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Questo argomento contiene 17 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da mimma 14 anni, 8 mesi fa.
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15 Marzo 2010 alle 21:50 #241925
Allora ho giá deciso ed ho mandato i mails, vediamo quante mi risponderanno (due mi hanno giá risposto che verranno!). Non ho smesso di lavorare da quando sono rientrata a casa, tra lavare, pulire, e preparare la lezione, mandare mails per incominciarne altre dopo Pasqua (qui l’anno lavorativo, come ho detto tante volte, incomincia dopo Pasqua!)
Sará un menú di Quarisima (senza carne)
1) crochette di gamberetti
2) Torta Pasqualina (che lavoraccio!!!)
3) Polpettone di tonno e patate
4) Torrijas de Cuaresma (ricetta spagnola di Galicia)Ciliegina, mi interessa molto il pane ebraico, mia figlia Michi ne va matta, mi passeresti la ricetta pls?
Mimma16 Marzo 2010 alle 13:44 #241908Mimma, te la posto questa sera. E’ salvata su qualche chiavetta, devo spulciare un pò.
Francesca
16 Marzo 2010 alle 19:34 #241909Grazie Francesca
16 Marzo 2010 alle 20:14 #241910La ricetta proviene da amici in cucina, sito non più attivo. La ricette venne postata da Manuela Cooperman nel lontano 2006
Challah–pane ebraico del Sabato di Manuela Cooperman
Inviato: Mar Nov 28, 2006 10:49 am Oggetto: Challah–pane
ebraico del Sabato di Manuela CoopermanLievitino
145 g farina da pane (13% glutine)
5 g lievito di birra fresco
120 g acqua tiepida
3 uova grandi (150 g pesate senza guscio)
40 g mieleSciogliere il lievito nell’acqua, aggiungere il resto degli
ingredienti e mescolare con energia fino ad ottenere un
composto cremoso. Lasciare per 1 ora a temperatura ambiente e
poi mettere in frigo in un contenitore di vetro con coperchio
ermetico fino al giorno dopo o comunque per minimo 8 ore e
massimo 24.Il giorno dopo togliere il lievitino dal frigo e lasciarlo a
temperatura ambiente. Intanto preparare gli ingredienti per
l’impasto:880 g farina forte (13% glutine) + extra se necessario
5 g lievito di birra fresco
30 g acqua
2 uova grosse (peso sgusciate 100 g)
75 g olio e.v.o.
120 g miele
20 g sale fino non iodatoPer guarnire
1 uovo
1 cucchiaino di acqua
semi di papavero, sesamo o un misto dei due (facoltativi)farina di semola, mais o riso per la teglia
Sciogliere il lievito nell’acqua, poi aggiungere il lievitino,
le uova, l’olio, il miele; mescolare energicamente (Kitchen
Aid vel. 1), poi unire la farina e impastare (sempre velocita’
1) finche’ si ottiene un impasto grumoso. Coprire la ciotola
con pellicola e far riposare 20 minuti.
Poi riprendere l’impasto, cospargere col sale e impastare fin
quando diventa liscio, elastico, sodo. Se e’ troppo morbido
e/o appiccicoso aggiungere gradualmente un po’ di farina fino
a quando l’impasto non assume quelle caratteristiche. Ungere
il fondo di una ciotola con olio di oliva e.v. , formare una
palla con l’impasto e metterlo a lievitare nella ciotola unta,
rotolandovelo in modo da ricoprirlo uniformemente con un velo
di olio. Fare lievitare coperto finche’ raddoppia (meglio
ancora, fare lievitare per 1 ora a temperatura ambiente e poi
in frigo fino al giorno dopo). Quando l’impasto e’
raddoppiato, rovesciarlo con delicatezza sul tavolo,
appiattirlo con le mani fino ad ottenere un rettagolo e poi
dividerlo a meta’. Ciascuna meta’ va poi divisa in 3 o 6 pezzi
uguali. Rotolando ogni pezzo con il palmo delle mani ricavarne
3 o 6 cordoni da intrecciare. Per la forma a spirale ogni
meta’ viene rotolata con le mani fino ad ottenere un cordone
lungo che va poi avvolto su se stesso a spirale.Preriscaldare il forno a 180 C, se si ha porre la refrattaria
sul ripiano piu’ basso.
Una volta formati, i pani vanno messi a lievitare su uno
strato uniforme di farina di semola o mais sulla teglia dove
verranno cotti.
Mescolare bene l’uovo con un cucchiaino di acqua e spennellare
i pani (cospargerli di semi se si usano). Farli lievitare
coperti finche’ raddoppiano; e’ importante che raddoppino
altrimenti se infornati troppo presto il calore del forno
rovinera’ la forma. Quando sono lievitati a sufficienza,
spennellarli ancora di uovo, con delicatezza. Infornare per
30-35 minuti, avendo cura di girare la teglia verso la fine
della cottura per esporre ogni lato del pane al calore. Cinque
minuti prima della fine della cottura ripassare ancora una
volta le trecce con il composto di uovo.Raffreddare le pagnotte su gratelle e non affettarle prima che
siano completamente raffreddate. Si possono surgelare avvolte
per bene in alluminio.P.S. Tieni presente che queste sono dosi che producono un pane
piuttosto dolce, a noi piace cosi’, ma altri lo fanno con meno
miele (o zucchero). Puoi adattare le proprozioni come vuoi.
Per quanto riguard la farina, bisogna regolarsi un po’ a
occhio, nel senso che l’impasto non deve essere molle o
appiccicoso per poter tenere la forma, pero’ a volte serve un
po’ meno o un po’ piu’ farina. Quindi non aggiungerla tutta in
una volta.Questa forma di pane per la celebrazione del Sabato ebraico
venne adottata dagli ebrei tedeschi a partire dal XV secolo,
rifacendosi ad un pane tedesco intrecciato e di forma ovale ed
era chiamata inizialmente berches, probabilmene dalla parola
yiddish broches (benedizione) e/o dalla parola tedesca bercht
(treccia). Alcune comunita’ iniziarono a chiamarla challah in
riferimento alle porzioni di pane date in offerta nel Tempio
di Gerusalemme. Man mano venne adottata da tutte le comunita’
ebraiche dell’ Europa dell’est, dove venne ulteriormente
arricchita: uova , zafferano e miele vennero aggiunti per
imitare rispettivamente il colore giallo e il sapore dolce
della manna, e spesso veniva cosparsa di semi di papavero in
ricordo del fatto che la manna cadeva dal cielo sotto forma
appunto di piccoli granelli (semini di coriandolo). Per
determinate Festivita’, come il Capodanno, viene preparata in
forme diverse, ad esempio a spirale, per simbolizzare la
continuita’ e l’infinito. In questo caso vengono anche
aggiunte uvette.
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manuela
Ecco, ho fatto un lavoro di copia – incolla, spero non ci siano problemi…Dovrei aver citato tutto!
Francesca B.
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