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Il mio primo impatto negativo in cucina lo ebbi da scapolo, al ritorno da una battuta di pesca subacquea. La comitiva, mista come si conviene a quell’età, fece pressioni per terminare la serata a casa mia, di mia madre ovviamente. Scopo recondito, ma non troppo , abbuffarsi del mio pescato: pesci e frutti di mare . tra cui , nel retino spiccavano un paio di chili di ottimi ” taratufi”. Era la prima volta che affrontavo tutto il ciclo di lavorazione giacchè in linea di massima cucinava quasi sempre mia madre. Sciacquati , sotto l’acqua corrente i taratufi come facevo per le cozze, provvidi a cuocerle, in bianco, in un soffritto di olio EVO, aglio trito finemente e poi prezzemolo, il rtutto in regolare casseruola di alluminio pesante. Una volta condite le linguine ( ottime quando si governano più di quattro persone a tavola) coi frutti di mare , mi sedetti , per ultimo accanto alla allegra comituiva . Mi accorsi subito che qualcosa non andava,
qualcunio, senza alcuna creanza ( eravamo tutti giovanissimi d’età), risputò parte del masticato , rifiutando anche di continuare.
Allora scesi rapidamente in campo, per assaggiare, e con la mia forchetta portai alla mia bocca il ” triste pasto”.
Stessa cosa dovetti fare anch’io e non potevo trovare NESSUNA attenuante o scusante: parecchia sabbia avvolgeva le linguine e spiccava al fondo del piatto ,perchè non camuffata dall ‘inesistente sugo dei pomodorini del mazzo , giacchè io avevo opatto per il bianco.
Morale , da allora in poi ho imparato a mie spese come procedere alla preparazione , lunga e meticolosa , dei taratufi appena pescati dal fondo sabbioso del mare e non quelli in vendita nelle pescherie alle quali consiglio sempre una veloce pulizia.@gaviota argentea wrote:
in realtà erano così
ehi! ci son riuscita!
Brava la gaviota e brava anche la scelta della foto.
L’akltra foto serviva per le cosiddette ” conchiglie”.
Beh se mi permetti direi che la ” prima volta” é difficile per tutti, accomuna maschi e femmine, non trovi?
L’eperienza ti avrebbe spinta a decidere per un minor quantitativo di pasta rapportata agli invitati ( oggi vedo che lo sai) oppure avresti optato per una differente farcia, tipo ricotta e……….
In verità i lumaconi gragnanesi , farciti con ricotta, pecorino grattugiato e ragù bolognese molto ristretto , li cuocio con ragù alla bolognese molto brodoso, ne calcolo 3 per signore e 4 per i maschi, Il tutto in teglia rettangolare, a bordi alti, infornata onde portare a cottura.@gaviota argentea wrote:
Al forno?
Sempre con carciofi.Tornisci dei cuori di carciofo, li tagli a spicchietti, li passi in acqua e limone, li scoli e li cuoci in padella con olio, burro, aglio e prezzemolo, sale e pepe.
Ne prendi una parte e la frulli a crema, l’altra parte la fai a pezzetti piccolini.
Unisci la crema ad una besciamella piuttosto soda insieme a dei dadini di prosciutto cotto e di scamorza affumicata, ai carciofi a pezzetti e a del formaggio grana grattugiato.
Con questo composto, aiutandoti con un cucchiaino, farcisci i paccheri cotti brevemente, in modo che siano molto al dente ( Mammamia…già sento commenti vari di Carlino 😯 😯 ) allinei i paccheri in una pirofila unta di burro, li copri con la besciamella che ti sarà avanzata e che diluirai con un po’ di latte per non averla più così soda. e passi in forno a gratinare.Altra variante :
farcisci i paccheri con melanzane a cubetti cotte come detto per i carciofi, besciamella mista a sugo di pomodoro, dadini di mozzarella e formaggio grattugiato. Copri con sugo e bescaimella e passi in forno.I miei commenti?
Son sempre positivi sull’operato altrui se ben fatto , se non sciatto e se eseguito con criteri gastronomici.
