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Questo argomento contiene 29 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da imported_susanna 13 anni, 2 mesi fa.
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25 Marzo 2007 alle 22:59 #149866
Rieccomi con una versione un po’ diversa, ma altrettanto buona, della pasta alla Norma… una piccola variante un po’ più elegante…
Timballini alla Norma
Per 5 timballini:
4 melanzane scure lunghe
2 bottiglie di salsa di pomodoro (oppure in estate utilizzare i pomodori freschi da sugo)
3 spicchi di aglio
un bel ciuffo di basilico
400 gr. di spaghettoni (vermicelli)
ricotta salata grattugiata (a piacere)
olio di arachidi per friggere
poca farina per infarinare le melanzane
saleTagliare le melanzane per il lungo a fette abbastanza sottili e friggerle in olio di arachide.
Preparare (in una padella molto capiente) un sughetto semplicissimo con aglio, olio, salsa di pomodoro e basilico. Un parte del sugo va lasciata da parte per la guarnizione del piatto.
Imburrare ed infarinare gli stampi per i timballini individuali.
Lessare gli spaghettoni e quando saranno ancora molto al dente passarli nella padella contenente il sugo preparato in precedenza. Unire anche una parte delle melanzane fritte tagliate e striscioline (conservare 4 fette per ogni timballo), terminare la cottura.
Spegnere la fiamma ed incorporare una generosa quantità di ricotta salata grattugiata.
Foderare gli stampi con 4 fette di melanzana ciascuno.
Riempire gli stampi così preparati con gli spaghetti e pressare bene.
Ripiegare i bordi eccedendi delle melanzane verso l’interno.
Infornare gli stampi a 180° per una ventina di minuti. Sformare i timballini.
Irrorare con del sugo lasciato da parte e spolverare con ricotta salata. Guarnire con basilico fresco.
Visti in sezione.
E adesso fatemi fare un plauso particolare alla vera ricotta salata siciliana….
26 Marzo 2007 alle 5:59 #166781che belli
mi devo organizzare e venire a Roma a fare un po di compere,altrimenti niente timballini
grazie Susanna 😆26 Marzo 2007 alle 6:58 #166782Bella presentazione… e meravigliosa ricotta salata!
26 Marzo 2007 alle 7:42 #166783Bellissimo, ottimissimo!!!! [smilie=107.gif]
Quasi quasi vi metto gli scrigni di venere…io non li faccio da tempo immemorabile, zia Irma li fa, ma mica che mi chiama quando li elabora, a fotografare…corromperei la sua concentrazione culinaria!!!!!
Di che materiale sono quelle ciotoline?
Andrebbero bene anche quelle in terracotta, ma mantenendoli dritti come facciamo noi?
….o non sono dopo più “timballini”????Starei sempre qui a guardarli!! [smilie=041.gif]
ivana
26 Marzo 2007 alle 7:56 #166784Allora le ciotoline sono in alluminio hanno la forma esatta di quelle che si utilizzano per le Delizie al Limone ma sono di dimensioni + grandi. Misurano 13 cm di diametro (da bordo a bordo) e 6 cm in altezza.
Ivana sono sicura che si possano fare anche con ciotole di ceramica o porcellana e che possano essere capovolti come ho fatto io. L’importante è imburrare bene gli stampi.
[smilie=011.gif]
26 Marzo 2007 alle 8:46 #166785Susanna sei un vero attentato con le tue creazioni!
Sono al lavoro e non posso sbavare e leccare il monitor ad ogni tua ricetta, già dubitano della mia sanità mentale… 😆
BRAVA BRAVA BRAVA BRAVA BRAVA26 Marzo 2007 alle 11:53 #166786@pasticcino wrote:
Susanna sei un vero attentato con le tue creazioni!
Sono al lavoro e non posso sbavare e leccare il monitor ad ogni tua ricetta, già dubitano della mia sanità mentale… 😆fortunatamente io sono a casa …nessuno mi vede
e se mi vedessero i miei sono rassegnati 😆 😆 😆 😆susi e sta ferma con quelle manine che qui si ingrassa solo sbavando 😉
30 Marzo 2007 alle 10:23 #166787Susanna, questi timballini sono una meraviglia! Per curiosità, riesci a trovare fuori dalla Sicilia la vera ricotta salata? Se sì, dove?
