il tonno sott’olio…….in casa

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Questo argomento contiene 18 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da  cucchiarella68 17 anni, 9 mesi fa.

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  • #150730

    Questa è una storia vera…..

    spero di non essere inopportuna e invadente.

    stamattina mi è scattata la molla,ovvero un ricordo vivissimo in me,di quando ero piccola e a casa mia succedeva questo…….

    Tonno sott’Olio di Antonio Trapanese (‘O Tunn sott’Uoglie)
    ricetta di cucchiarella68.

    E’ da che ho memoria che il tonno sott’olio a casa mia è sempre stato un piatto che regolarmente veniva fatto ogni anno d’estate, per poi essere consumato d’inverno.

    E anche qui, c’è una storia come ho già detto, mio padre è stato uno dei pescatori più famosi a Napoli, le barche del nonno e di mio padre, erano ormeggiate, a Mergellina, vicino alla Cappella di Sant Antonio, una piccolissima cappella, messa tutta a nuovo dai pescatori del posto, dove ognuno di loro sia la mattino, che alla sera di ritorno dalla pesca, usavano salutare e pregare.

    e ogni anno da che ho memoria, davanti a questa cappella viene celebrata la messa il 13 giugno, giorno che si festeggia Sant’Antonio, durante la messa, i pescatori preparano un tavolo dove vengono poste delle pagnotte di pane.

    il prete durante la celebrazione, benedice questi pani, che dopo la messa vengono distribuiti alle famiglie dei pescatori, sembrerà strano a dirlo, ma credetemi, quel pane di ogni anno che arrivava a casa mia aveva un sapore veramente buono, e da quando mio papà non c’è più, molte ma molte cose, non le abbiamo più mangiate.

    ma il ricordo è sempre vivo ed è questo che voglio ricordare, solo il bello.

    Comunque chi rompeva sempre in casa era mia mamma, e in questo caso tutti i torti non aveva, perché l’odore forte del tonno, durante il periodo dell’asciugatura al sole, era davvero insopportabile.

    immaginate d’estate a Napoli cù nu sole, che spacca e pprete! maròòòòò, in un condominio sempre affollato di gente, insomma la mamma dava di matto, ma poi però quando si mangiava questa prelibatezza era festa grande e tutti i musi sparivano.

    La preparazione è un po’ complessa, ma se potete e volete provare almeno una sola volta nella vita, fatelo e capirete perché, il tonno fatto in casa è speciale.

    Ingredienti

    tonno freschissimo a tranci

    sale

    olio d’oliva

    vasi di vetro con tappi a chiusura ermetica

    Preparazione
    Acquistate del tonno freschissimo, e fatelo a fette doppie (tranci), e mettetelo in acqua e sale per tre ore circa, in modo che il sangue scarica nell’acqua.

    Trascorso questo tempo, preparate una pentola molto grande e colma d’acqua, sulla quale poggerete la griglia del forno, su di essa, nel momento in cui l’acqua inizierà a bollire, adagerete le fette di tonno, e le farete cuocere, da ambo i lati per circa tre ore complessive, in effetti questa è la cottura al naturale, se invece volete fare prima, tuffate le fette in acqua e fatele cuocere dal momento del bollore per circa 2 ore.

    Ora se decidete di fare la cottura a vapore o la cottura diretta in acqua, dovete aggiungere per ogni chilo di tonno, 100grammi di sale nell’acqua.

    A seconda della scelta che avrete fatto per la cottura, una volta finito, dovrete stendere possibilmente in un luogo molto arieggiato, una tavola con una tovaglia, dove sistemerete i tranci di tonno che dovranno asciugarsi per bene, mediamente una notte basta.

    Il mattino dopo, si passerà alla pulitura del tonno, ossia pelle, lische spine e parte marrone centrale, dovranno essere tolte accuratamente, dopodiché, cambierete la tovaglia e farete asciugare ancora il tonno al sole, per due giorni, rigirandolo di tanto in tanto.

    A questo punto, prepariamo per invasettare, preleviamo il tonno, lo sistemiamo nei vasi in modo da non farlo rompere e copriamo con olio d’oliva o di semi a secondo dei gusti, e lo lasciamo aperto per almeno un paio di giorni, il tonno si assesterà nei vasi e sicuramente richiederà altro olio, quando vedrete che non né assorbe più, chiudete i vasi e metteteli in dispensa al fresco.

