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@saudade wrote:
…ora ho gia’ tirato fuori il cavalletto, siamo a meta’ dell’opera…
Ho smesso di fare la fatica di riporlo: significa che sono sempre a metà dell’opera? [smilie=015.gif]
Buongiorno Universo!
Giornata un po’ grigia ma densa di impegni che non riuscirò a portare a termine, come al solito. Devo darmi una regolata e dimezzare… le buone intenzioni giornaliere, oppure farmi accordare le giornate da 48 ore. Non c’è altro modo per venire a capo di tutto 😈@mariangela wrote:
…ma il rospo!!!!
Il rospo da baciare, ovviamente! 😀
Le bimbe sono splendide, ma questo si sapeva già 😉
Buongiorno Universo.
Prendiamocela comoda…
In effetti, se penso a cosa succedeva nella cucina di mia nonna, da dove uscivano prelibatezze ormai perdute, non posso che darti ragione.
Ofelia, un nuovo computer, che sostituisce quello che arranca, non è mai vuoto consumismo ma sano soddisfacimento di una necessità vitale! Anche coltivare amicizie a distanza può rientrare nel vero spirito natalizio, perchè no?
…e se, invece di farci travolgere dalla smania e dalle crisi da prestazione, approfittassimo del pessimo periodo per cancellare decenni di inutile consumismo e ridare un vero senso al Natale?
Una festa di fine anno in cui privilegiare i sentimenti: calore famigliare, amicizia e solidarietà. Vi sembra poco?
Prima della fatica della ramazza ci vuole un carico di energia.
E’ sabato, che diamine! Prendiamoci il tempo per una piacevole colazione [smilie=007.gif]Mariangela, bevo il tuo caffè che ha un aspetto decisamente migliore del mio 😉
Ho iniziato a leggere di nascosto l’Artusi di mia nonna ben prima dei 12 anni e l’ho sempre ritenuto affascinante proprio per quel linguaggio così aulico che gli conferiva autorità.
@angelina wrote:
…come assicurarsi di non sbagliare la sua, ma anche la mia alimentazione?
Sano vecchio buon senso? 😉
Sono stata ultimamente ad una conferenza che aveva come tema l’importanza di consumare “cibo vero”; la relatrice, per altro preparatissima, è caduta miseramente in una piccola contraddizione di base. Da una parte ha consigliato come regola generale di non mangiare nulla che non fosse stato sulla tavola delle nostre bisnonne; un quarto d’ora dopo stava tessendo l’elogio di seitan e prodotti derivati dalla soia.
Sfido chiunque di noi a trovare una ricetta a base di seitan nei vecchi quaderni di ricette delle nostre bisnonne!!!
Inoltre se mi sconsigli l’uso di farine troppo impoverite e manipolate non mi puoi consigliare il seitan come “cibo vero” che, sarà anche di moda ed altamente proteico, ma è ricavato industrialmente dal glutine del grano tenero o da altri cereali come farro o Kamut!D’altra parte nessuno di noi vuole sperimentare malattie da carenze nutritive per una concezione troppo ristretta di consumo consapevole a km 0. Gli agrumi, eccetto i limoni, sulle mie Prealpi non maturano, non per questo rinuncio a comperare arance, mandaranci, pompelmi ecc.
A questo punto, come sempre, la verità sta nel mezzo e il buon senso ci viene in aiuto.
Dida, grazie; mi ero dimenticata di specificare che uso la MdP esattamente come te: solo impasto e prima lievitazione.
Tutte le altre operazioni in modo tradizionale 😉
@elvira wrote:
… la lievitazione sempre un problema…
Con la MdP non sarà più un problema!
@elvira wrote:
E’ vero che non si può usare il lievito di birra fresco ma solo quello liofilizzato?
In genere uso il lievito liofilizzato per praticità di conservazione ma se passo dal fornaio e acquisto il suo, freschissimo, louso tranquillamente anche nella MdP, anche solo sbriciolandolo, senza bisogno di scioglierlo in una parte di acqua
@elvira wrote:
Le ricette vanno ritoccate immagino, a esperienza o c’è qualche legge fissa?
Uso le stesse ricette sia impastando a mano che in MdP.
Personalmente metto prima i liquidi, il sale in un angolo, poi la farina e per ultimo il lievito; mia figlia inverte l’ordine di farina e liquidi ed entrambe otteniamo ottimi impasti.Bel trappolotto!!! 😉
Appena rientrata, dopo una serie di commissioni, vi lascio un saluto veloce e inizio a domare casa che, come al solito, durante la settimana è riuscita ad imbizzarrirsi.
Mariangela, hai mille ragioni.
A più tardi…
Angelina, non volevo incriminare tutti i corn flakes: quelli prodotti da veri chicchi di mais, senza additivi vari, meglio se integrali e bio, vanno benissimo.
Non è facile fare un elenco dei cibi finti.
Ti faccio un altro esempio: amo il pesto alla genovese; d’estate me lo preparo in casa, in pochi secondi con il basilico che cresce sul mio balcone e con l’aiuto del minipimer (anche se ho l’apposito mortaio in marmo che uso solo la domenica, se ho voglia di strafare 😉 In inverno acquistavo da almeno 30 anni il pesto quello prodotto da esselunga che negli ingredienti aveva basilico ligure, olio di oliva extravergine, parmigiano, pecorino, pinoli e aglio; acido ascorbico come conservante (vabbè, se prendi un prodotto pronto, un minimo di conservante sai che ti tocca).
Un giorno compare sulla confezione la scritta Top, nuovo marchio appiccicato ad alcuni prodotti esselunga. Top e istintivamente pensi qualità migliore! Acquisto, porto a casa, sto per utilizzare e mi viene la curiosità di verificare in che modo abbiano migliorato la qualità di un prodotto già ottimo ed ecco l’amara scoperta.
Questa la nuova etichetta: Pasta di basilico (basilico 16% sul prodotto finito, olio di semi di girasole, sale, antiossidante: acido ascorbico), olio extra vergine di oliva 20%, Grana Padano 15% (contiene lisozima da uova), burro, pinoli 9%, olio di semi di girasole, noci, formaggio pecorino, aglio 1%Passi il Grana Padano ma, pasta di basilico con olio di semi di girasole? burro? altro olio di semi di girasole?
Ho utilizzato quell’ultima confezione, perché non butto ciò che acquisto e al gusto sembrava poco diverso dal precedente, ma non è più entrato nel mio carrello. Il pesto è tornato ad essere condimento estivo, come la stagionalità degli alimenti insegna.Stendiamo pietosi veli sull’argomento, che è meglio 😉
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