Il voto poi é soggettivo , dipende dal proprio gusto e dove c’é gusto non vi é perdenza. La sufficienza la merita la tua ricetta e pure di grancarriera.
Io penso che ” i paccheri ” ( rigati?) che usi sono una dimostrazione d’affetto per la tua terra nativa, il sud perchè a mio vedere anche i “conchiglioni ” gragnanesi li vedrei al pari dei paccheri e anche perchè son più facili da riempire. Insomma i paccheri son stati sempre per le ” femmine” in gamba ,ma i conchiglioni , via, son proprio per chi ha i…………..Auguri, auguri…..
@gaviota argentea wrote:
Avevo promesso la foto del calendario dell’avvento e vi aggiungo anche qualche presepio. Quest’anno non li ho tirati fuori tutti, ma qualcuno almeno…
be’ scusate, ho esagerato.
Sul bello e sull’esemplare non si esagera mai.
Auguri a tutti se non ci rileggiamo causa gravosi impegni natalizi ed oltre.
Un piccolo presepio esempio di arte sudamericana:
@nonna Ivana wrote:
Caro Carlino,
qui siamo in una tranquilla casa di due pensionati, che con la cucina non hanno mai proprio avuto a che fare nel senso stretto della parola, cioè professionalmente…adesso il mio Cerbero ci passa le ore e…pacciuga, per assolvere il compito di cibare lui e me…
Io mi ci reco (in cucina, a parte le ore delle governatura piatti e lavaggi pavimenti!!! 👿 ) nelle ricorrenze, bisettimanali, per i pranzi con la figliolanza e nipotanza, e per le cene con gli amici.Sbianchire nell’accezione di sbollentare brevemente….non per il colore, ma per il sapore di..verdume, come dice mio marito.
Ma di cavoli crudi ne mangiamo, per integrare quello che va sperso…in questa bollitura… 😆 😆 😆Ciao
Ivana
Ah, mbhé! Non ne mangiate troppi altrimenti son ca….voli amari.
Quindi possiamo dire che il maritozzo ( ma siete entrambi cucinieri ?) li sbollenta per levare loro la….pesantezza dallo stomaco? Insomma per ottenere cavoli leggeri.
No, no a me piacciono cotti “nature”, mondati, lavati , sgrondati e versati in olio bollente aglio e maiale ; con le loro etreme sconseguenze digestive, basta che non li desini entro sera.
Auguri e buon lavoro a tutti per le sante feste.
@nonna Ivana wrote:
adesso non svisiamo quella che è una ricetta di uno “zio”, quindi insindacabile, una ricetta completa, con sapori ed elaborazione ottimi, a mio parere, diversa un po’ da quello che per noi è la solita verza e salsiccia, buona ugualmente, ma più semplice, o meglio campagnola…
me la prepara mio marito, alla sempliciotta con una base di cipolla e aglio, poi sbianchita la verza in acqua bollente, me la mette a listerelle nel soffritto, poi la sfuma con un goccetto di bianco, aggiunge la salsiccia a pezzi, sgrassata in altro tegame immersa nell’acqua…cose da dietologi! 👿 , e porta a cottura, magari anche con un po’ di passata di pomodoro e anche del brodo di dado.
Sapori antichi, mio marito cucina secondo i ricordi che ha di sua nonna, figurarsi, quindi io avevo, agli esordi di novella sposa, (altro che quelli di “NUVOLE”!!!), come rivali di cucina sia mia suocera che la suocera della suocera….bello, neée?! 👿 😥 👿 👿
Vedete un po’ voi!!!!
Ivana
Ancora.
Nonna Ivana , perchè il tuo maritozzo OSA sbianchire le foglie di Verza nella vil bollente acqua ? Ma se son già bianche le foglie della verza dopo il primo giro di foglie verdi? Ma forse vuol provarsi delle sue intrinseche vitamine e sali minerali che la calata in acqua bollente provoca alla verza. Io ,se a fine cottura ,s’ingiallisce un po’ la verza , ne godo e ne vado matto, Il bianco e la verza non possono andar d’accordo, son come il diavolo e l’acqua santa.Ovviamente la mia filippica é sempre nel rispetto dei gusti, perchè mi hanno insegnato , antichi e saggi maestri cinesi ( lasciamelo dire , fa tanto di sparapose) che : mangia a gusto tuo e vesti a gusto degli altri!!!
