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Questo argomento contiene 28 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da luigif 13 anni, 5 mesi fa.
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18 Gennaio 2007 alle 10:57 #149489
Panzanella
Ingredienti:pane raffermo, (noi utilizziamo il pane della Quercia)
acqua,
sale,
olio d’oliva, (io utilizzo Olio d’Oliva casareccio dal sapore piccantino)
pomodori piccoli (tipo ciliegino)
mentuccia essiccata o fresca.Preparazione:
Da una pagnotta di pane raffermo, tagliare delle fette e metterle a bagno con l’acqua, quanto basta ad ammorbidire la mollica.
Strizzare bene e metterle su un piatto.
Tagliare i pomodorini e strofinarli sulle fette di pane; aggiungere il sale, l’olio d’oliva e un pizzico di mentuccia.Un pasto delizioso!!!!!!!!
18 Gennaio 2007 alle 17:58 #162282Luigi, metto qui un grazie collettivo per queste belle ricette!
però però son curiosa, cos’è il pane della quercia?
18 Gennaio 2007 alle 18:50 #162283@paola P wrote:
Luigi, metto qui un grazie collettivo per queste belle ricette!
però però son curiosa, cos’è il pane della quercia?
Paola il pane della quercia è di un famoso fornaio,te ne avevo parlato nel topic del lievito madre,è quello che mi a fatto venire di nuovo la voglia di rifare il lievito 😆 è bonooooooo come si dice quì
18 Gennaio 2007 alle 19:18 #162284😳 Paola la quercia è un quartiere di viterbo 😳
19 Gennaio 2007 alle 7:30 #162285Ah ecco (chukle) sono disattenta, ops.
E’ che messo così come ingrediente della ricetta mi sembrava che Luigi avesse un Elfo come fornaio 😆 😆 ed ero curiosa della ricetta.19 Gennaio 2007 alle 7:42 #162286Paola se vieni a Viterbo vai a provare questo pane è ottimo
19 Gennaio 2007 alle 8:43 #162287Il pane della Quercia… si parte da lontano… abbiate la pazienza di leggere quanto segue… 🙂
Nel 1417 tale Mastro Battista Magnano Iuzzante, uomo pio e timorato di Dio, fece dipingere su una tegola l’immagine della Madona con il Bambino dal Pittore Mastro Martello detto Monetto. L’immagine fu posta sul tronco di una quercia a protezione del territorio circostante dalle intemperie, dai furti e da ogni sorta di calamità. Lì rimase per almeno 50 anni. Si racconta di un frate che passando lì di fronte pensò di prelevare la Madonna per custodirla più degnamente nella sua Canonica… ma dopo qualche giorno non la trovò più al suo posto… la tegola era tornata sulla quercia!! La leggenda ci tramanda anche la storia di una donna, tale Bartolomea che, devota alla Madonna, aveva pensato di custodire più degnamente la tegola in casa propria. La prese, la portò nella sua dimora e vi pregò davanti tutto il giorno poi si coricò… l’indomani… la tegola era scomparsa… era tornata nuovamente al suo posto… sulla quercia. Si racconta altresì di un cavaliere che, rimasto disarmato, inseguito dai suoi nemici e ormai sfinito per la lunga fuga si trovò improvvisamente di fronte la quercia che ospitava questa miracolosa tegola… esausto abbracciò l’immagine sacra e non fu più visibile ai suoi inseguitori.
Nel corso dell’anno 1467, l’Etruria Meridionale fu colpita dal grande flagello della peste. C’erano morti ovunque, disperazione e miseria. Improvvisamente, come presi da una collettiva ispirazione, molti cittadini si recarono presso la quercia. Tale Niccolò della Tuccia, storico viterbese Priore della città riferisce che in uno stesso giorno più di 30.000 persone si recarono al cospetto dell’immagine sacra per invocare pietà.
Qualche giorno più tardi la terribile epidemia cessò. Tutti gli abitanti dei comuni della zona tornarono sul posto per ringraziare la Vergine Maria.
L’ormai famosa quercia con la sua preziosa tegola fu dapprima annessa ad una piccola casupola di legno ma nel 1470 fu posta la prima pietra per la costruzione del solenne complesso monastico domenicano e dai lì in poi grandi artisti come Andrea Bregno, Trosini (nipote del Ghirlandaio), Andrea della Robbia, il Beato Angelico per citarne alcuni, si susseguirono per rendere grande quel Santuario che è giunto fino ai nostri giorni con il nome di Santa Maria della Quercia.
