SALSE per librino

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Questo argomento contiene 60 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da  nonna Ivana 17 anni, 7 mesi fa.

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  • #161841

    nonna Ivana
    Membro

    aggiungo la salsa che uso per tutta l’estate, ma che si può fare anche fuori stagione! (E’ una cosa banale…ma gustosa!)

    400 g zucchine verdi lunghe
    1 grosso pomodoro maturo, sodo
    6 cucchiai di olio evo
    8 foglie di basilico
    aglio 3 spicchi

    sale, pepe e peperoncino a piacere

    Olio in una padella larga, scaldare discretamente, senza fumare, aggiungere contemporaneamete aglio tritato a pezzettini regolari e le zucchine a dadini di circa un cm.
    Rosolare vivacemente e poi aggiungere sale, foglie spezzettate a mano del basilico, e cubettini del pomodoro spellato, strizzato del liquido di vegetazione, e portare a cottura in breve tempo.

    Se serve come condimento di pasta, come caserecce, garganelli, farfalle ecc…inrodurre nella padella la pasta scolata al dente, rigirare un poco e servire..
    A piacere pepare e mettere peperoncino!

    ciao

    Ivana

    #161842
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    be’ dopo le salse tradizionali che ho postato ieri sera oggi vi passo un paio di cosette di casa mia, del periodo vegetariano.

    SALSA AROMATICA DI YOGURT
    (per riso, cereali e verdure cotte)

    1 vasetto di yogurt naturale
    12 cucchiaino di curcuma
    13 cucchiaino di zenzero in polvere
    13 cucchiaino di coriandolo macinato
    1 grattata abbondante di noce moscata
    2 cucchiaini di maggiorana o rosmarino tritati
    2 cucchiai di olio extravergine di oliva
    sale q b

    Riscaldare leggermente l’olio, aggiungere le spezie e far appassire per qualche secondo.
    A fuoco spento e senza far cuocere aggiungere lo yogurt e mescolare.

    SALSA ALLO YOGURT PER INSALATE

    5 parti di yogurt
    1 parte di olio e v o
    1 parte di succo di limone
    sale o salsa di soia.

    mescolare tutto a freddo in una cotolina.

    #161843
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    io a questa storia delle salse mi sono appassionata .
    Dal mio libretto di amanuense riporto queste ricette di salse per la fondue burguignonne che, se non sbaglio avevo trovato negli anni 70 sulla Cucina Italiana

    SALSA AMERICANA

    1 ciotolina di maionese
    3 cucchiai di panna
    3 cucchiai di Tomato Ketchup
    1 cucchiaino di senape
    10 gocce di Worchestersauce
    3 gocce di Tabasco
    1 cucchiaio di brandy

    Mescolare de amalgamare tutti gli ingredienti

    SALSA AI SOTTACETI
    1 ciotolina di maionese
    1 cucchiaio di peperoni sottaceto tritati
    1 cucchiaino di capperi piccoli
    1 cetriolino sottaceto a fettine sottilissime
    1 cucchiaio di tomato ketchup
    5 gocce di Tabasco
    1 puntina di cucchiaino di senape

    Mescolare ed amalgamare

    SALSA AL CURRY

    5 cipolline sottaceto
    2 o 3 funghetti sott’olio
    1 ciotolina di maionese
    1 punta di cucchiaino di curry

    tritare le verdure ed amalgamare il tutto.

    #161844
    Dida
    Dida
    Partecipante

    Vi metto un po’ di ricette di salse classiche raccolte negli anni, specie nel mio periodo CI.

