Legumi e cereali, una passione per tutte le stagioni…

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Questo argomento contiene 37 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da  imported_susanna 14 anni, 4 mesi fa.

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  • #155827


    Ecco ho fatto di testa mia… poi se volete una raccolta in più o diversa… ditemi che la apriamo….

    Iniziamo?? Io non prima del weekend purtroppo…. 🙁

    #241718
    RoxyB
    RoxyB
    Partecipante

    Prendendo spunto quà e là ma soprattutto saccheggiando in frigo e in dispensa ecco qui questa insalata:

    Insalata del cialtrone:

    puntarelle lavate e tagliate a metà o in 4
    ceci in scatola già lessati (per far prima [smilie=014.gif] )
    insalatina mista (quelle in busta pronte e via!)
    1 uovo sodo
    pomodori datterino
    noci
    Per condire: olio, senape, sale e limone

    Condire il tutto e gustare.

    #241719

    debby
    Membro

    Ho mangiato questo piatto la mesciua, per la prima volta con dei miei zii a Lerici, mio babbo era ligure….mi è sempre piaciuto, adoro i legumi…

    Cuocere ceci, fagioli cannellini e grano duro, c’è chi ci mette anche il farro….ogni legume va cotto in una pentola diversa, meglio se di coccio…quando sono quasi cotti, mettere i legumi in un tegame unico tutti insieme con un pò di ogni liquido…cuocere un ‘altro pò mescolare bene e condire con olio evo….buonissima…

    #241720
    Dida
    Dida
    Partecipante

    Concordo con Debby, la mesciua è buonissima è può essere considerata un piatto unico. Metto qualche ricettina che faccio io.

    Frijoles borrachos (fagioli in umido alla birra)
    Ingredienti:
    fagioli rossi gr.250
    pomodori maturi gr. 250
    pancetta in una sola fetta gr. 100
    mezzo litro di birra messicana – una grossa cipolla rossa – 3 spicchi d’aglio – 2 peperoncini piccanti freschi – un cucchiaino di origano fresco – un cucchiaino di cumino – olio evo – sale – pepe nero macinato fresco.
    Mettere a bagno i fagioli in abbondante acqua tiepida per almeno 12 ore. Sbollentare i pomodori, pelarli, tagliarli a metà, levare i semi, quindi tritare la polpa. Tritare anche la cipolla. Tagliare la pancetta a listerelle sottilissime. In una casseruola profonda scaldate due cucchiaiate di olio e farvi rosolare la pancetta; appena avrà preso colore aggiungere la cipolla e gli spicchi d’aglio interi. Soffriggere per 5 minuti, poi versarvi i pomodori e i peperoncini privati dei semi e tagliuzzati con le forbici. Scolare i fagioli, unirli al soffritto, aggiungere origano e cumino, salare e pepare. Versare ora la birra e portare ad ebollizione: abbassare la fiamma, coprire la casseruola e portare i fagioli a cottura a fiamma bassissima (circa un’ora e mezza, un’ora e tre quarti) aggiungendo, se necessario, poca acqua bollente. I fagioli dovranno risultare asciutti e ben cotti.

    Frittelle di lenticchie
    farina gialla macinata finissima gr. 130
    2 scatole di lenticchie lessate
    un peperoncino piccante – una cucchiaiate di prezzemolo tritato – una cipolla dolce o due cipollotti freschi – un uovo – una bustina di lievito per torte salate – olio evo e per friggere – sale.

    Scolare le lenticchie dal liquido di conservazione, sciacquarle e farle asciugare. Tenerne a parte due o tre cucchiaiate, mettere le altre nel mixer con la farina, tre quarti di bustina di lievito, l’uovo, la cipolla a fettine, il peperoncino (privato dei semi) a pezzetti, una cucchiaiata di olio evo e tre cucchiaiate di acqua. Frullare pochi istanti, poi versare il composto in una ciotola e aggiungere il prezzemolo e le lenticchie tenute da parte. Aggiustare di sale, coprire e lasciar riposare per una mezz’ora. Friggere a cucchiaiate in olio ben caldo, da entrambi le parti, poi far asciugare su carta da cucina. Si mangiano così o accompagnandole con una leggera salsa di pomodoro.

