Risposte al Forum Create
-
AutoreArticoli
-
@nonna Ivana wrote:
Caro Carlino (gentiluomo in incognito)
!)nessuno scavolino, solo un cucchiaino da te…ho scavato gentilmente…meno brigoso che per le zucchine, la consistenza è morbida e scivolosa!!!!
Il sapore è tutta una sorpresa:
Questo era un suggerimento generico…che, per cominciare a conoscere il cetriolo lessato, mi è servito come approccio.
Ho altre ricette, fra le quali una del Cinquecento di un famoso cuoco tedesco!Cara NONNA iVANA grazie per la patente o riconoscimento di gentiluomo da te rilasciatomi a fiuto , ” a naso” ,come s’usava ,o si poteva fare, una volta tra due persone di diverso o stesso sesso.
Per quanto concerne invece l’ attributo di incognito , sono stato più esaudiente, pochi giorni fa , in questo stesso Forum , per rispondere a domanda di altra condomina. Crerdimi , solo la mia inesperienza ,non mi consente di apporre un istruttivo ” qui” e proporti un bel link.
P.S Aspetto ancora di sapere se la tua gramigna fatta in casa ha il foro centrale o meno. Dovrei completare il servizio da me copiato ed incollato contenente anche le tue belle e parzialmente istruttive foto del torchietto e loro accessori.@nonna Ivana wrote:
Gabri…
oggi i cetrioli alla besciamella e formaggio hanno passato l’esame da figlio, nuora e nipotina!!!!!!
Sono piaciuti molto.
Importante, quando vanno lessati, mettere gocce di limone…lo faccio sempre con carote, cavoli, asparagi…mi sembra di ingentilire il loro aroma naturale!!!!
Ciao
Io avrei messo pure la foto dello “scavolino” per pulire i cetrioli ,onde completare la scenografia e renderla più istruttiva.
@gaviota argentea wrote:
@gabriela wrote:
Altra leggenda consiglia di consumare i cetrioli con la buccia: non ne conosco il motivo ma questa pratica li renderebbe più digeribili. Ovviamente conosco anche persone che consigliano l’esatto contrario per raggiungere lo stesso scopo 😉
per tagliare la esta al toro in Turchia li ho visti spesso sbucciati parzialmente, cioè a fasce alternate longitudinalmente 😀
Tuttavia pur amando molto i cetrioli non trovo poi esaltante mangiarne la buccia.
Confesso che anche l’idea di cuocerli non mi entusiasma.Toh, i turchi hanno copiato da me , visto che da una vita li taglio come la maglia della Juve.
Ho preso spunto da quanti mi hanno consigliato di usarlo all’insalata ed ho eseguito questo “mesca francesche ” o meglio insalata capricciosa:
tocchi freddi da frigo di cedro da cui avevo tolto la sola buccia gialla, fette di “citrulo” o meglio cetriolo tagliato a fette un po’ doppie, pomidoro all’insalata tagliato a tocchi e non a fette, olive nere di gaeta e fette di patate lesse e raffreddate. Filo d’olio Evo e sale q.b ed i soliti 50 gr, una fettina ,di pane integrale ” cafone”, fatto nei paraggi di Napoli, come contorno ad una orata al forno. Ottimi .@lella wrote:
Se si mette il sale nella pastella ,il fritto non si rammollisce troppo alla svelta?
Il pizzico di sale é detto di “creanza”.
@ciliegina wrote:
Mia nonna d’estate al mare ci preparava le acciughe fritte in pastella. Non so come la facesse, so che noi bimbi aspettavamo il momento della “pappina”, come la chiamavamo, e la nonna che la divideva in tre parti sempre perfettamente uguali.
Certe volte mi manca tantissimo la mia nonna…Forse erano fatte e dette ;: ” indorate ( uova battute) e fritte”.
Alle giostre io sono legato da altri ricordi, tipo : quand’eri fesso bimbetto mio. Ti racconto brevemente.
Nella mia città Napoli , una volta, le giostre e le macchine auto scontro erano alloggiate nel Real Casino del Lungo mare di Napoli , oggi definita Villa Comunale. Quel tipo di giostre noi le definivamo in dialetto ” tozzi -tozzi” ed erano una novità . Tutti i giovanotti ( me compreso) tredicenni o giù di lì , facevamo la ressa per guardare e se possibile provare per la prima volta queol tipo di divertimento
Ricordo che la moneta se non la si aveva , si provvedeva con la spesa o meglio dalla cresta sulla spesa di mammà. Perchè si ricorreva al maltolto per correre in quel Luna Park per affittare quelle automobiline ,é presto detto.
Al centro della pista delle automobiline elettriche, ben in vista , ce ne era una di colore rosso , con dentro una bella morettina, un po’ più grande della nostra età ,che con gonna a ruota provvedeva a farci intravedere ciò che , all’epoca , era una grande cosa lussuriosa : le cosce ignude.
Noi tapini, all’epoca, non sapevamo che il padrone , il Mangiafuoco della giostra, pagava con giri gratis la morettina , affinchè facesse da esca a noi” pesciolini”. Da allora le giostre solo quello mi richiamano alla mente, ovviamente inconsciamente ,mentre pago il gettone per i miei attuali nipotini.@gaviota argentea wrote:
@carlino wrote:
@mariangela wrote:
Completamente fuori tema, ma Carlino il tuo avatar l’ho visto in altri forum, sei lo stesso? Sei per caso di Napoli? 😉
Yes , madam.
