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Ricetta carpita in loco durante una sagra da mia suocera all’inizio dell’inverno di qualche anno fa! L’ho rifatta innumerevoli volte un ottimo e sano piatto unico. Caldo, rusticone, saporito e fa molto casa!!!
Sono pure stata così ardita dal proporlo come piatto forte ad una specie di festa con zii e cugini, festa che di solito viaggia su salatini paninetti e cose così, ma ogni tanto ho i miei colpi di follia, OH. Risultato: ora la festa suddetta prevede SEMPRE nel menù la paniscia, a gran richiesta di tutti!!!!Paniscia di Novara (per 6-8 persone)
350 g di riso
400 g di verza mondata
200-300 g di borlotti secchi
1 salamino sotto strutto
sedano, carota, cipolla, burro, olio, 3-4 pomodoriFar cuocere per circa 2h i fagioli ammollati precedentemente in 2 litri di acqua con una bella carota, un gambo di sedano (la ricetta prevederebbe anche una cotenna). A metà cottura aggiungere la verza spezzandola con le mani.
All’ultimo salare.
[E questo me lo preparo in genere in anticipo, la sera prima]Far soffriggere in burro+olio un battuto di carota, cipolla e sedano con il salame a dadini [sostituito con pancetta che a volte tralascio]. Aggiungere il riso e far tostare come per risotto, poi sfumare con un bicchierino di vino rosso, e aggiugere il brodo con i fagioli e verdure man mano, come se fosse il brodo per un risotto. E’ cotto quando il cucchiaio di legno sta in piedi. Pepare a piace e servire.
[quindi non è una zuppa brodosa, ma un risotto]
PS vi dò le dosi come trascritte, ovviamente io non le seguo mai, vado a sentimento, un pò di verza, un pò di fagioli, un pizzico di questo… sono una streghetta!!! ma viene sempre buona. Ieri sera l’ho preparata con i fagioli “freschi” surgelati, anche più buona!!!
Mi piace molto questa ricetta!Ma il salamino ,quale devo prendere???
Grazie Paola…. altra bellissima ricetta!!!!!
Paola, credo che con lo stesso nome, paniscia, dalle parti di un altro lago che tu ben conosci intendano qualcosa di diverso: hai occasione di svolgere indagini la prossima volta che ci vai?
Te lo chiedo perchè mia suocera la citava sempre come un cibo sublime ma non sono mai riuscita a capire cosa intendesse veramente 😉
inviato speciale farà indagini attente 😉
EmJ, salamino sotto strutto anche per me è un sogno, arrangiati con la pancetta o un pò di salsiccia sbriciolata o pasta di salame. Io a volte non metto nulla, buono istes.
allora il tuo inviato speciale ha una rete di informatori capillare 😉
Allora dubito che tu ti riferisca alla paniscia che fa la zia di mia mamma a Milano, pane raffermo cotto nel brodo, è il mio incubo da quando ero bambina.
Il mio informatore dice che esiste una polenta-paniscia
“la paniscia è una polenta molto molle, quasi tipo semolino, tendenzialmente fatta solo con farina gialla” senza usare la taragna, cioè.
Si mangia di solito nel latte o con il burro. E se il latte e il burro sono quelli di casa…. capisco come possa essere davvero buona!Conosco l’incubo ziesco che ci accomuna, anche se a casa mia veniva chiamato pan cott: il peggio del peggio si otteneva quando, per renderlo più nutriente veniva aggiunto un uovo che risultava semistapazzato. bleah!
Vuoi dire che per una vita ho sentito parlare di questa meraviglia ormai irriproducibile e invece non era altro che quella che a casa nostra si prepara nelle fredde sere d’inverno, chiamandola polentina valdostana??? Polenta di farina di mais macinata fine cotta in latte e acqua e irrorata di burro fuso… o comunque qualcosa che si avvicina molto. Potere dell’incomprensione atavica tra suocera e nuora 😆 😆 😆
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