Home › Forum › UniversoBazar › Alambiccus… Alambiccus › Una volta c’era la castagna…
Questo argomento contiene 12 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da nonna Ivana 17 anni, 1 mese fa.
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4 Febbraio 2007 alle 22:18 #149589
Alla castagna pensiamo solo nella stagione fredda…verso le nebbie di San Martino, in novembre, allorchè nelle piazze, nelle sagre e nelle feste del patrono si vedono le bancarelle delle caldarroste….sugli scaffali dei supermercati compare la farina di castagne; qualche sera si mangiano in casa anche le baloge lessate nell’acqua e gustate con il vino novello.
Un tempo la castagna aveva un ruolo grandissimo nell’alimentzione umana, gli Appennini erano ricchissimi di questa pianta, dai suoi frutti si ricavava quella sostanza amidacea che serviva per sfamare gra parte della popolazione. Per secoli ha sostituito gli altri cereali, soprattutto il grano, si facevano minestre, polente, torte e altre piccole leccornie.
Resiste però in qualche paese delle mie parti la vecchia usanza della mistocchina e del papazèn.Alla fiera di S. Biagio, nella cittadina di Cento, qui a un passo da me, trovo le bancarelle delle mistocchine…ci vado proprio apposta…il loro profumo, e soprattutto il sapore quando le mangi, sono inconfondibili, mi richiamano alla memoria sapori e profumi della mia giovinezza.
Anni fa, sotto i nostri portici, ogni paese ha questa caratteristica urbanistica, c’erano le donnette tutte imbacuccate, vicino a un braciere che riscaldava loro, ma che serviva anche per cuocere le mistocchine. Su una piastra ben calda posavano la tipica forma di pasta di farina di castagne e acqua, leggermente infarinata, la rivoltavano dall’altra parte e la fasciavano delicatamente nella carta gialla e te la consegnavano bella calda!!!Ho chiesto come si fa, anche oggi.
Mettere la farina nella ciotola, versare acqua e impastare fino ad avere un impasto compatto come per una pasta all’uovo, si tira su un tagliere con un mattarello, poi si ritaglia la forma oblunga, che va cotta sulla piastra.Spero di incontrare ancora questi signori entusiasti, davanti al loro trabiccolo riscaldato dal gas
5 Febbraio 2007 alle 6:32 #163403Ivana mi stuzzica (dice lei)….mi sprona (dico io) xche’ mi ‘sente assetata’ di cose mie…della mia infanzia… 😉
Ebbene, dopo aver visto queste ultime sue belle immagini delle mistocchine per le vie del mio paese natale,ecco che mi sono cimentata per la primissima volta a farle…
Ero contenta mentre le impastavo…pensavo alle mie nonne….alle mie passeggiate x Cento…alle caldarroste…alle mistocchine…al mercato del Giovedi’…un bel tuffo nel passato dei miei ricordi insomma.Il fuoco era acceso nel caminetto rustico…il maritino mi asseconda e mi prepara le braci…eccole…le metto a cucinare… e telefono al papa’…
“prova un po’ a indovinare cosa sto’ cucinando sulle braci?” gli dico….
e il tuffo nel passato coinvolge bonariamente anche lui…
Vivo anche di ricordi…e, nel frattempo,mi sono gustata anche una mistocchina. L’ho trovata un po’ asciutta,sicuramente avrei dovuto farle piu’ spesse mi sa’,ma aveva cmq un buon sapore…un sapore del mio passato…che nostalgia!PS *Grazie Ivana* !! 😀
5 Febbraio 2007 alle 8:19 #163404PAOLA CHE MERAVIGLIA…
PRENDI ILTUO BRACERE E VAI AGLI ANGOLI DI VANCOUVER E VEDRAI CHE ASSEMBRAMENTI CHE FARAI PER GLI EMILIANI-ROMAGNOLI, CHE SEGUIRANNO I SEGNALI DI FUMO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sei bravissima: forma, spessore e profumo, autentici
CHE MERAVIGLIA….CHE MERAVIGLIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (POVIA!!!!) METTETECI LA MUSICA, PLEASE!!!!!!!
