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17 Marzo 2008 alle 10:25 #203122
Fonduta alla valdostana
Fontina valdostana gr. 300
Latte gr. 300
Burro di montagna gr. 30
4 tuorli – sale – pepe.
Tagliare a fettine sottili la fontina, metterla in una pirofila di vetro e coprirla con il latte: lasciarla riposare per due o tre ore. Mettere la pirofila sul fuoco, a bagnomaria, e fare sciogliere la fontina a fuoco basso, sempre mescolando con un cucchiaio di legno; quando si è sciolta incorporare il burro e poi i tuorli, uno alla volta, non mettendo il successivo se il primo non si è ben amalgamato. Salare, pepare e continuare la cottura sino a quando si otterrà una crema morbida e liscia. Servire caldissima con crostini di pane abbrustolito.E’ importantissimo che la fontina sia la vera valdostana, per intenderci quella con l’immagine stilizzata del Cervino impressa sulla crosta. In caso contrario il formaggio potrebbe non sciogliersi bene.
17 Marzo 2008 alle 10:26 #203123Rustisciada
Ingredienti:
1 kg. di cipolle dorate milanesi
400 gr. di carne di maiale grassa, levata dalle ossa
200 gr. di fegato di maiale
300 gr. di luganega
50 gr. burro
un bicchiere di vino rosso secco (tipo San Colombano) – 2 cucchiaiate di olio evo – un cucchiaino di triplo concentrato di pomodoro – sale – pepeMondare, lavare e affettare sottilmente le cipolle. In un largo tegame far sciogliere il burro con l’olio e appena è caldo mettervi le cipolle, salare, pepare, incoperchiare e cuocere sino a quando incominciano a imbiondire. Spingere le cipolle da una parte del tegame e nel sughetto che si sarà formato adagiare prima la carne a pezzetti, far colorire, poi mettere la luganega a tocchi, bagnare con il vino e far evaporare. Sciogliere il triplo concentrato in un bicchiere di acqua calda e versarlo sulla preparazione, mescolare delicatamente, coprire e cuocere per circa 40 minuti. A questo punto unire le fettine di fegato e terminare la cottura. Si serve con una bella polenta fumante.
Una volta si usavano gli scarti del maiale, quei pezzetti di carne e di grasso che rimanevano attaccati alle ossa.
Ci sono varie ricette di questo piatto. Alcune prevedono l’aggiunta di qualche cucchiaiata di grasso di maiale e la diminuzione quindi del burro e dell’olio, altre non mettono il fegato ma aggiungono fettine di rognone di maiale e di pancetta stesa, altre ancora usano la lonza o il lombo o la coscia di maiale, altre mettono solo salsiccia e carne in parti uguali, altre aggiungono patate a tocchetti, altre infine usano vino bianco al posto del vino rosso. Ci sono poi alcuni che cuociono separatamente carne e cipolle ma il gusto ne risente. Tutte le ricette concordano sul fatto che le cipolle devono essere abbondanti.17 Marzo 2008 alle 10:27 #203124Zuppa valdostana
Ingredienti:
fontina valdostana gr. 200
parmigiano reggiano grattugiato gr. 100
burro freschissimo gr. 50
una bella verza – pane nero raffermo (io uso anche quello bianco) – brodo di carne o vegetale – noce moscata – sale – pepe.
Mondare, lavare e lessare le foglie di verza in acqua salata; scolarle e farle leggermente asciugare su uno strofinaccio. Tagliare la fontine a fettine. Tagliare a fette del pane raffermo e distribuirlo in una pirofila o in un recipiente di coccio, da forno, imburrato, fare uno strato di verza, uno di fontina, uno di parmigiano, un altro di pane, poi fontina e parmigiano e continuare così con un terzo strato. Salare, pepare e cospargere di noce moscata ogni strato dopo la verza. Versare sopra a tutto mezzo litro di brodo bollente, facendolo ben penetrare, schiacciando delicatamente il composto con una forchetta. Mettere sopra a tutto del parmigiano e dei fiocchetti di burro e passare in forno a 180° per circa 40 minuti17 Marzo 2008 alle 13:05 #203125😯 😯 😯 😯 😯
QUALCUNO FERMI DIDA!!!!
