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stamattina vi autorizzo a linciarmi,picchiarmi,e torturarmi!!!!!!!!!
perchè???????
fà caldo!
e io che faccio?,,,,,”squaglio” la “‘nzogna”
la sugna ,lo strutto al nord………..raccontino……l’altro ieri sera,arriva sal,mio marito e mi dice……..amooooore!!!!
ecco fatto dico io,altro lavoro!!
guarda che t’aggio purtato!!!!!!!!e io ……se se,fatica marì!!!!!!1
ma mai e poi mai avrei immagginato …….una volta aperta la borsa termica,di trovare e vedere ciò che i miei occhi hanno visto…..il grasso del maiale,bello,rosa e pronto per essere lavorato e trasformato per l’inverno,in sugna.
i miei adorati casatielli e ragù!!!!!!
preparati con la sugna naturale!!!la mamma di un amico di mio marito,napoletanissima,ha macellato il maiale,e sapendo che io stavo aspettando,mi ha mandato il grasso e le cotenne.
ora con tanta pazienza mi sono messa al lavoro ed ecco il risultato.
guardate un pò……..
ora se volete procedete al linciamento,annamaria a te il primo posto! 😀
in questa foto ho ridotto il grasso a tocchetti.
lavato varie volte,e messo in pentola con un pò di sale e foglie di alloro,acceso il fuoco e fatto cuocere per circa 2 ore.
il grasso deve sciogliersi lentamente e diventare liquido.
con i pezzetti rimasti,con l’ausilio dello schiacciapatate,presseremo i pezzetti rimasti e li trasformeremo in ciccioli.
questa è la sugna ancora allo stato liquido con foglie di alloro fresche.
l’alloro conferisce sapore e aroma e in più ha un potere di disinfettare,ma non di eliminare eventualmente microbi o batteri,ci tengo a precisare
i ciccioli pressati e conditi con sale e pepe,ottimi per sughi,pizzette con la ricotta ,oppure gustati così…..nature
e questa è la sugna fredda e pronta per essere riposta al fresco per l’inverno…………..ora curiosone se avete domande………..
😯 😯 😯 😯 😯 Marò….. che meraviglia!!!! Se qualcuno osa linciarti ti proteggo io!!!! Stai pure tranquilla!!
Certo che se volevi stupirci con effetti speciali…. Ci sei riuscita!!!! Grazie Marì… sei bravissima…
Ah… altra cosa… noto che abbiamo un altro “Sal” in circolazione!!! Come dire… un nome di origine Celtica… 😆 😆 😆 😆 😆
premetto cucchiarè …. ti lincio solo se mi chiedi di farlo …. ora 😆 😆 😆 😆 😆
io la faccio in inverno verso gennaio e me ne faccio scorta per l’intero anno a seguire..
a differenza tua non metto l’alloro per non aromatizzare la sugna, aggiungo un pò di sale fino per la conservazione e di questi tempi passo i barattoli in frigoriferouna domanda tu ce lo metti il cucchiaio di acqua per avviare lo scioglimento del grasso e contemporaneamente non far bruciare i pezzettini di lardo a contatto con la padella?
io si …. ne metto uno o due dipende dalla quantità di lardo che devo sciogliere
per i “cigoli” quelli sono la passione di mio marito
gli ricordano l’infanzia quando a napoli si vendevano a fette e e la mamma glieli metteva nel panino per la merenda scolastica…
non inorridite erano altri tempi ed altri stomaci 😆 😆 😆 😆OK!
il mio salvatore a volte lo chiamo sal,per abbreviare,sennò milo,poi mi regoleròa volte cerco di tenerlo fuori………..stà semp’mmiezo!!!pare prutusino ogni mmenesta!!!!!! 😆
grazie susanna
buongiorno bella piccerella,
ma quale inorridire!!!
anzi mò vi racconto la storiella perchè ci stà sempre una storia ai miei piatti…………..tanti anni fà,sin da che ho memoria quindi era preistorica………
a napoli c’era l’usanza per alcuni venditori,circolare con le carrozzine in disuso dei bambini,apparecchiate per la vendita di prodotti.
