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Questo argomento contiene 15 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da cucchiarella68 17 anni, 8 mesi fa.
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18 Luglio 2007 alle 18:13 #150667
Per questa ricetta,ci sarebbero da raccontare tante cose,è una delle più care e preziose per me,è il ricordo più bello che ho di mio padre,.
o vedo ancora oggi davanti la cucina che prepara questo piatto meraviglioso,unico e speciale per gli accostamenti di sapore,le aggiunte che faceva,gli aromi,il sapore che variava ogni qualvolta cambiava l’arrivo delle cozze da posti diversi.
…l’aglio amato/odiato,che a volte era troppo forte e “ammazzava”il gusto del mare,insomma tanti ricordi che spero riusciate a sentire mentre mangerete questa pietanza.
Questo piatto è per la mia carissima amica Anna,una donna davvero speciale. Con affetto,maria.
Ingredienti per 4-6 porzioni
2 chili di cozze freschissime e pulite
1/chilo di fagioli cannellini già lessati
600gr.di tubettoni o mezzi paccheri
1 spicchio d’aglio
sale
!bicchiere di vino bianco
olio extra vergine d’oliva
prezzemolo
peperoncino
parmiggiano grattuggiato
Preparazione
Pulite le cozze ed eliminate “il funetto”che sporge tra le due parti del guscio,spazzolatele con apposito attrezzo e fatele aprire in una pentola alta e capiente per 5 minuti,,devono restare morbide non asciutte .quindi occhi all’apertura.Sgusciatele,e filtrate l’acqua di cottura con apposito colino.
In una pentola capiente fate soffriggere lo spicchio d’aglio con l’olio,appena dorato tiratelo sù,e versatevi i fagioli lessi,e fateli insaporire,allungate con acqua,e appena bolle buttate la pasta.
fate riprendere il bollore,aggiungete solo l’acqua delle cozze e fate cuocere,poi unite il vino bianco,un paio di minuti prima che la pasta sia cotta,unite le cozze,e assaggiate di sale,occhio perchè l’acqua delle cozze è già salata,a cottura ultimata,spegnete.
Tritate una grossa manciata di prezzemolo,e unitela alla pasta cotta,ed infine,una spolverata di parmiggiano abbondantissima.
Incoperchiate e fate riposare due minuti.
Servite in piatti o terrine di terracotta,mettendo come guarrnizione,un paio di foglioline di prezzemolo.
Accompagnate con un vino bianco freddo Falanghina Beneventana.
Pasta e fagioli con le cozze
18 Luglio 2007 alle 18:27 #175858questa non la sapevo, cioè l’ho mangiata buonissima,
ma non l’ho mai fatta … grazie mariaal primo raduno familiare …provvedo 😉 😀
18 Luglio 2007 alle 18:29 #175859Ciao Cucchiarella grazie mille per la ricetta ma adesso mi devi dire cosa è
spazzolatele con apposito attrezzo
io rinuncio quasi sempre ad acquistare le cozze perchè sono una “rogna” da pulire 😥
grazie ancora18 Luglio 2007 alle 18:39 #175860Grazie Maria…. mi piace tantissimo la pasta e fagioli con le cozze… e l’ho mangiata anche con le vongole ed i gamberi!!! Ottima in ogni caso!!!
Brava!18 Luglio 2007 alle 20:00 #175861@paula wrote:
Ciao Cucchiarella grazie mille per la ricetta ma adesso mi devi dire cosa è
spazzolatele con apposito attrezzo
io rinuncio quasi sempre ad acquistare le cozze perchè sono una “rogna” da pulire 😥
grazie ancoraciao paula,
l’apposito attrezzo al quale mi riferisco,è una spazzolina con filamenti metallici,bella tosta pè grattà,il guscio delle cozze.i vari “azzeccamenti”al guscio,parlo di alghicelle eh!
i “dient e cane”cioè,le masse di scoglietto che sono attaccate,quelle vanno eliminate con un coltello.
insomma se ti capitano cozze vere,le dovresti pulire così.grazie susanna e voi tutte,non mi stancherò mai di dirvelo………..
aspetto altre di voi a commentare e se volete chiedere fate pure,io non mi scoccio,davvero davvero.
18 Luglio 2007 alle 20:14 #175862allora devo trovare questa spazzolina
grazie Cucchiarella 😆18 Luglio 2007 alle 20:23 #175863Grazie per la ricetta Maria.
Volevo chiederti che cosa ne pensi delle cozze pulite dall’apposita macchina nei supermercati.E’ vero che perdono in sapore? ( e noi guadagnamo tempo però).Mia madre da quando glielo hanno detto se le pulisce a mano con una retina metallica e coltello.
