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Belli e senz’altro buoni, la ricetta è intrigante. Io a volte faccio la pasta frolla con il lardo, vi metterò la ricetta.
Nel paese vicino al mio c’è un allevamento di galline e loro hanno una macchina che lava le uova prima di confezionarle: così richiedono i regolamenti sanitari. Durante la trasmissione suddetta hanno detto di non lavare le uova che porti a casa dal negozio: in effetti è inutile perché sono già state lavate e trattate all’origine.
E’ pazzesco, ma come faranno? 😆
Bellissima!!!
Fatti l’altra sera, abbondando in noce moscata, buonissimi riscaldati ieri sera. Mio marito vorrebbe che mettessi più spezie di vario tipo. Secondo te Ivana si può fare? E se sì, che spezie aggiungeresti? Grazie.
Ciao Cecilia, bene arrivata tra di noi, mi mancavi, mi piacciono le tue ricette e non intendo quelle mediche 😆 😆 😆 Quelle le lascio alla MJ!
Io le adoro, le ho giusto finite l’altra sera. Anche se è fuori stagione le faccio spesso e per me costituiscono un pasto accompagnate da un po’ di frutta.
Fabi, tesorodellamammavirtuale, che piacere!!! Un bacione a te, ad Alessio e Mario.
MJ, dovrai essere proprio brava per venire a maratonare con noi 😆 , insomma dovrai essere te stessa. Bacione.
Che bel servizio Chiara! Noto che anche tu hai il Moulinex anni ’70. A me l’avevano regalato quando mi sono sposata e funziona benissimo ancora adesso.
Mah, loro la presentano come pentola multifunzioni, è antiaderente e non ha disegni. Secondo me è una tigelliera e per tale uso l’ho comperata.
E’ vero, è la nostra regista da Oscar che ha documentato, tra l’altro, tutte le soste di Paola Petrini davanti alle vetrine delle panetterie 😆 😆 😆
Ieri sera mio marito ha fatti i borlenghi, una vera bontà!
Io non ho la tigelliera ma questa pentola qui, comprata sul catalogo Euronova, che però fa egregiamente il suo lavoro. E’ antiaderente e comodissima. Si può ordinare on-line e costa 11,90 Euro.
Che siano timidi e non siano certi se entrare o no? Dai, entrate in casa, vi troverete tra amici.
Ma buongiorno e bene arrivata anche a te, un’altra partecipante alla famosa maratona veneziana! Un bacione.
La mia fornitrice di pomodori secchi, calabrese, mi ha insegnato a farli così.
Si fa bollire dell’acqua a cui si aggiunge dell’aceto di vino bianco, si immergono i pomodori secchi e si lasciano per 5 minuti, si scolano e si pongono ad asciugare su teli o su carta da cucina, coperti, sino a quando sono belli asciutti. Si mettono poi in vasi di vetro a strati alternandoli con fettine di aglio, qualche fogliolina di alloro, pezzetti di acciughe e si coprono abbondantemente di olio. Si mangiano così, ad accompagnamento di bolliti o di arrosti o di salumi vari, oppure si usano per dare sapore a verdure passate in padella o per arricchire il sugo della pasta. -
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