a napoli nella storia e nelle canzoni abbiamo “FURTUNATO”il famosoo Fortunato del testo della canzone di pino daniele……….furtunate tena a robba bella,’nzogna,nzò!!!in effetti cita quest’uomo perchè la sua vendita era quella dei taralli sugna e pepe,che tramonteranno mai,famosi a napoli.
in più c’era,ora non lo sò se ci sia più,PASQUALINO SETTE BELLIZZI,che vendeva sfilatini caldi con ricotta fresca di cestino e ciccioli di sugna,il tutto sempre e rigorosamente………..mieza ‘a via!
oppure per palati un pò più scìsci salame e ricotta sempre fresca di cestino o fruscella………
per strada insomma.
per un attimo accontoniamo il discorso igiene,ve ne prego,
questa è storia,e sono cose rimaste scritte col passare degli anni.
le tradizioni napoletane.e per finire,nun c’azzecca ma lo scrivo uguale,c’era l’uomo che non si è mai saputo come si chiamava che passando per le strade dava questa voce………….VAAAAAAAAAAAAAIRICHINAAAAAAAAAAAAA
che starebbe per la nostra candeggina o niveina o acqua forte,venduta sfusa…….
un saluto,maria
ricordi troppo belli,dei quali non mi dimenticherò mai.
dimenticavo………..
annamaria,non metto acqua,cè già la sua di lavato,parti con la fiamma molto bassa,fai sudare un pochino e via,altrimenti acqua e olio sai che succede,schizza dappertuttooooooooo!!e dopo a pulire………..
ciao,maria 😀😆 😆 😆 Me fai morì (detto alla romana)…. perchè cominci sempre da “Adamo ed Eva”… Bellissime le tue storie… non smettere mai di raccontarcele!!! 😆 😆 😆
Ok… vabbè… ma st’acqua… ce la metto o no!?!?!?
P.S.
Niveina…. sostantivo femminile tipicamente spezzino (credo… io almeno l’ho sentito solo lì) che sta appunto ad indicare la candeggina… o “varichina” che dir si voglia… 😉 😉 😉
@cucchiarella68 wrote:
buongiorno bella piccerella,
ma quale inorridire!!!
anzi mò vi racconto la storiella perchè ci stà sempre una storia ai miei piatti…………..tanti anni fà,sin da che ho memoria quindi era preistorica………
a napoli c’era l’usanza per alcuni venditori,circolare con le carrozzine in disuso dei bambini,apparecchiate per la vendita di prodotti.
a napoli nella storia e nelle canzoni abbiamo “FURTUNATO”il famosoo Fortunato del testo della canzone di pino daniele……….furtunate tena a robba bella,’nzogna,nzò!!!in effetti cita quest’uomo perchè la sua vendita era quella dei taralli sugna e pepe,che tramonteranno mai,famosi a napoli.
in più c’era,ora non lo sò se ci sia più,PASQUALINO SETTE BELLIZZI,che vendeva sfilatini caldi con ricotta fresca di cestino e ciccioli di sugna,il tutto sempre e rigorosamente………..mieza ‘a via!
oppure per palati un pò più scìsci salame e ricotta sempre fresca di cestino o fruscella………
per strada insomma.
per un attimo accontoniamo il discorso igiene,ve ne prego,
questa è storia,e sono cose rimaste scritte col passare degli anni.
le tradizioni napoletane.e per finire,nun c’azzecca ma lo scrivo uguale,c’era l’uomo che non si è mai saputo come si chiamava che passando per le strade dava questa voce………….VAAAAAAAAAAAAAIRICHINAAAAAAAAAAAAA
che starebbe per la nostra candeggina o niveina o acqua forte,venduta sfusa…….
un saluto,maria
ricordi troppo belli,dei quali non mi dimenticherò mai.