‘na fatica!!19 Luglio 2007 alle 6:15 #175864Maddalena io le ho fatte pulire in questa macchinetta due settimane fà ,a parte che sono uscite quasi uguali ……. il pescivendolo mi ha detto di cuocerle entro un ora al massimo un ora e mezza perchè muoiono,in un altra pescheria mi aveva detto che erano vietate ❓
ciao19 Luglio 2007 alle 6:45 #175865C’erano un tempo le belle cozze da pulire con la loro spazzolina, quelle che crescevano nel mare intorno a casa dei nonni, insieme ai ricci, altra prelibatezza.
Ora in pescheria si trovan quelle di allevamento, magari spagnole che fanno più figura, a cui fanno il peeling e il lifting 😉 e la bella spazzolina d’antica memoria chissà dov’è finita, s’è persa insieme al sapore del mare d’antan 🙁19 Luglio 2007 alle 7:39 #175866Quando vado dal “cozzolaro” (come lo chiamo io) a La Spezia, direttamente allo stabilimento di mitilicoltura…. vedo che la famigerata “macchinetta” loro ce l’hanno… cmq che la usino o no…. le cozze che compro lì sono abbastanza pulite esternamente. Quando arrivo a casa le metto un momento in acqua e sale e poi le pulisco strofinandole accuratamente le une alle altre sotto l’acqua corrente, quindi mi armo di pazienza e tolgo il filino che sporge dalle valve… e passo a cucinarle subito.
19 Luglio 2007 alle 10:12 #175867è vero,le cozze di una volta non ci sono più.
i tempi cambiano,le persone cambiano,i cibi cambiano.
ora parliamo di cozze………
nell’altro forum dove “vivo”cè stata una bella discussione riguardo l’argomento,voi non mi conoscete ancora,ma vi dico ancora qualcosina.mio padre napoletano doc,nato e vissuto fino alla fine dei suoi giorni,è stato uno dei pescatori più noti a napoli,non è per vantarmi perchè fosse mio padre,ma voce di popolo ,voce di dio.
serviva i migliori ristoranti di napoli con il suo pescato,e nell’acquario zoologico della famosissima VILLA COMUNALE,la tartaruga gigante che vive in quell’acquario,fù pescata dal nonno di mio padre,il papà di mio padre,e mio papà,all’epoca piccolo.
quindi di pesce qualche “cusarella”la sò.
vi riporto ciò che ho scritto delle cozze,ciò che penso delle cozze e cosa sono le cozze per me.Impepata di Cozze (‘a Mpepata e Cozzeche)
Cozze, cozze, cozze, frutto del mare per me a dir poco Paradisiaco, e’ il meglio che il mare poteva offrire, parlo dei frutti meno pregiati, ma pochi conoscono le cozze di scoglio.
Quelle”veraci”piene di “dient’e cane”le famose aderenze, appiccicate sul dorso del guscio, che al nord sono rarissime da vedere, in quanto le cozze sono nate e sviluppate in allevamento e di naturale hanno ben poco.
Mentre le “nostre cozze”, ossia”‘e cuzzechelle ‘e scoglio”hanno i famosi e suddetti denti di cane che non sono altro che una specie di calcare molto tagliante ma naturale, che il mare produce proprio sulla cozza, e da qui che si può già capire se la cozza è verace o no.Comunque tra le mie mani ne sono passate a tonnellate.
spagna, francia, norvegia, portogallo, ma scusate la modestia le cozze del golfo di napoli sono ineguagliabili!.
Posso citare Trentaremi, il Fusaro, Marechiaro, Mergellina, Gaeta, Torregaveta, il Monte di Procida, e Procida stessa, Ischia, insomma devo continuare?
Comunque quando mi sono trasferita da Napoli a La Spezia, il primo “trauma”estivo per me napoletana doc, figlia poi di pescatore superdoc, è stata proprio la cozza!
Al nord la cozza è chiamata muscolo è che cosa è, ho detto!.
Muscolo, e perché? me lo sono fatta spiegare, e purtroppo per motivi diciamo cosi fisici, non posso tradurre a modo mio come vorrei, ma credetemi all’epoca fù uno choc!La seconda e più importante fù, sentire la impepata di cozze si fa così a napoli….soffriggere aglio e olio, versare i muscoli e noooo eeee, passi pure il nome cambiato, ma la cottura no, quella proprio no, e qui mazzate e mazzate di fuoco si fà per dire, comunque dopo queste piccole parentesi ora vi dico come si fà l’impepata di cozze a Napoli, ma l’impepata vera!
