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Ecco le foto, fatte in condizioni precarie e al volo:
Cottura sulla piastra (questa volta doveva essere solo un assaggio: ho realizzato porzioni più piccole
Un rapido tentativo di assemblaggio, per fare la foto. RIspetto alla prima realizzazione ho aggiunto del cocco disidratato per dare l’impressione del parmigiano
@pappabuona wrote:
@gabriela wrote:
…se devo preparare risotto per ospiti, che so essere ritardatari per abitudine, uso il parbolied specifico per risotti
…
Il risotto deve mantecare, il parboiled non rilascia amido, e come la ottieni allora la mantecatura oltre che con il burro (che non basta) ?Burro, parmigiano e lo lascio all’onda. Però ripeto: uso il parboiled per il risotto solo quando aspetto alcuni ospiti che mi chiedono il risotto per le 19:30 e non arrivano prima delle 20:45 😈 😈 😈
Ooooooooooooh son tornate le pecore della buonanotte! Peccato non averle viste ieri sera 😆
Comunque buone ferie da un’altra che si sta godendo casa, con il piacere di sistemare cose lasciate in sospeso per anni.
Agosto casalingo non è una novità per me che da più di trent’anni ormai non vado “in ferie” in questo mese.
Il fatto che negli ultimi cinque anni non mi sia proprio spostata dalla mia città è tutta un’altra storia, comunque ora ci sarà tempo per rifarmi.Come ho più volte dichiarato, credo di essere l’unica italiana a cui non piace il cappuccino; però questi sono talmente artistici che me li prendo tutti e li colleziono 😉
Buon sabato, Universo!
Susanna, non ho scritto io la tirata sul parboiled, infatti sono convinta che anche lui abbia il suo buon motivo di esistere: nelle cotture in cui i grani devono restare integri e ben separati è insuperabile 😉
E vi confesserò che se devo preparare risotto per ospiti, che so essere ritardatari per abitudine, uso il parbolied specifico per risotti e ottengo ottimi risultati: mi aspetto gli anatemi di pavesi, novaresi, vercellesi e risai del nord-est ma sono pronta a dimostrare, risottiera e cucchiaio di legno alla mano, che si può fare. Ovviamente servono un ottimo brodo, animelle e midollo, un burro di qualità e zafferano profumatissimo, come per ogni buon risotto alla milanese.
Ed ora mi accampo dietro la lavagna fino a natale [smilie=015.gif]
@mariangela wrote:
Spesso i libri, ho appena fatto un ordine su Amazon
Come ho potuto dimenticare i libri? Amazon è stato il primo sito in assoluto da cui ho acquistato on-line.
Sono una veterana dell’acquisto on-line e devo dire che, fino ad ora, non ho avuto problemi. Unico accorgimento è rivolgersi a siti noti, magari preferendo, al primo acquisto, il pagamento in contrassegno, piuttosto che con carta di credito, giusto per testare il servizio.
Dove acquisto?
Supermercato online: in genere programmo una consegna quindicinale. Ho una lunga lista dei miei prodotti preferiti che mi permette di sfruttare al meglio le varie offerte e di controllare l’organizziazione della dispensa
e delle scorte di detersivi e affini.Prenoto online l’acquisto settimanale presso la cooperativa di produttori agricoli della mia città. Quando passo a ritirare trovo la cassetta già pronta.
Abbigliamento: in genere solo jeans e t-short. Per scarpe e abbigliamento più impegnativo preferisco avere l’opportunità di provare i capi.
Materiale elettronico: frequentemente acquisto on-line pc e affini sia per uso privato che per il lavoro.
Materiale per bricolage: si ha il mondo a portata di click e si possono scegliere i materiali più disparati, sempre con il rapporto qualità/prezzo migliore.
Mobili: acquisterei volentieri da ikea on-line se il servizio fosse ancora attivo nella mia città ma forse è meglio che non mi lascino questa la possibilità così ogni tanto programmo la gitarella svedese, passando anche dalla “bottega” a fare scorte di sciroppi, marmellate e salmone. 😉
Al momento non mi viene in mente altro ma sicuramente nel tempo avrò acquistato anche altri generi 😉
Come dire che le devo rifare? 😉
@pappabuona wrote:
Non voglio disturbare la tua sensibilità….se vuoi sono disposta a cambiare il titolo de 3rd…. [smilie=015.gif]
Ma no, figurati… avevo premesso che non si trattava di una critica ma del racconto di come sono arrivata ad essere stupidamente intransigente sul nome di un piatto della mia infanzia…
Avrebbe potuto capitarmi con il risotto, piuttosto che con gli gnocchi di patate, invece è successo, per motivi famigliari, con la cotoletta alla milanese [smilie=007.gif] [smilie=007.gif] [smilie=007.gif]
Proprio pasta sfoglia. Io ovviamente ho usato questa:
e l’ho cotta su una griglia tipo questa, completamente aperta:
Lo so, non è una cottura canonica ma non avevo voglia di accendere il forno e ci ho provato, costatando che funziona perfettamente!
Uovo al tegamino: il solo cibo, insieme alla cotoletta, per cui non mi convertirò mai all’olio: se dobbiamo peccare, pecchiamo come si deve! 😀
Premessa: NON è una critica ma solo un ricordo di gioventù 😉
Perchè io, la cialtrona in cucina per eccellenza, quella che stravolge anche la pastina in brodo per amore di gioco in cucina, alla parola cotoletta divento irascibile sulla cotoletta?
L’unica e sola: di vitello, con l’osso, alta il giusto, panata e rigorosamente fritta nel burro chiarificato; tutto il resto, nella mia mente malata, va sotto il nome di carne fritta.
Boh, temo si tratti di imprinting infantile… quando nella mia famiglia si facevano solenni disquisizioni e battaglie sul campo (dei fornelli) sull’argomento. In lotta due fazioni altrettanto agguerrite: i puristi lombardi da una parte e i marchigiano-laziali dall’altra. Ovviamente nessuna delle due parti ha mai “vinto” nulla. Gli unici a giovarsi di queste sfide all’ultima fettina eravamo noi bambini, eletti giudici, a cui venivano proposte solenni abbuffate di cotolette alla milanese e di carne fritta. 😉
In zona prealpina si dovrebbe stare bene, dato che la notte si scende ancora sui 17° ed ora siamo a 21,7°. Peccato che la percentuale di umidità sia sopra al 60% Aspetto speranzosa i temporali serali già annunciati.
In quanto ai caffè credo di assaggiarli tutti, nel corso della giornata: ho sonnooooooo 😉
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