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Sai che faccio , inoltre?
A farti vedere che questa volta son andato lento e mirato a scrutare tutte le foto ed i tuoi scritti in relazione alla preparazione della pasta tipo gramigna , ti dico che hai omesso ( volutamente) di parlare di ciò che alla macchinetta giustamente deve essere mancante per la preparazione della pasta, rispetto all’uso del tritacarne quale essa prevalememente é abilitata. Ho visto giusto? Sei soddisfatta e contenta, nonna Ivana?
Ne capisco un po’ di cucina?@nonna Ivana wrote:
Notate anche voi?
Avevo dedicato la ricetta a …Carlino e lui manco si fa sentire!!!!!! 😉 Ma poi non solo la ricetta…impastare, tirar di manovella, nessuno che mi tagliava la gramigna che scendeva…le foto che dovevo fare!!!!!!! 😯 insomma una faticaccia con 32 gradi caldo!!!!!
Proprio ingrato…il ragazzo!!!!!!! 😆 😆 😆Cara Nonna Ivana un galantuomo quando l’ha fatta grossa e per di più ha mancato di riguardo verso una signora , vieppiù rappresentata in effige incanutita, deve solo sprofondare nella………. o buttarsi giù dalla Rupe Tarpea. Chiedo umilmente scusa della scortesia involontaria arrecatati, ma il fatto é dovuto che nella fretta , credimi, vado a spizzichi e bocconi , faccio un po’ la VispaTeresa. Non mi voglio convincere che causa età devo andare lento e non rock.
Ho fatto copia ed in colla di tutto il tuo servizio fografico che mi servirà quando mi girerà dritto e con molta voglia di fare addosso.P.S. Avevo omesso inoltre , nel caso specifico,di mettere la X dove mi d avviso di una tua risposta.
Siate tutti un po’ giustificazionisti verso miei errori o mancanze perchè giuro non lo faccio con propositi malvagi o menefreghisti. Son ragazzooooooo e un po’ ( molto, dice la moglie) distratto e disordinato: perciò mi ritengo un mezzo artista.@maria wrote:
Carlino, sono Maria,ho aperto questo topic e cortesemente ti chiedo se puoi riscrivere la ricetta del gattò in modo più ordinato Ti chiedo inoltre:qual’è il segreto che impedisce il,”mattoncino”? Grazie
Cara Maria,forzando un po’ il mio naturale amore per il disordine , per me fonte di creatività, preciso quanto segue.
Aggiungere una ulteriore ricetta , la mia come da te richiesto, a quella di Alexanna ( più vicina alla tradizione napoletana) e della Gavi mi sembrerebbe una cosa presuntuosa ed inutile visto che il gattò napoletano è stato inventato come spazza avanzi in un periodo della storia in cui il frigo era nella mente di Dio o meglio di un valente ed ingegnoso uomo da lì a venire.
A Napoli ,al posto del frigorifero industriale, esisteva una piccola struttura , composta da tre pareti , oltre quella addossata al muro, costruite con retino antizanzara ed era posto al lato nord della abitazione, dove non batteva mai LUCE.
Io alle ricette già sciorinate in precedenza aggiungerei :
le necessarie gocce di sudore versate nell’impasto di patate che deve esser ben amalgamato.
Io , quando do’ la mia ricetta, non specifico il quantitativo del latte ma aggiungo: mezzo bicchiere di latte intero a temperature ambiente SE OCCORRE.
Aggiungo più pecorino romano grattato che parmigiano, perché a me piace il pizzicorino del pecorino; aggiungo il salame tipo Napoli ( non usiamo il salame DOC Napoli) o la mortazza ( mortadella) e li riduco a dadini; il prezzemolo ed il basilico odoroso è d’obbligo; aggioungo all’impasto il pepe nero o il peperoncino .
Il pangrattato deve essere quello della casa perché OGGIDI’ il pangrattato industriale è il prodotto finale di grissini e fette biscottate ( dolci) passate di scadenza e grattugiate.
L’impasto finale NON DEVE risultare autolivellato , il che vorrebbe star a significare che si è abbondato in latte. Come paragone uso fare riferimento all’impasto del polpettone: deve risultare increspato. FAR RIPOSARE L’IMPASTO PRIMA DI METTERLO NEL RUOTO ED INFORNARE.
E per finire io uso brevi ma più alte cotture: 20 minuti a 220°,posizione statica e centrale nel forno con breve e controllata BOTTA di greel finale. Lasciare nel forno a raffreddare. Impiattare possibilmente doipo ore di assestamento. Questo piatto si portava anche come pranzo all’aperto e quindi si gusta anche freddo.
Insomma per me in cucina sono i particolari e non la ricetta che fanno il risultato finale paradisiaco.Diciamo che é meglio mettere metà e metà di fiordilatte e provola affumicata che poi corrisponde alla farcitura classica napoletana per tutti i tipi di pasta al forno.
@mimma wrote:
Amiche, Carlino per caso è l’Alberto di Napoli?