Gira e rigira son sempre io che , attenzione , non cerco di nascondermi , ma cerco di spostare la curiosità o l’attenzione dell’interlocutatore su cio’ che maldestramente scrivo , sperando che lui lo valuti serenamente , senza pregiudizi o captatio benevolentia insita , molte volte, nella firma chiara ed estesa o nel viso riportato in foto.Certo che ne hai più d’una di identità con cui proporti 😆 :lol:è che poi, bene o male, la nostra vera identità è sempre riconoscibile 😉
Un po’ come la “gaviota “che , vola -vola, scriva ricette o racconti , con le nuvole o senza , sempre la stessa rimane: riconoscibilissima!
@mariangela wrote:
Completamente fuori tema, ma Carlino il tuo avatar l’ho visto in altri forum, sei lo stesso? Sei per caso di Napoli? 😉
Yes , madam.
Gira e rigira son sempre io che , attenzione , non cerco di nascondermi , ma cerco di spostare la curiosità o l’attenzione dell’interlocutatore su cio’ che maldestramente scrivo , sperando che lui lo valuti serenamente , senza pregiudizi o captatio benevolentia insita , molte volte, nella firma chiara ed estesa o nel viso riportato in foto.Grazie per tutte le ricette postate. Quella di Ofelia é per me e le altre le passo a mia moglie amante dei dolci.
Una risposta per Ofelia: mai fatta, per ora, scuocere la pasta in cottura. Semmai mi hanno accusato , a volte, di averla levata un po’ in anticipo. Ma era la fame incombente.Io la eseguo con altro tipo di pasta: la ” calamarata” gragnanese o i mezzi paccheri oppure ancora con i mezzi occhi d’elefante della Russo.
De gustibus non est sputazzellam 😆 😆 😆@marie-josè wrote:
Come fate la pastella ,sganciate le ricette per piacere! Ormai è ora per fiori di zucchine ed altre!!
Quella semplice e napoletana:
400 gr. di farina
5 dl di acqua
un albume e sale.
Farina, aggiungere acqua un po’ di sale e l’albume d’uovo sbattuto a neve e lasciarla riposare per un ‘ora. La pastetta non deve risultare molto densa. Detta pastetta é usata per tutti i tipi di ortaggi e per fare la classic afrittura all’italiana.@susanna wrote:
Gabri non ti posso aiutare perchè i cetrioli li uso solo nel Tabuleh…. mi restano indigesti!!!!! 😯 😯 😯
LEGGENDA VUOLE che per far si che il cetriolo non risulti indigesto le due estremità che vanno tagliate prima di affrontare la successiva operazione di sbucciatura debbano esser strofinate ognuna sulla sua faccia di origine fin quando non si forma una schiumetta. Altra leggenda vuole che si passi la lama del coltello d’acciaio sul cetriolo da affettare, una volta levate le due parti apicali e sbucciato.
@alexanna wrote:
@carlino wrote:
Le zucchine alla scapece mi fanno ricordare molto la mia infanzia zeppa di ” marenne” pomeridiane” fatte di sfilatini all’olio o di ” marsigliesi” farciti di zucchine alla scapece o di peperoni arrostiti. A volte avevo soli pomidoro San Marzano crudi da pappare.
Pe rla scapece però occorrono particolari ZUCCHINE, grosse e perciò molto economiche,una volta. Il piatto era solo e prettamente estivo ed aveva una preparazione preliminare importante. Le fette venivano tagliate tipo salame Napoli, di sbilengo o trasversali, e venivano apposte sopra la spianata di legno per le tagliatelle e messe al sole forte dell’estate meridionale , rientrate all’imbrunire e fritte il giorno dopo. Una volta chiesi il perchè di tale lunga e per me inutile operazione alla mia insegnante nonchè madre. Mi ripsose che era importante farle ben asciugare e così non si sarebbero inzuppate d’olio e rese mollicce.
Il resto é ricetta di Alexanna che ben ha specificato che va mangiato dopo 48 ore e che nel frattempo é meglio mettere coperchio onde insaporare bene il tutto.
Buona scapece a tutti.
P.S. In Abruzzo “la scapece ” é tutt’altra cosa ed é fatta con pesce ,
zafferano ed aceto.ma lo sai che hai ragione ….
ora che ricordo bene le zucchine andavano tagliate per lungo , di sbieco facendo delle fette ovali e non tonde… ed erano le zucchine grandi grandiquella di farle seccare al sole… bèh , onestamente … questa non me la ricordavo .. 😀
L’età e l’esperienza contano e pesano, purtroppo sulle mie spalle.
@maria wrote:
Grazie per la ricetta.Una domanda:perchè la cottura avviene anche col vino?Io ho sempre saputo acqua+aceto. Voglio imparare Maria
La ricetta antica prevedeva, per rispaarmiare, visto che era una dote necessaria per quella magra epoca, due parti di aceto ed una d’acqua. Le persone di paese a cui il vino costava poco ,per sentirsi più sicure, al posto dell’acqua usavano il vino ma quello di sciacquatura di botte cioè molto leggero di gradazione.
Ecco spiegato il perchè.
P.S. Io uso l’origano perchè son certissimo che non contiene al suo interno alcuna traccia d’acqua che invece s’annida nel basilico fresco. -
AutoreArticoli