Spaghetti al radicchio rosso lungo e speck

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Questo argomento contiene 12 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da  nonna Ivana 18 anni, 1 mese fa.

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  • #149639

    nonna Ivana
    Membro

    Eccovi la ricetta degli spaghetti di domenica.

    Ho curiosato nella cucina dai nipotini!

    Una ricetta sperimentata, la giudico semplice ma ottima!

    Ingredienti:

    500 g spaghetti di ottima qualità, non sottili.
    un bel cespo di radicchio rosso lungo
    2 scalogni
    200 g speck
    olio sale e pepe, burro
    Parmigiano reggiano grattugiato e a scaglie

    Tritare gli scalogni abbastanza fini e soffriggerli dolcemente con olio: pulire e tagliare a sottili listarelle il radicchio e aggiungerlo allo scalogno, farlo stufare a fuoco dolce aggiustando di sale pepe, poi spegnere il fuoco
    Tagliare a striscioline lo speck e scaldarlo in tegame con un po’ di burro, finché è un po’ rosolato, ma non secco.

    Cuocere gli spaghetti al dente e nel frattempo riscaldare il radicchio, mescolarvi lo speck e versarvi gli spaghetti scolati dall’acqua. Dare una rimescolata, mettere il formaggio grattugiato, circa 2 cucchiaiate, riempire le fondine, distribuirvi sopra alcune scaglie di formaggio parmigiano.

    solo due foto scattate

    ivana

    #163991
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    l’ho fatto quasi così anch’io ieri, ma con il radicchio rosso di Verona, la pancetta a cubetti rosolata con lo scalogno – dato che non avevo speck- e le mezze penne. Non così curato come quello che ci hai presentato, le scaglie di parmigiano le ho saltate, solo una spolverata di formaggio grattugiato.

    #163992

    nonna Ivana
    Membro

    Sì Nuvle,

    queste sono le ricette semplici, modificabili…ma comunque appetitose!!!

    Mi ha colpito la qualità della pasta…voglio replicarla, facendola al mio torchietto…chissà che fatica dovrò fare….perchè avere un impasto ben duro e non granuloso non è semplice..
    La gramigna mi riesce sempre o il sedano, ma lo spaghetto è complicato!!!

    Grazie!

    Ivana

    #163993
    paula
    paula
    Partecipante

    sono buonissimi questi spaghetti,io sostitutisco lo spek con la pancetta,la prossima volta voglio provare
    grazie Ivana

    #163994
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    Sapete perchè in settimana non faccio quasi mai spaghetti, ma privilegio la pasta corta?
    Perchè non posso mai sapere a che ora arriverà mio figlio e un piatto di penne o altro regge meglio l’attesa che uno di spaghetti. 😀

    #163995

    marie-jose
    Partecipante

    Quanto mi piacciono le ricette semplice! La mattina accedo il pc ,e so gia che con voi ,trovero subito qualcosa per cucinare a mezzogiorno!! Oggi ,spaghetti con radicchio e speck!Grazie Ivana.

    #163996

    pasticcino
    Partecipante

    Ivana per radicchio rosso lungo intendo il tardivo trevisano, QUESTO QUIoppure il precoceQUEST’ALTRO QUI ??? io li adoro entrambi, sebbene la preferenza vada sicuramente al fiore d’inverno (il tardivo), ma senza dimenticare la rosa di Castelfranca o la “palla” di Chioggia. Con una simil ricetta faccio il risotto e alla fine aggiungo gherigli spezzettati di noci, ma spesso anche la pasta però sempre corta. Bella idea la pasta lunga 😀

    #163997

    nonna Ivana
    Membro

    Cara Fabiana,

    nessuno dei due..qui da noi abbiamo forse anche altre qualità ibride, diciamo così…forse parenti del radicchio rosso lungo del rovigino polesine (rovigoto). Sono più “disordinati” come cespo, foglie rosso scure…non ho al momento foto ….la ricetta è stata fatta da mia nuora…quindi ho fotografato solo lo stadio finale!!!

    Grazie per i link

    Ivana

    #163998

    pasticcino
    Partecipante

    le coste del tardivo sono bianchissime ma perchè viene trattato in modo particolare, come potrai leggere QUI

    #163999

    nonna Ivana
    Membro

    Cara pasticcino,

    grazie per tutte le informazioni che offri…ma io sono immersa…nella campagna…anche nella nostra zona ci sono qualità coltivate negli orti, quindi non hanno proprio caratteristiche riconosciute, nè nome registrato…Conosco bene la qualità del radicchio rosso, avendo anche parenti che lo coltivavano nel Veneto….la ricetta da me riportata ha come ingrediente tutt’altro tipo, da quelli elencati!!

    Grazie che ti interessi tanto!

    ivana

    #164000

    pasticcino
    Partecipante

    Ivana carissima, io non vivo in campagna, non ho mai vissuto in campagna (nata e cresciuta in una grande città), però sapere da dove vieni quello che mangio mi ha sempre interessato e curare un orto, una coltivazione o un allevamento in maniera sicura è un lavoraccio che non sempre viene apprezzato, proprio perchè poco conosciuto.
    Anche io non mi stanco mai di imparare 😉

    #164001

    nonna Ivana
    Membro

    Cara Fabiana,

    grazie per questa tua dimostrazione di riconoscimento…del valore della agricoltura.

    In me, che sono nata in campagna, dà sempre echi di memorie, soprattutto la “sapienza” del vero agricoltore, tramandata nei decenni.
    Avevo l’esempio di mio padre, morto due anni fa a 94, che aveva il culto, la cura estrema di piante, animali e cose…non era “fondamentalista”, faceva tutti i corsi possibili e immaginabili per stare al passo con le tecnolgie che “invadevano” a partire dagli anni cinquanta, anche il mondo dell’agricoltura.

    Un pezzo di mondo che sta sparendo!!!!

    Ciao

    ivana

    #164002

    pasticcino
    Partecipante

    @nonna Ivana wrote:

    Un pezzo di mondo che sta sparendo!!!!

    Ciao

    ivana

    è questo che mi fa più male, la sparizione di cultivar antichi, nonchè tipici del territorio in senso geografico, botanico, storico, culturale e quant’altro.
    Globalizzazione è diventato sinomino di tutto uguale, mentre invece il concetto è molto più ampio, non a caso la climatologia (di cui si fa un gran parlare) insegna che la globalità deve tenr conto della regionalità e della località per avere una visione completa.
    Complimenti a tuo papà, per aver conservato l’amore per l’ambiente, gli animali e le piante ed essere andato al passo con le nuove tecnologie.

    #164003

    carlino
    Membro

    @gaviota argentea wrote:

    Sapete perchè in settimana non faccio quasi mai spaghetti, ma privilegio la pasta corta?
    Perchè non posso mai sapere a che ora arriverà mio figlio e un piatto di penne o altro regge meglio l’attesa che uno di spaghetti. 😀

    Giusto.
    Ma ai tempi belli di una volta , quando non si avevano tante comodità ed elettrodomestici ultrasofisticati, il desinare da tenere in caldo lo si metteva tra i due materassi : quello di lana e quello di vegetale. Un’oretta buona di piatto caldo era garantito .
    Confesso però che a casa mia , da giovane, questa usanza non era praticata perchè avevamo molti ” vizi” : cucinavamo al momento e se si DOVEVA mangiare il restato, l’avanzato, si preferiva come Ofelia la pasta corta col buco e la si riscaldava ( arruscata) nella padella nera di ferro ben trattata.

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