Il Santuario fu consacrato nel 1577 e nel 1867 fu insignito da Papa Pio IX con il titolo di Basilica Minore.
Ogni anno, nel mese di Settembre, si celebra un evento fortemente sentito dalla popolazione locale che consiste nel rinnovamento del Patto d’Amore tra la Madonna e la città di Viterbo… un voto che non si è mai sciolto!!Quel piccolo Borgo medievale… è giunto fino ai nostri giorni con tutto il suo bagaglio di storia che si dipana tra l’arte e la religione… ma non va dimenticato il Pane della Quercia… Pane sciapo, a lievitazione naturale cotto a legna… un sapore mitico, di altri tempi… che fornai… grandi artigiani locali, riescono ancora a farci apprezzare… Una fetta di quel pane appena sfornato con il prosciutto locale appena affettato a mano… non datemi della blasfema… è una prova d’amore…
Quello per me è un luogo mistico… per tutto quello che vi ho raccontato!!!
19 Gennaio 2007 alle 9:11 #162288Grazie Susi,
meraviglioso!
Adesso ripesco nella mia memoria e nei pacchi di foto tutto quello che posso del mio soggiorno a VT…ma come aneddoto vi indico solo questo!
Nelle nostre vacanze prendiamo un punto di riferimento, un albergo sempre, (dalla guida Michelin…roba di famiglia!), poi di giorno si segue l’itinerario che Cerbero fa, nel corso dei mesi, studiandoci sopra, minuto per minuto…
Si mangia sempre fuori, in giro!
Un giorno fummo attirati dal nome: “Ristorante del Forestiero”, a Vt, in uno slargo;,entrammo, e un certo chock lo provammo…ma il gestore, un signore originale, anziano, ci fece accomodare e insistette ad offrirci il pranzo…ci fece degli spaghetti con un sugo di pomodoro fenomenale…e una bistecca ai ferri pure…non so se era solo per la accoglienza “disperata” che ci fece questo signore, che penso fosse “agli sgoccioli” con l’attività…che nessuno più vi entrasse ecc.., ma tutto quel “cerimoniale”, ripeto “disperato” mi risuona ancora nella memoria!Chissa cosa c’è in quella zona ora?
Ivana
19 Gennaio 2007 alle 10:39 #162289Ivana quando vieni a trovarmi?
con il tuo dolce Cerbero heheheheh19 Gennaio 2007 alle 10:41 #162290Susanna mi hai fregato la storia…hehehehehehe
mi hai anticipato di poco ma hai fatto bene
voglio pian piano far gustare la storia e le tradizioni della nostra terra.19 Gennaio 2007 alle 10:48 #162291hai ragione Luigi!!!
però bisognerebbe equilibrare un pochino…che ciascuno di noi desse anche un solo piccolo contributo..magari anche solo un link al proprio comune, o una foto, una ricetta tipica…insomma darci una identità…l’omologazione viene di per sé in ogni modo…ma intanto contrastiamola, positivamente, con le nostre pillole di….appartenenza a un luogo, uno spazio, una storia!!!
Ciao
Ivana
19 Gennaio 2007 alle 10:54 #162292siiiiiiii brava diamo il buon esempio qulcuno ci seguirà
penso addirittura sia il momento di inserire una nuova voce nel forumm a riguardo
che ne dite ?19 Gennaio 2007 alle 10:57 #162293@luigif wrote:
Susanna mi hai fregato la storia…hehehehehehe
mi hai anticipato di poco ma hai fatto bene
voglio pian piano far gustare la storia e le tradizioni della nostra terra.…. Non hai mica l’esclusiva su Tuscia e dintorni… ahahhahhaha… sono attaccata come te a quelle zone…. lo sai!!!!
Non ho resistito!!!!!!!!!!!!!!
19 Gennaio 2007 alle 13:57 #162294Si si lo so che sei innamorata di quelle zone…..mi hai fatto venire una fame a pensare al pane della Quercia con quel prosciuttino casareccio di Bi….tti mmmmmmmmmmmmmm
19 Gennaio 2007 alle 14:22 #162295Luigi…. la pizza di patate con la cannella????? La metti tu????… Io la compravo allo stesso forno dove fanno il famoso pane della Quercia!!!…
Quando ero piccola mi portavano a giocare alla Villa Lante… e a metà mattina il rito era pizza di patate con la cannella!!! Che profumo, che sapore…. incartata in quell’antica carta oleata e fuori incartata ancora con la carta paglia (che ora non si trova quasi più)…. Luigi… è vero o no che è una vera leccornia???
Ogni tanto la rifaccio… ma ci vuole il forno a legna… 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁
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