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Questo argomento contiene 24 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da maria 17 anni, 11 mesi fa.
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11 Maggio 2007 alle 18:04 #150131
Ecco, come promesso a Paula,posto la mia ricetta della marmellata di limoni, sperimentatissima.In questi giorni su vari forum sta circolando questa tipo di preparazione ed in verità ogni ricetta mi lascia un po’ perplessa perchè tutte comprendono la presenza dell’acqua durante la cottura.La mia è senza acqua e vi assicuro che il risultato è ottimo Dunque inizio. Prendere i limoni freschi di giardino(quantità a piacere, ma mai oltre i due chili altrimenti la cottura diventa problematica) e col pelapatate tagliare sottilissima la buccia.Porre quest’ultima in una pentola piena d’acqua e far bollire per 5-7 minuti.Scolare e ripere l’operazione per tre volte(serve a togliere l’amaro).Quindi con la mezzaluna o altro tagliuzzare formando una specie di poltiglia. Ora prendere i limoni(ovviamente senza la buccia) e tagliarli a pezzi togliendo i semi che saranno messi in una garza e legati con spago da cucina( devono stare belli larghi perchè gonfiano).Si fanno ammaccare sul fornello per una quindicina di minuti, quindi si passano al passaverdura per eliminare ogni traccia di scoria.A questa polpa si unisce la poltiglia delle bucce e si pesa,
quindi per ogni chilo di massa si considerano 800-900.-1000kg di zucchero, a seconda del proprio gusto se si desidera la marmellata più dolce o più”maschia”Attenzione,ora:Io uso lo zucchero per marmellata CONFISUC(prodotto francese,si troca alla Coop).Verso la polpa del limone. i semi e le bucce in una pentola bassa e larga in modo che evaporizzi prima e lascio restringere per un tempo non precisato(diciamo a occhio):quindi verso lo zucchero che ho indicato , proseguo la cottura finche non mi accorgo che è diventata trasparente :La marmellata è pronta.Senza aggiunta di acqua.Spero sia di vostro gradimento, se non sono stata chiara in qualche punto, a disposizione Maria11 Maggio 2007 alle 18:05 #169906Scusate, ho sbagliato ,ho aperto un nuovo topic Si può correggere???
11 Maggio 2007 alle 18:20 #169907il sistema di casa mia è un tantinello più semplice, ma il risultato è ottimo.
La proporzione tra frutta e zucchero è di due parti di frutta ed una di zucchero.
Si adoperano ovviamente limoni non trattati e ben lavati e asciugati, che vanno affettati sottilimente, privati dei semi e posti in una terrina con lo zucchero a macerare, coperti, per una dozzina di ore.
Poi si pone il tutto sul fuoco moderato, si porta ad ebollizione mescolando e si fa cuocere, badando che non si attacchi fino a che una goccia, lasciata cadere su un piattino e divisa in due non rimane separata senza ricomporsi.
A questo punto si invasa in barattoli sterilizzati e ancora caldi, si tappa e si capovolgono i vasi per una decina di minuti.
A me la marnmellata piace con i pezzi, ma altrimenti si puo passare al passaverdure a metà cottura.Talora uso lo zucchero gelificante, ma non è indispensabile.
11 Maggio 2007 alle 19:43 #169908Grazie Maria e Grazie Gavi le voglio provare tutte e due
adesso devo trovare 2 kg di limoni
lo zucchero che dite è tipo frut…c ?11 Maggio 2007 alle 22:53 #169909Ciao Maria,
chiedevo se poi pelavi a vivo i limoni, prima di tagliarli, per togliere la parte bianca amara, e poi cuocerli!
Io non ho mai fatto questa marmellata e a volte quella che mi regalano la trovo un po’ amara…se riesco ad avere dei limoni belli naturali ci provo anch’io stavolta, con la tua ricetta (zucchero in g. naturalmente!!!)