    Besciamella
    Ingredienti:
    burro freschissimo gr. 50
    farina bianca 00 gr. 50
    ½ litro di latte
    sale – pepe – noce moscata.
    Fare fondere a fuoco moderato il burro in una casseruolina a bordi alti, aggiungere la farina mescolando con un cucchiaio di legno e facendo attenzione a non fare grumi. Si dovrà otterrete un impasto piuttosto duro, ma liscio. Diluire questo impasto con il latte caldo aggiungendolo poco per volta e continuando a mescolare; salare, pepare e aggiungere una grattatina di noce moscata. Continuare a cuocere, mescolando per circa 8/10 minuti sino ad ottenere una salsa ben cotta, liscia e senza grumi. La besciamella è pronta per essere usata.
    La quantità del latte può variare a seconda se si vuole una besciamella molto liquida o piuttosto consistente.

    Maionese
    Ingredienti:
    due tuorli freschissimi, a temperatura ambiente – succo filtrato di mezzo limone – un bicchiere di olio extravergine di oliva – sale.
    Mettere i due tuorli d’uovo in una ciotola di vetro e sbatterli con una forchetta o con un cucchiaio di legno. Aggiungere l’olio dapprima a goccia a goccia, poi a filo continuando a mescolare con regolarità, e girando sempre nello stesso senso, fino ad ottenere una salsa liscia ed omogenea. Aggiungere il sale e il succo di limone, sempre mescolando, quindi servire. Ricordarsi che l’olio addensa la salsa e il succo di limone la diluisce.

    Questa il sistema classico. Si può però usare anche il frullatore. In questo caso versare i tuorli nel frullatore, farlo funzionare per pochi istanti, quindi, sempre con il frullatore in funzione e usando il tappo sul coperchio, aggiungere l’olio versandolo a filo e per ultimo il succo di limone e il sale. Si può sostituire il succo di limone con un po’ di aceto di vino bianco.

    Aggiungendo alla maionese un cucchiaino di prezzemolo tritato, uno di dragoncello, mezzo cucchiaino di buccia li limone grattugiata, un cetriolino sottaceto tritato e una cucchiaiata di capperi, pure tritati, si otterrà una buona Salsa Tartara. Io a volte aggiungo anche una puntina di senape e una cipollina sottaceto tritata.

    Pesto alla genovese
    Ingredienti: dose per 500 gr. di pasta
    36 foglie di basilico genovese – uno spicchio di aglio senza anima (parte centrale verde) – una cucchiaiata di parmigiano grattugiato – una cucchiaiata di pecorino sardo – un pugnetto di pinoli – olio d’oliva extravergine ligure, possibilmente della riviera di ponente – sale grosso – un mortaio di marmo con il pestello in legno di bosso.

    Con un telo inumidito pulire le foglie di basilico una ad uno, poi asciugarle delicatamente senza sfregarle e metterle nel mortaio. Tostare leggermente in forno i pinoli per togliere eventuale umidità, poi unirli al basilico con lo spicchio di aglio e qualche grano di sale grosso. Con il pestello schiacciare gli ingredienti contro le pareti del mortaio e aggiungere, alternandoli e poco alla volta, i due formaggio appena grattugiati. Si dovrà ottenere un composto omogeneo e di un bel colore verde brillante. Versarlo in una ciotola e aggiungere l’olio a filo, mescolando con un cucchiaio di legno, sino ad ottenere la salsa della consistenza desiderata; c’è chi la preferisce più densa chi meno densa. Prima di condire la pasta (trenette o trofie sono i formati migliori) diluire il pesto con una cucchiaiata di acqua della pasta così da esaltarne il profumo.

    In varie altri parti della Liguria si può usare, al posto del pecorino sardo, anche formaggio di pecora preparato sulle colline liguri, formaggelle che sono meno saporite del pecorino e che rendono il pesto più dolce.

    Salsa verde alla milanese
    Ingredienti:
    2 cucchiaiate di prezzemolo tritato finemente con la mezzaluna – mollica pane bianco – uno spicchio d’aglio – un’acciuga sott’olio – capperi dissalati – aceto – olio evo – sale.