@nonna Ivana wrote:
Caro Carlino,
penso che ci siano dei qui pro quo: ma sappiamo esattamente cosa è: per te il soffritto o ragù alla bolognese e per me il ragù alla napoletana?????
E’ forse il caso di entrare sul terreno delle spiegazioni? Io ho tutto in archivio, bada bene, fotografato a puntino (sempre alla carlona, non sono fotografa, e ho anche “macchinari” da poveri!!! 😥 ), gli ingredienti, il procedimento, i tempi e gli accessori!!! 😛
Tu come sei messo?
Chi vuole arbitrare? Chiedo a “Nuvole” se ci sta!!!!
O meglio chiediamo ai nostri superiori il permesso per la tenzone! 😉 !!!
In attesa
Ivana
A me nonna Ivana la tenzone piace.
In quanto a macchinari, quelli utili e necessari, son pure io messo bene, abbondantemente e ragionevolemente rifornito.
Ho oggetti , caccavelle, attrezzature segrete e diaboliche che il povero Artusi se li sognava. Non annovero cupoloni, medaglie e spaparanzate su video culinar-commerciali, ma ai miei amici commensali faccio fare anche la scarpetta ed il rutto finale. Alla cinese, sia chiaro!
L’arte culinaria é’sempre stata per me come il sale o il cacio sui maccheroni.
Allora a te l’area o il campo della disfida! Io son cavaliere e rispetto le gonnelle e ,nel tuo caso, anche il bianco santo della tua chioma.
Che mi si dia il via , da parte tua o da parte dell’arbitro gaviota ,e mi si dia l’oggetto dell’amicale duello culinario ed io sarò all’altezza della appetitosa tenzone.Più lo sceneggiato va avanti e più mi ricorda il film in due puntate che ho visto al cinema ,in due giorni differenti, dal nome ” La meglio gioventù, sempre cooprodotta dalla RAI.
A quelli di una certa età, nati un po’ prima o dopo la fine della “seconda guerra mondiale”, lo sceneggiato fa rivivere scene ed emozioni che tutti o quasi hanno provato.
Il sottostante pensiero degli sceneggiatori dovrebbe esser quello di indicare alle giovani leve, ai nostri figli ,quali sono state le spinte ideali e materiali che hanno motivato i loro genitori nella rinascita economica del 1960 ed anni successivi.
Mi chiedo però , guardandomi intorno , guardando la TV di ieri ( quella di oggi già un po’ é cambiata) come e su cosa si produrrà le loro motivazioni a ben e meglio operare per trarre fuori il nostro paese dalle sabbie mobili in cui é caduto ed effettuare un nuovo Rinascimento tipo quello del ’60 , quello di noi genitori. Tanto per essere più ottimisti e per nulla pessimisti.@gaviota argentea wrote:
anch’io sono iscritta al partito dell’Aglio e Cipolla…e pure alla congregazione dei Porri e degli Scalogni.
Al primo invito a pranzo da noi del mio futuro marito mia mamma stava per spararsi perchè le avevo detto di non usare assolutamente nè aglio nè cipolla, se ci teneva davvero a rifilarmi al tapino.
Abbiamo mangiato “sciapo” per un po’ di domeniche, poi ci siamo sposati ed è intervenuta mia nonna a salvare la situazione. Lei metteva l’aglio e poi lo faceva sparire prima che mio marito lo vedesse…infilzava gli spicchi con uno stuzzicadente per individuarli meglio e a mio marito, che le chiedeva cosa fossero quegli stecchi che emergevano dalla superficie della tiella di riso e cozze, ha risposto imperterrita che servivano per saggiare la cottura.
Inutile dirlo che ora mio marito non vive senza aglio!Le nonne ,vedo e riscontro con piacere, che hanno sempre visto oltre il naso di noi ” giovani”; si fa per dire!
Ma riprendo perchè stuzzicato dal tuo uso di tre parole : tiella di riso e cozze( vabbé 5 parole di cui due ininfluenti)!