    Questa ricetta mi è stata data tanti anni fa da un amico vegetariano che non c’è più.

    Minestra di lenticchie e verdure
    Ingredienti:
    lenticchie grandi, secche gr. 200
    pancetta stufata o affumicata in un pezzo solo gr. 200
    un porro – una costa di sedano – una carota – una patata – due foglie di salvia – uno scalogno – sale – pepe – olio evo – bicarbonato.

    La sera prima mettere a bagno le lenticchie in acqua tiepida a cui si aggiungerà un poco di bicarbonato; eliminare quelle che vengono a galla. La mattina dopo sciacquarle bene e metterle in una capace pentola (meglio se di terracotta) con due litri e mezzo di acqua. Pulire e mondare le verdure, lavarle, asciugarle e tritarle grossolanamente aggiungendole alle lenticchie con la salvia intera; unire anche la pancetta intera, mettere sul fuoco e cuocere, a fiamma bassa, per circa un’ora, un’ora e un quarto, salando a metà cottura. Levare la pancetta, tagliarla a pezzetti piccoli e rimetterla nella pentola, dare una rimescolata, aggiustare di sale se necessario e servire la minestra passando a parte olio evo e pepe.

    A me piace spolverizzare la superficie con poco grana grattugiato.

    Fasoi en bronzon
    Ingredienti:
    500 gr. di fagioli secchi – 1 bicchiere di vino rosso – 1 cipolla bianca – 1 carota – 1 costa di sedano – 2 foglie d’alloro –
    concentrato di pomodoro – olio extravergine di oliva – sale – uno spicchio di aglio – prezzemolo.

    Mettere in ammollo i fagioli secchi almeno dodici ore prima di cucinarli. Risciacquare i fagioli e cuocerli in abbondante acqua per un’ora a fuoco lento senza salare. Una volta cotti scolarli, tenendo da parte l’acqua di cottura. Preparare un soffritto con cipolla, carota, sedano e aglio tritati finemente. Aggiungere i fagioli e bagnare con il vino rosso facendolo evaporare su fuoco vivace. Proseguire la cottura lentamente aggiungendo, al bisogno, l’acqua di cottura conservata. Unire una cucchiaiata di concentrato di pomodoro e le foglie di alloro e cuocere per circa 30 minuti; unire il prezzemolo ed eventualmente aggiustare con sale e pepe quindi servire con polenta o come accompagnamento a piatti di maiale.
    Alcuni aggiungono al soffritto anche speck o lardo o pancetta a striscioline oppure salsiccia tagliata a tocchetti.

    Il “bronzon” era la pentola tipica in cui venivano cotti i fagioli

    #241721

    Una zuppa mangiata all’Aquila buona buona buona…

    Zuppa di patate, lenticchie e farro allo zafferano

    Ingredienti per 6 persone:

    1 cipolla di medie dimensioni
    1 costa di sedano
    1 carota
    400 gr. di patate tagliate a cubetti
    150 gr. di lenticchie
    200 gr. di orzo perlato
    15-20 gr. di zafferano in pistilli
    2 cucchai di olio extravergine di oliva per il soffritto + un filo d’olio a crudo
    sale, pepe, brodo vegetale quanto basta
    pecorino e parmigiano (in parti uguali) da servire in tavola

    Mondare gli odori e cubettarli finemente, soffriggere quel tanto che basta ad appassirli. Unire le patate e le lenticchie e coprire con il brodo vegetale salare e pepare.

    Lasciar cuocere a fuoco basso fin quando le lenticchie non saranno cotte e le patate completamente disfatte. Aggiungere brodo di tanto in tanto se necessario.

    Unire quindi l’orzo perlato e lo zafferano e lasciar cuocere per circa 35 minuti seguitando ad aggiungere brodo fino ad ottenere, a fine cottura, la consistenza desiderata.

    Questa zuppa (se lasciata un po’ liquida) si può servire con fettine di pane casareccio cosparse con un filino di olio extravergine. Terminare con poco pecorino e parmigiano (miscelati in parti uguali).

    Fatela è buonissima!!

    Al posto del pepe si può usare anche il peperoncino.