Perchè srive uguale, mi sembra che se non è lui è un fratello gemello.
Un abrazo cariñosoMimmaGrazie, ricambio da Napoli.
@marie-josè wrote:
@alexanna wrote:
@mimma wrote:
Amiche, Carlino per caso è l’Alberto di Napoli?
Perchè srive uguale, mi sembra che se non è lui è un fratello gemello.si mimma, non ha fratelli gemelli è sempre lui 😉
Non è il carlino di Bologna????
Quello é il Carlino di Bologna , io più modestamente sono il carlino di Neapolis.
@gaviota argentea wrote:
con un pochetto pochetto di tempo in più li potresti trasferire dalla padella in una pirofila, coprirli col miscuglio che ho indicato per le verdure “arraganate “
http://www.universocucina.com/site/html/News,file-article,sid-204,mode-,order-0,thold-0.html
e passarli brevemente in forno
Facciamo una cosa:
io proverò a completare la mia ricetta con parte dei componenti della tua” arraganatura”, visto che io uso già aggiungere origano di montagna abruzzese come citato nella mia ricetta. Solo che dovrei cambiare due cose:
armarmi di ulteriore tempo e “pacienza”, come da te ben precisato;
ed infine far cuocere molto meno i miei julien di peperoni visto come diventano dopo alcune ore dalla composizione nel piatto , salati e pronti alla degustazione come contorno. Mi hai affibbiato un compito arduo e difficilissimo visti i secondi a disposizione onde non passare facilmente alla crema di peperoni.
Farotti sapere. Le sfide sono il mio cibo quotidiano.@marie-josè wrote:
@carlino wrote:
Credimi , tutte le mie presentazioni , sotto username , sono state una tragedia , uno più pietoso degli altri proprio perchè non sono abituato a simulare ed a far mistero sulla mia persona. Quello che amo di più é l’iniziale col mio nome ed i due cognomi. Quante volte ho chiesto di cambiare i pietosi ed anacronistici username sfornati in un lampo , senza pensarci neanche DUE di secondi , dopo mesi di rodaggio. Mii hanno risposto che non era possibile . Avrei voluto chiedere maggiori ragguagli , ma puntualmente ho lasciato correre.
.Fai come me ,non ho mai usato altri nomi che il mio .Poi ,basterebbe firmarsi con il suo proprio nome ,sotto il messaggio!Anche perche ci vuole 2 secondi per riconoscere la persona!
Grazie , ma arrivo sempre con un po’ di ritardo a capire che le cose semplici , in Internet , sono le migliori. Cosa che , credimi, nella mia vita privata osservo scrupolosamente. Qui mi é sempre parso che fare il commissario Sheridam fosse una qualifica ed una virtù. Ti ho reso piena e veritiera confessione, nota.
P.S.Non dirlo a nessuno , rimanga un nostro segreto.@marie-josè wrote:
@carlino wrote:
@marie-josè wrote:
@carlino wrote:
@gaviota argentea wrote:
Mah! io la differenza la vedo, ma temo di non riuscire a spiegarla meglio.
Tu sei bravissima a scansar botti ed i tric -trac.
Come mai cerchi soltanto Gaviota ?? Siamo in tanti su questo forum!
Della Gaviota conosco e ricordo bene le sue incontrovertibili doti culinarie.
Delle altre poco conosco o ricordo e pertanto non volevo commetere alcun quiproquo’E perche non cercare di conoscere anche noi???
Cerco , cerco ma per fissare alcuni concetti, visto che non prendo appunti e non apro file sulle persone, su di voi ci vorrebbero pari anni .
@donatella wrote:
Forse che il tortino si fa con le patate lesse affettate e sistemate a strati mentre il gattò è fatto con le patate schiacciate nel passapatate?
Mah .. io non so fare il gattò … ci ho provato ma più che un gattò sembra un mattonciello bello compatto ……. faccio un tortino con patate lessate a fette, prosciutto cotto, formaggio, asparagi (o fagiolini a seconda del momento) tutto a strati e infilato nel forno fino a doratura ….
Quando proprio non ho voglia di far niente metto le patate a fette sottilissime ..strati di “guarda che c’è in frigo da finire” latte, fiocchetti di burro e una spolverata di grana (o peggio di tutti i rimasugli di formaggi grattuggiati o a dadini piccolissimi) faccio dorare nel forno (diciamo un 35-40 minuti a calore non troppo alto altrimenti diventa una crosta bruciata………. insomma non è certo una gran ricetta ma è un ottimo svuotafrigo …. 😳Oltre dar sapore e profumo ad un gatto’ ,la difficoltà l’hai proprio descritta tu: non farne un bel mattoncino.
