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Ah, cosa mi fate ricordare, l’uovo all’ostrica e l’ovetto sbattuto con zucchero e, volendo esagerare, un pizzico di cacao erano riservati ai convalescenti e a chi “era un po’ giù” oppure a chi doveva studiare tanto. Certo, le uova erano quelle del contadino nel cortile di casa che le raccoglieva tutte le mattine e ce le portava. Io ho la fortuna di avere un allevamento vicino a casa e vado a prendere le uova freschissime, mi fido ancora a mangiarle crude, però hanno un altro sapore rispetto a quello della mia infanzia.
La mamma ci dava a merenda anche la cagliata, condita con un po’ di zucchero, o pane e salame. Quando andavamo in gita o in campagna a fare fieno con i contadini (una goduria stare sul carretto pieno di fieno!) ci dava pane e cotoletta o pane e polpettone o pane e bologna e un thermos di acqua di fonte. I dolci veri e propri come il ciambellone o la crostata o la torta di mele erano riservate alla domenica. Quando andavamo in campagna ci capitava anche di far merenda con le more dei gelsi, bianche o nere, belle succose e tanto buone.
Certo che noi che stavamo in campagna siamo stati fortunati, io e mio fratello abbiamo vissuto un’infanzia splendida, in mezzo agli animali e alla natura, senza giochi elettronici o giocattoli raffinati ma con quelli che la nostra fantasia ci faceva realizzare.
E pane e frittata dove lo lasciamo?? Che buoni i panini con la frittata!!! 😆 😆 😆@susanna wrote:
E pane e frittata dove lo lasciamo?? Che buoni i panini con la frittata!!! 😆 😆 😆ottima idea…domani a pranzo dopo la piscina me ne sparo uno formato gigante…… [smilie=007.gif]
Madoooooooooooo da quanto tempo, bè meglio tardi che mai
RIECCOMI! [smilie=copia di emot-cheering.gif]Pasta alle acciughe
INGREDIENTI:
5 acciughe sott’olio
1/2 spicchi d’aglio
mezzo peperoncino fresco
olio d’oliva
pan grattato.Mettere a bollire la pentola per la pasta nel frattempo pulire gli spicchi d’aglio e tritarli finemente mettendoli in un’ampia padella con abbondante olio e pochissimo sale, aggiungere il peperoncino e le acciughe e con una forchetta schiacciatele finchè non si saranno sciolte o quasi, aggiungete 2 cucchiai d’acqua di cottura della pasta e spegnete.
In un’altra padella questa volta più piccola mettete il pan grattato ad abbrustolire con una piccola acciuga. Quando la pasta sarà cotta scolatela ben bene e buttatela in padella, precedentemente riaccesa, amalgamate il tutto e………. Buon appetito!Melanzane
INGREDIENTI:
1 kg di Melanzane
2 spicchi d’aglio
1 ciuffo di prezzemolo
olio
sale e pepeTagliate le melanzane a dadini, disponetele in uno scolapasta,
salatele e lasciatele riposare almeno 2 ore.
Mettete un po’ d’olio in un tegame con l’aglio, unite le melanzane (lavate e asciugate) e fate cuocere lentamente mescolando di tanto in tanto, salate e spolverizzate di pepe.
Verso fine cottura unite un battuto di prezzemoloQuesta con le melanzane me la tengo per l’estate!
Ciao a tutti, sono nuova e sono arrivata qui per caso. Ma questo forum è bellissimo e non potevo non dire anche la mia, se permettete. Da bambina ero spesso in campagna e per merenda ricordo che mangiavo spesso, oltre a molte delle cose già citate, anche pane e frutta (anguria, pesche, albicocche, fichi…), pane e pomodori con olio e sale, pomodoro e formaggio, pane e lardo, pane e zucchero. A pranzo o la sera invece, spesso polenta e latte o riso e latte, che però non mi piacevano per niente, brodo di carne e/o gallina con tanto formaggio grattugiato e pane, pancotto, polenta bianca, rane, funghi chiodini o prataioli raccolti dietro casa, che venivano anche messi sott’olio, polpette di zucca, pannocchie cotte sulla brace del camino e tanto altro ancora che ormai non ricordo più.
Le mie ricette povere sono quasi tutte già state postate, però a proposito di riciclo, per non buttare via niente, quando faccio le cotolette o altro impanato, se avanza dell’uovo usato per l’impanatura vi aggiungo tanto formaggio grattugiato, un pò di latte e pangrattato poco per volta fino a formare un composto morbido ma consistente col quale faccio delle polpette schiacciate che faccio poi friggere insieme al resto. Mia figlia preferisce quasi queste alla cotoletta o qualunque altra cosa abbia fatto friggere. Ciao e grazie per avermi riportato alla mia infanzia….. [smilie=smilie_face_12.gif]Laura [smilie=smilie_face_23.gif]
Pulce52, la tua polenta bianca era di di farina di mais o di frumento? Mia mamma spesso si ricordava di una cosa che nel pavese si chiamava la “pulta bianca”, non sono mai riuscita a capire che cosa fosse, forse una polentina molto morbida fatta però con la farina bianca. Chi ha notizie potrebbe parlarne per favore?
