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Questo argomento contiene 14 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da gaviota argentea 12 anni, 12 mesi fa.
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22 Dicembre 2007 alle 17:46 #152037
Lo so che la vigilia di Natale non è oggi, ma per quel giorno sarò in viaggio ed allora, per mantenere viva la tradizione li ho preparati oggi.
Al mio paese il pasto tradizionale della Vigilia consiste appunto in questi panzerotti accompagnati da un piatto di cime di rapa lessate e condite con olio e limone.
I ripieni tradizionali sono, a parte quelli che ho preparato io anche il tonno e prezzemolo con un po’ di cipolla stufata se piace, oppure la ricotta fortigna.
Ma quelli che vi dirò ora son imprescindibili.Per la pasta:
g300 di farina00
g300 di semola rimacinata
1 patata lessa schiacciata e fatta intiepidire
1 cubetto di lievito di birra
1 o 2 cucchiai di olio evo
acqua qb
sale
Impastare il tutto ottenendo una pasta tipo quella del pane e metterla a lievitare per circa un’ora e mezza.
Intanto preparare i ripieni
1) far asciugare in padella con poco olio ed uno spicchio d’aglio, da eliminare, una dadolata di pomodoro, salare lasciar raffreddare, condire con abbondante parmigiano o pecorino grattugiato.
2) tagliare a cubetti della mozzarella, farla sgocciolare e condirla con pepe al mulinello.
3) battere a crema della ricotta aggiungere uovo sbattuto, sale, pepe ed abbondante parmigiano grattugiato. Se non c’è l’obbligo di mangiare di magro aggiungere dadini di salame o di mortadella.Prendere delle palline di pasta, stenderle con il matterello ottenendo un ovale piuttosto sottile, formare i panzerotti inserendo il ripieno e chiudere ben bene con i rebbi di una forchetta per evitare fuoriuscite.
Man mano che si preparano adagiarli su un telo e coprirli con un altro telo.
Friggerli in olio bollente profondo rigirandoli delicatamente e tenendo in caldo quelli già pronti.Con la dose che ho indicato di pasta me ne son venuti 32.
Per la cronaca: eravamo in 4 e me ne son avanzati 6, proprio per la foto!22 Dicembre 2007 alle 19:10 #193514Gavi non puoi farmi questo 😆 😆 😆
che buoniiii 😆 😆 😆
grazie [smilie=011.gif]22 Dicembre 2007 alle 19:44 #193515😯 😯 😯 Mamma mia!!! Che bontà!!! Grazie Ofelia!!!!
22 Dicembre 2007 alle 21:13 #193516Bellissimi Ofelia, grazie! I panzerotti sono una di quelle cose che prima o poi devo fare assolutamente 😀
23 Dicembre 2007 alle 11:54 #193517Grazie Ofelia,
volevo chiedere: si è sempre usato un lievito (in questo caso di birra) per queste preparazioni da fare fritte?
E’ solo una curiosità, come da noi per il gnocco fritto o le sfrappole, che nel tempo, per eliminare l’ “olio di gomito”, si è aggiunto il lievito, tanto si gonfierebbero sempre in ogni modo.
Questi cibi antichi mi affascinano, e li incasello proprio nel file delle mie ricerche…
grazie, grazie!!!!
23 Dicembre 2007 alle 12:50 #193518Ofelia, che differenza c’è tra l’impasto con le patate e acqua e quello con latte e senza patata?
Trovo in giro queste due varianti…
Grazie 🙂23 Dicembre 2007 alle 13:39 #193519@paoletta wrote:
Ofelia, che differenza c’è tra l’impasto con le patate e acqua e quello con latte e senza patata?
Trovo in giro queste due varianti…
Grazie 🙂La ricetta che ho postato io è tipicamente pugliese, della Puglia “di mare” dove il latte non fa parte delle risorse del territorio. In una cucina fondamentalmente povera, anche se ricca di fantasia, i panzerotti, come la focaccia nascono come variazioni di festa del pane e quindi dalla stessa pasta, alleggerita e resa soffice dalle patate, lasciando il latte a destinazioni quali gli splendidi latticini. Un tempo, in mancanza di frigoriferi non si aveva in casa latte per improvvisare all’ultimo momento un piatto sfizioso.
Personalmente, al mio paese non ho mai visto usare il latte e non saprei dirti quali risultati si possano ottenere, al limite so che si può rinunciare, senza sostituzioni, alla patata.
Tieni però conto che per me questi son piatti della nostalgia e non potrei né saprei rifarli con diverse e probabilmente ottime variazioni.
