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Basterà per tutti? 😛
Seeeeeeeeeee… buonanotte… [smilie=106.gif]
Non potendo utilizzare il gorgonzola opterei per una salsetta tipo cacio e pepe, utilizzando lo stesso pecorino che metti nel ripieno.
Oppure data la presenza delle pere vedrei bene anche una salsettina preparata scaldando appena dell’ottimo olio ed emulsionando un paio di cucchiaini di senape non troppo piccante.
O ancora, se pensi che l’agrodolce possa essere gradito: prova a far saltare in padella con un po’ di burro qualche cucchiaio di purea di pere con un pizzico di sale e un cucchiaio di zucchero. Quando è ben caldo ci ripassi i ravioli e servi con abbondante pecorino, pepe e/o cannella.
Abito ad un quarto d’ora dalla fabbrica che purtroppo non vende e a tre quarti d’ora di autostrada dallo spaccio… non proprio un tiro di schioppo ma facilmente raggiungibile. 😉
Paoletta intendo proprio il cacao amaro in polvere, questo:
@saudade wrote:
@gabriela wrote:
oppure, a cottura quasi terminata si aggunge del cioccolato grattugiato o spezzettato grossolanamente e si lascia sul fornello fino a quando è completamente sciolto e incorporato.
Moooolto meglio…………….. 😆 😆
Vero se si utilizza un cacao povero di grassi; prova con il Lindt: praticamente cioccolato fondente in polvere 😉
Per rendere più “leggera” la crema pasticcera si può raffreddare mescolando ogni tanto e aggiungere delicatamente panna montata.
Così, senza ricetta? 😯 😆 😆 😆 😆 😆
Buone le raviole dolci!!!Ho appena inviato la ricetta della crema pasticcera… per i savoiardi di zia Rina dovrete avere più pazienza: devo disseppellire il fogliettino vagante su cui ho segnato la ricetta, rubacchiandola lei eseguiva.
In ogni caso si tratta di tuorli montati con lo zucchero, aggiunta di farina e fecola; albumi a neve ben ferma incorporati all’ultimo momento. Il composto spremuto con la tasca da pasticcere sulla placca da forno (mia zia distribuiva il composto direttamente con un cucchiaio)… la cottura deve farli asciugare ma non colorire.
Dosi… tempi esatti… temperature… tutto sul foglietto disperso 🙁
Vista nell’atrio di un palazzo:
I bambini giocàteli al parco!!!
Confermo l’origine fiorentina dell’alchermes: vedrò cosa trovo in giro…
Dai un’occhiata a questo thread di nonnaIvana: brazadela
@paoletta wrote:
Sono contenta di vedere che la zuppa inglese, nonostante non sia più un dolce di moda, sia comunque sempre quella, almeno nel cuore 🙂
Chi ci vieta di farla tornare di moda?
Ormai mi è entrata in testa come un tarlo: alla prossima occasione la rifarò anch’io… rispolverando anche la ricetta dei savoiardi che sono in assoluto il mio biscotto preferito 😉
L’unico problema sarà l’alchermes che non ho l’abitudine di tenere in casa: sono tutti uguali? c’è una marca migliore di altre? voi quale usate?Buona giornata a chi parte e a chi resta 😉
Anche la favolosa zuppa inglese di zia Rina prevedeva i savoiardi (quelli veri, non certo quelli industriali) inzuppati nell’alchermes, la crema pasticcera (aromatizzata con la buccia di arancia o limone a seconda della stagione), la crema al cioccolato. Solo nelle grandi occasioni veniva decorata con la panna montata, rigorosamente senza zucchero.
E’ sempre molto piacevole leggere ciò che scrive Fabrizia 😉
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