Poi visto che nessuno mi ha corretto faccio una autocritica o una correzione a quanto da me detto (andavo di fretta) circa gli ingredienti da usare per la preparazione del Gatto’ napoletano: lo strutto ( sugna)serve solo ad oleare le pareti del ruoto e a dar maggior sapore alla crosta dorata esterna; come condimento alle patate a pasta gialla, bollite e schiacciate , si usa il burro. Scusate l’errore.@marie-josè wrote:
@carlino wrote:
@gaviota argentea wrote:
Mah! io la differenza la vedo, ma temo di non riuscire a spiegarla meglio.
Tu sei bravissima a scansar botti ed i tric -trac.
Come mai cerchi soltanto Gaviota ?? Siamo in tanti su questo forum!
Della Gaviota conosco e ricordo bene le sue incontrovertibili doti culinarie.
Delle altre poco conosco o ricordo e pertanto non volevo commetere alcun quiproquo’@gaviota argentea wrote:
Mah! io la differenza la vedo, ma temo di non riuscire a spiegarla meglio.
Tu sei bravissima a scansar botti ed i tric -trac.
@maria wrote:
Ofelia ed Alexanna, dalle vostre risposte,e siete espertissime, ho capito che forse sono la stessa cosa perchè sia il gattò, sia il tortino e sia la pitta altro non sono che uno strato di patate farcito con farce varie e ricoperto con altro strato di patate.Non credo allora ci sia differenza ,a meno che qualche amica non specifichi la differenza
Il gattò sta alla pizza ‘e patane come il caffé sta all’orzo. Nun pazziamme!
Primo , per il gatto’ occorrono: bravura ,tempo, imbottitura ( una volta era costituita da quello che era in scadenza o che gli occhi avevano visto un po’ di tempo in più del dovuto e non essendoci frigo in casa era il piatto omnicomprensivo) , uova ,patate a pasta gialla (bollite con buccia e passate una alla volta sotto il ruotare della bottiglia di vetro verde sulla sul marmo ed oggi passate col il passaverdure o con lo schiacciapatate ), il pan grattugiato casalingo , lo strutto , il sale ed il pepe ,il forno elettrico o a gas ed il ruoto a disposizione.
Per ‘a pizze ‘e patane occorono: patate qualsiasi, burro, uova , pangrattato comune , qualcuno aggiunge prezzemolo , una padella antiaderente ed il poco tempo occorrente. Piace molto agli studenti ed a quelli che vanno ‘e presse ( di fretta).@carlino wrote:
@nonna Ivana wrote:
Caro Carlino (gentiluomo in incognito)
!)nessuno scavolino, solo un cucchiaino da te…ho scavato gentilmente…meno brigoso che per le zucchine, la consistenza è morbida e scivolosa!!!!
Il sapore è tutta una sorpresa:
Questo era un suggerimento generico…che, per cominciare a conoscere il cetriolo lessato, mi è servito come approccio.
Ho altre ricette, fra le quali una del Cinquecento di un famoso cuoco tedesco!Cara NONNA IVANA grazie per la patente o riconoscimento di gentiluomo da te rilasciatomi a fiuto , ” a naso” ,come s’usava ,o si poteva fare, una volta tra due persone di diverso o stesso sesso.
Per quanto concerne invece l’ attributo di incognito , sono stato più esaudiente, pochi giorni fa , in questo stesso Forum , per rispondere a domanda di altra condomina. Crerdimi , solo la mia inesperienza ,non mi consente di apporre un istruttivo ” qui” e proporti un bel link.
P.S Aspetto ancora di sapere se la tua gramigna fatta in casa ha il foro centrale o meno. Dovrei completare il servizio da me copiato ed incollato contenente anche le tue belle e parzialmente istruttive foto del torchietto e loro accessori.@gaviota argentea wrote:
@carlino wrote:
Certo che ne hai più d’una di identità con cui proporti 😆 :lol:è che poi, bene o male, la nostra vera identità è sempre riconoscibile 😉
Un po’ come la “gaviota “che , vola -vola, scriva ricette o racconti , con le nuvole o senza , sempre la stessa rimane: riconoscibilissima!
carissimo, ma io qui oltre alla mia faccina non ho fatto mistero delle mie generalità, riconoscibile dunque soprattutto per scelta.
Del resto sono andata fuori tema e me ne scuso, soprattutto pensando ad una persona che, su un altro forum si lascia andare a comportamenti poco edificanti, per non dir peggio, illudendosi di non essere riconosciuta! 😆 :lol:[/quote]Credimi , tutte le mie presentazioni , sotto username , sono state una tragedia , uno più pietoso degli altri proprio perchè non sono abituato a simulare ed a far mistero sulla mia persona. Quello che amo di più é l’iniziale col mio nome ed i due cognomi. Quante volte ho chiesto di cambiare i pietosi ed anacronistici username sfornati in un lampo , senza pensarci neanche DUE di secondi , dopo mesi di rodaggio. Mii hanno risposto che non era possibile . Avrei voluto chiedere maggiori ragguagli , ma puntualmente ho lasciato correre.
Per l’altro caso mortificante, ma non per me, non aggiungo altro anche perchè non mi piace parlare di cose non accadute qui in diretta.
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