E’ come per la ricetta della focaccia che le famose e splendide Sorelle Simili definiscono “pugliese”…sarà buonissima ma …bolognese forse! 😆A Ivana rispondo per il lievito, trattandosi di equivalente della pasta di pane si è sempre adoperato.
23 Dicembre 2007 alle 14:02 #193520@gaviota argentea wrote:
La ricetta che ho postato io è tipicamente pugliese, della Puglia “di mare” dove il latte non fa parte delle risorse del territorio. In una cucina fondamentalmente povera, anche se ricca di fantasia, i panzerotti, come la focaccia nascono come variazioni di festa del pane e quindi dalla stessa pasta, alleggerita e resa soffice dalle patate, lasciando il latte a destinazioni quali gli splendidi latticini. Un tempo, in mancanza di frigoriferi non si aveva in casa latte per improvvisare all’ultimo momento un piatto sfizioso.
Personalmente, al mio paese non ho mai visto usare il latte e non saprei dirti quali risultati si possano ottenere, al limite so che si può rinunciare, senza sostituzioni, alla patata.
Tieni però conto che per me questi son piatti della nostalgia e non potrei né saprei rifarli con diverse e probabilmente ottime variazioni.Ofelia, grazie della bellissima spiegazione. Se per domani sera ce la dovessi fare a farli, (torno dal lavoro alle 20 :lol:), li faccio casomai senza patata, oppure la lesso dopo pranzo, fa lo stesso, vero?
E’ come per la ricetta della focaccia che le famose e splendide Sorelle Simili definiscono “pugliese”…sarà buonissima ma …bolognese forse!
A questo punto, se non c’è già nel forum, mi piacerebbe, se vuoi, conoscere la ricetta della tua focaccia 🙂 😳
23 Dicembre 2007 alle 14:41 #193521noi invece…queste pizze imbottite con la ricotta…a napoli le facciamo tutto l’anno 🙂 🙂
23 Dicembre 2007 alle 14:49 #193522@unika93 wrote:
noi invece…queste pizze imbottite con la ricotta…a napoli le facciamo tutto l’anno 🙂 🙂
be’ in realtà anche da noi si fanno spesso, ma sarebbero “obbligatorie” nelle vigilie. Poi in effetti non sarebbero pizze, quelle le facciamo con pomodoro, origano e capperi ed infine hanno tutta una varietà di ripieni, compreso quello con la ricotta, ma non da sola bensì con salame , pertanto escluse evidentemente nelle vigilie per rispettare l’ obbligo di mangiare di magro.
23 Dicembre 2007 alle 15:15 #193523Grazie Ofelia!!!
Importante sottolineare la identità inconvertibile di un cibo tradizionale.
Quando si è nella tradizione, giusto conoscere come usa fare in un posto, che magari assomiglia a un altro, ma meglio non confonderli…
Io ci tengo…altrimenti che gusto c’è a non avere più alcuna corrispondenza con la propria memoria?Per il lievito, capisco la diversità appunto tradizionale, da noi il pane non era lievitato come quello che si acquista oggi, ma di pasta dura e frolla più che altro! Da questo l’uso di paste, ancora oggi, quali piadine, strieerbazzoni, gnocco fritto (anche qui ormai lievitato), che partono proprio dall’impasto base del pane.
A proposito di pane ….qui sto panificando assieme a delle amiche!!!Grazie, grazie!!!!!
30 Novembre 2011 alle 20:10 #193524In segno di buona volontà e perchè ci serva di sprone ripesco questo post per corredarlo di alcune foto che ho promesso ad Azzurra.
I panzerotti in lievitazione
inizia la frittura
il passaggio sul colafritti
quelli già pronti in caldo nel forno al minimo.
in tavolaaaaaaaaaaa!
1 Dicembre 2011 alle 9:25 #193525
Ma che bello anche le foto… grazie Ofelia… sono favolosi!!! [smilie=011.gif] [smilie=011.gif] [smilie=011.gif]1 Dicembre 2011 alle 9:43 #193526So di bestemmiare ma sfrutterò l’idea di base, riservandomi di cuocere al forno.
Ovviamente non chiamerò panzerotto il risultato finale, ma i ripieni sono così appetitosi che non si possono IGNORARE (per ERRORE avevo scritto copiare) 😉P.S: non so cosa stessi pensando quando ho scritto 😆 😆 😆
1 Dicembre 2011 alle 12:26 #193527mamma che buoni 😆 😆 😆
mi hai fatto tornare a 35 anni fà 😥 ero in vacanza da sola ,ospite da amici di mamma e papà e mi ricordo questi panzerotti buonissimi preparati da Nicoletta che purtroppo non vedo da anni 😥 😥
grazie [smilie=011.gif] -
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