VORREI SAPERE PERCHÈ

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Questo argomento contiene 18 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da  mimma 15 anni, 10 mesi fa.

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  • #219793

    mimma
    Membro

    cosa vuol dire caciarone?

    #219794
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    Mimma, Caciaroni vuol dire chiassosi, confusionari, caciara è il chiasso fastidioso di chi si diverte o litiga , insomma, fa caciara chi “se alborota el cotarro” “arma follon” , diciamo che caciarone sta per juerguista, follonero.

    Concordo peraltro con Nanà nel dissentire da questa affermazione epidittica di Ciliegina ed altresì dall’affermazione che al sud sia più sentita la vigilia del giorno di Natale.

    #219795

    Nana
    Membro

    grazie gavi di cuore. Volevo rispondere, ma il mio intervento poteve essere interpretato come polemico. Grazie ancora. diana

    #219796

    pasticcino
    Partecipante

    le mie tradizioni dell’infanzia si rifanno a quelle delle famiglie dei nonni paterni e materni che erano entrambi di regioni del Centro Italia, ma sin da piccola per noi c’era il cenone di magro della vigilia – per mio nonno materno questo significava piatti poveri ma tipici della tradizione, tanto per dirne una ogni tanto storcendo il naso accettava un risotto alla pescatora, altrimenti il primo era tonnarelli al sugo di tonno, che faceva lui o la nonna (la sua consorte)-, il pranzo di Natale, anche li tradizione romana e marchigiana, e Santo Stefano con il brodo di cappone, e nel brodo solitamente stracciatella o quadrucci all’uovo fatti in casa, al massimo cappelletti (ma sono ricordi davvero lontani, quando era ancora viva la mia bisnonna e assieme a mia nonna – sua figlia – e a mia mamma li preparavano loro).
    A prescindere dalle cene o dai pranzi, erano occasioni in cui ci si trovava tutti alla stessa tavola, insieme.
    Nella famiglia di mio marito, la vigilia non è particolarmente sentita, nè tantomeno Santo Stefano, c’è il pranzo di Natale…tradizioni diverse.
    Noi il Natale lo passiamo a Roma, cercando di rispettare le tradizioni dei nonni, anche se non è più così anche perchè ci dobbiamo dividere anche con le famiglie acquisite.
    Scusate la digressione

    #219797

    Paola P
    Membro

    Nel mio piccolo insieme statistico famigliare:
    -nonno abruzzese: si festeggia la vigilia, e non importa più di tanto il pranzo di natale
    -nonna milanese: assolutamente pranzo di natale e la vigilia si mangia una cosa qualunque come tutti i giorni
    -nonni bassa padana: idem come nonna milanese
    – a casa miei genitori: la vigilia si mangia qualunque cosa capiti, anche avanzi del mezzogiorno se è il caso, e si festeggia con il pranzo di natale. Al limite ala mezzanotte si apre un panettone mentre si spacchettano i regali.
    – a casa di Andrea (liguria) si festeggia il pranzo di Natale, ma a volte anche la Vigilia (direi che sono i più furbi!!!).
    – a casa nostra… mah… non siamo ancora stati autonomi, ma sempre a casa degli uni o degli altri

    A parte a casa del nonno abruzzese di sopra, che mi narrava decine e decine di portate (ma forse si sconfinava nella leggenda della memoria nostalgica), in tutti gli altri pranzi che ho citato si prevede un secco: primo secondo e contorno e dolce e frutta secca.

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