    Prendere un pezzo di mollica grande quanto una noce e metterla in una ciotolina bagnandola appena di aceto. Strizzarla, passarla al setaccio e farla cadere in una ciotola. Tritare finemente un cucchiaino di capperi, l’acciuga e una fettina di aglio, poi aggiungerli alla mollica unendo anche il prezzemolo. Stemperare la salsa con poco aceto e con tanto olio quanto basta ad ottenere una salsa ben legata e densa. Salare se necessario. La salsa va usata subito altrimenti il prezzemolo diventa amaro.
    Qualcuno aggiunge alla salsa anche il tuorlo rassodato di un uovo tritato finemente.

    Salsa verde alla ligure
    Ingredienti:
    un bel mazzo di basilico – pinoli – due acciughe sotto sale – due spicchi di aglio – olio evo ligure – sale.

    Pulire, diliscare e lavare le acciughe, asciugarle e tritarle finemente. Pulire il basilico con un telo umido, metterlo nel mortaio con le acciughe, unire gli spicchi d’aglio mondati e circa due cucchiaiate di pinoli. Pestare sino a ridurre gli ingredienti in crema densa che si verserà in una ciotola. Aggiungere allora l’olio a piacere e una cucchiaiata di acqua bollente, mescolando in continuazione, salare se necessario. Si usa su carni lessate.

    Alcuni la usano anche calda, facendola scaldare in un pentolino e versandola subito sulla carne.

    Salsa olandese
    Ingredienti:
    burro freschissimo gr. 150
    3 tuorli d’uovo – una cucchiaiata di succo di limone – sale.
    Versare i tuorli in una casseruolina, aggiungere due o tre pezzettini di burro, un pizzico di sale e mezza cucchiaiata di acqua. Mettere il recipiente in un bagnomaria caldo facendo attenzione che l’acqua non alzi mai il bollore. Iniziare a mescolare i tuorli con una frusta e non appena i pezzettini di burro cominceranno a fondere, incorporare il resto del burro a pezzetti, poco alla volta, facendolo assorbire man mano alle uova e continuando a sbattere con la frusta come per montare a neve gli albumi. Quando la salsa sarà ben montata, soffice e vellutata, unire pian piano una cucchiaiata di succo di limone. Se la salsa dovesse attendere prima di essere servita si raccomanda di tenerla in un bagnomaria caldo.

    Salsa Soubise
    una grande tazza di besciamella – 2 cipolle – un bicchiere di vino bianco secco – 3 cucchiaiate di panna – burro – sale – pepe.
    Fate cuocere le cipolle, tagliate a fettine sottilissime, in un tegame con poco burro, aggiungete il vino bianco, condite
    con sale e pepe e fate restringere. Quando saranno cotte passatele al setaccio. Raccogliete la purè in una casseruola
    e incorporateci la besciamella che nel frattempo sarà giunta a cottura. Unite la panna e fate amalgamare tutto su
    fuoco molto dolce.
    Questa salsa è richiesta per pesce lessato, verdure bollite e uova affogate.

    Salsa di cren o rafano
    Ingredienti:
    una radice di rafano fresca – due cucchiaiate scarse di zucchero semolato – panna liquida freschissima – aceto bianco – pangrattato appena grattugiato.

    Pulire la radice raschiandola bene, lavarla e asciugarla poi grattugiarla sottile sottile facendo cadere il ricavato in una ciotola. Incorporarvi lo zucchero (la quantità è indicativa, può essere più o meno a secondo dei gusti personali), una cucchiaiata scarsa di pane grattugiato, circa 120 cc. Di panna e tre o quattro cucchiaiate di aceto. Mescolare molto bene e servire con carni bollite o arrosto di maiale.

    A volte al posto della panna si una una piccola mela grattugiata finissima.

    Agliata
    Ingredienti:
    aglio – mollica di pane – aceto – olio evo – sale – pepe.

