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Cara Betta appaga, per piacere, la mia curiosità e voglia d’apprendere visto che bazzico poco con la pasta sfoglia molto grassa per la mia dieta.
I fogli , i quadrati , per meglio dire, che si vedono in alto sono tratti direttamente dai fogli messi in vendita al supermercato e non affinati con il matterello? O riduci di spessore gli stessi?
Inoltre ciò che spennelli é l’uovo intero sbattuto o solo tuorlo?@susanna wrote:
Volevo parlarvi di una variazione apportata di recente a questa ricetta… lascio freddare il polipo nell’acqua di cottura (una parte la elimino ne lascio poca) e finchè è ancora calda vi sciolgo un paio di fogli di colla di pesce… è una garanzia in più per la buona riuscita di questa ricetta.
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Il polipo DEVE raffreddarsi nella sua acqua prima di subire altri tipi di interventi.
Il suo brodo lo beviamo visto che in esso ci sono tutte le vitamine di questo pesce ma solo se il polipo di partenza é fresco o sotto ghiaccio. Il pepe nero ,abbondante appena macinato, va messo all’inizio della cottura.Esagerata! Al massimo la mettono a pane ed acqua…….minerale Ev..n.
@nonna Ivana wrote:
Carlino caro,
così facciamo una media …da urlo!!!
Ciao
Ivana
Un forte abbracio carinoso , come dicava “quela”.
@nonna Ivana wrote:
Buon Giorno Carlino,
non è che la cosa sia così razionale, si parte con un’idea, o anche senza nessunissima idea…ed ecco che si torna dal mercato o dal super, con una pentola…i ragionamenti non si affacciano neppure, sono tutti innamoramenti improvvisi, alla vista degli utensili del nostro mestiere!!!!!
l’ ottanta per cento di quello che ho….è frutto della improvvisa passione!
per le pentole di qualsiasi misura, utilizzo e necessità!!!!!
Ivaan
Eh, nonna Ivana ma ci deve essere una minima (?) diversità tra maschi ( maschione eh!) e le donne! O no? E come vedi la diffeerenza l’hai detta proprio tu: razionalità. Il mio guaio, a volte.
Altro suggerimento per i neofiti e freschi di cucina é quello che se si vuole a tutti i costi aumentare il parco tegami e pentole , che almeno s’impilino una dentro l’altra. Quindi portare con se in portafogli la misura della circonferenza dell’ultima che si dispone e dove dovrà alloggiare quella da acquistare.
@paola P wrote:
neppure io ho mai avuto una batteria di pentole.
All’inzio della mia vita autonoma, senza un soldo come ero, ho preso da mia mamma qualche pentola, diciamo “in prestito” 😯 . Ho preso “in prestito” anche l’imperia e altre cosine: la santa donna non si è mai lamentata, a parte una volta che le ho detto: ma quanto ci vuole a far due tagliatelline, prendi la macchinetta e via. Lei mi ha ricordato che la SUA macchinetta ce l’ho io 🙄
Comuque se la cava benissimo anche senza le pentole che le ho sottratto, si tende ad avere per casa ben più del necessario. Ogni tanto cerca una delle sue ex-pentole, ma io le ricordo che le ha date a me. Non le rivuole indietro, non sono così degenere, le ho chiesto…
Poi mi sono aggiunta qualche casseruola, un colapasta, presi via via negli anni. Quando ho svuotato casa del nonno, ho iniziato ad avere quasi tutto in sovrabbondanza. Ho anche con me le sue pentole di alluminio. Non ho buttato nulla, ho anche la sua imperia anno millenovecento e poco, uso il suo tirtacarne anni 50-60, ecc ecc. Ha un senso, mi piace usare le sue pentole. La sua casa vive ancora nella mia.
Comunque ora ho abbastanza pentole per due case, comprandone pochissime.A proposito, qualcuno mi sa dire come togliere la sottile patina scura che si forma nelle pentole di alluminio, anche solo facendo bollire l’acqua?
Quando si mette a bagno maria lo stampo di alluminio del budino capita lo stesso… Ho un bello stampo di allumiio nuovo che si è tutto annerito all’esterno.SOlo estetic lo so, ha l’aria vissuta, però solo dal livelklo dell’acqua del bagno maria in giù 🙄I segni o le fasce scure che si vengono a creare col tempo nei tegami o nelle padelle d’alluminio non vanno minimamente trattate con soda o spugnette abrasive. Unica pulizia e sterilizzazione consiste nel mettere il tegame da trattare con acqua bicarbinato e pezzi di limone sul fuoco molto basso e pulire quando l’acqua sarà tiepida. Lo so che voi donne ci tenete più all’ estetica che alla qualità , ma basta vedere le padelle d’alluminio di un ristorante e ti accorgerai che ti dico il vero.
Mai avuto la batteria completa , griffata e neppure con marchio DOG ( con una delle tante e d inutili gareanzie).
