SALSE per librino

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Questo argomento contiene 60 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da  nonna Ivana 17 anni, 7 mesi fa.

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  • #161856
    Dida
    Dida
    Partecipante

    Vi metto due ricetta per la pasta, veloci veloci, da farsi intanto che cuoce la pasta.

    Salsa dei 5 minuti o del marito in città
    Ingredienti: dose per una persona
    una cucchiaiata di olio evo – una cucchiaiata di salsa di pomodoro – un filetto d’acciuga sott’olio – uno spicchio di aglio – sale – pepe.

    In un tegame fate scaldare l’olio, fatevi dorare lo spicchio d’aglio sbucciato e appena avrà preso colore levatelo. Aggiungete invece il filetto d’acciuga, la salsa di pomodoro, poso sale e una macinata di pepe. Cuocete due o tre minuti poi condite con questa salsa la pasta al dente.

    Volendo spolverizzare con poco prezzemolo tritato o aggiungete alla salsa in cottura qualche oliva e qualche cappero.

    Salsa del taglialegna
    Ingredienti:
    funghi secchi gr. 50
    pancetta affumicata gr. 50
    una cipollina – uno spicchio di aglio – un salamino cacciatorino – olio evo – salsa di pomodoro – sale – pepe.

    Mettete i funghi a rinvenire in acqua tiepida. In una larga padella versate quattro cucchiaiate di olio e fatevi rosolare l’aglio intero e la cipolla tritata finemente. Quando avranno preso colore levate l’aglio e mettete nella padella i fungi (scolati e strizzati), la pancetta a pezzettini e mezzo bicchiere di salsa di pomodoro, sale e pepe. Cuocete per qualche minuti poi unite il salamino tagliato a pezzettini e continuate la cottura per 5 minuti. Usate questa salsa per tagliatelle ruvide o pappardelle.

    #161857
    paula
    paula
    Partecipante

    aggiungo la salsa che ho usato per condire i tagliolini la sera del compleanno di mio marito,vado sempre molto a occhio,scusate

    Salsa con carciofi e salsiccia
    4 carciofi
    2 salsicce
    olio di casa
    panna fresca

    ho pulito i carciofi e li ho messi per una mezz’ora in acqua con il succo di un limone,nel frattempo in una grande pentola ho messo un pochino di olio e ho cercato di “rompere” il più possibile le salsicce,trascorsa la mezz’ora ho tagliato i carciofi a fettine sottili e li ho messi a cucinare con la salsiccia,quando tutto era cotto ho messo un pochino di panna fresca e poi per spadellare la pasta mi sono aiutata con un pò di acqua dove ho cotto la pasta.
    non ho aggiunto sale perchè le salsicce erano belle saporite
    questa salsa la faccio spesso anche sostituendo i carciofi con il radicchio
    se invece devo fare una lasagna,levo la panna e metto la besciamel poi parmigiano ecc.

    #161858

    betta
    Membro

    Ma quante belle salse, mi ce voluto una settimana per leggerle tutte ma belle sfiziose !!! Complimenti a tutte/i !!!
    Spero di mettere anchio qualcosa presto, bye !!! 8) 8) 8)

    #161859

    nonna Ivana
    Membro

    Caro Carlino,

    solo ora mi accorgo che nel mio post sul friggione tu mi hai fatto una richiesta, rimasta inevasa, perchè l’hai scritta proprio nei giorni in cui io ero rimasa senza PC.

