Taralli sugna e pepe…..

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  • #149293

    luigif
    Membro

    Taralli sugna e pepe….

    Ingredienti:

    – farina: 500 gr.
    – strutto,sugna: gr. 150
    – lievito di birra: 1 cubetto da 30 gr.
    – mandorle con buccia: 200 gr.
    – pepe nero: 2 cucchiaini
    – sale: 2 cucchiaini

    Preparazione:
    Sciogli il lievito con un dito d’acqua tiepida e aggiungilo a 100 gr. di farina, impasta, forma un piccolo panetto, incidilo a croce come vuole la tradizione sulla superficie e mettilo a lievitare in una ciotola.
    Quando avrà raddoppiato il volume, aggiungi il sale, il pepe, la sugna (così com’è senza scioglierla) il resto della farina e tanta acqua tiepida quanto basta per ottenere un bel panetto da lavorare sopra il piano di lavoro.
    Lavoralo almeno per 10 minuti e poi stacca tanti pezzetti da formare dei bastoncini grossi come una matita, e lunghi circa 15 cm.
    Unisci i bastoncini, attorcigliali su se stessi e uniscili a ciambella. Decorali con le mandorle e mettili a lievitare, quando avranno raddoppiato il volume infornali a 180° fino a cottura completata cioè quando saranno belli dorati.

    Questi taralli si conservano per molti giorni se chiusi ermeticamente.

    #159853
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    Ah, solo a leggere la ricetta mi viene l’acquolina in bocca.
    Grazie infinite. Mi manca solo lo strutto e poi vado…

    #159854

    nonna Ivana
    Membro

    Ciao Nuvole,

    guarda che in settimana da mia sorella hanno “investito” due maiali, o meglio quattro mezzene, visto che si devono far macellare nelle strutture deputate….quindi già in vista un bel paio di bottiglie di plastica ripiene di fresco strutto….quindi piadine, tigelle, gnocco ingrassato, tutte le cose nostre tipiche che dallo strutto hanno un sapore ricco e una frollezza indicibile!!!!

    Sono pugliesi, no, questi taralli?

    Ciao

    #159855
    paula
    paula
    Partecipante

    No Ivana questi taralli sono napoletani e sono di un buono,
    mi state mettendo in crisi con queste ricette, chi dimagrirà più,le vorrei fare tutte.

    #159856

    Ancora taralli….

    Ingredienti:

    1kg. di farina tipo 0
    15 gr. di lievito di birra
    50 gr. di acqua
    30 gr. di vino bianco secco
    15 gr. di sale fino
    50 gr. di semi di finocchio
    250 gr. di olio extra vergine di oliva
    pepe

    Impastare insieme la farina, il vino, l’olio, il sale, il finocchio, il pepe e l’acqua con il lievito disciolto, fino ad ottenere una pasta elastica e liscia. Lasciar riposare in luogo al riparo da correnti per circa 1 ora. Portare ad ebollizione abbondante acqua salata. Modellare i taralli formando dei vermicelli di circa 1 cm di diametro e 10 cm di lunghezza (ma si possono fare anche più piccoli); chiuderli su se stessi sovrapponendo le estremità e piagiando per farle aderire. Immergerli nell’acqua bollente e, appena salgono a galla scolarli con una schiumarola. Adagiarli su un panno di cotone asciuttissimo e lasciarli asciugare per qualche minuto. Rivestire la placca del forno con carta ed affiancarvi i taralli. Infornare a 200°, e lasciare cuocere per circa 30 minuti (devono diventare dorati).

    Esiste anche la variante dolce di questi taralli, il procedimento è lo stesso cambiano gli ingredienti:

    1kg. di farina tipo 0
    15 gr. di lievito di birra
    80 gr. di marsala dolce
    50 gr. di acqua
    un pizzico di sale fino
    80 gr. di zucchero
    30 gr. di semi di anice
    200 gr. di olio extra vergine di oliva

    Ghiaccia reale per la glassatura (si glassano appena si tolgono dal forno, ancora caldi)

    Baci… [smilie=011.gif]

    #159857

    nonna Ivana
    Membro

    Carissimi,
    di taralli conosco quelli nei sacchetti che compro al super, o altri dalle bancarelle nelle sagre.
    Per quelli dolci non ho idea: ma sono così secchi e duri come quelli salati (come li conosco io!) oppure rimangono frolli con la glassa?

    Noi nelle montagne bolognesi abbiamo le palle di neve e gli zuccherini di montagna, ma sono frolli e si disfano in bocca!

    Mi descrivete come sono? (le foto sono esplicative, ma occorre anche sapere la consistenza, per rendermene un’idea!

