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Questo argomento contiene 65 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da sivi 16 anni, 3 mesi fa.
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11 Gennaio 2009 alle 8:29 #221574
stavolta mi faccio i fatti miei 😛
11 Gennaio 2009 alle 8:36 #22157511 Gennaio 2009 alle 9:04 #221576sparare sul lievito padre ora è troppo facile e non è da me sparare sulla Croce Rossa 😕
nel senso che
ho già dato = ho già aleZZZannato 😆 😆 😆 😆 😆13 Gennaio 2009 alle 12:40 #221577OHO. Appena riesco mi leggo tutto!!!
13 Gennaio 2009 alle 12:51 #221578@sivi wrote:
Vorrei proprio provare a fare il lievito madre, stavo dando un’occhiata qua: http://www.gennarino.org/lievitonatu.htm” onclick=”window.open(this.href);return false;
(ehm…io non fumo quindi non faccio pausa-caffè a lavorare, in compenso faccio qualche pausa-ricetta 😳 )Volevo sapere se voi siete è mai cimentate in questa sfida (se non sbaglio, Paola e Luisa voi l’avete fatto..??) e come avete fatto, se come descritto su gennarino.org o in altro modo.
E’ proprio necessario essere così rigorosi? (farina W130?!? quelle “normali” che si trovano al supermercato che forza hanno?? Poi ph, temperatura… la mia bisnonna lo faceva il lievito ma non credo proprio che stesse a guardare queste cose 🙄 )
Poi, in che dose si usa il lievito madre rispetto al lievito di birra? Sempre 25 gr./kg?Beh posso iniziare a rispondere anche io a Sivi, anche se forse lo avete già fatto.
Dunque, io ho seguito la ricetta di partenza con farina acqua un cucchiaino di miele un cucchiaio di olio, se non erro. Se nessuno te l’ha pubblicata la cerco.
Non è affatto necessario essere così rigorosi, io ho usato una farina barilla se non sbaglio, 00, per di più!“in che dose si usa il lievito madre rispetto al lievito di birra? Sempre 25 gr./kg”
beh sulla dose.. dipende. Non stiamo parlando di un lievito standard commerciale. Il lm ha le sue ideuzze, i suoi momenti no, e quelli di esuberanza, la giornata fredda e quella calda, la fase lunare, il colore del tuo grembiule ecc. Ha tutto un effetto. 8)
Però in generale puoi usare la dose che vuoi, anche 25 g al kilo se hai pazienza, mooolta pazienza. Però non è raccomandabile.
La cosa da ricordare è questa
tanto lievito = lievitazione veloce
poco lievito = lievitazione lenta
Ci sono dei limiti: mai ti si lieviterà niente in meno di 3-4h* a meno di rinunciare al sapore e ottenenerti un pane ultra acido. E non puoi ragionevolmente andare oltre i due tre giorni di lievitazione o ti andrà a male tutto prima che lieviti.
Poi ci sono tutti quei fattori di cui sopra.*riesci a farlo lievitare in poco tempo se ti prepari un preimpasto, ed è quello che faccio io per usare lm nella macchina del pane.
Non è affatto vero che è una cosa straoimpegnativa da usare e accudire, io lo sto verificando in questo periodo. Il mio lievito ha un buonissimo carattere. Ad es. non si è offeso queste vacanze che l’ho miseramente dimenticato a Milano per 20 giorni, senza neppure rinfrescarlo. Era solo un pò mogio al rientro (non c’è niente da fare è giustamente geloso di Pietro), ma due rinfreschini prima di fare il pane lo hanno riconciliato con me.
13 Gennaio 2009 alle 12:59 #221579@alexanna wrote:
io invece spesso l’ho fatto e sempre l’ho soffocato nel secchio dell’immondizia quando non si è suicidato da solo …..
vuoi un metodo rapido e semplice ?
fai il pane o la pizza con il lievito di birra ,
lasciatene un pezzettino da parte
rinfrescalo tutti i giorni
buttandone la metà ogni giorno per circa 15 giorni – un mese
dipende dal freddo e dai batteri lievitanti che hai in cucina
naturalmente lo devi tenere per questo periodo a temperatura ambiente = non in frigo
quando vedrai che raddoppierà in due- tre ore è pronto per essere messo in frigo ed essere rinfrescato ogni due o tre giorni
non ti preoccupare del lievito di birra iniziale
in capo ad un mese di rinfreschi sarà bello che sparito 😉Alexanna secondo me ha ragione. Potrebbe essere un buon metodo per partire a patto di usarne pochissimo, perchè il lievito di birra ha bestiole molto robuste e combattive, è selezionato per questo!, che tenderanno a soffocare i lieviti “selvatici” e batteri lattici, ma sulla lunga potrebbero farcela. Però poi tieni quel tuo lievito per anni e cambierà sempre di più, migliorando e arrichendosi di quelle spiecie che non sono presenti in un lievito commerciale. I lattobacilli sono in particolare quelli specifici che danno il sapore “speciale” al pane con lievito naturale, e sono in equilibrio con altri ceppi di saccaromices, cppo a cui appartiene quello biotecnologico del lievito di birra.