    Conserva: per noi della campagna bolognese, ma anche modenese e ferrarese (io vivo al confine di tutte e tre), si chiamava conserva la passata molto ristretta di pomodoro.
    La si faceva d’estate, nelle aie, grandi bacinelle da bucato per lavervi pomodori, grosso paiolo di rame nel fugone, al fuoco di fascine e stecchi, poi il pomodoro bollito per un po’ veniva fatto asciugare delle ore su dei graticci di canna di fiume, e solo quando era ben asciutto il pomodoro veniva passato con la macchina, tutta questa procedura occupava tutte le donne della casa,quando anche la mano dell’uomo era necessaria per gli spostamenti di paiolo e altro.
    Il passato veniva pesato e con quel numero il ragazzetto della casa veniva spedito dal farmacista..a comprare la “dose”. Questa veniva mescolata benissimo alla passata, la conserva, si imbottigliava nelle bottiglie verde scuro da vino, si tappavano bene e si bollivanao di nuovo nei paiuoli. Si lasciavano raffreddare nell’acqua, poi venivano riposte in cantina.
    Era una caratteristica lavorazione estiva, nel periodo del pomodoro.
    Grazie…e scusa per il ritardo!

    Ivana

    #161860

    carlino
    Membro

    @nonna Ivana wrote:

    Caro Carlino,

    solo ora mi accorgo che nel mio post sul friggione tu mi hai fatto una richiesta, rimasta inevasa, perchè l’hai scritta proprio nei giorni in cui io ero rimasa senza PC.

    Conserva: per noi della campagna bolognese, ma anche modenese e ferrarese (io vivo al confine di tutte e tre), si chiamava conserva la passata molto ristretta di pomodoro.
    La si faceva d’estate, nelle aie, grandi bacinelle da bucato per lavervi pomodori, grosso paiolo di rame nel fugone, al fuoco di fascine e stecchi, poi il pomodoro bollito per un po’ veniva fatto asciugare delle ore su dei graticci di canna di fiume, e solo quando era ben asciutto il pomodoro veniva passato con la macchina, tutta questa procedura occupava tutte le donne della casa,quando anche la mano dell’uomo era necessaria per gli spostamenti di paiolo e altro.
    Il passato veniva pesato e con quel numero il ragazzetto della casa veniva spedito dal farmacista..a comprare la “dose”. Questa veniva mescolata benissimo alla passata, la conserva, si imbottigliava nelle bottiglie verde scuro da vino, si tappavano bene e si bollivanao di nuovo nei paiuoli. Si lasciavano raffreddare nell’acqua, poi venivano riposte in cantina.
    Era una caratteristica lavorazione estiva, nel periodo del pomodoro.
    Grazie…e scusa per il ritardo!

    Ivana

    Per il ritardo non ci pensare proporio,
    La conserva qui da noi, diventava tale dopo che il passato di pomodoro ( da quintali di San Marzano , l’oro rosso delle nostre parti) esposto in teglie di coccio smaltati in bianco ,coperti di veli, esposti al sole , onde far evaporare l’acqua, giorno dopo giorno di continue rimestature e con entrata in casa la sera, e renderla una purea demnsa e scura che come ultima fase vedeva l’immissione in grossi vasi di coccio , Alla sommità si poneva una foglia di alloro secca e grani di sale doppio. Carta oleata e spago a chiusura e se parlava , per l’uso, in inverno inoltrato.
    P.S E le mosche , il solito igienista dei giorni nostri, direbbe?
    Beh SI DICE che quelle tramutassero tutto quel semplice mare rosso in ORO .

    #161861

    nonna Ivana
    Membro

    Ma che interessante!!!

    Prima ho scritto una imprecisione: la conserva trattata con la “dose” (acido salicilico) veniva imbottigliata coperta con un filo d’olio e riposta in cantina!
    Mentre in tempi recenti si è passati alla sterilizzazione come ho detto prima facendo bollire le bottiglie…come faccio io da anni, in casa…o meglio in garage!!!

    Ciao

    ivana

    #161862
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    Anche per me la “conserva” era quella fatta come descrive Carlino, al sole in grandi piatti di ceramica, ritirati alla sera e riesposti al sole al mattino.
    Quella imbottigliata con l’acido salicilico “la dose” si chimava tout couurt “la salsa” .

    #161863

    nonna Ivana
    Membro

    quindi i pomodori bollliti venivano subito passati?

    Io invece ho memoria degli enormi ripiani di canne legate,sui quali riposavano per delle ore i pomodori, per toglierne l’acqua di vegetazione e bollitura!!! Si rinsecchivano e si passavano con la macchina passapomodoro, a manovella.