CHE BELLE LE TUE RICETTE ETNICHE!!! [smilie=smilie39.gif] [smilie=smilie36.gif]
BRAVA! [smilie=smilie_face_12.gif]
17 Marzo 2008 alle 13:39 #203126Mi sono fermata a me 🙂 , sono contenta che ti piacciano, piacciono tanto anche a me.
17 Marzo 2008 alle 13:50 #203127Uèèèèè questo si chiama partire a razzo!!!!! Bellissime ricette grazie ragazze!!! … [smilie=011.gif]
17 Marzo 2008 alle 16:14 #203128DIDAAAAAAAAAAAA hai gia iniziato le pulizie di Pasqua???Sono bellissime queste ricette ,un tesoro!,grazie.
17 Marzo 2008 alle 20:00 #203129QUESTA E’ UNA VOSTRA RICETTA MA NON HO SALVATO L’AUTORE 😳 🙄 😳
SE PER CASO VI RICORDATE CHI è….. AVEVA MESSO ANCHE SPLENDIDE FOTO.Tiella è il nome che in Puglia si da alla teglia e serve, quindi per indicare anche alcune preparazioni al forno.
La più nota di queste è la mitica “tiella barese” con il riso e le cozze, un retaggio della dominazione spagnola e della paella, un emblema della cucina pugliese.
Poi ci sono versioni più semplici, a base di sole verdure, per esempio questa, la “tiella contadina” a base di patate e zucchine.Gli ingredienti sono:
Patate
zucchine
cipolla
pomodori
pane grattugiato grossolanamente
pecorino grattugiato
origano
olio
sale e pepeLe dosi possono variare a seconda dei gusti, ma in linea di massima si preferisce che le patate siano un pochino più delle zucchine, ancor meno la cipolla ed i pomodori.
Si sbucciano le patate,si lavano le verdure e si tagliano tutte a rondelle, tranne i pomodori che si tagliano a dadini o a metà se sono del tipo ciliegino.
In una teglia si versa un po’ d’olio e si fa uno strato di patate, si spargono sopra dei pomodori e degli anelli di cipolla e si condisce con sale, pepe, olio, origano ed una ,manciata di pecorino.
Si aggiungono ancora uno strato di rondelle di zucchine, cipolla, pomodori e condimento
si termina con uno strato di patate e con pangrattato mescolato a pecorino e origano, si irrora con un filo di olio e si passa in forno a circa 160°
finchè le patate saranno cotte e si sarà formata una crosticina.
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17 Marzo 2008 alle 20:02 #203130KAISERSCHMARREN di Alda Muratore
La ricetta per 2 persone prevede 4 uova, 30 gr. di zucchero a velo, 190 gr. scarsi di latte intero e fresco oppure altrettanto di panna liquida fresca, 100 gr. di farina, un pizzico di sale, 50 gr. di burro, 40 gr. di uva passa e ancora dello zucchero a velo.
Il Kaiserschmarren deve la sua sofficità alle chiare d’uovo montate a neve fermissima. Le uova infatti NON vanno mai aggiunte intere all’impasto!
Si incomincia amalgamando bene farina, zucchero, tuorli, latte e sale fino ad ottenere una pastella bella omogenea. La ricetta originale prevede sempre solo l’uso di zucchero a velo e se vuole può usare quello normale, solo che poi avrà i singoli granellini che “scrocchiano” tra i denti, visto che non tutto lo zucchero ha il tempo di dissolversi nell’impasto. Alla fine vanno aggiunte le chiare d’uovo montate e l’uva passa così com’è o messa a rinvenire in acqua tiepida o poco liquore, preferibilmente del rum, meglio ancora se quello del tipo da “pasticceria”.
Si passa infine a cuocere il tutto in una padella antiaderente in cui avrà fatto sciogliere il burro e strappando la “frittata” a cottura quasi ultimata in singoli pezzi. Devono risultare dei bocconi dalla forma irregolare, rosolati, a tratti con una bella crosticina.