13 Gennaio 2009 alle 13:05 #221580ah bon sono arrivata al punto in cui Sivi scrive che abbandona l’idea…
Ok non vi tedio oltre.13 Gennaio 2009 alle 13:21 #221581No dai, non ho abbandonato l’idea, sicuramente per preparazioni tipo pandoro/panettone/colomba lo proverò! In fondo Pasqua è vicina, posso cominciare a fare le prove 😉
Grazie mille Paola! [smilie=011.gif]13 Gennaio 2009 alle 13:21 #221582@paola P wrote:
ah bon sono arrivata al punto in cui Sivi scrive che abbandona l’idea…
Ok non vi tedio oltre.e ci mancherebbe che una scriva di una ricetta su un forum di cucina e chi la legge….. si annoi 😕
naaaaaaaaa….. tutte scuse
il bambino sta piangendo? 😛 😆 😆 😆 😆 😆13 Gennaio 2009 alle 13:28 #221583Paola… non abbandonare!!! Ogni esperienza è preziosa!!! Dicci tutto quello che sai mi racocmando!!! [smilie=011.gif]
13 Gennaio 2009 alle 13:36 #221584@sivi wrote:
No dai, non ho abbandonato l’idea, sicuramente per preparazioni tipo pandoro/panettone/colomba lo proverò! In fondo Pasqua è vicina, posso cominciare a fare le prove 😉
Grazie mille Paola! [smilie=011.gif]Sivi, è che se lo usi solo occasionalmente… non la vedo bene. Meglio il lievito di birra. Bisogna, secondo la mia esperienza, usarlo spesso all’inizio, e farsi un’esperienza, perchè come ti dicevo, tantissimi sono i fattori che possono mandare tutto a rotoli. E un lievito neonato non è adatto per questo tipo di preparazioni molto impegnative, deve affinarsi e maturare, come ti dicevo, arricchendosi di diverse specie di lieviti e batteri. E devi via via selezionare i ceppi resistenti e robusti e perdere via quelli deboli e che richiedono cure assidue.
Però anche se mangi poco pane puoi sempre fare tante altre cose, dolci, biscotti, pizze, panzerotti ecc ecc
13 Gennaio 2009 alle 13:38 #221585@alexanna wrote:
@paola P wrote:
ah bon sono arrivata al punto in cui Sivi scrive che abbandona l’idea…
Ok non vi tedio oltre.e ci mancherebbe che una scriva di una ricetta su un forum di cucina e chi la legge….. si annoi 😕
naaaaaaaaa….. tutte scuse
il bambino sta piangendo? 😛 😆 😆 😆 😆 😆Annamaria, è che io sono un pò fanatica di questo, e non vorrei esagerare 😉
A Pietro piace tanto impastare 😆 gliene dò un pezzettino lo paciuga e poi se lo mangia, oppure lo stende con il matterellino della raviolamp 😆 e sul pane lievitato deve sempre affondarci il ditino, ho tutti i pani firmati 😆
13 Gennaio 2009 alle 13:45 #221586ecco Sivi, ci ho pensato: potresti far così. Partire un giorno che hai impastato con lievito di birra, dai una pulita alla madia o al tavolo, senza riportare tutto a lustro, però. Così hai qualcosa di lievito di birra, ma proprio tracce. E fai il primo impasto per il lievito madre lì sopra. Hai la ricetta base che ti dicevo? mi sembra sia delle Simili.
Il miele serve per incoraggiare i pochi lieviti presenti nella farina e nell’aria a mangiare pappa e moltiplicarsi, l’olio serve per non farti seccare tutto e non formare croste. Ma mia nonna la crosta a dire il vero la faceva formare, e poi nel giorno del pane faceva grattar via l’interno morbido e appiccicoso a mia mamma e buttava la crosta: quello era il lievito vivo.13 Gennaio 2009 alle 13:49 #221587un consiglio a chi scrive che rinfresco dopo rinfresco si ritrova una tonnellata di lievito: il lievito appena rinfrescato “da scartare” non è altro che pasta di pane non lievitata, ci mettete uno zic di lievito di birra e lo cuocete o lo mettete nell’impasto della pizza che farete poi lievitare con lievito di birra o lievito naturale, chisseneimporta. La pizza da noi VA ASSOLUTAMENTE FATTA almeno una volta alla settimana. Stop, fine problema. Io odio buttare il cibo, son cresciuta in una famiglia dove questo era considerato un vero e proprio reato.
13 Gennaio 2009 alle 13:56 #221588Paola però al paese di mia madre dove ancora c’è gente che fa il pane con il lievito naturale… c’è chi reidrata le croste e per panificare parte proprio da quelle. Tant’è che qualche anno fa una signora mi regalò una preziosissima crosta del suo lievito che mi tenne compagnia per un bel po’ di tempo… Lo dico perchè c’è chi non spreca nemmeno le croste!!! 😉 😉 😉 😉 😉
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