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Prontissime è una parola grossa: saremo in 10, come lo scorso anno.
Ci si riuniva tutti per la prima volta, dunque preparai un menù pasquale classicissimo; quest’anno vorrei orientarmi verso qualcosa di meno scontato ma ho poche idee e ben confuse 🙁La maggior parte dei piatti dovrà essere preparata in precedenza (almeno il sabato) e assemblata al momento.
Idee?
Per una volta sono riuscita ad avanzarne una fetta da fotografare e non mi sono nemmeno accorta che una briociolona si era appiccicata al ripieno… sono proprio un disastro 😀
Prima, al naturale:
Poi con lo zucchero a velo:
Tranquille! Io sbaglio le date di compleanno di tutti al punto che il marito di una carissima amica mi telefona nel giorno esatto per evitarmi figuracce.
Grazie anzi per avermi assicurato un giorno in più di festeggiamenti 😆
Datteri? Perché no?
Ho messo la marmellata di fichi perché era uno degli ingredienti certi dell’originale ma già quella di arance amare è una mia aggiunta per smorzare il gusto che altrimenti sarebbe stato troppo dolce.
Non ti sarà d’aiuto Saudade ma il mio pranzo si limiterà a radicchio e arancia in insalata.
Ieri abbiamo iniziato la domenica con un mini brunch, questa sera mi aspettano i canederli, a pranzo devo riequilibrare 😉Ecco il caffè! E’ sufficiente?
Per chi preferisse un caffè più… coccoloso, eccolo servito!
Vista la luce di questa mattina posso ancora augurarvi la buonanotte 8)
Ripasserò per il buongiorno appena mi sarò svegliata (date tempo al caffè che sto bevendo di fare il suo dovere 😀 )Adoro quelle che chiamo paste (o risotti) irripetibili, condite con un po’ di questo e un pizzico di quello,secondo l’offerta frigo del momento!
Ciacole e colazione: mi piace! A patto di avere già bevuto il primo caffè della giornata, che va sorbito in assoluto silenzio (perdonatemi ma devo essermi svegliata, prima di tornare ad essere socievole 😉 )
Sono, come sapete, una lombarda prealpina dunque non ho molta dimestichezza con i campi della Pianura padana (nel senso di “attraversata da Po” e assolutamente priva di connotazione politica) ma non credo che seminando un grano antico si possa raccogliere oro puro e, per di più, miracoloso.
Inoltre considero con sempre maggior scetticismo i prodotti sponsorizzati da personaggi che, secondo me, stanno troppo in tv e troppo poco nelle loro cucine, per essere grandi chef.
Serve aggiungere la mia preferenza per farine (e prodotti in genere) senza marchi celeberrimi, di ottima resa, e con il miglior rapporto qualità/prezzo?
@susanna wrote:
Ieri ho colpito… pesantemente…
Hai dato la macchina per le cialde in testa al commesso??? 😛
Prendo in prestito una foto dalla rete per dimostrare il solo vero unico scopo per cui un’asse da stiro abbia senso di esistere
@susanna wrote:
…stasera ho amici a cena dopo il concerto di Venditti…
Che strani scherzi gioca il cervello umano… essendo stata attratta dall’immagine posta sotto la scritta, alla prima occhiata ho letto: stasera ho MICI a cena [smilie=015.gif] [smilie=013.gif] [smilie=013.gif] [smilie=013.gif]
Per noi gli involtini di bresaola e caprino, accompagnati da una bella insalata mista erano un classico secondo rapido da domenica sera estiva, al ritorno dalla gita fuori porta, negli anni ’60.
Se ricordo bene l’idea era stata presa da uno dei libricini omaggio di Lisa Biondi che tanto hanno condizionato la cucina nazionale di quegli anni 😉Ovviamente presentati a cappelletto hanno un impatto decisamente più moderno e chic.
Foto? Ricordo perfettamente 😀
Blog: confesserò che ho solo 3 blog (Scienza in cucina, Profumo di lievito e ora Sofritos y refritos) fra i miei segnalibri e li consulto all’occorrenza, non ho il tempo materiale per seguirli costantemente. 😉