Ingredienti per 4 porzioni
cozze veraci oppure cozze di allevamento 2 chili
pepe abbondantissimo
limone (facoltativo)
Preparazione
Pulire le cozze da eventuali sporcizie del mare, spazzolarle e sciacquarle ripetutamente, prendere una pentola alta e capiente con coperchio, dopo aver pulito le cozze, e private del famoso “funiciello” o fune naturale che fuoriesce dalla cozza, metterle in pentola.cospargere di pepe, ma taaaaanto pepe, scuotere la pentola, chiudere e mettere sul fuoco, a fiamma media, dopo circa 5 minuti, sentirete che le cozze si stanno aprendo, senza scoprire la pentola, scuotetela per qualche secondo in modo che quelle di sotto passano sopra e viceversa.
Il vapore farà sciogliere il pepe e condire in modo naturale le cozze che si stanno aprendo, l’operazione dura al massimo 10 minuti.
Spegnete e aspettate 1 minuto, è fondamentale questo minuto, perché il vapore porterà le cozze a cuocersi definitivamente, ma senza seccare, il frutto dovrà essere”bagnato, sugoso e morbido”.
Se invece lasciate per troppo tempo, cuocere, vi ritroverete cozze” arrugnate e secche”amare e senza sapore.
Mò c’è chi durante la fase del prendimi che ti mangio, ci spreme sopra il limone, la vera impepata, il limone lo porta solo per decorazione di colore per il piatto, se il frutto è fresco, va gustato senza limone, il limone “mangia”il sapore, e questo non va, per cui l’aggiunta della “spremmuta di limone” è facoltativa.
N.B. se alcune cozze non si aprono durante la cottura, mi raccomando non le mangiate, è un segnale importantissimo, la cozza è defunta, quindi meglio lasciar perdere.
A Napoli, nei quartieri tipo Pozzuoli Santa Lucia eccetera, vi sono tutti i giorni i pescatori con il pescato fresco, a fianco di ogni “ppuosto” c’è sempre un retino, una “scafarea” di cozze, e il pescivendolo per invogliare a mangiare e comprare, te le apre crude lì per lì e te le fa gustare, il limone in quel caso sul crudo è obbligatorio per due motivi, il primo è perché il limone sulla cozza cruda esalta il sapore, strano eh? il secondo per evitare un eventuale dissenteria , essendo il limone un disinfettante naturale ecco che l’utile si sposa con il dilettevole, comunque Napoli o no, “faciteve nàmpepate e cozzeche e mangiatavell al chiar di luna”, con una falanghina fresca fresca.precisazione………non incito nessuno a mangiare frutti di mare crudi.
ognuno è responsabile per se stesso.
e parlo di ciò che era,è stato nella mia famiglia,non denigro nulla e nessuno,come vi dicevo io mangio tutto!!!!!!!
saluti,maria19 Luglio 2007 alle 11:13 #175868Ciao,
un piatto che mi ha incuriosita…vedo le differenze nel realizzare un piatto di pasta e fagioli da luogo e luogo!
Mi piace imparare le varie usanze…io collego la pasta e fagioli a:
fagioli borlotti o quelli dall’occhio, come li chiamiamo noi,
una pasta corta o almeno spezzettata,
anch il maltagliato all’uovo.
ma adesso ho acquisito un altro aspetto, penso partenopeo…e proprio non mi dispiace!grazie…se passeranno di qui cozze fresche come le vostre…tento!!!!
ciao
19 Luglio 2007 alle 11:16 #175869uawwwwwwwww
marì ma noi siamo telepatiche ? 😯 😆 😆 😆 😆 😆ora ora ho messo un tread sulle cozze ….
non ho letto ancora le tue ricette me le leggo ora
spero solo che non siano le stesse 😕ps e quando buono buono fosse gli utenti avranno due versioni la mia e la tua …
meglio per loro 😉19 Luglio 2007 alle 11:21 #175870uè marì abbiamo messo l’impepata di cozze tutte e due ….
c’è un solo guaio … le ricette
sono identiche 😆 😆 😆 😆 😆19 Luglio 2007 alle 11:23 #175871Ecco, Cucchiarella, quelle intendevo io, le cozze di scoglio del sud, pescate e mangiate, sì crude e col limone. Ora non mi arrischierei più ma ai bei tempi…si teneva il limone pronto sullo scoglio e ci si tuffava in cerca di cozze e ricci, poi si mangiavano senza neanche tornare a riva 😀 .
Anche qui le cozze hanno un altro nome, le chiamano “peoci”…mah!
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