Grazie
ivana
12 Maggio 2007 alle 5:28 #169910Ivana, sì,si pelano a vivo col pelapatate e la buccia priva di albedo si fa bollire per 2-3 volte per togliere “Lu marosticu”, l’amaro, Buona giornata
13 Maggio 2007 alle 18:02 #169911di conserve non è che ne faccio molte ,nenche tante marmellate non è e non era uso nella mia famiglia farne molte , la nonna si
ma mia madre no,
unica eccezione le bottiglie di pomodoro, le melenzane sott’olio e la conserva di pomodoro (che sarebbe il concentrato di pomodoro)
ma sono tutte cosa che non faccio più da almeno vent’anni..
come dire dovrei fare mente locale
però ho un libro vecchissimo che era della nonna dove ci sono tantissime conserve ,
ragà c’è tutto e di più
non ci crederete
ma c’è da come conservare il sedano a come conservare gli spinaci
dagli asparagi alle viole …mi manca la zucca ..quel fascicolo non c’è purtroppo…
è un libro affidabilissimo ogni volta che ho provato a fare una conserva mi è sempre riuscita …
non avete che da chiedere
😉13 Maggio 2007 alle 18:04 #169912@alexanna wrote:
però ho un libro vecchissimo che era della nonna dove ci sono tantissime conserve ,
ragà c’è tutto e di più
non ci crederete
ma c’è da come conservare il sedano a come conservare gli spinaci
dagli asparagi alle viole …mi manca la zucca ..quel fascicolo non c’è purtroppo…
è un libro affidabilissimo ogni volta che ho provato a fare una conserva mi è sempre riuscita …
non avete che da chiedere
😉E a noi ??? Scusa signora qui ci vogliono la prove!!!
13 Maggio 2007 alle 18:23 #169913Eccovi un esempio
Confettura Amaricante al Limone
1 kl di limoni ben lavati ( beati loro allora non avevano i pesticidi oggi usare quelli non trattati)
1,500 kl di mele sbucciate ed affettate ( allora non c’era la pectina usavano le mele per addensare la marmellata)
1,200 zucchero
1 l di acqua
Brandy , facoltativo(o altro liquore secco a piacere)Tagliare i limoni a quarti nel senso della lunghezza , asportandone le estremità ed i semi, quindi affettarli molto sottilmente, raccogliendone anche il succo.
Per semplificare l’operazione unire tutti gli ingredienti assieme in una casseruola non di alluminio.
Porre sul fuoco ed iniziare lentamente l’ebollizione.
Quando bolle schiumare e mantenere mescolato. Continuare la cottura finchè l’acqua si sia evaporata e si sia ottenuta una confettura densa e gelatinosa. levarla dal fuoco ed aggiungervi, se si desidera aromatizzarla secondo il gusto personale, con un bicchiere di brandy o altro liquore.
Versare la confettura , ancora calda, nei vasi intiepiditi e ben puliti.
Chiuderli ermeticamente conservandoli in dispensa13 Maggio 2007 alle 18:37 #169914Mai fatto …però è interessante
I consigli prenderli con cautela una volta si pensava che l’alcool fosse un ricostituenteCopio pari pari tutto
Flip al Limone
100g di succo di limone
2 scorze di limone
200 g acqua
200 di zucchero
100g di marsala secco ( o altro vino simile tipo xeres , porto ecc)
2 uova freschissimeIn un recipiente di porcellana, oppure di vetro, unite la buccia dei limoni ( senza nulla di bianco interno)tagliuzzata finemente con lo zucchero; quindi versavi sopra l’acqua bollente.
Mescolare il tutto e lasciar raffreddare.
Quando l’acqua e zucchero sono freddi, aggiungere, uno alla volta , le due uova intere ben sbattute, mescolandole assieme.
Quindi unire il succo di limone precedentemente filtrato ed il marsala .
Mescolare e passare al colino.
Imbottigliare , chiudere ermeticamente e conservare in frigorifero.