    Da gustare quando si vuole, per insalate fresche, pasta e crostoni.

    spero di non avervi annoiato,io vivo dei ricordi di mio papà,che è stato un grande uomo,padre,marito,pescatore e grande lavoratore………un bacio al mio papà,che non cè più

    maria

    #176613

    Ma che magnifica faccenda!!!! Ti pongo una domanda…. molto spesso io trovo il tonno già pulito come questo della foto:

    [img]http://fotoalbum3.aruba.it/fotoalbum_universocucina_com/photos/Inchr32Cucinachr322/susanna3/tonnarellialragùditonno.JPG[/img]

    In questo caso come mi devo comportare? La cottura resta la stessa??? O me lo sconsigli vivamente???? 😥 😥 😥

    #176614

    cara sussanna,
    queste due trance di tonno sono stupende,ma purtroppo”trattate”o meglio già troppo pulite.

    per il discorso cottura a vapore o in acqua, prolungata,rischieresti strada facendo di far spappolare la trancia di pesce.

    in effetti pelle e spine tengono unita la fetta.

    ecco perchè sarebbe consigliabile farlo nel modo scritto.
    la manipolazione è un pò lunga e sicuramente la fetta o trancia via via che la tocchi si sfalderebbe.

    è consigliabile prendere un tonnetto intero e farlo a trancie,paghi di meno e prendi tutto tu,i pescivendoli lo sai,sò furbetti e perderesti davvero tanta roba.

    mio padre lo faceva sempre così come ho descritto,pure gli zii,amici,tutti i pescatori insomma ai quali ho visto fare il tonno,lo preparano così.

    a lampedusa ho avuto l’onore di lavorare in una conserveria di pesce,acciughe,sarde,tonno,e la lavorazione pari pari alla mia.

    se hai bisogno di sapere ancora scrivimi,lo sai che io adoro parlare,e questa ricetta è nel mio dna!

    baci,maria

    #176615

    Ok mi hai convinta…. cercavo solo una strada meno dolorosa… 😉 😉 😉 Però mi rendo conto che se la tecnica richiede un tonno intero… quello mi procurerò… Perchè voglio proprio provarci… Il tonno sott’olio è molto apprezzato in casa nostra, se ne fa un utilizzo pazzesco sia in estate che in inverno… Ai ragazzi piace da morire la pasta con il tonno alla quale aggiungiamo “a’ muddica” tostata in poco olio… e magari anche una grattata di pecorino pepato siculo…. che ci volete fare??? Tutti i gusti sono gusti… 🙄 🙄 🙄

    #176616

    pasticcino
    Partecipante

    Grazie Maria per aver condiviso con noi i tuoi splendidi ricordi famigliari e i ricordi legati ad una tradizione conserviera che purtroppo sta sparendo, anche per mancanza di materie prime ottimali.

    #176617

    Ferny
    Membro

    Io qualche anno indietro ho provato a farlo per prova con un bel pezzo di tonno fresco.
    Però dopo aver fatto tutto il procedimento come quello di Maria….ho tenuto il contenitore in frigorifero per un po di giorni perchè avevo intenzione di mangiarmelo visto che dovevan venire ospiti.

    Non era ancora molto ben maturato ma ha fatto lo stesso la sua bella figura quando ho detto che l’avevo fatto io.. mi hai fatto venir voglia di rifarlo…

    #176618

    Susy
    Membro

    @pasticcino wrote:

    Grazie Maria per aver condiviso con noi i tuoi splendidi ricordi famigliari e i ricordi legati ad una tradizione conserviera che purtroppo sta sparendo, anche per mancanza di materie prime ottimali.

    Concordo con Fabiana! Le tue ricette già interessanti di suo con i tuoi ricordi diventano ancora più belle! Per quanto riguarda il tonno vedo se sabato al mercato lo trovo…Speriamo che io il tonno lo adoro!!! Con il salmone funziona allo stesso modo?! Sgombri?! Se non si era capito adoro le cose fatte da me!!! Evito le cose già pronte…non mi fido. 😉

    #176619

    alexanna
    Membro

    1 ) non so se lo farò mai dato che ho già difficoltà a trovare il pesce fresco fiiiiiiigurati il tonno fresco … un sogno per me
    ma mi salverò al ricetta ….nella vita mai dire mai
    grazie maria