    Calcolare uno o due spicchi d’aglio a testa. Levare la pellicina esterna e l’eventuale anima, mettere gli spicci nel mortaio di marmo e pestarli con l’apposito pestello sino a quando saranno ridotti in poltiglia. Unire allora l’olio, una goccia alla volta, sino a quando si sarà ottenuta una crema molto densa. Aggiungere allora un po’ di mollica di pane ammorbidita nell’aceto, sale e pepe e continuate a pestare unendo altro olio all’occorrenza e secondo gusto. Si serve come accompagnamento a pesci bolliti o arrosto e a carni bollite.

    La ricetta è ligure ed è chiaramente influenzata dalla cucina francese.

    Salsa Aioli
    Una testa d’aglio o 10 spicchi – 2 tuorli d’uovo – 3 dl di olio – succo di limone – sale – pepe
    Mondare l’aglio togliendo l’eventuale anima, metterlo nel mortaio e pestarlo molto finemente; aggiungere il sale, il pepe ed i tuorli, amalgamandoli bene. Versarvi poi l’olio, una goccia alla volta, mescolando continuamente e aggiungendo ogni tanto qualche goccia di succo di limone filtrato. Alla fine versare la salsa in una ciotola e incorporarvi una cucchiaiata di acqua bollente. Servire preferibilmente con pesce.

    E queste sono prese da Artusi e Petronilla.
    Salsa olandese (Artusi)

    Burro, grammi 70.
    Rossi d’uovo, n. 2.
    Agro di limone, una cucchiaiata.
    Acqua, un mezzo guscio d’uovo.
    Sale e pepe.

    Sciogliete il burro a parte senza scaldarlo troppo.
    Mettete i rossi coll’acqua in una bacinella, e sopra a un fuoco leggiero o sull’orlo del fornello cominciate a batterli con la frusta e a un po’ per volta versate il burro; quando il composto si sarà condensato aggiungete il limone e per ultimo il sale e il pepe.
    Va preparata al momento di servirla; è una salsa delicata per pesce lesso o per altra cosa consimile, e sarà sufficiente per un quantitativo di grammi 500 circa.

    Salsa verde, che i francesi chiamano “sauce ravigote” (Artusi)

    Questa salsa merita di far parte della cucina italiana perché si presta bene a condire il pesce lesso, le uova affogate ed altre simili cose. Si compone di prezzemolo, basilico, cerfoglio, pimpinella, detta anche salvestrella, di qualche foglia di sedano, di due o tre scalogni e, in mancanza di questi, una cipollina. Poi un’acciuga o due se sono piccole, e capperi indolciti. Tritate ogni cosa ben fine, oppure pestatela e passatela dallo staccio, indi mettetela in una salsiera con un rosso d’uovo crudo, conditela con olio, aceto, sale e pepe; mescolatela bene e servitela. Io la compongo con grammi 20 di capperi, il rosso dell’uovo e tutto il resto a discrezione.

    Salsa di menta (Petronilla)
    Tritate, cioè, una manciata di foglie di menta (negli orti, nei giardini, sulle sponde dei ruscelli, le pianticelle, sì ricche di essenze, avranno ormai slargate le loro foglie dall’orlo seghettato).
    Mettete il trito nella salsiera; aggiungete il succo di 1 limone, 1 cucchiaino ben ricolmo di zucchero, 1/2 chicchera di aceto sopraffino, e 1/2 chicchera di acqua, mescolate; e lasciate là a riposare.

    #161845

    nonna Ivana
    Membro

    ancora varianti personalizzate alle salse classiche:

    salsa maionese coin il frullatore a immersione:

    usare il bicchiere stretto in dotazione o altro similare.
    Introdurre un uovo intero e frullare un pochino, iniziare ad aggiungere l’olio, sempre frullando, poi, a gocce, aceto di vino bianco (io uso anche quello di mele, a volte).
    Salare leggermente, mettere anche un pochino di pepe macinato al momento.

