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mammamia, sta cosa dev’essere ecccccezzzzzzionale!!!!!!!!
Guarda tu che effetto ha avuto su Alexanna solo a leggerla 😆 😆 😆 😆
…cointreau eh? 8) 8)Grazie mille, Alexanna, ti sarò riconoscente a vita: con la ricetta mi hai regalato anche un po’ dei bei giorni dell’infanzia. Ho anche gli stampini, comprati in un momento di nostalgia e mai adoperati!
Io ricordo anche un ripieno con carne trita e piselli, forse carne soffritta in un battuto di odori e sfumata col vino e poi mescolata con uovo? Ti pare possibile?
Sicuramente è buona, grazie ancora MJ.
Susanna, cercheremo di farla senza Bimby…non mi bannare, ma non ho neppure l’impastatrice 😳 😳
Sto tentando di comprarmi un Braun K3000…ma non riesco a trovarlo…doveva essere il mio regalo di Natale 😥 😥Insisto pure io, da quando mi ha ricordato i rustici…ne li sogno la notte, ne sento il gusto in bcca mentre scrivo.
Ti prego, Alexanna…anche senza le tue prestigiose foto…supplirò con la memoria 😆
@admin wrote:
@marie-josè wrote:
Complimenti Marie-José ….è molto bella!!!!!
autostima?
sdoppiamento della personalità?
niente di tutto questo!
Solo la nostra cara Marie Josè che ci ricorda quanto ci piacciono sia lei sia le sue ricette!Hai ragione, Ivana, son sempre imprecisa: tazzine da caffè colme, son circa 300 ml in totale.
Però vorrei anch’io la ricetta di tua cognata 😀ah, è questo il segreto?
Allora minaccio anch’io, perchè ricordo che, tempo addietro, avevi parlato di una ricetta che ha risvegliato in me tutta una serie di ricordi sia di situazioni affettive sia proprio di prosaiche ma goduriose mangiate.
Oltre a questa magnifica descrizione della tua pasta matta, di cui ti ringrazio infinitamente e per cui ogni lode è poca cosa non ci parleresti dei famosi rustici?
Preferisci adulazioni o minacce? Son disposta a tutto! [smilie=honger.gif]Alexanna, ho peccato! Da non napoletana io chiamo mozzarella il fiordilatte e chiamo “Mozzarella di bufala” la mozzarella nel vero senso della parola.
Ti dirò di più, nel postare la ricetta ho tradotto “mozzarella” il termine tranese di mia nonna che chiamava il fiordilatte “provola”. 🙂
Quindi Fiordilatte! A parte il fatto che anch’io uso spesso la scamorza proprio prchè più asciutta, ma poi, qui al nord il fiordilatte è asciuuuuuuuuuutto!@luigif wrote:
GAVI I CANESTRINI LI INTRECCIO IO SE VUOI METTO LE ISTRUZIONI
ALMENO CI PROVI..CI VUOLE UN PO’ PIU’ CHE FARE IL FORMAGGIO PERO’.
EHEHEHEHMi fai ricordare che, qualche anno fa avevo intrecciato dei cestini, pure con coperchio, copiandoli da un analogo lavoro cinese visto in una cartoleria chic. Eramo fatti di carta di giornali ridotta a strisce ripiegate, se il principio è lo stesso…potrei provare 😆 😆
Ma il caglio dove si trova? E i canestrini?
@susanna wrote:
Gavi… ma sei sicura solo 100 gr. di patate lesse??? Magari volevi scrivere 1000…??? Grazie e scusa se rompo sempre le scatole 🙂 [smilie=011.gif]
😳 😳 😳 😳
1000! 1000! 1000!
vado dietro la lavagna!@mariangela wrote:
Gabriela, loro sono del sud, parlano straniero, per noi del nord una cosa che sembra una torta è un tortino… e se proprio ci lanciamo lo chiamiamo svuotafrigor 😆
Mariangela, nel sud son passati greci, arabi, normanni, francesi, spagnoli e chi più ne ha…e così…abbiamo fatto di necessità virtù 😆
Quanto alla ricetta “originale”richiesta da Alexanna io qui riporto quella che faceva mia nonna, che aveva imparato a casa dei suoi genitori le ricette di uno chef napoletano di un loro ristorante. All’epoca, come mi raccontava la nonna, le “chiccherie” venivano da Napoli per la cucina e da Torino per la moda.
GATTO’ DI PATATE
1000g patate lessate
80 g burro
2 uova
1 mozzarella
100 g formaggio svizzero ( così chiamavano l’emmental) a tagliato a cubetti
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
100 g prosciutto cotto
sale
noce moscata
pangrattatopelare le patate e schiacciarle ancora caldissime, poi lavorarle con un cucchiaio di legno per rendere liscio l’impasto, aggiungere quasi tutto il burro, il sale, il pepe, la noce moscata, le uova e il parmigiano, lavorare ancora e far riposare.
Quando è intiepidito, ungere con il burro lo stampo e spolverarlo di pangrattato, versarvi più della metà del composto coprendo il fondo e risalendo lungo i bordi. Sopra allineare la mozzarella a fettine, i dadini di formaggio e le fette di prosciutto tagliate a pezzi ( per facilitare il taglio una volta cotto), ricoprire con il restante composto, livellare, spolverare di pangrattato e cospargere di fiocchetti di burro.
Infornare a calore moderato per circa 45 minuti e poi lasciar riposare, fuori del forno per una decina di minuti.Alexanna e cosa ti fa pensare che io abbia “la ricetta classica”?? Forse la mia vetusta età? 😆 😆 😆
Vado a spulciare ll libretto dove da ragazza mi ero segnata “come faceva nonna” che era un tipo preciso e poi ti so dire. 😀
Ciao, Paola, benvenuta tra noi. Spero che ti troverai bene.
Baci anche a te e grazie per la ricetta, a me le torte di riso piacciono molto.
Ci diresti quante uova metti con quelle dosi di riso? -
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