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gaviota argentea 13 anni, 9 mesi fa.
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Penso che di questo piatto non abbiate mai sentito parlare, a cominciare dal nome strano tridde che sta ad indicare il risultato del rompere minutamente, praticamente vale per “tritato” . Al paese di origine della mia nonna, a poca distanza da quello in cui son nata, lo chiamano, invece “mèlembrente” praticamente male, grossolanamente infranto.
Un tempo il tridde, rigorosamente cotto nel brodo di tacchino ( brod d’ vicc ), era un tipico piatto natalizio in terra di Bari, ora un po’ se ne sta perdendo l’usanza, in fondo, con la conoscenza delle ricche paste fresche all’uovo del Nord, questa è una cosina semplice, quasi modesta.
Però stasera, quando l’ho preparato il profumo che ha riempito la cucina mi scaldava il cuore, anche se, invece del brodo di tacchino ho usato un buon brodo di manzo e gallina (…sì, quella che ho squartato la scorsa settimana :lol:).TRIDDE O MALINFRANTO
125 g di semolino
1 uovo
1 cucchiaio colmo di parmigiano grattugiato
1 ciuffo di prezzemolo tritato
preparare l’impasto mescolando tutti gli ingredienti e lavorarlo fino a renderlo un panetto omogeneo, bagnandosi al bisogno le mani se fosse troppo asciutto.
Stendere la sfoglia un po’ più spessa che per le tagliatelle. Io l’ho fatto col matterello perchè non avevo voglia di tirar fuori la macchinetta
mettere le sfoglie ad asciugare su un telo e poi pizzicottarle per farle a pezzettini.
Far asciugare ancora un po’ e cuocere nel brodo bollente
Con la dose indicata vengono più o meno 4 porzioni
Cara Nuvole,
avevo risposto, ma ci sono problemi…
noi abbiamo i tritadèn, si faceva un impasto durissimo con uova e acqua anche nella farina, poi si tagliavano delle fette, andavano seccate, poi tritate col coltello…u lavoro da certosino, per arrivare ad avere un briciolame, da cuocere in brodo!!!
Io mi chiedevo che usanza era quella, sarebbe stato più semplice tirarla normale…ma in fondo era tutt’altra cosa, un sapore diverso e una granulosità piacevole…non so se mettevano formaggio e odori!!!Vedi che ci sono delleaffinità di usanze…
Mi voglio documentare meglio…sto narrando a braccio!!!
Grazie della insolita ricetta!!!
Ivana
Mia suocera faceva i “gratein”, una pasta fatta con uova, grana grattugiato, pangrattato e farina, che veniva grattugiato con la grattugia grossa per avere briciole da cuocere così nel brodo o in una zuppa di fagioli.
Questa è davvero bella Gavi!!!! Mi piace oltremodo!!!
Se mi decido a fare il brodo la faccio di sicuro!!!!
Dida,
da noi gratadein, e fatti proprio come dici tu!!!!!
Ottimo!!!
😯 😯 😯 ma che ricette meravigliose!!!!
grazie a tutte, mi sono fatta una passeggiata di storia famigliare non e mi avete fatto venire una fame….la vostra compagnia è piacevolissima per me, unpò meno per la mia dieta
Grazie Gavi la voglio provare 😆
grazie gavi …
mi stai aprendo mondi sconosciuti …ps maròòòòòòò e poi dici brava a me…. ed a te cosa dovrei dire ?
maròòò che miniera questa donna che miniera 😀oggi a pranzo preparo questo piatto, che Ettore ha espressamente richiesto.
Lo tiro su per controllare le dosi, non sono mai stata capace di ricordarle anche per le ricette più usuali. 😳Mamma mia che vergogna, questa ricetta mi era sfuggita! 😥 😳
Non lo conosco, ma vedendo le foto della preparazione deve essere buonissimo, grazie mille Ofelia e complimenti. [smilie=011.gif]
Lilla ce ne andiamo insieme dietro la lavagna??? anche io vedo solo ora questa ricettina niente male…. da archiviare tra le tante che mi riprometto sempre di fare
Lilla, Luisa, venite fuori da dietro la lavagna 😆 😆 😆 la ricetta è talmente vecchia che voi non eravate ancora arrivate sul forum [smilie=011.gif]
E’ per motivi del genere che suggerivo di “tirar su” qualche post datato quando nella nostra cucina quotidiana rispolveriamo ricette inserite tempo addietro.
Sono molto d’accordo sul ritirare su vecchie ricette…. fa bene alla memoria e alla panza… 😆 😆 😆 😆
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