    Condimento per una insalata mista:

    In una ciotola fare una emulsione di : un cucchino di senape, un cucchiaino di maionese, sbattere bene con la forchetta, aggiungere sale, aceto poco e olio;

    Preparare insalata scarola a listarelle, qualche foglietta di rucola, radicchio rosso a listarelle, una mezza mela golden delicious a dadini, qualche fiammifero di carota, versare la salsetta rimescolare bene e lasciare insaporire un quarto d’ora.

    Ivana

    #161846
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    Ecco qui le due ricette che ho testato della salsa harissa, direi entrambe buone.

    Harissa

    questa notissima salsa a base di peperoncino dà il gusto piccante ed il sapore rossiccio a molti piatti nordafricani.
    Per farla vi occorreranno 250 g di peperoncino rosso piccante, 1 testa di aglio di medie dimensioni, 1 cucchiaio di coriandolo secco in polvere,1 cucchiaio di semi di carvi, 1 cucchiaio di menta secca, 3 o più cucchiai di foglie di coriandolo fresco, 1 cucchiaio di sale, un poco di olio di oliva.
    Private i peperoncini secchi di piccioli e semi e lasciateli in acqua per un’ora, quindi sgocciolateli e pestateli con gli altri ingredienti oppure passateli al mixer aggiungendo un po’ d’olio d’oliva per ottenere un composto molto denso.
    Questo si conserverà benissimo in un barattolo in frigo se la superficie verrà protetta di volta in volta con un velo d’olio.
    (Claudia Roden) da La cucina del medio oriente e del nord Africa.

    Oppure

    da Rory Buonassisi La cucina mediterranea.

    4 peperoncini rossi piccanti, 2 spicchi d’aglio, 1 cucchiaio di foglie di coriandolo, 1 cucchiaino di semi di comino, sale.

    Pestare tutti gli ingredienti in un mortaio di pietra diluendo con un po’ d’acqua fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea.

    #161847
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    Tanto per essere un po’ eccentrica aggiungo una ricetta definita “De sabor chino” che ho preso da un libro di cucina andina “Comidas del Ecuador” di Michelle O. Fried.

    SALSA DI GUSTO CINESE

    12 tazza di maionese
    12 tazza di yogurt naturale
    1 spicchio di aglio tritato
    2 cucchiaini di salsa di soia
    2 cucchiaini di aceto
    2 cucchiaini di miele
    1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato o 12 cucchiainodi zenzero in polvere.

    Mescolare tutto ed adoperare come salsa per un pinzimonio di verdure crude.

    #161848
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    allora queste salse??

    SALSA PICCANTINA

    3 tuorli d’uovo sodo
    3 cucchiaini da tè di aceto bianco
    olio evo q.b.
    un pizzico di zafferano in polvere
    una grattatina di noce moscata
    3 bacche di ginepro pestat nel mortaio
    sale un pizzico
    peperoncino piccante in polvere in quantità variabile a seconda di quanto si desidra che la salsa sia piccante.

    Versare in una ciotola l’aceto e le spezie, tranne il peperoncino e mescolare bene, aggiungere i tuorli e lavorare con una forchetta aggiungendo l’olio a filo fino a quandi i tuorli l’assorbono e si sia ottenutaa una giusta densità.
    Unire il sale ed il peperoncino continuando a mescolare.

    #161849

    carlino
    Membro

    @gaviota argentea wrote:

    Chiaretta, consolati, avevo appena digitato una ricetta e, invece di inviarla l’ho cancellata 🙁

    Poiché é capitato anche a me questo inconveniente più volte, hai per caso individuato quale manovra procura questo inconveniente onde prevenirlo?
    A rifare quanto ho gia’ con fatica digitato mi viene un gran magone e tanti vaffa…..!