    #241722
    Mariangela
    Mariangela
    Partecipante

    Mi piace questo argomento, anche se io con la colite devo andarci piano.
    Paola, quando vieni prepariamo la zuppa di Susanna

    #241723

    Paola P
    Membro

    @debby wrote:

    Ho mangiato questo piatto la mesciua, per la prima volta con dei miei zii a Lerici, mio babbo era ligure….mi è sempre piaciuto, adoro i legumi…

    Cuocere ceci, fagioli cannellini e grano duro, c’è chi ci mette anche il farro….ogni legume va cotto in una pentola diversa, meglio se di coccio…quando sono quasi cotti, mettere i legumi in un tegame unico tutti insieme con un pò di ogni liquido…cuocere un ‘altro pò mescolare bene e condire con olio evo….buonissima…

    Debby [smilie=smilie40.gif] mio suocero è spezzino, e sua mamma, la mitica nonna Linda, ora 95 anni!, dice di fare proprio come descrivi tu. Ciascun ingrediente cotto singolarmente “non fare quel pastone che fanno alle trattorie”, ognuno deve mantenere il suo sapore. Lei non la fa scaldare neppure tutta insieme.
    Alla fine scola fagioli cannellini, granofarro, e aggiunge il liquidino dei ceci, il più buono. Olio extravergine a crudo, “ma prendi un olio buono, eh?” e una spolverata di pepe “che c’è buono”.
    Se la prepara per consumare il giorno dopo, o per congelare (è una donna moderna!), conserva i singoli ingredienti singolarmente e congela il brodo dei ceci a parte.

    La consistenza è questa:

    Grano o farro: lei lo chiama “granofarro” tutto attaccato, e credo in origine fosse proprio il farro, il grano duro non è tipico della zona.

    #241724

    debby
    Membro

    @paola P wrote:

    @debby wrote:

    Ho mangiato questo piatto la mesciua, per la prima volta con dei miei zii a Lerici, mio babbo era ligure….mi è sempre piaciuto, adoro i legumi…

    Cuocere ceci, fagioli cannellini e grano duro, c’è chi ci mette anche il farro….ogni legume va cotto in una pentola diversa, meglio se di coccio…quando sono quasi cotti, mettere i legumi in un tegame unico tutti insieme con un pò di ogni liquido…cuocere un ‘altro pò mescolare bene e condire con olio evo….buonissima…

    Debby 🙂 mio suocero è spezzino, e sua mamma, la mitica nonna Linda, ora 95 anni!, dice di fare come descrivi tu. Ciascun ingrediente cotto singolarmente “non fare quel pastone che fanno alle trattorie”, ognuno deve mantenere il suo sapore. Lei non la fa scaldare neppure tutta insieme.
    Alla fine scola fagioli cannellini, granofarro, e aggiunge il liquidino dei ceci, il più buono. Olio extravergine a crudo, “ma prendi un olio buono, eh?” e una spolverata di pepe “che c’è buono”.
    Se la prepara per consumare il giorno dopo, o per congelare (è una donna moderna!), conserva i singoli ingredienti singolarmente e congela il brodo dei ceci a parte.

    Avevo anche una foto potrebbe essere utile per capire la consistenza. Appena la trovo la aggiungo qui.

    Grano o farro: lei lo chiama “granofarro” tutto attaccato, e credo in origine fosse proprio il farro, il grano duro non è tipico della zona.

    proverò a non far ricuocere i legumi tutti insieme….ora è un bel pò che non la faccio…..ma come dicevo è buonisima….

    #241725

    tiziana63
    Partecipante

    Un’insalata veloce veloce che solitamente faccio a pranzo in aggiunta ad un piatto di pasta quando non ho avuto tempo di prepare altro. Ai miei figli piace molto a patto che venga tolta la pellicina ai ceci :mrgreen:

    Ingredienti

    1 scatola di ceci precotti
    2 uova sode
    pomodori datterini se li avete o altri pomodori da insalata
    1 scatola di tonno sott’olio
    1 cucchiaiata olive taggiasche
    1 pezzo di formaggio gruyere
    o il alternativa 1 mozzarella
    S&P
    Olio evo
    Aceto balsamico

    Se è estate 4 o 5 foglie di basilico tagliato a listarelle, se è inverno poco origano o un cucchiaino di pesto

    Tagliare le uova e il formaggio a pezzettini, togliere la pellicina ai ceci, sminuzzare il tonno, aggiungere gli altri ingredienti, S&P, olio, aceto balsamico e buon appetito!

