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Ecco qui. La seconda ricetta è della mamma di mia cognata ed è buonissima.
Torta di mais
Ingredienti:
zucchero semolato gr. 150
burro gr. 100
farina di mais macinata fine gr. 80
lievito di birra gr. 10
3 uova – scorza grattugiata di un limone (o un cucchiaino di cannella) – sale – burro e farina bianca per la tortiera.Imburrare e infarinare una tortiera di 24 cm. di diametro. Mettere il burro ammorbidito in una ciotola e lavorarlo a crema, poi aggiungere lo zucchero e incorporarlo alla perfezione. Unire quindi i tuorli, uno alla volta, la rapatura di limone e la farina di mais mescolando accuratamente. Sciogliere il lievito di birra in poca acqua tiepida e incorporarlo alla preparazione. Montare gli albumi in neve soda e aggiungerli all’impasto mescolandoli delicatamente dall’alto al basso. Quando il composto è liscio e amalgamato versarlo nella tortiera, livellarlo con il dorso di un cucchiaio bagnato di acqua fredda e passare il forno già caldo a 160° per circa 45 minuti (fare la prova stecchino). E’ ottima per la prima colazione.
Torta gialla della nonna Mariuccia
Ingredienti:
farina gialla gr. 200
farina bianca gr. 250
zucchero semolato gr. 250
burro gr. 200
4 uova – 2 cucchiaiate di fecola di patate – una bustina di lievito per dolci – un bicchierino di liquore a piacere – burro e farina per la tortiera.In una ciotola montare il burro ammorbidito con lo zucchero, poi unire le uova intere, una alla volta, la farina gialla e la farina bianca (alternandole), la fecola, il lievito e da ultimo il liquore a piacere (grappa o brandy o amaretto o altro). Imburrare e infarinare una tortiera e versarvi l’impasto. Passare in forno già caldo a 180° per 40 minuti.
Ciao Lella, benvenuta!!!
Paula cara, un’amica di mia mamma la fa solo e rigorosamente sul fornello, coprendo lo stampo con un coperchio e mettendolo in un bagnomaria caldo. Io non ho mai provato ma ho assaggiato la crème caramel così preparata più volte ed era buonissima.
Il grass de rost è il grasso dell’arrosto che veniva (e viene) gelosamente conservato in dispensa, in vasetti di vetro, per successivi usi, tipo insaporire minestre, risotti, sughi o per fare delle superlative patate al forno.
La pentola non era di coccio, ma piuttosto un piccolo paiolo (di rame o di ghisa) che andava sul fuoco del camino o sulla stufa.Da noi li zuccherini erano una cosa diversa, cioè due cose diverse. I primi erano quelli che vengono chiamati ancor oggi “ginevrini”, caramelline di zucchero piatte, variamente colorate, grandi come l’unghia del mignolo, che venivano dati ai bambini se erano stati buoni. Gli altri erano caramelle di zucchero d’orzo, quadrate, color nocciola, che venivano dati quando qualcuno aveva mal di gola o era stato veramente angelico.
In alcuni paesi vicini venivano chiamati anche zuccherini quelli che qui da me chiamavamo “Binis da spusa”, cioè confetti della sposa, caramelline di zucchero rotonde, di vari colori e fattura, che avevano all’interno un seme di anice e che venivano lanciati dalla sposa sulla folla di bambini e non che attendeva l’uscita dalla chiesa.
Buongiorno Betta, il tuo burro è tipo quello che da noi si chiama “Burro alla maitre d’hotel”, generalmente fatto con burro, prezzemolo e aglio e che si usa sia sulla carne sia sul pesce.
Proverò a farlo con i pomodori secchi, grazie per l’idea.Prego cara, sono contenta che ti piacciano le ricette milanesi. Ne ho tantissime sia di famiglia sia ricercate in vecchissimi libri o da amici. Pian piano le metterò. Stai attenta al ginocchio, mi raccomando 😆
Vi metto due ricetta per la pasta, veloci veloci, da farsi intanto che cuoce la pasta.