L’ho assemblata secondo necessità e vedendo molto nelle cucine delle trattorie dove si dovrebbe prendere anche spunti per rivcette ed attrezzature. Qualche attrezzatura elettrica o serie di pezzi aggiunti al frullatore base ,l’ho dovuta comparre per lo svezzamento dei miei figli perchè così solevano raccomandare i pediatri all’epoca. La mia cucina, ed altri siti , come nonna Ivana, é zeppa di tutto perchè ho sempore pensato a possibili conflitti bellici in arrivo e dovevo essere pronto ad accogliere numerosissimi profughi, scherzo amici a pranzo. Poichè so’ che i ferri del mestiere fanno l’artigiano onesto e laborioso mi son attorniato di pentolame vario utile in tutti i frangenti , anche la pescera in alluminio pesante a sbalzo con coperchio in egual materiale e fattura ma con manico in ottone. All’interno il relativo appoggio ed estrattore onde sollevare il pesce bollito intero. La mitica padella in ferro nera con manico di legno che ho menzionato più volte ed il Wok piccolo in ferro e sempre con maniglia in legno ,dono dall’Inghilterra di mio figlio, oramai pronta e trattata per le grandi battaglie, Dispongo anche dell’arricciatore per le conchiglie di burro. Alcuni attrezzi li ho modificati con le mie mani , tra cui una cucchiarella in legno , regalatami da zampognari abbruzzesi per la Novena che si usa ordinare a Napoli per le feste natalizie che ho modificato facendo due piccole scanalature o denti per afferrare , se necessita, oltre la pasta grossa anche qualche filo di spaghetti , invece che prendere il forchettone. E via di questo passo.
Non ho alcun sogno di comprare una batteria di pentole di qualsiasi materiale o specialità d’uso tanto che con me le varie amiche di mia moglie che premono su di lei per dotarsela hanno fatto da anni un gran fugone, in ritirata come suol dirsi. Hanno fatto: palla corta. Ricordo solo una volta tanti e tanti anni orsono che una persona , giovanissima, chiese a mia moglie , eravamo in un rinomato supermercato, quale dei tegamini in acciaio inox esposti lei consigliasse
per arrostire fette di carne. Mia moglie , sballonzolando il pollice destro, le ero di fianco e proprio alla sua sinistra , mi indicò come il valido destinatario della domanda. Già la mia ira stava per esplodere e vi risparmio la mia educata ma alterata risposta . Posso però affermare che la persona uscì via senza aver acquistato quello che aveva pensato. Meno male, sciagura scongiurata.6 Gennaio 2007 alle 20:46 in risposta a: scusate…mi presento anch’io! (I NOSTRI AMICI ANIMALI) #161130@gaviota argentea wrote:
Propongo di nominare Alexanna giudice del Forum!
Raramente ho visto sentenze tanto obbiettive, equanimi e così argutamente motivate, sentenza alla quale non ho difficoltà ad adeguarmi.
Quanto all’uomo della mia vita lascia che sia io a vedermela col contenuto del frigo, anche se la cosa è spesso ardua perchè lui fa delle spese da vigilia di carestia. Di tanto in tanto si limita ad avvertirmi che il lievito sta tentando la fuga dal barattolo, ma non ci si avvicina, forse ha paura di fare la fine del canarino …che però, ad onor del vero, è morto di vecchiaia!Parlando del Lui mi hai fatto ricordare che , fresco sposo, andando per li monti e per le valli della mia regione, m’imbattei in un venditore di tante “cose belle dal mondo” agricolo trta cui i ” fasuli a ucchietiello”, mitici e rarissimi nella mia citta di sposo residente.
Bene ritornai allla mia quattro ruote con varie buste piene , tra cui 5 chili di detti fagioli . Bene , alla vista di tanta abbondanza tuonante, la mia fresca sposa stava per sparameli uno ad uno , via aurea e verginella “bouche”, sul mio barbuto viso. La storia mi é servita per lezione , ma non tanto visto il protrarsi dell’or ora riscontrato vizio tutto maschile.4 Gennaio 2007 alle 15:41 in risposta a: scusate…mi presento anch’io! (I NOSTRI AMICI ANIMALI) #161111Alla mia cagnolina, barboncina nana, immacolata di stato e di manto, frutto del mio primo stipendio da giovanotto, la mia mano non bastava , leccava naso e mento. L’ho sempre lasciata fare.
Ma ricordo anche i dispetti, quelli che mi propinava alla mia uscita di casa senza di lei: una mia scarpa sul mio letto , per punizione.Ciao e ben letta per la prima volta.
Più siamo e meglio “pariamo”.
Comunque tanti auguri per le festività passate anche se la Befana si appresta a venire. Ma quella viene per i bimbi buoni e tranquilli, per cui io ne sono escluso. Ciaooooooooo.Mi associo perchè penso sia l’ultimo giorno di libertà a me concesso. Da domani la calata dei simpatici birbantoni si sentirà e come!
Ancora Auguri a tutti.
@chimico wrote:
@susanna wrote:
Allora spero che mi appaia in sogno Pellegrino Artusi in persona e me lo spieghi lui!! 🙁 🙁 🙁
Non e’ detto che abbia un motivo “chimico-fisico”. Molte prescrizioni culinarie sono solo frutto di credenze o miti, che sottoposte al vaglio della scienza si sono rivelate infondate. Oppure semplicemente servono per dare un buon sapore
ciao
Come lo spieghi allora il taglio a croce che i nostri nonni consigliavano di fare sull’impasto da mettere in lievitazione? Credenza o che cosa?
La nostra arista di maiale, il più delle volte non è la vera arista a cui penso vi iferite voi.
Bene la nostra , in retino sistemata, dal peso che va dagli 0. 800 Kg. al chilo e passa, la sistemo nella pentola a pressione, con accanto una cipolla dorata, una carota ed una costa di sedano ed un tazzone da latte pieno di acqua fredda, un dado gusto delicarto della K…. un pizzicone di maggiorana e rametto di rosmarino infilato nel retino. Chiudo ed a seconda del peso e quello che ne voglio poi fare dell’arista cuocio dai 20 minuti ai 40 minuti, a filo di gas. Il brodo di cottura , estratto il pezzo di carne oramai cotto o semicotto (come un roost- beef )va poi ristretto e governato nei modi più disparati. -
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