Proprio per le sue proprietà toniche ed energetiche si potrà servire anche a colazione, e nelle cure ricostituenti
È ottimo bevuto caldo nei mesi invernali, scaldato a bagnomaria, e bevuto freddo durante il periodo estivo14 Maggio 2007 alle 11:37 #169915alexanna, e le melanzane sott’olio? Maria
14 Maggio 2007 alle 11:46 #169916Paola, lo zucchero gelidificante lo trovo alla Lidl o all’Esss. non è il Frut….c
14 Maggio 2007 alle 15:57 #169917@mariangela wrote:
Paola, lo zucchero gelidificante lo trovo alla Lidl o all’Esss. non è il Frut….c
mannaggia ho trovato i limoni e adesso devo andare a viterbo a cercare lo zucchero
grazie sorellina 😆14 Maggio 2007 alle 16:57 #169918@maria wrote:
alexanna, e le melanzane sott’olio? Maria
maria ci sono tre o 4 ricette domani te le copio
😀16 Maggio 2007 alle 13:48 #169919Scusami maria sto un po’ impicciata .. appena posso te l copio ora ti metto quella che facevano i miei fino a 30 anni fa …
Prima cosa le melanzane ( in italiano melanzana) dovevano essere quelle scure , strette e lunghe.
il periodo settembre non prima , perché devono essere abbastanza tenaci altrimenti , tra cottura ed il resto vengono molli.
Allora a settembre si compravano due cassette di melanzane
Si lavavano bene , si asciugavano e si pelavano completamente , cioè si privava sia del torsolo che della buccia.
Si tagliavano in orizzontale e di lungo a fette sottili un 4-5 ml facendole “A pacche” come si dice in dialetto che sarebbero “a Fette” come ho detto prima
Una volta tagliata , la melanzana veniva ricomposte attentamente e tagliata ancora, stavolta in verticale ogni 4-5 ml
In questo modo ne risultavano strisce quasi quadrate ( il quasi è per l’occhio nel taglio … mica facile a mano, oggi lo farei con l’affettatrice, allora si che sarebbero quasi perfette)
Comunque una volta fatto questo si mettevano sotto sale per una notte in una scolapasta per far cacciare l’amaro ( ragà io parlo delle melanzane di almeno 30 anni fa , oggi credo che un paio di ore bastino anche meno)
Si strizzavano, si sciacquavano e si buttavano per un solo bollo, poche alla volta, in una pentola grande dove c’era metà acqua e metà aceto.
Si scolavano con una schiumarola e si buttavano le altre
Intanto queste tornavano in una scolapasta .
Cotte tutte, si premevano con le mani , si aggiustavano bene e si metteva un peso sopra queste melanzane nella scolapasta
Poteva essere una grande pentola piena d’acqua, un coperchio con pezzi di marmo ecc ecc
Dopo 24 ore oramai erano ridotte a striscioline sottilissime.
Si bollivano i vasi di vetro ed i coperchi, dopo averli lavati , una volta freddati
Si incominciavano ad invasare , olio, melanzane, aglio a fettine, origano ( l’ aglio veniva tagliato e messo nell’ aceto prima di metterlo nei vasi ma cosa da poco lo si tagliava e lo si lasciava in immersione fino a che lo si metteva dentro il vaso ) e così via…. olio melanzane aglio ed origano , ogni strato si ripeteva , si premeva per farli stare bene giù e non far rimanere bolle d’aria all’interno
Si riempiva fino a sotto l’orlo dove si stringe il vaso di vetro un mezzo cm di olio sopra e si chiudeva con il coperchio ( in genere i coperchi si compravano nuovi)I vasi si foderavano esternamente con della carta e si riponevano in dispensa
Nei giorni seguenti , per circa una settimana poi la cosa si stabilizzava, si controllava l’olio , se scendeva il livello dell’olio:
si apriva il barattolo e si rimboccava l’olio mancante
Perché la cosa importante è che le melanzane fossero sempre sotto il livello dell’oliofine
ps ora che ricordo mio padre e mia madre mettevano anche il peperoncino rosso , 1 solo a fette per ogni barattolo.. anche lui prima veniva passato nell’ aceto
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