    Grazie

    Ivana

    #159858
    paula
    paula
    Partecipante

    Ciao Ivana,quelli dolci sono tantissimi anni che non li mangio,non sono i miei preferiti,se non ricordo male sono friabili,qui ci vuole Gaviota che gioca in casa 😆

    #159859
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    in questo pout pourrì di taralli e tarallucci ci metto pure la ricetta pugliese DOC dei

    Taralli scaldati ( che sarebbe a dire bolliti)

    Disporre a fontana sulla spianatoia 1 kg di farina e, al centro, mettere 250 g di olio evo,200 g di vino bianco, una manciata abbondante di semi di finocchio e sale. Impastare bene aggiungendo, se occorre, poca acqua tiepida (o anche un goccetto di birra).
    Ottenuto un impasto liscio farlo riposare una mezz’oretta, ricavarne dei cilindretti della misura del mignolo e formare i tarallucci con una pressione alle due estremità. Si possono fare circolari, o a 8 o secondo la tipica forma dei bretzeln. Mentre si formano i taralli far bollire una pentola di acqua salata ed immergere i taralli pochi alla volta, ritirandoli con una schiumarola quando vengono a galla e mettendoli ad asciugare su dei canovacci.
    Disporre sulla placca del forno oliata e infornare a 180° per poco più di
    12 ora

    Nonna Ivana, questi son tutt’altro che morbidi.

    #159860

    Allora … le ricette che ho postato sono di una signora pugliese… i taralli dolci possono essere mangiati a colazione o con il tè… sono dolcini molto rustici e abbastanza friabili (sicuramente sani) … non mi dispiacciono affatto… so che al posto dei semi di anice e del marsala è possibile utilizzare l’Anisetta o la Sambuca… qualcuno aggiunge all’impasto anche le uova (magari al posto dell’acqua)…. dipende dai gusti… e come al solito anche in questo caso… ogni famiglia ha la propria versione!

    Non ho inserito la ricetta della Glassa reale perchè l’ho già postata qualche giorno fa su questo forum (ma non mi ricordo dove…. 😳 😳 😳 )… basta usare la ricerca…

    Baci!!!

    #159861
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    vedo solo ora che si parla anche di quelli dolci e anche di questi ho una ricettuzza di casa.

    1 kg farina 00
    12 uova
    100 g liquore all’anice
    dopo averli impastati e confezionati si procede alla bollitura come per quelli salati e si lasciano ad asciugare su un panno per circa 6 ore, girandoli dopo 3 ore.
    Quando sono asciutti si incidono in profondità con la punta di un coltello e si infornano a 180°. Appena son gonfi e dorati si sfornano e si tuffano in una glassa così fatta:

    Zucchero 600 g
    Acqua 1 bicchiere scarso
    Limone 1
    Mescolare in una pentola l’acqua con lo zucchero e, mescolando con un cucchiaio di legno, portare ad ebollizione. Smettere di mescolare e, quando, prendendo dal cucchiaio lo zucchero con due dita si formerà un filo mettere la pentola a raffreddare immersa in acqua fredda e aggiungere il succo di 12 limone, lavorando energicamente il composto sino a che diverrà bianco e tenderà ad indurirsi.
    Rimettere la pentola sul fuoco, far sciogliere la glassa e glassare i dolcetti, con un pennello o immergendoli.

    Ivana, neppure questi son morbidissimi, ma se vuoi taralli morbidi ecco i

    TARALLI DI PATATE

    Impastare 12 kg di patate lessate, sbucciate e schiacciate con 400 g di farina, tre uova frullate, una scorza di limone grattugiata e una bustina di lievito vanigliato per dolci fino ad ottenere un impasto solido ed elastico. In caso fosse necessario aggiungere poca farina ( dipenderà dalle patate).
    Formare dei cilindretti, chiuderli ad anello e friggerli tuffandoli in olio d’oliva. Scolarli quando son dorati, asciugarli su carta assorbente e passarli, uno alla volta in un piatto con abbondante zucchero.
    Si mangiano freddi ( almeno si dovrebbe resistere 😆 )

    #159862

    nonna Ivana
    Membro

    Mie care,

    pienamente soddisfatta, siete state molto esaurienti, ho anche potuto notare la gradazione decrescente del quantitativo in lievito, quindi penso che non abbia poi tanto significato (mia deduzione opinabile! Il tema lievito mi procura sempre …dei grattacapi, anche virtuali!!!!! 😉 ).

    Se vi postassi la pillola sul Brezel? ( la parola brazadèla vi dice qualcosa?)

    Mi preparo e sotto Natale anche questa leggenda ci sta bene, no?
    Come quella del Bambino in Fasce, il Christstollen!!!!
    Sono una “ricercatrice” accanita di tutte queste tipiche usanze e ve ne farò partecipi!
    Se volete, naturalmente!

    Ivana

    #159863

    Il brezel o pretzel è un pane di origine bavarese… Con semi di papavero e granelli di sale in superficie simile (più o meno) ad un grande nodo savoia …. dici quello vero Ivana??? 😀

    metto una foto….

    #159864

    luigif
    Membro

    devono essere speciali questi!

    #159865

    alexanna
    Membro

    @susanna wrote:

    Il brezel o pretzel è un pane di origine bavarese… Con semi di papavero e granelli di sale in superficie simile (più o meno) ad un grande nodo savoia …. dici quello vero Ivana??? 😀

    metto una foto….

    considerato che con lo stampino una si semplifica la vita

    ecco una bella ricetta trovata su internet

    http://www.cs.uml.edu/~dm/brezla-2/

    ed un video

    http://www.brezel-baecker.de/videoclip

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