Si può servire anche la composta di mele come le è stato proposto, oppure quella di mirtilli rossi ma la variante originale prevede l’abbinamento con le prugne fresche, cotte e servite con una abbondante cucchiaiata del loro sciroppo di cottura.
Francesco Giuseppe ne era ghiottissimo.
In Austria viene servita non solo come dessert, ma anche come piatto unico, di solito a cena.17 Marzo 2008 alle 20:18 #203131@roxyb wrote:
QUESTA E’ UNA VOSTRA RICETTA MA NON HO SALVATO L’AUTORE 😳 🙄 😳
SE PER CASO VI RICORDATE CHI è….. AVEVA MESSO ANCHE SPLENDIDE FOTO.ZO E MAN DAL BANCO! ( ho scritto bene Ferny?)
questa è mia e la posto io! [smilie=007.gif] anzi posto solo le foto 🙄 dato che l ricetta l’hai già riportata
17 Marzo 2008 alle 20:23 #203132ho deciso di vivere di rendita, vi ripropongo anche questa
RISO GIALLO CON VERDURE
Alla fin fine fine è riso lesso con verdure alla griglia, ma basta fare un po’ di scena e che ci provino marito o figli a dire che non vi siete dati da fare per il pranzo!Occorrono delle fette di melanzane e zucchine grigliate e delle falde di peperoni arrostiti e privati della pelle. Si salano un po’ e si arrotolano intorno a dei bastoncini di formaggio. (io ho usato scamorza affumicata ma va bene anche l’asiago o la fontina o del pecorino fresco)
Si alternano i rotolini su degli spiedini con pomodorini e spicchi di cipolla e si condiscono con olio, sale e origano.
Si fa bollire il riso in acqua salata con un cucchiaino di curcuma (per il colore giallo) un peperoncino ed un mazzetto di erbe aromatiche.
Quando è pronto si scola e si condisce con un trito di erbe aromatiche ( menta, salvia, erba cipollina, basilico) ed olio evo aromatizzato con aglio e peperoncino.
Si appoggiano sul piatto gli spiedini passati brevemente alla griglia.va bene anche tiepido.
17 Marzo 2008 alle 20:34 #203133che belle gaviota!
17 Marzo 2008 alle 21:35 #203134Bellissima ricetta quella del riso con verdure Ofelia!
18 Marzo 2008 alle 7:35 #203135Ofelia che meraviglia, la copio subito, grazie.
18 Marzo 2008 alle 8:25 #203136è un po’ invernale a dire la verità, ma è buona…….
polenta al ragu’
farina di mais g 500
2 bicchieri di vino rosso
polpa di manzo macinata g 300
polpa di maiale macinata g 200
polpa di vitello macinata g 200
fontina g 100
1 piccola cipolla
1 carota
1 costa di sedano
1 foglia d’alloro
concentrato di pomodoro
brodo
olio evo – sale – pepePreparare la polenta versando a pioggia la farina in acqua bollente salata, mescolare con forza per evitare il formarsi di grumi. Appena l’impasto prenderà il bollore, abbassare la fiamma e continuare la cottura per circa 40′, rigirando spesso. Mentre la polenta cuoce, preparare il ragù. Tritare finemente la cipolla insieme con il sedano e la carota. Porre le verdure ad appassire in un casseruola con 3 cucchiai d’olio. Unire quindi al soffritto la carne macinata e far rosolare a fuoco vivo. Bagnare con il vino, far sfumare quindi aggiungere 2 cucchiaiate di concentrato di pomodoro, stemperato in un mestolo di brodo caldo. Salare e pepare il ragù, aggiungendo una foglia di alloro e portare a cottura, a pentola coperta e a fuoco moderato, unendo, se si dovesse asciugare troppo, ancora un pochino di brodo. Togliere dal fuoco la polenta, incorporarvi la fontina tagliata a dadini e versarla in uno stampo a corona lasciandola riposare, in caldo, per un quarto d’ora. Trascorso questo tempo, sformare la polenta su un piatto, riempire il centro con il ragù caldo e servire.
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