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Questo argomento contiene 9 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da gabriela 12 anni, 7 mesi fa.
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4 Aprile 2012 alle 10:27 #157481
PS per Susanna: l’immagine linkata è enorme. Non posso rimpicciolirla e ricaricarla perché da mesi il rospaccio non funziona più senza registrazione (che mi rifiuto di effettuare ora 😈 ). Posso chiederti di intervenire sulle dimensioni, per favore? [smilie=011.gif]
Si fa presto a dire raclette!
Vogliamo orientarci verso la tradizione svizzera o ci interessa quella francese?
Personalmente ho conosciuto la raclette in Francia, dunque propendo per la versione di questo paese.Con quale aggeggio si prepara?
Anche qui due possibilità, una più antica che richiede un camino (o altra fonte di calore, mezza forma di formaggio raclette e l’apposito sostegno ben rappresentato in questo blog:La seconda opzione, che ritengo decisamente più pratica nelle case moderne é il fornello elettrico da tavolo, come quello che utilizzo normalmente:
Non resta che passare alla realizzazione vera e propria della nostra raclette
Qualunque versione si scelga si deve prevedere per ogni commensale un’abbondante quantità di formaggio raclette affettato (almeno 100 gr). Non trovandolo si può scegliere qualsiasi formaggio italiano affettabile, che fonda facilmente.
L’altro ingrediente comune é rappresentato da almeno 2 o 3 patate a testa, di media grandezza, lessate e servite calde, SENZA togliere la buccia.Ogni commensale scioglie il formaggio nell’apposito padellino e se lo serve nel piatto in cui avrà disposto…
…ecco, a questo punto iniziano le differenze.
Versione svizzera
In Svizzera, nella versione più tradizionale, il formaggio fuso viene versato semplicemente sulle patate calde ed il tutto è normalmente accompagnato da sottaceti, soprattutto cetriolini.
Versione francese
In Francia invece sono previsti come accompagnamento affettati, misti uova sode (personalmente utilizzo uova di quaglia – scusami Ofelia* 😀 ), alici, aringhe, salsiccette, piccoli wurstel, sott’oli e sottaceti, verdure grigliabili e non, insomma tutto ciò che pensate possa essere apprezzato dai vostri ospiti ricoperto da una colata di formaggio incandescente.
A scelta i vari ingredienti possono essere disposti nel piatto oppure scaldati nel padellino, insieme al formaggio (in genere preferisco la seconda opzione).Le bevande adatte
La raclette è un piatto decisamente impegnativo per lo stomaco; il mio consiglio è di evitare assolutamente di servirlo con bevande fredde. A mio parere l’ideale sarebbe un tè caldo o delle tisane digestive, tipo limone e zenzero o alle erbe amare; anche una tazza di brodo leggero si abbina perfettamente.
Normalmente però in Svizzera viene servita con la birra, preferibilmente scura, mentre in Francia si opta per un vino rosso corposo.
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* ebbene sì, le prime uova di quaglia che vidi sul mercato tanti anni fa erano contrassegnate dal marchio Ofelia e, nella mia infantile innocenza, pensai che le avesse deposte LA signora Ofelia4 Aprile 2012 alle 10:49 #259490
Non so a quale immagini tu ti riferisca… perchè io le vedo tutte di dimensioni umane… 😆 😆 😆In ogni caso una domanda sulla raclette…
Il formaggio raclette non lo trovo facilmente se non dal solito Bulgari della salsamenteria… tu parli di altro formaggio italiano… per capirci va bene la fontina?? 🙄
4 Aprile 2012 alle 11:39 #259491Prendo nota, grazie Gabri!
Quanto alla quaglia confesso di aver rinunciato all’acquisto delle uova ogni volta che sulla confezione ho letto la scritta “La quaglia Ofelia” 😆 😆 😆 😆 posso anche non prenderlo come un fatto personale, ma anche la mia adorata nonna si chiamava Ofelia.
4 Aprile 2012 alle 12:34 #259492Ofelia hai tutta la mia comprensione!
Susanna: che schermo hai? Sul mio schermettino sgarrupato da 15″ la prima immagine sfora un po’ a destra 😉
Formaggi: ottima la fontina ma perfetti anche tomini piemontesi, casera valtellinese, asiago veneto di media stagionatura, montasio friulano, tilsit prussiano/olandese/di altri paesi ;), gouda olandese, provolone dolce della Valpadana, provola campana, scamorze sia bianca che affumicata, provola silana, tanto per fare un breve itinerario turistico gastronomico d’Italia. Anche i muffettati sia italiani che francesi vanno benissimo.
Come vedi ogni regione ha almeno una varietà adatta, unica caratterisctica imprescindibile la possibilità di fondere senza fare mappazza; di solito ne presento in tavola 5 o 6 tipi diversi e ognuno sceglie ciò che preferisce.
4 Aprile 2012 alle 12:44 #259493
Ho un 15″ anche io… ma forse bisogna vedere le impostazioni del monitor… 😉4 Aprile 2012 alle 14:33 #259494Anche a me piace tanto la racletta, propendo per la versione svizzera. Il mio attrezzo è tipo il tuo Gabriela, comodissimo per tenere in caldo le verdure intanto che si squaglia il formaggio. Le foto mi hanno fatto venire una voglia…
4 Aprile 2012 alle 18:12 #259495
Ottime entrambe le versioni… ma certo adesso si va verso il caldo e penso che questi siano gli ultimi giorni utili per una buona raclette…. 😉5 Aprile 2012 alle 5:44 #259496Grazie Gabriela.
Penso che anche con la bella stagione si possa fare, magari per una cena all’aperto.
Ci vedo bene il Branzi o il formai del mut colato sopra la polenta.Ecco spiegato allora perché non funziona il rospo, altr alternative non ce ne sono?
5 Aprile 2012 alle 6:27 #259497@mariangela wrote:
Penso che anche con la bella stagione si possa fare, magari per una cena all’aperto.
Ci vedo bene il Branzi o il formai del mut colato sopra la polenta.Si può fare in qualsiasi stagione ma dipende dalla latitudine. Tieni presente che il fornello, esso in mezzo al tavolo scalda parecchio.
Per un pranzo o una cena primaverile all’aperto da noi può andare; più in là fondi anche gli ospiti, oltre al formaggio 😆Avevo dimenticato di aggiungere, tra gli ingredienti possibili, le fette di polenta da abbrustolire sulla griglia superiore dell’aggeggio! ed abbiamo così la terza versione: raclette alla lombarda 😉
5 Aprile 2012 alle 8:37 #259498@gabriela wrote:
(…) dipende dalla latitudine. (…)
Ecco appunto… qui ai tropici romani tra un po’ boccheggeremo… 😆 😆 😆 😆 😆Con il caldo tutto quel buon formaggio lo digerisci in una settimana… 😯 😕 8) 😉
Però si può utilizzare la piastra per cucinare in modo conviviale qualche buona verdura estiva peperoni, zucchine, melanzane, pomodorini…
5 Aprile 2012 alle 10:37 #259499In effetti i miei fornelli hanno due tipi di piastra diversa: il più grande, da 8 persone ha come “coperchio” una crêpière; l’altra, da 6, una griglia su cui si possono arrostire tranci di carne o pesce e verdure a volontà.
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