Home › Forum › La Cucina dell’Universo › Ricette Senza Veli › Infusi, decotti e tisane, questi sconosciuti.
Questo argomento contiene 5 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da Dida 15 anni, 8 mesi fa.
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22 Marzo 2009 alle 10:58 #154715
Mi hanno regalato una bellissima “Enciclopedia del mangiar sano, ricette e segreti di abbazie e monasteri” e tra i vari libri ce n’è uno sulle tisane, molto interessante ora che arriva la primavera e si possono raccogliere o comperare tanti fiori ed erbe da far seccare per l’inverno prossimo. Vi ragguaglio su alcune cose.
Infuso, decotto e tisana stanno ad indicare un bicchiere di acqua bollente in cui sono state aggiunte delle erbe o delle spezie che possono aiutare a curare. La differenza tra loro è dovuta solo al modo di preparazione:
Infuso: si estraggono dalla pianta o dalle spezie prescelta i principi attivi e curativi. Si prepara mettendo l’erba o la spezia scelta in un recipiente, ci si versa sopra acqua bollente e si lascia in infusione per almeno 15 minuti, Si filtra poi il liquido e si consuma caldo o tiepido o freddo.
Decotto: si mette la spezia o l’erba prescelta (di solito radice, seme o corteccia) in un pentolino, si unisce l’acqua e si fa bollire per un tempo variabile indicato in ogni ricetta. Si lascia poi intiepidire la preparazione, si filtra e si consuma,
Tisana: le erbe, tagliate sottilmente, si mettono a macerare in acqua bollente e si lasciano per pochi minuti, quindi si filtra e si consuma. In una tisana i componenti devono essere tra loro omogenei e quindi non si mischiano mai i componenti morbidi (erbe, fiori) con quelli duri (noccioli, semi, legni).
Ecco le prime tisane che vi suggerisco, sempre presa dal libro in questione.
Tisana antistress (per 6 tazze)
Sommità di biancospino gr. 40
Fiori di lavanda gr. 20
Foglie di verbena odorosa gr. 20
Fiori di arancio amaro gr. 20
Mescolare tra di loro gli ingredienti, metterli in un recipiente adatto e versarvi sopra 6 tazze di acqua bollente, coprendo subito il recipiente. Lasciare in infusione 15 minuti, filtrare e consumare, dolcificando a piacere con miele.Tisana dell’Abbazia di Novacella
Foglie di menta dolce gr. 20
Fiori di camomilla gr. 20
Foglie di melissa gr. 15
Foglie di salvia gr. 15
Fiori di calendula gr. 10
Fiori e foglie di malva gr. 10
Fiori di fiordaliso gr. 10
Mescolare tra di loro i fiori e le foglie, quindi metterli in una brocca, coprirli con 6 tazze di acua bollente e lasciare riposare per un quarto d’ora, coperto. Filtrare e consumare calda per un effetto rilassante, fredda per una bevanda dissetante e rinfrescante.22 Marzo 2009 alle 15:52 #228866grazie dida,
interessante la tua espressione”un recipiente adatto” infatti confermami questa notizia
le erbe non vanno mai messe in un recipiente di acciaio perchè perdono le loro proprietà e quindi non sono più efficaci
perciò riscaldare prima l’acqua a parte e poi versare sulle erbe nella tisaniera di porcellana,attenzione anche al cucchiaino:plastica o legno22 Marzo 2009 alle 17:55 #228867Grazie Dida, io adoro le tisane [smilie=011.gif]
23 Marzo 2009 alle 7:48 #228868Sì Maria, bisognerebbe usare un recipiente di ceramica, di terracotta o di vetro e usare un cucchiaino di legno.
23 Marzo 2009 alle 9:52 #228869Tisana rilassante
sommità di fiori di maggiorana gr. 20
fiori e brattee di tiglio gr. 20
capolini di camomilla matricaria gr. 20
foglie di salvia gr. 20
foglie di verbena odorosa gr. 20
Fare bollire 6 tazze di acqua poi versarvi la miscela di erbe e fiori, coprire e lasciare in infusione per circa 15 minuti. Filtrare e consumare.Si acquistano i fiori e le foglie in erboristeria e si aggiungono le foglie fresche di salvia che darà un profumo particolare alla tisana.
E’ ideale per chi soffre di mal di testa ed emicranee da stress. Se ne consumano due tazze al giorno, bevute a piccoli sorsi.
23 Marzo 2009 alle 13:33 #228870Dida, mille grazie!
Molto interessanti queste tue tisane proposte, e poi, considerato che ne ho estremo bisogno di entrambe mi sa che ne preparerò un paio di damigiane. [smilie=013.gif]
24 Marzo 2009 alle 12:55 #228871@dida wrote:
Sì Maria, bisognerebbe usare un recipiente di ceramica, di terracotta o di vetro e usare un cucchiaino di legno.
credo che sia per via della conduzione del calore, non perchè l’acciaio in sè “possa indurre” una qualche trasformazione nelle erbe o altre parti della pianta utilizzate.
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