è passata una vita da allora ….. ma li ricordo anch’io con affetto ..
sai una cosa quando arrivai qui dove abito ora ben trenta anni fa …
la cosa che più mi infastidiva era il …. silenzio che c’è qui per le stradenon una macchina stombazzante , niente traffico e soprattutto non un ambulante vociante
uè … mi sentivo sola 😆 😆 😆
@susanna wrote:
😆 😆 😆 Me fai morì (detto alla romana)…. perchè cominci sempre da “Adamo ed Eva”… Bellissime le tue storie… non smettere mai di raccontarcele!!! 😆 😆 😆
Ok… vabbè… ma st’acqua… ce la metto o no!?!?!?
P.S.
Niveina…. sostantivo femminile tipicamente spezzino (credo… io almeno l’ho sentito solo lì) che sta appunto ad indicare la candeggina… o “varichina” che dir si voglia… 😉 😉 😉
susanna cara,
l’acqua no,come dicevo durante i vari lavaggi,il grasso è già bagnato di suo,quindi se puoi evita,come dicevo ad annamaria “dopo”è tutta una fatica risparmiata.la niveina pure io l’ho sentita a spezia e la prima volta pensavo fosse la nivea crema per mani e corpo,però formato mignon 😀
@cucchiarella68 wrote:
dimenticavo………..
annamaria,non metto acqua,cè già la sua di lavato,parti con la fiamma molto bassa,fai sudare un pochino e via,altrimenti acqua e olio sai che succede,schizza dappertuttooooooooo!!e dopo a pulire………..
ciao,maria 😀ah ecco lo metti bagnato allora ok …..
susi dipende
come ha detto bene maria il grasso deve sudare se vuoi una buona sugna che non odori poi di bruciato…ma se non c’è un poco di acqua solo per avviare lo scioglimento rischi di bruciare i pezzi sottostanti
specifico che io ne faccio tantissima sugna tutta insieme , almeno una decina di barattoli coem quelli di maria
il lardo è tanto e lo metto a sciogliere in una pentola dai bordi alti , se non metto l’acqua non ce a fa a partire lo scioglimento senza bruciare il fondoma io parlo di pochissima acqua
per due kl di lardo un cucchiaio scarso
il lardo lo lavo e poi lo asciugo e poi lo taglio a pezzettini poi lo metto in pentola poi verso su il cucchiaio di acquano cucchiarè non schizza perchè l’acqua mentre incomincia a sciogliersi la sugna ha tutto il tempo di evaporare
certo se è tanta ovvio che schizza
Mi interessa moltissimo questa procedura…. penso che anche io avrò il mio lardo per l’inverno…. Ma visto che deve essere conservato in frigorifero dovrò accontentarmi di un paio di barattoli… non di più….
no non deve essre conservato in frigo soprattutto se ci aggiungi un pizzico di sale ovvio per due kl io ce ne metto un cucchiaino raso
poi come la maria io chiudo i barattoli quando sono ancora caldi quindi si fa il sottovuoto e non c’è problema
ma il barattolo aperto di questi tempi lo tengo in frigoriferoche meraviglia……qui lo chiamano grasso vergine……..e chi ammazza il maiale non sempre lo conserva perchè magari non lo usa…….fortuna che io mi sono prenotata con piu’ persone che crescono i maiali per loro e me lo regalano…….che bellezza….comunque mari’…a me del caldo non me ne importa niente……con i cicoli impasterei all’istante…nu bellu casatiello….
Annamaria [smilie=011.gif]o mammaaaaaaaaa………….
se il pc non andava in botta vi mettevo la foto e i passaggi comprese le colombe,di quest’anno,bhè provvederò provvederò…..
@alexanna wrote:
no non deve essre conservato in frigo soprattutto se ci aggiungi un pizzico di sale ovvio per due kl io ce ne metto un cucchiaino raso
poi come la maria io chiudo i barattoli quando sono ancora caldi quindi si fa il sottovuoto e non c’è problema
ma il barattolo aperto di questi tempi lo tengo in frigoriferoQuesta è un’ottima notizia!!! Se non va messo in frigo mi posso “allargare”… Grazie!!! 😉 😉 😉
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