Nonna Ivana, gli Scrigni di Venere mi incuriosiscono tanto, con questo nome sembrano tutt’altro che una roba di cucina!30 Marzo 2007 alle 10:47 #166788oh
si chiamano così e sono la trovata di una associazione di buongustai della Grassa Bologna che lo “crearono”, in un tripudio di ingredienti lussuriosi, da qui forse un titolo così “birichino”
Si mangiano (io parlo di esperienze…molto remote nel tempo) anche sui colli reggiani, in un ristorante-maneggio dove per caso ci fermammo, nei nostri viaggi “culturali” con Cerbero (tanto si finiva sempre in quei posti lì, mica a fare pic-nic con la frittata nel cestino!!!!) 😉
ivana
30 Marzo 2007 alle 11:07 #166789Bello bello bello!
30 Marzo 2007 alle 11:24 #1667904 Aprile 2007 alle 14:48 #166791@apepigra wrote:
Susanna, questi timballini sono una meraviglia! Per curiosità, riesci a trovare fuori dalla Sicilia la vera ricotta salata? Se sì, dove?
Nonna Ivana, gli Scrigni di Venere mi incuriosiscono tanto, con questo nome sembrano tutt’altro che una roba di cucina!Se tu non dovessi trovare la ricotta salata indicata nella ricetta in questione puoi usare la FETA grega. Non ha precisamente lo stesso gusto ma la richiama parecchio ed ha il pregio che la si può trovare, sigillata, tutto l’anno.
4 Aprile 2007 alle 15:06 #166792@carlino wrote:
@apepigra wrote:
Susanna, questi timballini sono una meraviglia! Per curiosità, riesci a trovare fuori dalla Sicilia la vera ricotta salata? Se sì, dove?
Nonna Ivana, gli Scrigni di Venere mi incuriosiscono tanto, con questo nome sembrano tutt’altro che una roba di cucina!Se tu non dovessi trovare la ricotta salata indicata nella ricetta in questione puoi usare la FETA grega. Non ha precisamente lo stesso gusto ma la richiama parecchio ed ha il pregio che la si può trovare, sigillata, tutto l’anno.
Grazie per l’indicazione Carlino… tuttavia (e questo è un consiglio per tutti) prima di ricorrere alla feta greca è meglio utilizzare la ricotta salata sarda che è sempre reperibile in qualsiasi supermercato nella sua tipica forma a “tronco di cono”, rigorosamente sottovuoto.
10 Aprile 2007 alle 14:47 #166793@susanna wrote:
@carlino wrote:
@apepigra wrote:
Susanna, questi timballini sono una meraviglia! Per curiosità, riesci a trovare fuori dalla Sicilia la vera ricotta salata? Se sì, dove?
Nonna Ivana, gli Scrigni di Venere mi incuriosiscono tanto, con questo nome sembrano tutt’altro che una roba di cucina!Se tu non dovessi trovare la ricotta salata indicata nella ricetta in questione puoi usare la FETA grega. Non ha precisamente lo stesso gusto ma la richiama parecchio ed ha il pregio che la si può trovare, sigillata, tutto l’anno.
Grazie per l’indicazione Carlino… tuttavia (e questo è un consiglio per tutti) prima di ricorrere alla feta greca è meglio utilizzare la ricotta salata sarda che è sempre reperibile in qualsiasi supermercato nella sua tipica forma a “tronco di cono”, rigorosamente sottovuoto.
Si, in effetti quella che ha sostituito la nostra , vera e storica “RICOTTA SALATA di Montella, AV” , con una sola postilla donata per legge: Ricotta salata TIPO Montella ” di fattura sarda. La nostra é scomparsa dai negozi locali da decenni. Presentava muffa in molte parti della ricotta a forma di ” tronco di cono” ed era un nettare degli dei. Ora é o dovrebbe essere : siero , caglio chimico e sale.
5 Luglio 2007 alle 7:03 #166794Ripescata!
Non ho gli stampi, ma se li facessi negli stampini d’alluminio? Li voglio fare per una cena fra amici, visto che qualcuno non mangia verdure ecc. avevo pensato di fare questi e le orecchiette alla crudaiola, accetto consigli.
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