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Mariangela 17 anni, 5 mesi fa.
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Se non sbaglio, in un altro forum avevi spiegato come fare un cestino con lavanda da appendere con nastri, riesci a pubblicarlo di nuovo?
Graziela lavanda non era da appendere, ma per i cassetti.
Forse la puoi appendere alle grucce portaabiti.
La foto è striminzita assai, è quella dei tempi di C I .
se vuoi dopo ti scrivo le spiegazioni. Ora devo scappare
Mammamia non è striminzita…non la so ridurre! Aiuto
E’ questa grazie, ora cerco di capire come funziona.
Anatema a chi riduce la foto che finalmente si vede 😉
E’… da quel dì che cerco di capire come si realizzano questi sacchetti: aspetto anch’io la spiegazione!@gabriela wrote:
Anatema a chi riduce la foto che finalmente si vede 😉
E’… da quel dì che cerco di capire come si realizzano questi sacchetti: aspetto anch’io la spiegazione!ti dò la faccina dell’ ANATEMA altrimenti non funziona 😉
…………… ANATEMAAAAAAAAA
Ofelia….. ce lo spieghi vero?!?!?!?!? 😉 😉 😉
@alexanna wrote:
ti dò la faccina dell’ ANATEMA altrimenti non funziona 😉
…………… ANATEMAAAAAAAAASe non ci fossi tu… 😉
Certo che poi Ofelia ce lo spiega! 😉
Mi ricordo che aveva descritto perfettamente la tecnica ma vi pare che io possa avere conservato ordinatamente la spiegazione che mi ero stampata????
Molto interessante, attendo anch’io le spiegazioni.
grazie Ofelia.
Tra uno scatolone e l’altro tento di spiegare. Mi fa piacere sentire da Gabriela che un tempo la spiegazione era chiara…ma io mica l’ho salvata!
Occorrono delle spighe di lavanda appena colte, in modo che lo stelo, abbastanza lungo, sia ancora flessibile.
Si prende un nastro e si annoda alla base delle infiorescenze riunite a mazzetti, lasciando i due capi di lunghezza diversa in quanto uno dovrà “tessere” il cestino e poi annodarsi a fiocco, mentre l’altro andrà direttamente all’altezza del fiocco stesso.
Dopo aver legato come ho detto il mazzolino, si prendono i gambi e si portano verso l’alto formando una specie di gabbietta o palloncino intorno ai fiori. Si porta verso l’alto anche il capo più corto del nastro facendolo passare all’interno della gabbietta.
Si fermano in su i gambi con uno spaghetto provvisorio un po’ più in alto dei fiori, lasciando ancora un tratto di gambo libero, e poi si comincia a passare il capo lungo del nastro con la tecnica del canestro dentro e fuori dagli steli, salendo verso l’alto.
Quando si arriva alla fine della gabbietta si fa qualche giro con i due capi e poi si annoda a fiocchetto o come si preferisce, anche infilando le due estremità all’interno.Nei cassetti non lasciano passare fuori i fiorellini neppure dopo anni!
Ora, dato che non ho più piante di lavanda a disposizione come un tempo, mando mio marito a “rubare” qualche spiga nei giardini qui accanto e, se ci riesco vi faccio anche un “passo passo”, ma non sono sicura di farcela tra uno scatolone e l’altro.
dimenticavo: l’immagine l’ho ottenuta a suo tempo passando l’ oggetto allo scanner…direi che qui è a grandezza naturale
Grazie Gavi!
Appena vedrò fiorire la lavanda nel giardino della mia amica incomincerò a… farle un filo spietato 😉Grazie Offy. Da mè la lavanda comincia a fiorire, ma con tutta quest’acqua rischia di marcire.
Sorellina preparane alcune anche per meeeee ,và
la mamma ha tanta lavanda 😆 se la tua non basta…. 😆Grazie Ofelia…. voglio proprio provare!!!!
io e Chiara, proprio con le indicazioni di Ofelia, abbiamo preparato lo scorso agosto parecchi di questi fusi.
Chiara diceva “non ce la farò mai” e “tu sei più brava di me” ma non ha mollato, e alla fine ero io la pasticciona ( einfatti, son furba! ho fotografato i suoi fusi e non i miei) ! è una attività che tempra il carattere, non scoraggiarsi, non mollare e poi diventa facile! 😆 😆vi metto le foto, non credo che Chiara se ne abbia a male 😉
sceglietevi un posto comodo
questo è l’occorrente, siccome li preparerete in estate vi serve la crema da sole non dimenticatela!
la lavanda è quella fornita da mio cespuglietto che l’anno scorso era piccino e dava spighe di dimensione un pò irregolare, ma in ogni caso sono andate bene L’ideale sarebbe avere delle belle spighe grandi e di dimensione regolare.
ecco Chiara assorta e anche un pò sconfortata all’inizio del lavoro
zoom sulla situazione
dopo qualche “fuso”, scioltissima e di una precisione… ho dovuto nascondere i miei tutti “sprecisi” come li definirebe nonna Linda
giudicate voi…
Ah un avanzo del raso ci è servito per una riparazione di fortuna della mia auto ante 1990, che si stava perdendo la marmitta 😉
Andrea ha poi borbottato che non era proprio la soluzione ideale e che non c’era niente di rotto bastava che riagganciassi la marmitta, evitando i fiocchettini, ma non è carina così?
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