    #161850

    carlino
    Membro


    Ricetta SALSA ITALIANA Pasto Primo
    Tempo Prep. 40 N °Porzioni 6

    Ingredienti

    1 * Carota tri.fin.
    1 costa sedano bianco s/foglie trit.fin.
    1 media Cipolla gialla trit.fin
    1 * foglia alloro intera
    2 * puntarelle o tracchie piccole
    1 kg. pomidoro freschi a tocchetti
    oppure * 2 pelati *
    1 dl olio extraver. *
    1 nociola burro *
    1/2 bicchiere Vino b/r *
    Istruzioni
    Far imbiondire il trito di cipolla, sedano,carota e la foglia di alloro. Nel contempo far ben arrostire in padella gia’ calda le due faccie delle due tracchie,indi aggiungerle al trito. Aiutarsi con il vino per ammorbidire il trito e quando pronto, levare foglia di alloro e versare nella casseruola i pomodori tagliati a tocchetti o il contenuto delle due scatole di pelati. Far sobbollire (a fuoco lento) e senza coperchio. Cuocere per 20 m e se occorre allungare con poca acqua calda alla volta. Ottimo su pasta col buco e pecorino.

    Non é mia ma l’ho appuntata girando e mirando come la farfalla.

    #161851
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    @carlino wrote:

    @gaviota argentea wrote:

    Chiaretta, consolati, avevo appena digitato una ricetta e, invece di inviarla l’ho cancellata 🙁

    Poiché é capitato anche a me questo inconveniente più volte, hai per caso individuato quale manovra procura questo inconveniente onde prevenirlo?
    A rifare quanto ho gia’ con fatica digitato mi viene un gran magone e tanti vaffa…..!

    Ma che manovra, Carlino, ho fatto proprio una cavolata! Ho evidenziato tutto per fare un copincolla e invece dei relativi tasti ho pigiato quello per cancellare 😳

    #161852

    nonna Ivana
    Membro

    signori: IL FRIGGIONE!!!!

    Questa non è una salsa…ma un piatto unico, la cena del contadino di una volta!!!

    Qualche volta lo faccio, ma non raggiungo mai il livello di sapore, gusto e consistenza che appartiene al friggione di mia antica memoria…

    Un tempo si usava la grande padella di rame stagnato, appesa alla catena del camino.
    Lo strutto per far morire lentamente la vigoria delle bionde cipolle era la parte grassa per friggere, il pomodoro maturo era la versione estiva, mentre d’inverno si usava il pelato, o la conserva fatta in casa!

    Padella larga, olio e tanta cipolla ad anelli da riempirla quasi fino all’orlo.
    A fuoco lento lasciarla appassire, poi imbiondire, ritirarsi; poi si aggiunge il pomodoro, diciamo a fare un bello strato spesso sulla cipolla e di nuovo continuare la cottura, lenta, inesorabile….fino ad avere una poltiglia rosso-bruna, dove la parte grassa si evidenzia in rivoli fra le sfilacciate essenze della cipolla e del pomodoro che furono!

    Qui è la fine…salare pepare, una cucchiaiata di aceto…servire.

    Ma c’erano pure le aggiunte, varie a seconda della famiglia:
    chi aveva molti da sfamare, ma pochi soldi, anche le patate si potevano aggiungere verso la fine.
    In altri casi l’arricchimento era di prassi, nella stagione della macellazione si aggiungevano pezzi di salsiccia fresca, che si affondava in quella morbidezza rossa e s’imbruniva pure essa nella cottura.

    La ricetta sarebbe questa che vi ho raccontata!

    Ivana

    #161853

    carlino
    Membro

    @nonna Ivana wrote:

    signori: IL FRIGGIONE!!!!

    Questa non è una salsa…ma un piatto unico, la cena del contadino di una volta!!!

    Qualche volta lo faccio, ma non raggiungo mai il livello di sapore, gusto e consistenza che appartiene al friggione di mia antica memoria…

    Un tempo si usava la grande padella di rame stagnato, appesa alla catena del camino.
    Lo strutto per far morire lentamente la vigoria delle bionde cipolle era la parte grassa per friggere, il pomodoro maturo era la versione estiva, mentre d’inverno si usava il pelato, o la conserva fatta in casa!

