Rame di Napoli – Dolci tipici Catanesi

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Questo argomento contiene 8 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Totuschka 14 anni fa.

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  • #156058

    Totuschka
    Membro

    È uno dei dolci preferiti della mia infanzia: I “morti” per Ognissanti portavano regali, mentre a tavola dopopranzo non mancavano le Rame di Napoli. [smilie=smilie_face_15.gif]
    Non si ha certezza della data esatta o del luogo di provenienza ma si sa di certo che sono prodotti solo in Sicilia, per il periodo della ricorrenza dei morti.
    Molto probabilmente la loro nascita risale al Regno delle due Sicilie, sotto l’impero Borbonico.
    In quel periodo (metà del 1700) con la unificazione del Regno di Napoli con il regno di Sicilia, Re Carlo di Borbone, già re di Napoli, e a seguire gli altri, non potendo emettere monete di oro e argento come in precedenza visto il crescere della popolazione, pensarono bene di coniare alcuni tipi di moneta usando la lega di rame. Tali monete rappresentavano le monete più povere cioè più piccole nella scala dei valori dell’allora unità monetaria.

    Il popolo riprodusse in cucina le monete di rame usando, come poteva fare, materiale povero per la ricetta; anche se oggi la ricetta di un tempo è stata modificata, sia nelle dimensioni, oggi più grandi, e sia nei contenuti. L’antica ricetta prevedeva: farina – cacao amaro – zucchero – ammoniaca – patate – strutto e marmellata o di arance o di fichi.

    LA RICETTA

    Ingredienti:
    500 gr di farina 00
    75 gr di caco amaro
    200 gr di zucchero
    50 gr di miele
    15 gr di ammoniaca
    75 gr di strutto
    300 gr circa di latte
    3 cucchiaini di cannella
    4 chiodi di garofano
    marmellata di arance o mandarino
    200 gr cioccolato fondente
    pistacchi tritati.

    Lavorare il burro con lo zucchero, aggiungere il miele, il cacao, il latte la cannella i chiodi di garofano tritati e la farina, lasciare per ultimo l’ammoniaca.
    Mescolate tutti gli ingrendienti, deve risultare un impasto molto denso e colloso.
    Ricoprire una teglia con carta forno e disporre a cucchiaiate l’impasto.
    Cuocere a circa 180° per una 10cina di minuti ( sono pronti appena saranno lievitati).
    Appena sfornati, spennellarli con un velo di marmellata e farli raffreddare.
    Nel frattempo sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente.
    Intingere la parte superiore, del biscotto, nel cioccolato fuso e mettere subito sopra una spolverata di pistacchio tritato.
    Quando il cioccolato avrà ripreso la sua consistenza, sono pronti da mangiare. [smilie=smilie_face_05.gif]

    #244857
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    devono essere buonissimi, come solo il dolci del Sud sanno esserlo.
    Mi piace tantissimo veder accostare alla mera ricetta la storia della sua origine e le tradizioni che l’accompagnano, così il cibo diviene anche nutrimento per lo spirito.
    Mille grazie, Totuschka.

    #244858
    paula
    paula
    Partecipante

    sono la prima volta che ne sento parlare ,ma devono essere buonissimi 😆
    grazie [smilie=011.gif]

    #244856

    Totuschka
    Membro

    …..dimenticavo d’aggiungere: non deve sembrar strano che durante la preparazione, quindi dopo esser usciti dal forno, le Rame “olezzino” molto d’ammoniaca, dato che appunto viene all’uopo usata nella ricetta come sostituto del lievito: con quest’ultimo non verrebbero così morbidi come con l’ammoniaca.

    Ad ogni modo, consiglio di aspettare almeno 24 ore prima di gustarli, per dar modo al cattivo odore di volatilizzarsi. [smilie=smilie_face_23.gif]

    #244855

    tiziana63
    Partecipante

    Non sapevo si chiamassero in questo modo ma penso di averli gia’ assaggiati. Li abbiamo ricevuti in dono in un cesto natalizio. Non erano morbidi ma probabilmente erano fatti da un po’ di tempo. Mi sono piaciuti e se mi rimane un po’ di tempo provo a farli. Quanti biscotti piu’ o meno con queste dosi? Grazie

    #244854

    Totuschka
    Membro

    @tiziana63 wrote:

    Non sapevo si chiamassero in questo modo ma penso di averli gia’ assaggiati. Li abbiamo ricevuti in dono in un cesto natalizio. Non erano morbidi ma probabilmente erano fatti da un po’ di tempo. Mi sono piaciuti e se mi rimane un po’ di tempo provo a farli. Quanti biscotti piu’ o meno con queste dosi? Grazie

    …beh certo, se vengon fatti i primi di Novembre, per natale avranno ormai perso la loro fragranza. Vengon fuori circa una trentina, forse un paio di meno: dipende dalla grossezza del cucchiao che usi. [smilie=smilie_face_14.gif]

    #244861

    Lilla
    Membro

    Li metto in lista con quelli che preparerò per Natale.

    Grazie mille per la ricetta e la loro storia. [smilie=011.gif]

    #244862
    Mariangela
    Mariangela
    Partecipante

    Grazie, per la ricetta ma sopratutto per il racconto

    #244860
    paula
    paula
    Partecipante

    sopratutto la vampata che arriva di amoniaca quando si apre il forno 😕

    #244859


    Bellissimi!!! Ricetta favolosa e spiegata in modo meraviglioso… Grazie!!
    [smilie=011.gif]

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