Francesca
@pulce52 wrote:
(…) Ciao e grazie per avermi riportato alla mia infanzia….. [smilie=smilie_face_12.gif]
Laura [smilie=smilie_face_23.gif]
Ciao Laura benenuta… se vuoi raccontaci qualcosa di te in questo spazio: mi-presento-f1.html 😉 😉 😉
Pulce, ma lo sai che anche mio marito aveva una mamma che gli faceva queste polpette con i resti della panatura e gli piacevano da morire.
Visto che ci sono ti do qui il benvenuto, ma, come dice Susanna, puoi anche presentarti “ufficialmente” 😉 e poi se la mattina ti va un caffè o due chiacchiere ci siamo sempre.@gaviota argentea wrote:
…una mamma che gli faceva queste polpette con i resti della panatura…
Il tortellino! Una volta cotto poteva essere indifferentemente salato o zuccherato secondo i gusti della persona più giovane di età presente a tavola che lo riceveva di diritto. Le rarissime volte in cui preparo le cotolette non manca mai però, tra adulti. lo si divide equamente 😆
Che bontà l’impanatura fritta! Io la facevo sempre a mio figlio, ne era ghiotto. La prossima volta che faccio le cotolette me ne ricorderò, grazie di avermela rammentata.
Francesca, da noi la pulta bianca era fatta con il semolino.
“Pulce52, la tua polenta bianca era di di farina di mais o di frumento? Mia mamma spesso si ricordava di una cosa che nel pavese si chiamava la “pulta bianca”, non sono mai riuscita a capire che cosa fosse, forse una polentina molto morbida fatta però con la farina bianca. Chi ha notizie potrebbe parlarne per favore?
Francesca”
Mi spiace Francesca ma non te lo so dire, io ero una bimba e quindi non la preparavo io. Credo comunque fosse di mais dato che lì (provincia di Crema) di mais ce n’è in abbondanza. La pulta bianca non l’ho mai sentita. 😯
Susanna, appena ho un pò più di tempo mi presenterò sicuramente, grazie. 😀
Gaviota, grazie anche a te. Per il caffè e le chiacchiere dipende dal turno di lavoro, se sono libera qualche mattina e ne ho il tempo, lo prenderò volentieri. 😉
Gabriela, il tortellino? Zuccherato? Scusami, ma parliamo della stessa cosa? 💡
Dida, prego, lo stesso avete fatto voi con me. 😉
@pulce52 wrote:
Gabriela, il tortellino? Zuccherato? Scusami, ma parliamo della stessa cosa? 💡
Penso proprio di sì, comunque descrivo quello che a casa nostra veniva definito “tortellino”.
Appena terminato di preparare le cotolette si prendeva l’avanzo di uovo sbattuto, si aggiungeva la quantità di pangrattato che riusciva ad assorbire; un’impastatina e una messa in forma con la forchetta ed era pronto da cuocere nel burro spumeggiante in cui si erano cotte le cotolette.
Una volta nel piatto poteva essere salato leggermente oppure zuccherato.
Si ma nell’uovo per l’impanatura è stato messo il sale, e dentro ci sono state passate le fette di carne, verdura o addirittura pesce, come fai poi a mangiarlo zuccherato? 😯
Laura [smilie=smilie_face_23.gif]
@pulce52 wrote:
Si ma nell’uovo per l’impanatura è stato messo il sale, e dentro ci sono state passate le fette di carne, verdura o addirittura pesce, come fai poi a mangiarlo zuccherato? 😯
Laura [smilie=smilie_face_23.gif]
Attualmente non lo mangio perché la mia dieta perenne non ammette panature e fritture (ma questa è tutta un’altra storia) 🙁
De resto che posso dirti? Quando ero piccola non si stava a discutere e si mangiava tutto ciò che mamme e nonne mettevano nel piatto; se poi ti veniva offerto qualcosa come “privilegio” in quanto piccola di casa, non stavi certo a pensare che nell’uovo era passata la carne (solo carne, mai verdura o pesce).
In quanto al sale in famiglia ne usiamo pochissimo da sempre dunque nell’uovo della panatura non ne entrava più del pizzico che viene normalmente richiesto anche nella maggior parte dei dolci.
Non sono in grado di descriverti il gusto ma, se vuoi, la prossima volta che prepari le tue polpette puoi provare a zuccherarne un bocconcino.P.S.: forse avrei dovuto premettere che sono, almeno in parte, di origine austro-ungarica, dunque abituata da sempre ad apprezzare gli accostamente dolce/salato. Mi spiego meglio: nella mia tradizione alimentare ci sono i formaggi abbinati alle marmellate e ai mieli da ben prima che la faccenda diventasse una moda; così come le marmellate acidule servite con le carni. Per non dimenticare le insalate di verdura e frutta o gli arrosti serviti con le composte di mele e /o di prugne.
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