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Questo argomento contiene 61 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da gabriela 13 anni, 5 mesi fa.
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17 Giugno 2011 alle 12:41 #251766
Decalcificatore che resta nell’acqua che scende dal rubinetto? Stai dicendo che mi condisci la pasta con il viakal??? Sarà digeribilissima!!! [smilie=014.gif]
17 Giugno 2011 alle 12:52 #251767@gabriela wrote:
Decalcificatore che resta nell’acqua che scende dal rubinetto? Stai dicendo che mi condisci la pasta con il viakal??? Sarà digeribilissima!!! [smilie=014.gif]
Si tratta di una capsula agganciata al tubo prima dell’entrata dell’acqua in caldaia… quindi sì… il decalficatore me lo ritrovo nell’acqua ma c’è scritto che non è tossico, anzi potabilizzerebbe l’acqua… ma ci sarà da fidarsi? 🙄
Tanto poi se pure usassi una comune acqua imbottigliata ci troverei anche lo stronzio… che a mio avviso mi sa che è pure peggio… 😆 😆 😆 😆 😆
17 Giugno 2011 alle 12:59 #251768effettivamente…
PS: certo che mantenersi serie per più di 10 minuti non ci riesce proprio, eh? 😉
17 Giugno 2011 alle 13:18 #251769Ho appena fatto bollire nel bollitore 1 litro di acqua del sindaco, ha impiegato 2 minuti e 10 secondi. Volevo poi provare con l’acqua in bottiglia, ma allora avrei dovuto usare l’acqua del rubinetto lasciata riposare, altrimenti la temperatura è diversa. Continuo i miei esperimenti.
Gabriela, non avevi niente da fare che tirare fuori un problema così 😈17 Giugno 2011 alle 13:36 #251770@gabriela wrote:
effettivamente…
PS: certo che mantenersi serie per più di 10 minuti non ci riesce proprio, eh? 😉
Fermi tutti… io sono serissima… andiamo avanti… 😉 😉 😉
Qualche giorno fa ho sentito in TV uno chef che diceva di risparmiare sul gas portando l’acqua ad ebollizione, buttando quindi la pasta e spegnendo subito dopo il fornello lasciando cuocere la pasta con il coperchio per alcuni minuti…. qualcuno lo ha sentito questo signore??
17 Giugno 2011 alle 14:11 #251771Non ho sentito il signore in questione ma adotto questa tecnica da più di 30 anni; però devo ricordarvi che cucino su vetroceramica, che continua a rilasciare calore per almeno 15 minuti dopo lo spegnimento.
17 Giugno 2011 alle 14:16 #251772Allora sarebbe utile avere i fornelli in vetroceramica, almeno si risparmia
17 Giugno 2011 alle 14:25 #251773Sono più di trent’anni che lo sostengo ma (quasi) nessuno mi crede 😉
17 Giugno 2011 alle 15:15 #251774mammamia, quest’argomento è un’idra a 100 teste, ogni volta vien fuori un problema nuovo.
il decalcificatore a monte della caldaia…ma sarà un filtro meccanico o chimico? Che poi cosa vorrò mai dire? intendo: acchiappa con le mani il calcare e lo mette da una parte o lo trasforma in qualcos’altro di più o meno nocivo?
Ora mi demolite anche un dogma di fede con cui son stata allevata e su cui non ho mai voluto pormi delle domande. Perché mai mi avranno detto di non prendere mai l’acqua calda del rubinetto? 😯
17 Giugno 2011 alle 15:17 #251775leggete un po’ qua, è una faccenda seria
http://franchising-pasta.pastainn.it/cottura-pasta/la-pasta-che-peccato-doverla-cuocere/17 Giugno 2011 alle 15:17 #251776@mariangela wrote:
Ho appena fatto bollire nel bollitore 1 litro di acqua del sindaco, ha impiegato 2 minuti e 10 secondi. Volevo poi provare con l’acqua in bottiglia, ma allora avrei dovuto usare l’acqua del rubinetto lasciata riposare, altrimenti la temperatura è diversa. Continuo i miei esperimenti.
Gabriela, non avevi niente da fare che tirare fuori un problema così 😈tu sì che sei una donna pragmatica! Complimenti.
17 Giugno 2011 alle 15:21 #251777e non è finita
….Ma torniamo all’acqua di cottura, componente che in un Paese normale nessun esperto scorderebbe parlando del piatto di pasta perfetto. Okay gli ingredienti, la lavorazione, l’essicazione ma della cottura vogliamo parlare? Quando la pasta sbarca nel nostro piatto ancora fumante, e quindi appena cotta, è o non è il momento della verità? Pensateci, se credete che l’acqua di cottura sia solo un sofismo da gastrofighetti.
Del resto, l’influenza che ha sulla prova del piatto è stata studiata a lungo, in particolare dai ricercatori francesi del Laboratorio di Tecnologia dei cereali INRA di Montpellier, che hanno notato come in acqua distillata, la pasta tenga più a lungo la cottura (20 minuti) rispetto all’acqua minerale, e come il bollore provochi un cambio di pH, il valore che misura l’acidità dell’acqua: da 5,4 a 6,2 nell’acqua distillata, da 7,1 a 9,2 nell’acqua minerale.
Di conseguenza, i francesi dell’INRA hanno ottenuto un netto miglioramento degli spaghetti acidulando l’acqua minerale, cioè abbassando il pH a 6 (qualcuno ricorderà il trucco del cucchiaio d’aceto nell’acqua di cottura), da allora ritenuto il valore ottimale per l’acqua di cottura……http://www.dissapore.com/cucina/pasta-il-pelo-nellacqua-di-cottura/
17 Giugno 2011 alle 15:22 #251778@mammagatta wrote:
leggete un po’ qua, è una faccenda seria
http://franchising-pasta.pastainn.it/cottura-pasta/la-pasta-che-peccato-doverla-cuocere/😯 😯 😯
ditemi chi di voi, fino ad ora ha prebollito l’acqua per rimuovere i sali di calcio e di magnesio precipitati durante l’ebollizione.
complimenti Lella per il piglio scientifico con cui hai affrontato la questione
17 Giugno 2011 alle 15:25 #251779Il trucco del cucchiaio d’aceto nell’acqua di cottura lo lascio provare a voi. 😐
17 Giugno 2011 alle 15:50 #251780
C’è un altro grosso problema qui a Roma… abbiamo un’acqua molto buona (così si dice da sempre) ma molto spesso sa di cloro… a causa delle frequenti disinfezioni della rete idrica… (per carità non metto mica in dubbio che sia una pratica più o meno corretta… ci mancherebbe altro) tuttavia mille e mille volte nella vita mi è capitato di cuocere spaghetti che, ad operazione finita, sapevano di cloro…. 😯 😯 😯Una faccenda incresciosa… 🙄
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