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Come al solito devo dire che la faraona non è la mia carne preferita ma con gli stessi ingredienti vedo bene sia uno spezzatino di maiale sia dei bocconcini di agnello.
Pur stravolgendola nell’ingrediente principale, copierò anche questa tua ricetta.
Grazie Ofelia!
Ho un cassetto del congelatore pieno di spicchi di ottime pesche e prugne; in autunno potrò sbizzarrirmi con questi accostamenti salato e frutta che non riesco mai a provare quando la temperatura troppo alta mi abbatte!
6 Settembre 2015 alle 14:00 in risposta a: Minestra di fave di Carpino e cicoria (dal Gargano con amore) #376291Ecco, prima di vedere la foto avrei pensato anch’io al cicorino. La catalogna mi piace moltissimo ma, fino ad oggi, l’ho sempre preparata lessata e condita con un filo d’olio oppure ripassata in padella. Questa mi sembra un’ottima alternativa.
Grazie Ofelia
Interessante! Proprio da oggi ci sarà il polpo in offerta nella pescheria vicino a casa: un segno del destino 😉
Se in questo periodo non fossi la personificazione dell’apatia e avessi il coraggio di accendere il forno proverei a farli anche con prugne e uva.
Ofelia, mi fa piacere che tu li abbia provati.
Dopo la mania centrifuga di fine anni ’70, durata pochi mesi, ho rinunciato all’idea dei succhi autoprodotti. Se ho voglia di frutta spappolata uso il minipimer, senza seguire precise ricette ma basandomi su ciò che sta maturando troppo nel portafrutta.
Non ti sono stata di nessun aiuto, vero? 😉
Provaci Roxy e fammi sapere che ne pensi.
Puoi sostituire con qualsiasi germoglio di verdura: spinaci; bietoline; le foglie tenere e bianche della verza; le foglie delle barbabietole, o rape rosse che dir si voglia. Se piacciono i sapori amarognoli anche tarassaco giovanissimo o i cuori di catalogna. Forse proporre di cuocere delle puntarelle potrà sembrare blasfemo ma ci vedo bene anche quelle.
Ma se guardi bene, l’unica particolarità di questa pasta era proprio nel tipo di verdura poco nota… tutto il resto è banalità assoluta 😉
Hai ragione Ofelia; di solito si trovano direttamente nell’orto. Alcuni anni fa ero riuscita a far spuntare alcune piante di zucchine sul balcone per avere i fiori belli freschi ma non avevano prodotto sufficienti germogli e foglie tenere.
Secondo me dovresti incominciare a chiederli insistentemente al mercato.
Io li ho acquistati su internet da una cooperativa di agricoltori.
Avevo dimenticato di scrivere che non solo la cena era stata decisa ma ha avuto notevole successo. Da rifare dopo il prossimo temporale decente 😉
L’avocado piace anche a me, in questa stagione vivrei di frutta, verdura e formaggi spalmabili… ti copio! 😉
Piselli e fave ordinati, gli altri ingredienti ci sono: la cena di domani è decisa.
Visto che siamo ormai in stagione, proverò con piselli e fave fresche; che ne dici, Ofelia?
I patè mi interessano sempre!
Secondo me sono una risorsa, uno sfizio, un alimento, un confort food, una coccola; insomma, da qualsiasi parte li rigiri, c’è sempre un angolino per loro sulla tavola.
Se poi sono accompagnati da un pane degno di nota… piatto ricco, mi ci ficco!
Non impazzisco per la faraona ma adoro i paté quindi ho ripulito e salvato la ricetta.
Per comodità di chi legge incollo qui sotto ciò che ha scritto Gaviota:
Ingredienti
Una piccola faraona di circa 1Kg tagliata a pezzi
150 g prosciutto di Praga
120 g burro
2 dl di marsala secco
4 cucchiai di olio evo
sale e pepe
granella di pistacchiLavare bene la faraona e asciugarla con carta da cucina.
Rosolare i pezzi in una padella antiaderente con l’olio e farli dorare a fuoco vivo rigirandoli da ogni parte.
Bagnare con il marsala, far evaporare l’alcol,salare e pepare.
Abbassare la fiamma al minimo, incoperchiare e far cuocere per circa 15 minuti rigirando di tanto in tanto.
Togliere dal fuoco e lasciare intiepidire.
Nel mixer mettere il prosciutto, il burro e la faraona spellata, disossata e spezzettata con il suo fondo di cottura. Frullare bene fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo, incorporare una parte della granella di pistacchi ed aggiustare, se occorre di sale e pepe. sistemare in una terrina e porre in frigo per almeno due ore e comunque fino a mezz’ora prima di servirla cosparsa con la restante granella di pistacchi.
Si accompagna con pane alle noci leggermente tostato.Il pane l’ho fatto aggiungendo delle noci spezzettate al mio solito pane con lievito madre e farina 00, manitoba e semola rimacinata, olio,una manciata di fiocchi di patate e un cucchiaino di malto.
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