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1 Dicembre 2006 alle 17:45 #149293
Taralli sugna e pepe….
Ingredienti:
– farina: 500 gr.
– strutto,sugna: gr. 150
– lievito di birra: 1 cubetto da 30 gr.
– mandorle con buccia: 200 gr.
– pepe nero: 2 cucchiaini
– sale: 2 cucchiainiPreparazione:
Sciogli il lievito con un dito d’acqua tiepida e aggiungilo a 100 gr. di farina, impasta, forma un piccolo panetto, incidilo a croce come vuole la tradizione sulla superficie e mettilo a lievitare in una ciotola.
Quando avrà raddoppiato il volume, aggiungi il sale, il pepe, la sugna (così com’è senza scioglierla) il resto della farina e tanta acqua tiepida quanto basta per ottenere un bel panetto da lavorare sopra il piano di lavoro.
Lavoralo almeno per 10 minuti e poi stacca tanti pezzetti da formare dei bastoncini grossi come una matita, e lunghi circa 15 cm.
Unisci i bastoncini, attorcigliali su se stessi e uniscili a ciambella. Decorali con le mandorle e mettili a lievitare, quando avranno raddoppiato il volume infornali a 180° fino a cottura completata cioè quando saranno belli dorati.Questi taralli si conservano per molti giorni se chiusi ermeticamente.
1 Dicembre 2006 alle 19:22 #159853Ah, solo a leggere la ricetta mi viene l’acquolina in bocca.
Grazie infinite. Mi manca solo lo strutto e poi vado…1 Dicembre 2006 alle 19:44 #159854Ciao Nuvole,
guarda che in settimana da mia sorella hanno “investito” due maiali, o meglio quattro mezzene, visto che si devono far macellare nelle strutture deputate….quindi già in vista un bel paio di bottiglie di plastica ripiene di fresco strutto….quindi piadine, tigelle, gnocco ingrassato, tutte le cose nostre tipiche che dallo strutto hanno un sapore ricco e una frollezza indicibile!!!!
Sono pugliesi, no, questi taralli?
Ciao
1 Dicembre 2006 alle 19:52 #159855No Ivana questi taralli sono napoletani e sono di un buono,
mi state mettendo in crisi con queste ricette, chi dimagrirà più,le vorrei fare tutte.1 Dicembre 2006 alle 19:59 #159856Ancora taralli….
Ingredienti:
1kg. di farina tipo 0
15 gr. di lievito di birra
50 gr. di acqua
30 gr. di vino bianco secco
15 gr. di sale fino
50 gr. di semi di finocchio
250 gr. di olio extra vergine di oliva
pepeImpastare insieme la farina, il vino, l’olio, il sale, il finocchio, il pepe e l’acqua con il lievito disciolto, fino ad ottenere una pasta elastica e liscia. Lasciar riposare in luogo al riparo da correnti per circa 1 ora. Portare ad ebollizione abbondante acqua salata. Modellare i taralli formando dei vermicelli di circa 1 cm di diametro e 10 cm di lunghezza (ma si possono fare anche più piccoli); chiuderli su se stessi sovrapponendo le estremità e piagiando per farle aderire. Immergerli nell’acqua bollente e, appena salgono a galla scolarli con una schiumarola. Adagiarli su un panno di cotone asciuttissimo e lasciarli asciugare per qualche minuto. Rivestire la placca del forno con carta ed affiancarvi i taralli. Infornare a 200°, e lasciare cuocere per circa 30 minuti (devono diventare dorati).
Esiste anche la variante dolce di questi taralli, il procedimento è lo stesso cambiano gli ingredienti:
1kg. di farina tipo 0
15 gr. di lievito di birra
80 gr. di marsala dolce
50 gr. di acqua
un pizzico di sale fino
80 gr. di zucchero
30 gr. di semi di anice
200 gr. di olio extra vergine di olivaGhiaccia reale per la glassatura (si glassano appena si tolgono dal forno, ancora caldi)
Baci… [smilie=011.gif]
1 Dicembre 2006 alle 20:08 #159857Carissimi,
di taralli conosco quelli nei sacchetti che compro al super, o altri dalle bancarelle nelle sagre.
Per quelli dolci non ho idea: ma sono così secchi e duri come quelli salati (come li conosco io!) oppure rimangono frolli con la glassa?Noi nelle montagne bolognesi abbiamo le palle di neve e gli zuccherini di montagna, ma sono frolli e si disfano in bocca!
Mi descrivete come sono? (le foto sono esplicative, ma occorre anche sapere la consistenza, per rendermene un’idea!
Grazie
Ivana
1 Dicembre 2006 alle 20:23 #159858Ciao Ivana,quelli dolci sono tantissimi anni che non li mangio,non sono i miei preferiti,se non ricordo male sono friabili,qui ci vuole Gaviota che gioca in casa
1 Dicembre 2006 alle 20:24 #159859in questo pout pourrì di taralli e tarallucci ci metto pure la ricetta pugliese DOC dei
Taralli scaldati ( che sarebbe a dire bolliti)
Disporre a fontana sulla spianatoia 1 kg di farina e, al centro, mettere 250 g di olio evo,200 g di vino bianco, una manciata abbondante di semi di finocchio e sale. Impastare bene aggiungendo, se occorre, poca acqua tiepida (o anche un goccetto di birra).