    Le mosche erano onnipresenti…ma oggi abbiamo le polveri sottili…e meno mosche!!!

    Ciao

    Ivana

    #161864

    carlino
    Membro

    @nonna Ivana wrote:

    Ma che interessante!!!

    Prima ho scritto una imprecisione: la conserva trattata con la “dose” (acido salicilico) veniva imbottigliata coperta con un filo d’olio e riposta in cantina!
    Mentre in tempi recenti si è passati alla sterilizzazione come ho detto prima facendo bollire le bottiglie…come faccio io da anni, in casa…o meglio in garage!!!

    Ciao

    ivana

    Col “DITO” e non filo d’olio, io conservo la passata industriale in bottiglie da 750cl. appena aperta ed il concentrato venduto in piccole latte di stagno ora smaltate.
    La tecnica di conservazione, io dico , é poco conosciuta da chi oggi cucina. Non si fa altro che mettere tutto nel ” congelatore”.-

    #161865

    nonna Ivana
    Membro

    Grazie, Carlino!!!

    la tua indicazione, suggerita dalla mia sempre frettolosa imprecisone, mi conforta molto!!!

    Il dito d’olio è proprio quello che metto sulla passata, sul pesto improvvisato del basilico, o la salsa vrde che avanza ecc…
    poi però in frigorifero.

    Buon San Valentino!!!

    Ivana

    #161866

    carlino
    Membro

    @nonna Ivana wrote:

    Grazie, Carlino!!!

    la tua indicazione, suggerita dalla mia sempre frettolosa imprecisone, mi conforta molto!!!

    Il dito d’olio è proprio quello che metto sulla passata, sul pesto improvvisato del basilico, o la salsa vrde che avanza ecc…
    poi però in frigorifero.

    Buon San Valentino!!!

    Ivana

    Insisto: giammai in frigo e senza coperchio ! L’umidità dello stesso dopo poco ti fa la muffetta.
    Fuori frigo, nel vano oli ed aceti vari . Devi soltanto nettare la parte scoperta dall’olio con carta da cucina usando l’indice destro o succedaneo . Ti raccomando però ,di nascosto, tanto nessuno ti guarderà, questi del Forum dormiranno.

    #161867

    capsicum
    Membro

    si, carlino, queste conserve fuori dal frigo si facevano e si tenevano bene, e non ammuffivano. Però le più recenti ricerche hanno evidenziato come a temperatura ambiente, si sviluppino in esse dei funghi, del tutto invisibili ed apparentemente innocui, ma che producono dei metaboliti cancerogeni.
    Per cui io sterilizzo anche le marmellate e faccio ampio uso del freddo per conservare.

    #161868

    carlino
    Membro

    @capsicum wrote:

    si, carlino, queste conserve fuori dal frigo si facevano e si tenevano bene, e non ammuffivano. Però le più recenti ricerche hanno evidenziato come a temperatura ambiente, si sviluppino in esse dei funghi, del tutto invisibili ed apparentemente innocui, ma che producono dei metaboliti cancerogeni.
    Per cui io sterilizzo anche le marmellate e faccio ampio uso del freddo per conservare.

    grazie delle informazioni tecniche molto valide e che ho regolarmente registrato. Però qui si tratta di conserva da 75 gr da tenere in disparte pronta all’uso quotidiano e conservate al masimo per una decina di giorni, non di più. Quanto può durare , aperta ed iniziata , una passata di pomodoro da 750 cl? Un paio di giorno.

    #161869
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    Per i nuovi arrivati, ed anche per noi che, partiti con tanto entusiasmo abbiamo poi dimenticato il tutto, riporto su questo thread e vado anche a cercare la ricetta della pearà che ho promesso e mai postato. 😳

    #161870
    paula
    paula
    Partecipante

    Gavi avevo pensato la stessa cosa 😆 l’abbiamo un po dimenticata questa raccolta 😳

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