6 Febbraio 2007 alle 14:37 #163405E’ vero … una volta c’era la castagna …. e nei dintorni di Fanano quasi ogni casa aveva il suo “essiccatoio” … durante l’autunno intere famiglie si ritrovavano a sbucciare castagne che poi venivano fatte seccare lentamente ….
l’essiccatoio era (ed è ancora) una piccola costruzione in pietre con un piano rialzato in legno, le castagne venivano private della buccia esterna e stese su quel piano di legno mentre sotto le braci tenute accese per ore, provvedevano a disidratare le castagne fino a seccarle completamente. Poi venivano riunite in grossi sacchi e portate al mulino e quella farina fine come il borotalco permetteva la sopravvivenza di intere famiglie….
ma … per le foto dovrete aspettare l’autunno e un colpo di fortuna perchè c’è ancora qualche famiglia che continua la tradizione …..6 Febbraio 2007 alle 15:12 #163406seguendo il discorso della castagna, sempre fotografati alla fiera di S. Biagio:
Gli ANSERI
E’ vero che nella zona di Catania, alle pendici dell’Etna, esiste un “castagno dei cento cavalli”, il cui tronco misura + di cinquanta metri di circonferenza e si pensa che abbia sui 4000 anni?Voi sapete qualcosa?
Ivana
6 Febbraio 2007 alle 21:43 #163407ho fatto una ricerca con SAN GOOGLE
ecco la foto
qui per saperne di più
http://it.wikipedia.org/wiki/Castagno_dei_Cento_Cavalli6 Febbraio 2007 alle 21:55 #163408Cara Alexa.
anch’io sono una patita di San Google…ma come vedi vorrei stimolare le sicule, che forse ci sono, a dire la loro, se l’han visto, se ci sono delle leggende legate a quel castagno…insomma qualcosa di più “caldo” meno virtuale…
Ma per fortuna che c’è ‘sto santo!!!!
Ciao
Ivana
6 Febbraio 2007 alle 22:00 #163409@nonna Ivana wrote:
Cara Alexa.
anch’io sono una patita di San Google…ma come vedi vorrei stimolare le sicule, che forse ci sono, a dire la loro, se l’han visto, se ci sono delle leggende legate a quel castagno…insomma qualcosa di più “caldo” meno virtuale…
Ma per fortuna che c’è ‘sto santo!!!!
Ciao
Ivana
ecco qui un’altra devota di S. Google 😀 😀
Ma tu, Ivana sei una fonte di stimoli e di notizie che incanta.
Grazie22 Ottobre 2007 alle 11:02 #163410up
22 Ottobre 2007 alle 11:59 #163411Grazie Ivana, non conoscevo questa usanza delle mistocchine.
Ma quali ingredienti si usano oltre alla farina di castagne?
Bellissime le foto sia tue che quelle di Paola, siete bravissime entrambe.22 Ottobre 2007 alle 12:35 #163412@lilla wrote:
Grazie Ivana, non conoscevo questa usanza delle mistocchine.
Ma quali ingredienti si usano oltre alla farina di castagne?
Bellissime le foto sia tue che quelle di Paola, siete bravissime entrambe.La ricetta, come ho accennato nel thread, è solo un impasto di farina di castagna e acqua, poi stesa e infarinata con farina sempre di castagne e cotta sulla piastra.
Praticamente è come mangiare una caldarrosta sfarinata, il sapore è lo stesso!Sabato e Domenica nel mio paese c’è stata la goduria della “Festa dei sapori e….della Cioccolata”!
Io ho fatto un breve giro, dati gli impegni per un cenone con gli amici in casa mia ieri sera, ma c’erano ghiottoneria da goduria, anche da altre regioni, comprese Sicilia, Sardegna, quasi tutte!
Peccato che la mia astinenza da digitale dura da troppo tempo!!!!Ma qui vi ripasso la foto dei “Marronari” di Zocca, gli specialisti della caldarrosta alle sagre
Stessi attrezzi, stesso fuoco vigoroso davanti a Marcello Malpighi nel centro della nostra piazza….e le stesse camicie da Far West!!!!!!
22 Ottobre 2007 alle 13:12 #163413Grazie Ivana, pensavo che ci fosse più ricca di ingredienti.
Quindi potrei provarle a fare in casa, è chiaro che non saranno come quelle della tradizione, ma giusto per vedere come vengono.22 Ottobre 2007 alle 13:22 #163414Lilla,
come vedi Paola le ha realizzate tempo fa, anche perché qui da noi era abbastanza solito trovarle all’angolo della via, in casa mica ho ricordo che si facessero!
Più facile era fare delle preparazioni con le castagne secche, che ammollate davano occasione di preparare minestre, ripieni, ecc. e queste si possono riprodurre in casa….
………mentre il fascino e l’attrazione gustativa era risvegliata da quei profumi che aleggiavano nelle vie, fra la nebbia degli autunni nella nostra pianura!
22 Ottobre 2007 alle 15:08 #163415Ivana, sei un vero tesoro, sempre precisa nelle spiegazioni.
Ancora mille grazie.
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