Piatto tipico di quale regione? e qualche notizia o ricetta di massima sarebbe oltremodo gradita. Ed anche su ” tiella”.@gaviota argentea wrote:
Avevo perso di vista il 3d.
Allora per Carlino preciso che, a prescindere della “territorialità” dello zio non mi son posta il problema: ho usato ragù bolognese!
Poi confermo ad Ivana il ricorso alla mortadella, ho parlato di prosciutto per aderire alla versione originale della ricetta che peraltro era nata per smaltire le scorte del frigo e quindi con prosciutto.Sai cosa ti dico o abile gaviota? Che ora la ricetta si é alleggerita di molto giacché hai precisato di trattarsi di ragu’ bolognese che mi risulta essere più leggero , più rapido a farsi e senz’altro più indicato per l’accoppiamento con la verza.
L’uso del prosciutto cotto ( in molte regioni si usa invece parte dell’osso del prosciutto crudo con sfilacci di carne ancora appiccicati) in accoppiata alla verza é più diffuso della mortadella a cubetti. Ma condivido con te l’usanza dei nostri saggi avi di sfruttare, innanzitutto, gli avanzi ove possibile.@susanna wrote:
@nonna Ivana wrote:
Chiedevo, visto che siamo non criptati, se è permesso fare nomi di elettrodomestici…in fondo io parlo di “macchine antidiluviane” come si addice a una nonna…
ma sappiatemi dire!Ivana
Ivana… il nostro orientamento è quello di non fare pubblicità… ma se è proprio necessario parlare di un prodotto specifico… è sufficiente usare piccole “astuzie” del tipo se parlo di un formaggio spalmabile ph…..ia
se parlo di una impastatrice planetaria K…..od…. etc…. gli addetti ai lavori capiranno…. tutto qui… baci!Ho preso buona nota e chiedo scusa se ho contravvenuto al regolamento.
Faremo gli ” astuti” da ora in poi.
Carlino.@susanna wrote:
Carlino… Ivana intende dire di guardare su questo link http://fotoalbum.universocucina.com/
E’ il fotoalbum di UniversoCucina… se vuoi un settore a te riservato per le foto che volessi mostrare fammelo sapere che te lo creo…
Grazie! 😀 😉
Grazie a te per l’offerta di aiuto. Fammi entrare meglio nel meccanismo e poi ti disturberò-
Carlino.@nonna Ivana wrote:
Grazie Cralino,
se guardi nel sito http://fotoalbum.universocucina.com/, poi clicchi a sinistra nella voce cucina>nonna Ivana, trovi la foto del misto odori tritato con il Tefal, sempre della categoria dei robot, come il Braun, come grandezza, ma molto limitato, ma per il mio uso casalingo mi funziona egregiamente. il mio è di decenni fa, ma lo uso proprio per fare tipo crema parmentier, di mio gusto, infatti la foto riporta proprio quel trito, sui 600-700 g per volta.
Non so dirti adesso quale si possa trovare, non ho più voglia di cambiare il “parco macchine” ne ho già troppe!!Nel sito delle foto, se clicchi sulle foto piccole ti appaioo in alto in grande, trovi altri esempi che ho messo ieri.
Buona Notte
Ivana
Grazie, grazie quest’ultima basta ed avanza per un testone duro come me. Ora vado, clicco e miro quanto da te inserito sul sito. Se trovo qualcosa che oggi esiste ed é pure valido lo comprerò altrimenti giù ancora per secula seculorum con la coltellessa ed il ripiano apposito in legno.
Carlino.@nonna Ivana wrote:
Carlino..Carlino…
non svegliare quel cagnone che dorme,…..le orecchie stanno già fremendo…figurati..la lingua, fra poco!!!!!!
Nuvole, mi piace quella parentesi…con la mortadella!!!
Provare per credere!!!!
Buona Notte!!!!
Ivana
Ho detto, nonna Ivana, differente e non meglio o peggio.
Quindi , riponi a riposo quel gran vero pastore tedesco ( anche se dovrei vederlo in piedi e di profilo) altro che cagnone! -
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