    2) io sono bella e cara ma ho un grosso difetto quello di parlare in faccia
    Non ho paura di niente e di nessuno , se una cosa la devo dire la dico , così sul forum così nella vita.
    Ovviamente non sono uNA che si cerca la litigata, se posso evitare lo evito.
    Ma ora non posso evitare , non ce la faccio più a leggere ste cose
    mi dispiace devo dirtelo

    La prossima volta che dici questo

    @cucchiarella68 wrote:

    Questa è una storia vera…..

    spero di non essere inopportuna e invadente.

    ti mando a fancoover papale papale

    non ne posso più di dirtelo

    non dai fastidio anzi ci piaci moltissimo altrimenti non ti avrei mai chiamata
    anzi tu sei l’unica che io abbia mai chiamato per farla venire qui da quando sono su questo forum

    ma, nel caso ipotetico, che tu dessi fastidio
    ti assicuro che te lo diremmo in faccia come sto facendo io ora

    MI DA’ FASTIDIO CHE TU TI SCUSI SEMPRE… QUI SEI ACCETTATA ESATTAMENTE COME SEI E SEI PURE FATTA BENE

    SE NON A PIANTI VENGO A CASA TUA E TI FACCIO LO “STRASCINO” ( capisci a me)

    AAAAAH…. TE L’HO DETTO ……
    DONNA AVVISATA MEZZA SALVATA

    #176620

    😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆

    #176621

    pasticcino
    Partecipante

    e quando si arrabbia AnnaMaria … 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 chiamiamo MJ 😆 😆 😆 😆 😆

    #176622

    Ferny
    Membro

    AnnaMaria 😀 😀 😀 te si che parli chiaro!!!

    Però mi farò spiegare da Maria la storia delllo “strascino” 😀 😀

    #176623

    Paol@
    Membro

    Questo tuo racconto dettato dal cuore e dai tuoi ricordi e’ semplicemente stupendo, Grazie per averci reso partecipi di
    una ‘fetta’ della tua vita Maria!

    (per il resto..ascolta il consiglio di Alexanna..altrimenti ti
    spedisce davvero qui…nella mia citta’ adottiva!
    😆 😆 😆

    #176624

    nonna Ivana
    Membro

    Rimango affascinata dai racconti di mare…e da questi che riguardano i fatti della vita e delle proprie abitudini famigliari!!!

    Grazie…per le ricette che riguardano il pesce …proprio sono tabù, per me che vivo lontano dal mare!

    #176625

    anticamente era un termine usato dalla popolazione napoletana,per eseguire la classica “tirata di capelli”.
    però ora ti spiego meglio……….
    eseguire lo strascino significava prendere la donna per la testa e dopo averla fatta cadere per terra,si trascina la persona direttamente dai capelli.

    era un offesa gravissima poichè all’epoca ti parlo già dai prmi del ‘600,esistevano le “CAPERE”,le attuali parrucchiere moderne.

    era un arte unica il fatto di aggiustare con pochissimi attrezzi i capelli femminili,le capere avevano imparato le acconciature dalle dame di compagnia francesi in visita o passaggio per napoli.

    infine la capera era ed è come il quotidiano di tutti i giorni,poichè ogni testa che pettinava era un fatto saputo e poi raccontato ad altri in giro……..il classico io dico a te ,tu dici a me…..

    ferny và bene?

    #176626

    alexanna
    Membro

    maria ha spiegato benissimo

    capera è un termine offensivo per indicare una pettegola di bassa lega , cioè quella che và in giro a raccontare alle spalle di un terzo assente, con malignità e goduria personale, tutti i fatti dell’assente , arricchendo gli accadimenti, positivi o negativi che siano, di particolari maligni e molte volte inventati

    avrei due o tre nomi da fare come esempio ma mi astengo

    per quanto riguarda lo strascino
    era il segno di vittoria in una litigata fisica tra donne
    quando litigano due donne fisicamente , non dico oggi ma una volta era così, la litigata fisica tra donne napoletane era soprattutto fatta di graffi e tirate di capelli

    la vincitrice era quella che prendendo la rivale per i capelli la trascinava per un pò sul selciato , la prima delle due litiganti che riusciva a fare ciò aveva vinto e la litigata finiva lì …..

    esempio per farmi capire
    in un combattimento di pugilato alla fine viene alzato il braccio del vincitore ed il combattimento è finito lì

    quindi in un combattimento tra donne fino al secolo scorso, lo strascino era il segno di vittoria di una donna sull’altra

    questo termine era ed è oggi anche usato per dire vengo a litigare con te fisicamente cioè ti prendo per i capelli …..

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