Salsa dei 5 minuti o del marito in città
Ingredienti: dose per una persona
una cucchiaiata di olio evo – una cucchiaiata di salsa di pomodoro – un filetto d’acciuga sott’olio – uno spicchio di aglio – sale – pepe.In un tegame fate scaldare l’olio, fatevi dorare lo spicchio d’aglio sbucciato e appena avrà preso colore levatelo. Aggiungete invece il filetto d’acciuga, la salsa di pomodoro, poso sale e una macinata di pepe. Cuocete due o tre minuti poi condite con questa salsa la pasta al dente.
Volendo spolverizzare con poco prezzemolo tritato o aggiungete alla salsa in cottura qualche oliva e qualche cappero.
Salsa del taglialegna
Ingredienti:
funghi secchi gr. 50
pancetta affumicata gr. 50
una cipollina – uno spicchio di aglio – un salamino cacciatorino – olio evo – salsa di pomodoro – sale – pepe.Mettete i funghi a rinvenire in acqua tiepida. In una larga padella versate quattro cucchiaiate di olio e fatevi rosolare l’aglio intero e la cipolla tritata finemente. Quando avranno preso colore levate l’aglio e mettete nella padella i fungi (scolati e strizzati), la pancetta a pezzettini e mezzo bicchiere di salsa di pomodoro, sale e pepe. Cuocete per qualche minuti poi unite il salamino tagliato a pezzettini e continuate la cottura per 5 minuti. Usate questa salsa per tagliatelle ruvide o pappardelle.
“…oppure si mette tanto lievito perchè è un impasto molto grasso per cui non lieviterebbe in poco tempo ( un’ora ) mettendone meno?
la lievitazione deve avvenire con bolle grosse?”Brava, è questa la ragione. Se vuoi farle “espresse”, senza lievitazione, metti mezza dose di lievito, però non è la stessa cosa.
Metto anche la ricetta che usiamo in casa, dataci da una cara amica americana. Non uso fare foto dei miei piatti, ma da ora in poi provvederò.
PANCAKES
Ingredienti: dose per circa 20 pancakes
gr. 300 farina bianca 00
gr. 30 zucchero al velo
un cubetto di lievito di birra – 3 uova intere, sbattute – 3 decilitri di latte – 2 cucchiaiate di burro fuso – un pizzico di sale – burro per la cottura.
Per servire: burro freschissimo – sciroppo d’acero oppure miele – frutta fresca – panna fresca etc.Sciogliere il lievito in poco latte tiepido. In una ciotola mescolare la farina con lo zucchero e il sale, fare la fontana e unirvi prima il burro fuso freddo, poi le uova e il latte, amalgamando bene gli ingredienti con una frusta sino ad ottenere una pastella di giusta consistenza. Coprire con un telo e lasciar riposare per circa un’ora in luogo tiepido. Trascorso questo tempo scaldare un padellino antiaderente (io ne ho uno apposta di ghisa antiaderente), ungerlo con un niente di burro e versarvi un mestolino di impasto, facendolo girare velocemente per ottenere un bel pancake rotondo. Cuocerlo per circa un minuto e mezzo, girarlo aiutandosi con una spatola e cuocere per un altro minuto. Tenerli in caldo sino al momento di servire. Devono avere un colore nocciola chiaro uniforme su tutta la superficie.
Io li faccio anche salati, senza mettere lo zucchero, e li servo impilati (tipo panettone gastronomico) farcendo ogni strato con qualcosa di diverso e tagliandoli poi a spicchi. Sono ottimi per accompagnare un aperitivo un po’ diverso.
Ciao Antonietta, mi ricordo di te, benritrovata.
Ciao Sarah, ma dai che la mamma qualche cosa sa fare: non è esperta in patatine fritte? 😆
Benvenuto tra di noi.
Perché, questa non lo è? 😆 L’ho già copiata e l’ho chiamata “Luna e stelle” di Donatella.
Ma che bella Susi! Sei un’artista!!!
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