ero andata a studiare francese, l’avevo comprato nel quartiere latino.
Oggi forse il disco c’è ancora, ma mio fratello non più;il pollo con le patatine è stato un must di casa nostra talmente a lungo…finchè mio figlio oramai quasi ventenne non ha deciso di diventare vegetariano (ora gli sta passando)
La macchina? All’epoca avevamo una Fiat 1100 “de luxe” ( 😯 ) azzurra e grigia con la quale io avevo imparato a guidare percorrendo in lungo ed in largo le starde della “Bassa” fino a casa di nonna Ivana 😆 😆 Era ormai vecchia e stavamo per cambiarla;
Di palle, quelle degli alberi, ne avevo rotte tante e mancavano solo un paio di Natali a quello in cui avrei trovato sotto l’albero l’anello di fidanzamento.
Credo anch’io d’essere stata felice, peccato che non l’ho capito allora.
Meno male che son tornati a galla. che mi ero persa!
Io invece ho ricordi di quello a manovella: Io e mia sorella ci contendevamo l’onore di adoperarlo!
L’altro mi incuriosisce: antenato della famigerata sparabiscotti o torchio per la pasta?
Comunque, Ivana te li invidio molto!
15 Dicembre 2006 alle 9:22 in risposta a: Antica… o nuova… ricetta per il cotechino… CERCASI #160583arrivo tardi…avevo trovato gli stessi siti di Alexanna!
sapete, questa storia mi fa venire in mente quel film in cui la Loren si ritrova all’areoporto di NY con una mortadella non importabile! 😆
@paol@ wrote:
@gaviota argentea wrote:
Ciao Paola, credimi, sinceramente son felicissima di ritrovarti e spero che in un’atmosfera così familiare si possa continuare un piacevole dialogo.
Un bacione!grazie x la benvenuta…non (ri)conosco affatto questo nick…
Ci conosciamo da dove,su quale sito??
Io ho sempre frequentato, cmq, SOLO siti ‘familiari’…mi diresti chi sei? *grazie*Ariciao, carissima, se ci pensi, se vuoi, vedrai che mi riconosci.
Sono una gabbianella che vola sul mare…è vero non sono una colomba ma porto ugualmente nel becco un ramo d’ulivo 😀
Ancora un bacioneDavvero molto interessante e soprattutto invitante: Queste foto sprigionano persino un buon profumo!
Che fame!
E poi se penso che è colpa di questi capolavori della Paola se persino io mi sono ritrovata a fotografare quel che mangio…chi me l’avrebbe mai detto!
Confesso, ho cercato di resistere il più a lungo possibile, ma con certi esempi… 😆 😆PS prima o poi metterò la ricetta e la foto di una ciambella di riso che abbiam fatto al corso di cucina…ma dalla fretta di sformarla e mangiarla… si è un po’ rovinata 😳 😳
Chiaretta, ciao!
Se guardi un po’ tra gli arretrati trovi la tua colazione preferita a pane e marmellata. -
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