La Mantovana di Prato, Atto II

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Questo argomento contiene 4 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da  paoletta 17 anni fa.

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  • #151864

    paoletta
    Membro

    La mia prima versione di questo fantastico dolce che mi ha preso il cuore, e che spero di riuscire a riprodurre come l’originale, la provai tempo fa’ con la ricetta che mi passò una mia cara amica, Toscana doc 🙂
    Alexanna, la conosce già, se volete potete vederla
    QUI.
    Ma dal momento che non mi accontento mai, e che qualcuno mi aveva detto, dopo averla fatta, che se pur molto buona, era diversa da quella di Prato del Mattei, ci ho riprovato.
    Linda di gennaino, dopo aver comprato l’originale, ha detto che secondo lei quella che si avvicinava di più era quella fatta con la ricetta del mitico Artusi, e che secondo lei nell’impasto c’è buccia d’arancia, non limone come da ricetta, e anche succo.
    Dopo i consigli della mia amica potevo non riprovarci? Mi ci sono fiondata 😀
    Eccola

    Ne ho assaggiata una fetta ieri sera, ed oltre al fatto che bella gialla all’interno, merito dei tuorli, il sapore è fantastico, molto più saporita della mia. Appena possibile aggiungo una foto della fetta, così da poter vedere anche la consistenza.
    Credo d’aver trovato la versione che mi soddisfa davvero, almeno fino alla prossima volta 😉

    Questa la ricetta dell’Artusi, accanto in rosso le modifiche suggerite da Linda.

    Mantovana dell’Artusi

    * Farina, grammi 170. (200 gr ma ne sarebbero bastati 190 gr.)
    * Zucchero, grammi 170.
    * Burro, grammi 150.
    * Mandorle dolci e pinoli, grammi 50. (a piacere)
    * Uova intere, n. l.
    * Rossi d’uovo, n. 4.
    * Odore di scorza di limone. (scorza di arancia e succo circa 80 ml)

    Si lavorano prima per bene col mestolo, entro una catinella, le uova collo zucchero; poi vi si versa a poco per volta la farina, lavorandola ancora, e per ultimo il burro liquefatto a bagno-maria. Si mette il composto in una teglia di rame unta col burro e spolverizzata di zucchero a velo e farina o di pangrattato e si rifiorisce al disopra con le mandorle e i pinoli. I pinoli tagliateli in due pel traverso e le mandorle, dopo averle sbucciate coll’acqua calda e spaccate per il lungo, tagliatele di traverso, facendone d’ogni metà quattro o cinque pezzetti. Badate che questa torta non riesca più grossa di un dito e mezzo o due al più onde abbia modo di rasciugarsi bene nel forno, che va tenuto a moderato calore.

    Spolverizzatela di zucchero a velo e servitela diaccia, che sarà molto aggradita.

    #191492
    gabriela
    gabriela
    Partecipante

    Quanto mi ispira!!! Che sia merito della spledida foto? 😉

    #191493

    alexanna
    Membro

    è da fare anche questa versione 😀

    #191494
    paula
    paula
    Partecipante

    che buona 😆 la voglio provare sembra facile anche per me 😳
    grazie Paoletta 😆 😆 😆

    #191495

    😯 😯 😯 Mamma mia… sono estasiata!!!! Che bella torta e che meravigliosa immagine!!!! I miei complimenti!! Grazie davvero!!! 😀 😀 😀

    #191496

    paoletta
    Membro

    @gabriela wrote:

    Quanto mi ispira!!! Che sia merito della spledida foto? 😉


    Gabriela
    , non so (anche se inutile negare l’occhio vuole la sua parte) però è una squisitezza, davvero 🙂

    Ale, ma tu quale avevi fatto, questa dell’Artusi?

    Susanna, grazie 😀

    Paula, l’unica cosa “difficile” ma per me, è stato aggiungere il burro cercando di non smontare il composto. Per il resto è facilissima da fare.

    Eccola tagliata

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