Ottenuto un impasto liscio farlo riposare una mezz’oretta, ricavarne dei cilindretti della misura del mignolo e formare i tarallucci con una pressione alle due estremità. Si possono fare circolari, o a 8 o secondo la tipica forma dei bretzeln. Mentre si formano i taralli far bollire una pentola di acqua salata ed immergere i taralli pochi alla volta, ritirandoli con una schiumarola quando vengono a galla e mettendoli ad asciugare su dei canovacci.
Disporre sulla placca del forno oliata e infornare a 180° per poco più di
12 oraNonna Ivana, questi son tutt’altro che morbidi.
1 Dicembre 2006 alle 20:36 #159860Allora … le ricette che ho postato sono di una signora pugliese… i taralli dolci possono essere mangiati a colazione o con il tè… sono dolcini molto rustici e abbastanza friabili (sicuramente sani) … non mi dispiacciono affatto… so che al posto dei semi di anice e del marsala è possibile utilizzare l’Anisetta o la Sambuca… qualcuno aggiunge all’impasto anche le uova (magari al posto dell’acqua)…. dipende dai gusti… e come al solito anche in questo caso… ogni famiglia ha la propria versione!
Non ho inserito la ricetta della Glassa reale perchè l’ho già postata qualche giorno fa su questo forum (ma non mi ricordo dove….
)… basta usare la ricerca…
Baci!!!
1 Dicembre 2006 alle 20:42 #159861vedo solo ora che si parla anche di quelli dolci e anche di questi ho una ricettuzza di casa.
1 kg farina 00
12 uova
100 g liquore all’anice
dopo averli impastati e confezionati si procede alla bollitura come per quelli salati e si lasciano ad asciugare su un panno per circa 6 ore, girandoli dopo 3 ore.
Quando sono asciutti si incidono in profondità con la punta di un coltello e si infornano a 180°. Appena son gonfi e dorati si sfornano e si tuffano in una glassa così fatta:Zucchero 600 g
Acqua 1 bicchiere scarso
Limone 1
Mescolare in una pentola l’acqua con lo zucchero e, mescolando con un cucchiaio di legno, portare ad ebollizione. Smettere di mescolare e, quando, prendendo dal cucchiaio lo zucchero con due dita si formerà un filo mettere la pentola a raffreddare immersa in acqua fredda e aggiungere il succo di 12 limone, lavorando energicamente il composto sino a che diverrà bianco e tenderà ad indurirsi.
Rimettere la pentola sul fuoco, far sciogliere la glassa e glassare i dolcetti, con un pennello o immergendoli.Ivana, neppure questi son morbidissimi, ma se vuoi taralli morbidi ecco i
TARALLI DI PATATE
Impastare 12 kg di patate lessate, sbucciate e schiacciate con 400 g di farina, tre uova frullate, una scorza di limone grattugiata e una bustina di lievito vanigliato per dolci fino ad ottenere un impasto solido ed elastico. In caso fosse necessario aggiungere poca farina ( dipenderà dalle patate).
Formare dei cilindretti, chiuderli ad anello e friggerli tuffandoli in olio d’oliva. Scolarli quando son dorati, asciugarli su carta assorbente e passarli, uno alla volta in un piatto con abbondante zucchero.
Si mangiano freddi ( almeno si dovrebbe resistere)
1 Dicembre 2006 alle 20:48 #159862Mie care,
pienamente soddisfatta, siete state molto esaurienti, ho anche potuto notare la gradazione decrescente del quantitativo in lievito, quindi penso che non abbia poi tanto significato (mia deduzione opinabile! Il tema lievito mi procura sempre …dei grattacapi, anche virtuali!!!!!
).
Se vi postassi la pillola sul Brezel? ( la parola brazadèla vi dice qualcosa?)
Mi preparo e sotto Natale anche questa leggenda ci sta bene, no?
Come quella del Bambino in Fasce, il Christstollen!!!!
Sono una “ricercatrice” accanita di tutte queste tipiche usanze e ve ne farò partecipi!
Se volete, naturalmente!Ivana
1 Dicembre 2006 alle 21:15 #159863Il brezel o pretzel è un pane di origine bavarese… Con semi di papavero e granelli di sale in superficie simile (più o meno) ad un grande nodo savoia …. dici quello vero Ivana???
metto una foto….
29 Gennaio 2007 alle 8:30 #159864devono essere speciali questi!
29 Gennaio 2007 alle 14:36 #159865@susanna wrote:
Il brezel o pretzel è un pane di origine bavarese… Con semi di papavero e granelli di sale in superficie simile (più o meno) ad un grande nodo savoia …. dici quello vero Ivana???
metto una foto….
considerato che con lo stampino una si semplifica la vita
ecco una bella ricetta trovata su internet
http://www.cs.uml.edu/~dm/brezla-2/
ed un video
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