    Molte volte sostituisco i ceci con mais.

    #241726

    lella
    Partecipante

    In autunno di solito faccio una bella scorta di fagioli borlotti che conservo in freezer per fare spesso la minestra di patate e fagioli.Lessare in un tegame mezzo kg di fagioli con uno spicchi di aglio intero e 2-3 foglioline di salvia e un cucchiaino di sale.Tritare finemente una cipolla e farla rosolare con un cucchiaio di lardo macinato e 2 cucchiai di olio,unire poi4 patate tagliate a cubetti e il liquido di cottura dei fagioli e portarle a cottura.Gli ultimi 5 minuti unire anche i fagioli.Lasciar riposare gustare con un filo di olio nel piatto

    #241727
    gabriela
    gabriela
    Partecipante

    Torta salata al cous cous

    1 confezione di pasta sfoglia fresca
    300 gr ricotta di pecora (o mista capra e pecora)
    2 tazze di cous cous bagnate in altrettanta acqua fredda
    spezie miste (di solito uso le “Spezie per cous cous” della Ducros che trovo ben calibrate ma nessuno vieta di usare miscele varie preparate in proprio 😉 )

    Stendere la pasta nella teglia; mescolare tutti gli altri ingredienti e riempire la sfoglia.
    Cuocere in forno (il mio è ventilato) a 200°

    Si può servire appena uscita dal forno, dopo averla lasciata intiepidire oppure a temperatura ambiente, a seconda del gusto e della stagione.

    #241728
    Mariangela
    Mariangela
    Partecipante

    Mamma mia che buone, a casa mia non c’è l’usanza di mangiare i legumi con la pasta, mia mamma metteva i fagioli nel minestrone, oppure in insalata con il baccala.

    Lasciava il baccalà (stoccafisso per gli italiani) in ammollo per diversi giorni, poi lo lessava e lo faceva in insalata con fagioli borlotti aglio e prezzemolo.

    Oppure l’orzo, preparava la verdura per il minestrone, ci aggiungeva delle ossa ed il piedino di maiale, poi l’orzo. Non chidetemi i tempi di cottura, perchè non l’ho mai fatto, a mio marito non piace.

    #241729
    gabriela
    gabriela
    Partecipante

    Maltagliati con purea di ceci

    Credevo di avere già pubblicato questa pasta vuotafrigo che fa sempre la sua “porca figura” 😉

    Di solito la preparo se mi avanzano dei ceci lessati quindi le quantità sono casuali.

    Maltagliati all’uovo conditi con ceci lessati e frullati con due cucchiai di acqua di cottura della pasta e un giro di olio crudo.

    Questa è la base: poi, secondo l’occasione o in base a ciò che passa il frigo si può presentare con speck, bacon, lardo o pancetta saltati in padella; oppure con dei gamberetti al cognac; con sottili fettine di tartufo.

    In caso di temperature infernali può essere servita tiepida, decorata con una dadolata di pomodorini all’origano; paté di pomodorini secchi e capperi; dadolata di zucchine saltate in padella; pinoli, mandorle o pistacchi tostati.

    Ovvero: spazio alla fantasia!

    #241730
    gabriela
    gabriela
    Partecipante

    @mariangela wrote:

    Oppure l’orzo, preparava la verdura per il minestrone, ci aggiungeva delle ossa ed il piedino di maiale, poi l’orzo. Non chidetemi i tempi di cottura, perchè non l’ho mai fatto, a mio marito non piace.

    Buonoooooo, anche tiepido.

    Tempi di cottura? Lenti, lunghi, eterni, dopo il primo bollore deve sobbollire appena per tutto il pomeriggio: quando mia mamma ce lo preparava, iniziava verso le 15 a pulire le verdure per servire il minestrone d’orzo puntualmente alle 19!

    #241731

    @gabriela wrote:

    (…) per servire il minestrone d’orzo puntualmente alle 19!

    Più o meno quando io prendo il primo caffè del mattino… 😆 😆 😆 😆 😆 ma si sa… più si va a sud più si mangia tardi… Grazie per questi ricordi Gabri… [smilie=011.gif]

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