    Padella larga, olio e tanta cipolla ad anelli da riempirla quasi fino all’orlo.
    A fuoco lento lasciarla appassire, poi imbiondire, ritirarsi; poi si aggiunge il pomodoro, diciamo a fare un bello strato spesso sulla cipolla e di nuovo continuare la cottura, lenta, inesorabile….fino ad avere una poltiglia rosso-bruna, dove la parte grassa si evidenzia in rivoli fra le sfilacciate essenze della cipolla e del pomodoro che furono!

    Qui è la fine…salare pepare, una cucchiaiata di aceto…servire.

    Ma c’erano pure le aggiunte, varie a seconda della famiglia:
    chi aveva molti da sfamare, ma pochi soldi, anche le patate si potevano aggiungere verso la fine.
    In altri casi l’arricchimento era di prassi, nella stagione della macellazione si aggiungevano pezzi di salsiccia fresca, che si affondava in quella morbidezza rossa e s’imbruniva pure essa nella cottura.

    La ricetta sarebbe questa che vi ho raccontata!

    Ivana

    Ho preso buona nota cara Ivana.
    Solo che alla parola “conserva” mi son drizzate le orecchie. Dimmi dimmi, cosa intendi tu con questo nome?

    #161854
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    questo è un sugo per condire il riso tipico proprio del mio paese di origine

    RISO CON SUGO DI POLPO ALLA BARCAIOLA.

    4 moscardini
    12 bicchiere di olio evo
    12 bicchiere di vino bianco
    1 cipolla
    1 peperoncino piccante (diavolicchio)
    4 pomodori
    sale

    350 g di riso.

    I polpi, ai bei tempi, venivano battuti su uno scoglio e risciacquati in acqua di mare per ammorbidirli. Ora al massimo si possono scuotere tra due piatti fondi, poi vanno tagliati a pezzi e messi a rosolare in una casseruola con la cipolla affettata sottilmente ed il peperoncino.
    Sfumare poi con il vino e aggiungere l’acqua sufficiente a portar a cottura i moscardini.
    A questo punto unire i pomodori ridotti in dadolata , salare e far cuocere dieci minuti ancora.
    Aggiungere il riso lessato a parte, mescolare e servire.

    #161855

    carlino
    Membro

    @gaviota argentea wrote:

    questo è un sugo per condire il riso tipico proprio del mio paese di origine

    RISO CON SUGO DI POLPO ALLA BARCAIOLA.

    4 moscardini
    12 bicchiere di olio evo
    12 bicchiere di vino bianco
    1 cipolla
    1 peperoncino piccante (diavolicchio)
    4 pomodori
    sale

    350 g di riso.

    I polpi, ai bei tempi, venivano battuti su uno scoglio e risciacquati in acqua di mare per ammorbidirli. Ora al massimo si possono scuotere tra due piatti fondi, poi vanno tagliati a pezzi e messi a rosolare in una casseruola con la cipolla affettata sottilmente ed il peperoncino.
    Sfumare poi con il vino e aggiungere l’acqua sufficiente a portar a cottura i moscardini.
    A questo punto unire i pomodori ridotti in dadolata , salare e far cuocere dieci minuti ancora.
    Aggiungere il riso lessato a parte, mescolare e servire.

    Sinceramente mi é risultata nuova la modalità dell’uso della cipolla coi moscardini . Da noi sempre ed assolutamnete AGLIO rosso di Sulmona trito e prezzemolo. Polipetti debitamente interi e puliti in precedenza.
    Capisco lo sminuzzamento , forse perché associati al riso. Comunque mai dire mai e confermo che la tua ricetta ( scusami se ometterò il vino , ma sono pochissimi i prodotti del mare con esso trattati) é da provare.

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