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Strudel con tarassaco e zucchina
(Mi è riuscito così buono, che non resisto, e ve lo partecipo!)
Dal praticello dietro casa ho raccolto il nuovo tarassaco, ricresciuto fra la scarsa erba.
Dopo averlo nettato e lavato, l’ho messo nella pentola con acqua salata in ebollizione, tenendovelo una decina di minuti.
Scolato e messo a intiepidire, scuotendo nel colino per togliere più acqua possibile.
Mi impegno a studiare una ricetta per il suo utilizzo….e cerco in frigo e freezer rimasugli da usare:• 150 g tarassaco lessato strizzato
• 200 g salsiccia
• 300 g una grossa zucchina
• 80 g formaggio grana padano
• 30 g pane bianco raffermo
• 1 uovo
• ½ cipolla rossa
• 1 spicchio aglio
• 30 g prosciutto crudo tritato
• Olio, sale e pepePenso di confezionare uno strudel.
Friggo in un padellino con olio la mezza cipolla, l’aglio, poi mezza zucchina a dadini, poi aggiungo anche il tarassaco tagliuzzato, e lascio insaporire un 5’.
In un altro padellino faccio sgrassare al fuoco la salsiccia ridotta a fettine.
Tolgo tutto dal fuoco e lascio intiepidire.
Grattugio 50 g di grana e il pane con il tritatutto, in una ciotola metto il formaggio, la miscela di verdure stufate, un uovo, la salsiccia anche macinata, poco sale e pepe.
Mi sembra che la farcia sia troppo asciutta, quindi taglio a fettine la restante mezza zucchina e la stufo con un po’ d’olio in padella, fino a renderla un po’ morbida.. e tolgo dal fuoco.
Grattugio a scagliette il restante formaggio e recupero una fetta di 30 g di prosciutto crudo, che trito.Per la sfoglia da strudel:
• 200 g farina
• 40 g olio evo
• acqua q.b.
• sale e alcune gocce di succo di limoneVerso la farina sul tavolo e nel cratere metto l’olio e con l’acqua comincio ad impastare. Aggiungo sale e limone e cerco di ottenere un impasto liscio e morbido.
Lo stendo con il matterello su un telo, possibilmente a quadri, per vedere la trasparenza.
Ottengo una specie di disco di 40 cm di diametro.
Spalmo la farcia sulla superficie, lasciando 3 cm di bordo libero intorno; distribuisco al di sopra le fettine di zucchina, poi spargo il formaggio e prosciutto.
Ripiego ai due lati i bordi all’interno, con il telo inizio ad avvolgere e ottengo un rotolo compatto, che aggiusto su una teglia di alluminio, protetta da carta-forno, dando una forma a ferro di cavallo, e affusolando un po’ gli estremi.
Con un pennello ungo bene di olio tutto il rotolo.
Inforno a 180° per 35 minuti.
Ma che magnifico aspetto ha questo strudel!!!! GRAZIE IVANA!!!!
Grazie Ivana! Ma il tarassaco sono gli pissenlit in francese???
qui il tarassaco non si vende , con cosa lo potrei sostituire?
Nemmeno da noi si vende, bisogna raccoglierlo nei campi, potresti sostituirlo con la cicoria secondo me.
@mariangela wrote:
Nemmeno da noi si vende, bisogna raccoglierlo nei campi, potresti sostituirlo con la cicoria secondo me.
è una ricetta molto bella mi interesserebbe farla …
sei sicura che la cicoria sia un buon sostituto ?
non conosco il sapore del tarassaco ma conosco quello dela cicoria , molto amaro ed aspro,
almeno quella che vendono qui 😕Si il tarassaco e amaro.
Grazie,
il tarassaco è amaro, come la cicoria.
Basta cuocerlo in abbondante acqua leggermente salata, come ho fatto, poi mescolarlo a un’altra verdura, in questo caso la zucchina.
Nella proporzione che ho messo, il sapore è ottimo!ivana
Tarassaco bollito, condito con olio sale limone e uova sode, una goduria.
Devo dire a mio padre di fare un giro nei campi.
grazie ivana …provvederò al più presto a comprarlo 😀
@alexanna wrote:
grazie ivana …provvederò al più presto a comprarlo 😀
Non hai capito che non si compra !! Devi andare nei campi!!!
@marie-josè wrote:
Grazie Ivana! Ma il tarassaco sono gli pissenlit in francese???
Marie…. questo è il tarassaco:
Raramente si trova anche nei mercati con questo aspetto:
Grazie Susanna ,se ho capito bene con i fiori non si mangiano vero??Da noi sono i pissenlit!
io compro la cicoria non il tarassaco perchè quella trovo
@marie-josè wrote:
Grazie Susanna ,se ho capito bene con i fiori non si mangiano vero??Da noi sono i pissenlit!
in alcune parti di Italia ancora li chiamano piss’alett, qui radicio de can.
Ivana compimentoni per lo strudel, una visione!
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