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Oggi è la vigilia della Festa di Sant’Antonio Abate.
Già l’anno scorso avevamo accennato alla storia di questo Santo!Io abito in un paese di campagna e posso testimoniare la ancora forte attinenza della vita agricola della nostra zona , con le manifestazioni, soprattutto religiose, che legano questo Santo al mondo contadino.
Io ricordo la mia infanzia, dove le suggestioni erano molto più forti, ma vissute con una genuinità devozionale che ancora mi commuove.
Beninteso c’erano anche suggestioni, diciamo così, pagane, perché è difficile negare la continuità nella vita umana, delle pratiche, credenze e abitudini che ci sono appartenute attraverso i nostri antenati.Va be’….ricordo la estrema cura riservata agli animali, la pulizia quotidiana, il mangime più ricco, più pregiato, la stalla linda e predisposta come per improvvisi ospiti, la suggestione del lumino acceso nella nicchia con l’effigie di Sant’Antonio, e, soprattutto, la cura che il “servitore” aveva per il proprio abbigliamento…poi era la sua serata libera, mica poteva entrare in stalla dopo la mezzanotte….gli sarebbe occorsa sventura….perché le bestie “parlavano”.
Un cibo delle nostre campagne, che veniva fatto proprio per la cena di stasera erano le lumachine.
Una pasta fatta a mano, dei rettangolini di pasta all’uovo avvolti su se stessi come i garganelli, ma non in diagonale, poi molto piccoli, che venivano cotti in un brodo ottimo di cappone, poi conditi con un ragù di regaglie di pollo, quindi affondati in una crema di uovo sbattuto con parmigliano grattugiato, detta concia…insomma un non plus ultra di un primo locale, che concentrava i tre modi di presentare un primo piatto: in brodo, con ragù, con la concia tutti in una volta!!!!Questa sera ore 18 Messa in Chiesa Parrocchiale, poi cena tradizionale nei locali della Parrocchia, esistenti dagli anni Cinquanta, con saloni per l’accoglienza dei giovani nelle ore libere dalla scuola, per attività di gioco e passatempo, ma anche di cultura.
Tutti gli agricoltori del Comune ricevono questo omaggio….mentre alle stalle in questi giorni vengono impartite le benedizioni!
Anche a Bergamo si festeggia, o meglio si festeggiava, ora è rimasta la festa degli ambulanti, in centro ci sono le bancarelle e benedicono le macchine, i cavalli non ci sono più. 😆
Domani è Sant’Antonio, mio sorella compie 44 anni, e qui a Prato, non so se anche nelle altre parti d’Italia usa, ma qui i fornai fanno i panini di Sant’Antonio. Sono panini piccoli dolci , buonissimi. Fin da quando ero piccola non vedevo l’ora che venisse il 17 gennaio per mangiare tanti panini. Comunque in tutti questi anni sono molto cambiati, li facevano molto più buoni prima, ci mettevano anche lo zucchero a granellini sopra……
Quindi domani ne mangerò tanti quanto posso. [smilie=007.gif]Mi stavo dimenticando di una cosa tipica della bergamasca, i biligocc. Sono castagne fatte affumicare con un lungo e tipico procedimento, che poi vengono infilate come trecce e vendute per Sant’Antonio. Ora sono una cosa forcloristica, ma ai tempi passati era una festa ed un lusso poterli comprare.
Debby interessanti i panini di Sant’Antonio… conosci la ricetta??? 😉 😉 😉
Da noi questa sera si farà il tradizionale falò di Sant’Antonio, una volta i giovani si cimentavano nello saltare il falò con le conseguenze del caso. scottature, slogature et similia. Nelle case si mangiano i tradizionali salamini bolliti accompagnati dai fagioli con l’occhio stufati con poco pomodoro e tante cotenne.
ma che bello poter condividere delle tradizioni cosí´ diverse.
oggi mi hanno detto che come ogni anno questo giorno ufficializza l´entrata del carnevale…
grazie per tutte queste belle storie 😀Che bella notizia che le tradizioni vengano mantenute e continuate anche ai giorni nostri.
grazie Ivana.
@susanna wrote:
Debby interessanti i panini di Sant’Antonio… conosci la ricetta??? 😉 😉 😉
Oggi ne ho mangiati tantissimi, se riesco domani ne mando una foto,
comunque la ricetta non l’ho mai saputa. I fornai non danno i loro segreti, però cercherò di informarmi.Però anche loro hanno i suoi trucchi, ne ho comprati in tre forni diversi e tutti e tre con sapori diversi. Uno sembra con vaniglia, l’altro somiglia più al pane e l’altro molto dolce.
Peccato che non ci siano in altre parti d’Italia!!!!!!!!!!!!!!!!! [smilie=007.gif]buonasera 🙂 è il mio primo messaggio e spero di non fare pasticci 😳
anche a me piacciono tantissimo i panini di S.Antonio… ho cercato la ricetta in rete ma ho trovato veramente poco.
Ho provato con questa:http://www.cooker.net/doc/3CCBC520825F049CC12573CA0040B33C” onclick=”window.open(this.href);return false;
ma non mi ha soddisfatto del tutto… sto cercando di farmela dare da un ragazzo che ha un amico pasticciere, sperém!! 8)
@babushka wrote:
buonasera 🙂 è il mio primo messaggio e spero di non fare pasticci 😳
anche a me piacciono tantissimo i panini di S.Antonio… ho cercato la ricetta in rete ma ho trovato veramente poco.
Ho provato con questa:http://www.cooker.net/doc/3CCBC520825F049CC12573CA0040B33C” onclick=”window.open(this.href);return false;
ma non mi ha soddisfatto del tutto… sto cercando di farmela dare da un ragazzo che ha un amico pasticciere, sperém!! 8)
Ciao Babushka
(nonna anche tu?) 😉
Avevo anch’io la ricetta, che era di un’amica pure bolognese, ma l’ho smarrita…potrei chiederla, avevo dimenticato, hai fatto bene a richiamarla!! 😀 😀 😀
Benvenuta…magari passi nella sezione “Mi presento” e tutti ti daranno il benvenuto!!! 😀
@nonna Ivana wrote:
Ciao Babushka
(nonna anche tu?) 😉
non ancora 😀 i pulcini devono ancora spiccare il volo 8)
@nonna Ivana wrote:
Benvenuta…magari passi nella sezione “Mi presento” e tutti ti daranno il benvenuto!!! 😀
grazie… spero di farlo presto postando la ricetta che mi è stata promessa 8) se riesci a ritrovare quella della tua amica la proverò volentieri 😀
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